Il micidiale scoppio di due mine nel Golfo di Spezia

Il micidiale scoppio di due mine nel Golfo di Spezia Il micidiale scoppio di due mine nel Golfo di Spezia Tre sott'ufiiciali uccisi - Quattro marinai feriti (Per telefono alla Stampa}. , cinque chilometri a sud dell orlo sclten'triónàle del oolfo, davanti alla cos'ideila di- f„vn jpi vnrinnnnn 1 ' V, , . , hcco la versione esatta dell accaduto, ver- 1 sione che ho raccolto sul luogo del disa atro : Spezia. 2, se». Una nuova catastrofe piomba nel lutto la nostra marina: .slamane, mentre un gruppo di allievi della nave-scuola torpedinieri eseguiva le sue esercitazioni, scoppiarono due mine, uccidendo tre solt'ufficiali e ferendo più o meno gravemente alcuni marinai. La notizia si è sparsa in città a mezzogiorno ed ha prodotto profonda costernazione. E' stata una ricerca ansiosa di particolari ; ma le stesse autorità militari, sorprese dalla laconica notizia del disastro, non conoscevano nemmeno il nome delle vittime. L'esplosione è avvenuta alle 11, mentre una scialuppa della nave-scuola faceva le quotidiane esercitazioni di prova delle mine subacquee nei pressi della Diga, a circa L'eipltsione e le sue vittime Il tenente di vascello Caviglia Ottavio, istruttore del corso torpedinieri, dirigeva un programma di esplosioni usuali di fine corso, e stamane faceva caricare due mine da dicci chilogrammi per esercitazioni della scuola e le faceva imbarcare su di una lancia, che conduceva a rimorchio altre tre - , , , , j pfiJ. una Ucw infrazione commessa (fivrni lande per mezzo di gomene, dirigendosi poscia verso la bocca est della diga. Nella prima barca si trovavano il tenente di vascello Caviglia ed alcuni marinai allievi del corso di perfezionamento ; nella seconda si trovavano il maresdalllo istruttore Pasquale Cesare con alcuni sottoistruttori ed alcuni allievi ; nella terza il tenente medico Cadurani Michele, con un palombaro ed il sottoufflciale Codani; nella quarto si trovavano degli allievi del corso di complemento. Mentre si stavano compiendo, le esercitazioni, che consistevano nel fare saltare per mezzo di una- mina lo sbarramento della bocca della diga, costituita da catene di ferro, le due mine scoppiarono, sfasciando completamente la lancia e riducendo a brandelli il Pasquali, il Ferraresi e l'Urbinati. Alcuni frammenti colpirono ferendoli lievemente, i sotto-capi torpedinieri Biagini Fioravante, Palmièri Luigi e Duquier Luigi, che erano in una lancia distante drca 150 metri. Essi vennero subito trasportati all'Ospedale dipartimentale. Al lenente medico, che trovavasi nell'altra lancia distante pochi metri, le scheggie asportarono il berretto, che fu sbattuto dalla violenza dello scoppio contro il fondo della lancia. E' stalo per puro caso che egli si sia salvato. Il personale delle altre tre barche, dopo aver emesso delle grida dì orrore, tentò di ricuperare le spoglie degli infelici, e vi riuscì. '. 1 morti sono i seguenti: sottufficiali: capo^torpediniere di seconda classe, Pasquali Cesare, da Napoli, ed i secondi capi torpedinieri, Ferrarese Angelo, da Tricase, c Urbinati Edoardo, da Roma. La morte dei tre solt'ufficiali vittime del dovere, ha prodotto vivissima e dolorosa impressione in questi circoli militari e segnatamente tra i compagni, dai quali erati', bencvisi e stimali. I disgraziati Ferraresi, ed Urbinate erano ammogliati con prole, mentre il Pasquali era celibe. Strana coincidenza: VUroinàte terminava oggi una consegna avuta - 'mere Gino Mano, guaribile in quindici ìgiorni; il secondo capo torpediniere Lu- s ^^A*22».S^fT j addietro. ,, yi sono inoltre quattro feriti molto leg-j ■ rrrnente n»„Wt ultimi obo- il toroedi-\ acrmente. Questi ultimi sono. il torpeat . datore Palmieri Luigi; il sotlo-capo tarpo . dinicre minatore Biagim Fioravante. Que - i Oiorni. i le due mine, le quali sono esplose innanzi r| tempo -!<-««<> «™ * f* «c"riei <« accensione ad una delle mine, facendola cosi scoppiare prima del tempo, mentre l'altra esplodeva per ripercussione. sti ultimi tre sono guaribili tutti in cinque S'ignora la causa vera dello scoppio del Sembra che sia dovuto ad un corto cir¬ , , Si fa però un'altra versione, che racco!