Il problema del rincaro dei viveri attraverso la lente di un arguto economista

Il problema del rincaro dei viveri attraverso la lente di un arguto economista Il problema del rincaro dei viveri attraverso la lente di un arguto economista Di San Giuliano paria di Hodeida fra l'impassibilità della Camera (Per filo diretto e per telefono alla STAMPA) l'on. Giolitti La seduta comincia con una nota Roana. 28, atra.' E' la giro.nat.-i, a quanto si prevede, del-voto politico «lilla questione del caro viveri. Pereto, l'aspettativa è grandissima. Anche oggi la teflW; Iteratimi è utilissima; piazza Mo gremita di curiosi; nell'aula con iM,,7^iinvin duutocitoim *. d^iioltre Tièmiint'i* 7i£" «i~i?J™™£unl. fe . R w tiepuuti-clic si trovano auuai-j mente a Homa. Le mbune .sono gremite; le fijW soiialità parlamentari sono al loro posto, sSFvo. wrra sapere come siasi regolata la Di ,ezi'one del Commissariato militare di Milano nell'acquisto del grano, e come abbia procetlulo nello trattative eoa le Associazioni agraric. Prima che l'interrogazione venga svolta, e^ t,0po che'il segretario l'Ini letta, Il presidente °]}_\ ■-"ARLORA. rileggendola,borbotta: — GiaJ vonimflu'c; «uèsta Interrogazione è una di S fi t, ^iS'^^"110- r^i ! n,V°"° ,l110"- Benaguo, esclama: — On. Be.ia- gll0i per sapere un'informazione del genere, di 'quella die Ita provocato la sua interrogazione : bastava scrivere una lettera al ministro della | guerra. I BROGLIO: — Ma io non ho presentato quella inlerrogazione I PRRSIDENTE• -- Basta adesso slia a seti-1le - minili, iiu' --u nmi. .1 w.»- 1 dice il sottosegretario alla! tiro quello che guerra. BENAGLIO: — Ma io rispondevo alle sue osservazioni, perchè la mia interrogazione non è stala riprodotta come l'ho presentata io. PRESIDENTE: — Lei legga il regolamento 0 vedrà che ho ragione, come sempre, io. (Ilarità niolssima). MIRAP.ELLI. sottosegretario alla guerra, dichiara cho la Direziono di Milano si è stretta^ mente conformata alle disposizioni vigenti, come nel col- così'^ici""coiitratu"cU acquisto laudo del genero acquistato, BENAGLIO lamenta che la. Direziono del Commissariato di Milano, malgrado le ìstru sdohl impartite dal Ministero, abbia trascurato lo offerte delle Associazioni agrarie, rendendo Un sindaco che iten fa concessioni nè a socialisti aè a preti Scoppia una piccola tempesta durante lo svolgimento dell'interrogazione dell'oli. Cabrini al ministro deirinterna.per sapere se possa continuare a reggere l'ufficio dj-espo del Cocune una persona, come il sindaco di Pievo di concedere l'uso'-dei locali comunali, per m conferenza sulle leggi sociali, dichiarardo «he simili concessioni non si possono fare nè ai socialisti, nè ai preti. Risponde a questa interrogazione il sottosegretario aH'iiiier.io. on. CALISSANO.' il quale, dichiara elio la concessione dei locali comunali dipende esclusivamente dal criterio delle Autorità comunali. Non è quindi il caso di alcun provvedimento e neppure di censura a carico di miei sindaco. Quando l'on. Calissano legge una lettera, del sindaco di Pieve Albignola. la Camera si fa attentissima. Lu lettera dice: « Venne da me il rappresentante della Lega, contadini por chièdermi u localo scolastico per la conferenza dell'on. Cabrini (llarità, rumori, collii ili lotto prillimi/ali). Voci: Conferenza rientrala! CALISSANO — Il sindaco rispose cho il ]o-rine seoUistico non poteva concederlo per non interrompere i corsi scolastici e che come i preti tengono le loro conferenze in chiesa fcontadini potevano teiicii,. nei locali della Le- '1 sindaco di Piova Albignola X'J&EM^ — Fawcianiolo cavaltoi CABRINI ha prcscutato la 11011 !K>1 Ci,so cftllcI'pl0- cl1c llu'"-a imiiortan- 1 fe^ [interrogazione - un lo cale comunale per conferenze di carattere sociale an'chn quando non esistono nel Comune altri locali disponibili. Osserva che in Ini modo si viene a. confiscare praticamente il diritto di riunione e della libera propaganda dello idee. CABRINI, terninando, dice: — Del resto, von.