Esame psicologico del voto della Camera

Esame psicologico del voto della Camera Esame psicologico del voto della Camera o ItotMa, 2, uetti. Come avevo preveduto, anche nell'articolo di ieri sera, oggi ò avvenuto ilo strano fenomeno dell'inversione delle parti fra. i combattenti. Socialisti e repubblicani, che ufficialmente Tapprcsentavano l'avanguardia delia opposizione, con le loro interruzioni più o meno clamorose, hanno incoraggiato il presidente ddl Consiglio, che oggi ha pronunciato un discorso ricco, come egli suol dire di « bonomia arsenicale » e si sono studiati di far perdere il filo ckil discorso e di crearo un ambiente ostile agli oppositori del Governo. D'altra parto, gii oratori, che hanno dichiarato di approvare l'emendamento voluto dal Governo, si sono ben guardati dall'esprimere una grande fiducia nel Ministero. Quest'altra conferma delle mie previsioni di ieri, risulta in modo evidentissimo dalle dichiarazioni di voto degli on. Bertolini, Schanzer e Lacova, tre ministri dell'ultimo Gabinetto Giolitti e del- mcvlraadtBMtRldvsQssrrvl'on. Finoccltiaro Aprile, che ha parlato in. nome della Sinistra democratica. La breve e vprecisa dichiarazione dell'on. Bertolini, che è stata bene accolta, corrisponde perfettamente ai motivi da me espostivi ieri l'altro della condotta dell'antica maggioranza. Egli, premesso una gentile dichiarazione all'indirizzo del nucleo secessionista, ita dichiarato che l'antica maggioranza non poteva assumersi la responsabilità di provocare una crisi alla vigilia della di'scusi sione del problema ferroviario. Alla vera fiducia non ha fatto allusione. L'on. Schanzer, concorde con l'on. .Bertolini, ha voluto spiegare perche il voto favorevole all'emendamento aggiuntivo non poteva essere esteso alla mozione presentata dai sociali: sti. L'on. Lacava si è limitato a dichiarane che, non essendo intervenuto un fatto nuo-1 vo, non c'era ragione che egli votasse ih : nmodo diverso da come aveva votato precedentemente. L'on. Finoccliiaro Aprile, a sua volta, ha dichiaralo che egli ed il suo gruppo votavano a favore del Governo unicamente per tlstche dalla presente situazione parlamentare : ri^vr, mi a ,-o,,:r.n f„~-j ., „ »,T- • i .• , , i , i a ; e a quale ha parlato a nome del : radicale. Nò poteva essere diverJ ? vi*t0 <*« *™ 'adi«dl sono »el non può venire .fuori un Ministero di colo re elio rappresenti l'unione delle forze libe-j «di democratiche, cioè il Ministero di tutte ' le Sinistre L'unico oratore rho ihhin & • ni ...nisue i-unico oratore, che abbia ac- cennato alla fiducia, è stato l'on. Luzzatto! Riccard gruppo samente Gabinetto. ~IPer far canim'endpre mipstir,,,: ., ller iar canipienaere, questioni a parte, la nota spinta dell'on. Daneo o l'intonazio-. ne dell'on. Battolo occorre rendere nota u-1 na voce che da parecchi giorni correva con insistenza nei corridoi di Montecitorio. Si diceva dunque che, durante le vacanze di ' Natale e di Capodanno, fosse riuscito ili lento lavorìo tendente a mettere d'accordo Ii ribelli di ugni gradazione monarchica al Gabinetto Luzzatti per la futura combinazione ministeriaUe fra gli clementi sonniniani e i dissidenti giolittiani sotto gli auspicii degli onorevoli Uettòlo e Salandra. Questa voce che correva da parecchi giorni è stata molto divulgata nelle ultime quarantotto ore dai membri del Governo con l'intento di eccitare la gelosia di tutti coiuro che non avevano partecipato allo pretèse trattative. L'effetto è stato immediato in quanto che parecchi deputati, che andavano per la maggiore e che parevano dispo i ; t | - j contenti piolittianj ed o' : o - to a rendere inesplicabile »l contenti -jle loro dichiarazioni di non volersi i .•on(iere con i sonniniani a Ion^re con_ ì sonniniani, i rnenticare che il programma dell'on. Daneo i è di una speciale unione di lutili partiti le- gaiitarl, con la sola, esclusione dei clcri- , " ,-, . . . ... . . ,. .. ,,, O- cft,1« do1 repubblicani - dei socialisti, Mie ra- dichiarazioni degli onorevoli Galimberti od eUprile nessuno può fare l'appunto di uon S;!WK-!, sincerità. Entrambi itami,, dotto l tutto ciò ch'i pensavano aenzia riguardi e a ; senza roticcuze. :! S >ouo anche avverato le uifc provieni - SUR esito della, votazione per appello ricini naie. Vi dissi che t voti contro s.i sarebbero e.ifiwlrai, inlonfo ad una ottantina / membri della sinistra democratica a palesare il Rubicone. Ma la circostanza che gli onorevoli Rettolo e Daneo avevano fatto oarte dell'ultimo ^jGabhleUo contribuiva potentemcii- con- é si poteva, ili aggirali intonici u<l inni, oli ani Ina e sono— °°L. , ,. . . . ,, i »tati ottantotto, si dissi che ci sarebbero - sfati molli sipiugllamenti fra repubblicani o e socialisti a beiiedcio del Governo, e pa-e , . .. ,.> . .... , . . a recchi stiuagliamenti fra gtolittiawl dissiden- - ti- anche a liencìlcio oel Governo, ed abbia-' mo avuto gli uni e gli altri. Vi dissi ancho clie alcuni dissidenti giolittiani avrebbero votato a favore. Dalla pubblicazione dell'appello nominalo risulterà in modo chiaro quanti e quali socialisti e repubblicani abbiano partecipato al voto. Poiché non è ancora nota la lista dei giolittiani dissidenti, vi dico che di loro hanno votato contro il Governo gli onorevoli Aprile, Del Balzo, Negri De Salvi, Gallo, Rasponi, De Marinis, Cclesia, Faelli, Cao-Pinna, Cipriatìi-Marinelli, Cottafavi, Leonardi, Miani, Rota Francesco, Gongili, Carboni-Boi, Gallenga, Di Marzo, Gazzelli. Corniani e Cardani : totale 22. Degli altri, quattro hanno votato a favore del Governo, sette si sono squagliati, cinque erano lontani da Roma. Quésto cifre, che ho da ottima fonte, dimostrano che il nucleo giolittiano secessionista era di circa quaranta. La figura più curiosa è quella fatta dal piccolo gruppo clericale, che non ha aperto bocca e si è diviso in quattro gradazioni diverse:, favore- voli, contrari, astenuti e squagliati 0.

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