-, go a semplice Ululo di cronaca, c che cioè lo scoppio sìa.dovuto ad un urlo tra le due mine, od a qualche imperfezione. \ La disgrazia e avvenuta verso le 10,307 Subito, sul posto, si è recato il comandante della difesa, capitano di vascello, Solari. Emilio, accompagnato dal comandante in seconda, Paladini Osvaldo. Nel pomeriggio si recarono pure sul posto le autorità ed il contrammiraglio Pouchain per esegua re un'inchiesta per ordine del comandante in capo. Ciò verrà stabilito da una Commissione tecnica appositamente nominata,] che sta fin d'ora procedendo ad una rapi* da inchiesta. Un'altra inchiesta è stala pure prontamente iniziata dall'autorità giù* diziaria. j Lo scoppio di stamane è inesplicàbile, ili quanto le armi subacquee della regia mari-' na non hanno mai dato luogo ad ìnconvenienti, data la bontà del materiale e la loro sicurezza. Le cendegliaaie ed i funerali Il sindaco ed il sotloprefctto si sono recati dal comandante in capo per esternargli i loro sentimenti di rincrescimento pai! la sciagura, che ha cosi crudelmente colpetti la marina italiana. La ferale notizie venne comunicala alle famiglie dei marÙ. nai. ed al Ministero. Stasera i resti dei tre disgraziati sottuf* fidali in una lancia vennero sbarcati nel- la Darsena del R. Arsenale con gli onori militari, e trasportali nella camera mortuaria dell'Ospedale miniare. I funerali avranno luogo domani in (or. ma solenne ; la notizia, sparsasi per la città, ha profondamente impressionata la popolazione. • Il racconto d'un testimone oculare Stasera da un ufficiale, che si è trovata present? allo scoppio, ho avuto i seguenti particolari : ì Stamane il tenente di vascello Caviglia^ direttore del corso torpedinieri, doveva e-i splclare il programma di esplosione di fina corso. A tale scopo egli faceva imbarcard su di una lancia due torpedini, o mino subacquee usuali, modello piccolo, poscia su altre tre lance prendevano imbarco, co»! gli allievi del corso di perfezionamento è quelli del corso complementare, un paloni-' baro ed il dottore, e si dirigevano verso ld bocca est del golfo. L'esercitazione consisteva nel fare applicare, dal palombaro dei pezzi di catena e di cavo di acciaio delle mine subacquee ' e quindi a mezzo del circuito farle espio* dere per spezzare le catene. Mentre l'ufficiale istruttore Caviglia fa-' ceva altri esperimenti con dei rampini e* splodenti, aveva mandato a prendere per. mezzo del rimorchiatore altro materiale é si era scostalo dalla barca contenente là mine circa 150 metri, facendo passare tuU ti gli allievi nella sua lancia, cosi rimasero le altre tre lande vicino tra loro. In une di queste trovavansi il tenente medico Co* lurani Michele col palombaro sott'ufflciald Codoni. In un altro trovavansi il sott'ufflcialc Urbinate, che passò poi di sua vo* lenta nell'altra lancia, dove trovavasi il maresciallo istruttore Pasquali ed il sot-1 t'ufficiale torpediniere Ferraresi, intenti al preparare le due mine. Mentre l'ufficiale istruttore spiegava agli allievi il funzionamento di altri varii apparecchi, cioè dei rampini esplodenti, udì, una forte detonazione dalla parte dove e* rana le Ire barche riunite, ma invece di tré le barche erano rimaste due. Le mine con* tenute nell'altra barca erano prematura^, mente esplose, frantumando la lancia e riducendo a pezzi i tre disgraziati, che erano, nell'imbarcazione. Alcuni rottami, protei-, lati violentemente, ferivano diversi tra i sott'uffidali e gli allievi, che erano distanti circa 150 metri, mentre lasciavano illeso il, tenente medico Caiurani ed il Codani, che' distavano appena pochi metri dalla lancia,, ove erano le mine. '. Subito è accorsa sul luogo la lancia del Caviglia e quella della regia nave Barbarico, che raccolsero i corpi dei tre disgra-] ziati gatteggianti sull'acqua, cosparsa dt rottami della lancia. Poco dopo accorse it rimorchiatore, che rimorchiò la lancia al Yarignano.

Luoghi citati: Napoli, Roma, Spezia, Tricase