-ndo a quello che riguarda me personalmente, dirò che il sindaco di Pieve poteva ben concedere in sa!a del Connine ad un deputato come me, clic tornavo fresco fresco dall'avere dtito il voto favorevole al Ministero. Inoltro, faveto osservare che le aule di proprietà co¬ immale sono riservate ai conferenzieri appar-1 tonti ai partito dominante. I CALVI, chi ' Si Ì! non cessione dell'aula, era subordinata nd una ragione semplicissima: lo sgombro dei banchi Clio I occupavano: onesto poteva farsi in pochi muniti. (Ilumoii). Quando l'on. Cabrini si metto a sedere l'oiiorevi'.o Calvi gli si avvicina ed i due deputali parlano tra loro animatamente. ifi è il'deputato del collegio dove | svolto il fallo: -- No. no, on. Cabrini.! si concedono i locali „ nessuno, di nes- il partilo. (Uumori aWEslrema). CABRIVI — Non so: ad osmi modo la con-1 i/c disgrazie celi aviazione [La Camera ha cinque minuti di ilarità, nuan do si svolge l'interrogazione r ■ ' guari al ministro deiniiter' io MIRABELLI risponde all'ori. Cavatimi a o vuole lasciare an- —previsti forza maggiore ne dì impedire effetti luttuosi di temerarie imprudenze. Quindi è la volta dell'on. Cavagnari di replicare. Veramente il «residente, on. M.VRCOHA, prevedendo 1 ilarità della Camera chiede all'oli. Cavagnari: — Ella vuole replicare, dare (Ilarità ncucrulc). CAVAGNARI. — No: debbo replicare Allora dai banchi della Camera sorgono grida di: — Silenzio! silenzio! seduti! In mezzo al silenzio veramente religioso della Camera, silenzio quale neppure 1 più grandi oratori possono vantare, paria l'on. CAV\GN\RI. il inude dice: — Veramente la mia interrogazione era rivolta al ministro dell'interno, perchè i provvedimenli che invoco riguardano la tutela deMa vita dei cittadini. Invece ha voluto risponderei il sotlouesremrio alla guerra. Io lo iIngrazio, Iperdio fu appunto in seguito a disgrazie nw*. imite ad ulfieiuli del regio esercito che mi sono permesso di presentare questa mia interrogazione. L'on. Cavagnari prosegue dicendo : — All'ono- avve-1i «quo esperii..enti del progresso costino sacrifici .-aobbi(m)0 ,,el,0 badare che gii uti'll stano pr al /brinci eh» W5i c°sUmo; WS** gjcerta prudenza ed una certa pacatezza sono1 W necessarie. h&. luci. - Ma allora .non si fa l'aviatore! I ™l'ovolo sottosegretario alla guerra ho voluto chiedere, con la mia interroK-zionò. maggiore prudenza, ed-ocuilatezza negli esercizi dell'aviazione, perchè, seòcousuetudinario che tutti gli noi proporrlo una ^ tjca" 0 riccadì moniti à "questo proposito. Gli J.anfìchl non limavano rompresi il collo pernien l'gnbCgliiterruzioni; ilarità). Voci. — Ma allora non si comincicrebbe ma! ad andare in areopiano. PODRECCA, rivolto alil'on. Cavagnari : — Abbiamo capito: lei è uno di quelli che vorrebbe l'are i voli in areopiano mediante un ascensore (Ilarità neneralc). GAVAGNARI, — Ma .io so che la filosofia an )fi: eppure non erano meno intelligenti di noi ! r/wc,<//«). Francamente, se dovessi e, spennerò il uno sincero giudizio a questo pro: 'posito. direi che abbiamo già abbastanza dei : guai stando attaccati alla lena, senza andare a | cercarne altrove (llurilà). . I l'oc'. -— Lo sappiamo, Io abbiamo letto nel testo dalla vòstra 'interrogazione, I PRESIDENTE, rivolto a Cavagnari. — Ab- 1Manio capito; la sua interrogazione è svolta. 1 — -" ..- 1 .... .... v , . —— — - - ! ■La Camera, che ha voglia di ridere, si au- «•mpgdctanflaspnisl'lKindona ad una scherzosa manifestazione verso fi deputato di Ilapallo: tutti gridano: — Bravissimo! Bene! Hai parlato benissimo! E molli vanno a stringergli la mano. L'on. Cavagnari appare mollo confuso, e accetta con malto spirilo le congratulazioni dei colleglli. L'incidente di Hodeida g■ Lo svolgimento dcl.'e interrogazioni dovrebbe | escere termi nato, ina il ministro degli esteri, j lDI SAN GIULIANO, chiede di poter rispw^idere ■ pspasubilo alla interrogazione dell'on. Fiamberli per sapere: quali notizie si abbiano sull'incidente di Hodejda. La Camera si fa attentissima, e Von. DI SAN GIULLWO. ministro deg:.i esteri parla in mez- un punto Autorità contrabzioni vigenti, ebbe perciò luogo un procedimento, che si svolse innanzi alle Autorità ottomane di Hodeida. e che si chiusa con una sentenza di condanna. Ma il console generalo naftano. ri: conoscendo in siffatta sentenza Jt carattere di denegata giustizia, si ricusò di preuderno atto e di farla notificale al condannato. -Si ottonilo quindi che la questione fosse deferita aduna Conunitóioiie mista; ina prima che sententi -tlcl'-e Antoritir'ottomane fosse annul- litta e che il sambuco fosso lasciato libero e potesse lasciare illodeida. iLa Commissione mista non ha ancora compiuto i suoi lavori. Si tratta dunque di un incidente del turale si è grandemente esagerata l'importanza, e nel quale g'i interessi ed il prestigio dell'Italia sono stati ampiamente t-uì telati. L'on. Di San Giuliano viene seguito attcntaniente nella sua tisposta. Mentre parla l'on. Luzzatti si trattiene in piedi presso il banco del Governo. Quando "on. Di S. Giuliano dico 'elicla Turchia accettò la formazione di una Commissione mista per la questione del Sambuco... BAR/.ILA1 (interrompendo) esclama: « Ila fatto un bollo sforzo » (Ilarità vivissima). Quando Von. Di San Giuliano tonnina di par npmnLDliVtqilppcrssqemdpiiiSpi pare sui banchi di Estremai siede uniungo:mw- s' morto. 11 resto della Camera rimane impassibile. ■. d FIAMBERTI. replicando, dice; ..Ringrazio d " ministro delle spiegazioni, ma erodo che egli nkiiou sia nel vero quando dice di rilenein che si | C'sia esagerato l'importanza, del! Incìderne, loro Dlionl di politica estera più di quanto non som 1 [bri, perchè la politica osterà, nostra noti ambiziosi, ma di huerensi». di ni. LEALI, interrompendo: «Di paura, a, dica piuttosto » (rumori). ze|pdi .d: { Gli studenti di Belle Arti La " Stella polare „ TESO, sottosegretario della pubblica istra/.io-ne, risponde in via d'urgenza all'on. Romussi, circa «'abbandono delle scuole per parte degli studenti di-Belle Arti. Osserva che pretesto dello sciopero è il disegno di U'gge sull'esercizio del- i-i professione di architetto presentato fin dallo scorso unno. Aiì ogni modo, il Governo ha fiuto conoscerea questi studenti che è disposto a prendere in esame i .desideri! loro, purché prima di tutto 1 ritornino tranquillamente a frequentare le s I Oggi stesso la Commissione che ha rifer scuòle ferito sii | quella legge si riunirà uuovamenie ccll'imerven-! u ilei ministro. Annuncia poi all'un. Romussi clic il disegno di logge per l'istituzione delio scuo- lo professionali è già sialo dal Ministero dell'i- 1 struziouo trasmesso a quello del tesoro, e sarà quanto prima presentato al Parlamento. ROMUSSI ringrazia della sollecita risposta. Osserva che il inainomeli to di quegli studenti non può dirsi del tutto ingiù'siiUuatò, èssendo iudispeusabilo. Uopo elio *ò siala presentata la leggo sulla professione di architetto, presentareaneli" quella sulle scuole di architeltura. «i augura che questa legge venga al più pre-[<\o presentata e discussi, e fa voti che gii stu-denti tornino tranquillamente alle scuole. Si passa alla discussione del disegno di legge: « Cessione al Comune di «orna della nave Stella. Palare. . i I ""Aìii"- n"„i". impili uhm i.ue*i le e ricreatori per gli orfani dei marinai (bène!) LEONARDI-CATTOMCA. ministro della marina, consente in questo criterio e si riserva di presentare un disegno di legge per tradurlo in atto. FORTUNATI, relatore, raccomanda al Minisiero di non abbandonare a fe stessa la nobile iniziativa del Comune di Roma (bene:). Il disegno di legge è approvato. Sul "caro viveri,, Si riprende la discussione sulla mozione pe! rincaro viveri. GRAZIADEI dimostra che i dazi d'importazionee le imposto di (fabbricazione rappresentano una delle cause più notevoli e più facilmente modificàbili del maggior prezzo dei generi di consunto in Italia in confronto con 1 molti altri paesi. Afferma che una graduale politica di sgravi non creerà al fusco se non perdile in gran parie transitorie. Ad ogni modo, rileva che il normale aumento del gettito annuale grande massa dei consumatori 1 vota cn4, ..iena cause risi h&^SJ^faiJSSS^rniS rtlt I ™™ in l'imposta tende ad assicurare all'erario un ragguardevole avanzo annuo. A conforto di questi concetti invoca l'opinione altra volta manifestata dalla Giunta del bilancio, e ricorda la recente iniziativa della Confederazione del lavoro, nell'interesse delia grande massa dei consumatori. rincaro sono neostra volontà; altre 0:10 in poter nostro, come quelle che dipen- «•ailari può essere largamente compensato dal maggior prodotto dei mezzi tecnici sempre più perfezionati, ed a questo perfezionamento progressivo devono tendere gli sforzi delle industrie. Ma l'oratore insiste principalmente sulla necessità impellente di ridurre i dazi di importazione e di fabbricazione, die eono presso di noi particolarmente elevati. Circa le abitazioni, più che lo Stato, può fare molto il Comune al quale io Stato deve lasciare maggior libertà d'azione, affinchè possa svolgere tuia saggia ed efficace politica, principalmente in materia di aree. Quanto al grano, tinche i protezionisti riconoscono che, dati i prezzi attuali, il dazio di importazione è soverchiamente elevato. Tale soverchia protezione impedisce eziandio che l'agricoltura italiana si risvegli dal suo stato di torpore e si avvi! a più ..razionali e più intensive colture. Ed intanto il dazio sul grani grava per 200 milioni sui consumi popolari. Il vero è che questo dazio ha ormai in Italia una funzione esclusivamente fiscale. Esorta pertanto il Governo a ridurre in proporzione del"prczzo aumentato il dazio suli grano. Lo invita anche ad affrontare il problema della riduzione del dazio e della tassa di fabbricazione dello zucchero. Incita poi il Governo a destinare il terzo,' dell'aumento del gettito annuo dell'imposta adi una serie di sgravi graduali sui generi di; consumo più popolari, ed a nominare una; Commissione parlamentare che, d'accordo col. Governo, stabilisca l'ordine ed i termini tecnici; per l'attuazione di una tale politica. Presentain questo senso un ordine del giorno. Dichiara di _no_n essere, nel campo econo- i mico, liberista a priori ed in modo assoluto,; ma di essere liberalo come lo era Camillo Ca-' vour. (Bene! Commenti). • Constata intanto, con vivo compiacimento,; come in tutto il mondo si yada manifestando; una forte tendenza contro il -protezionismo.: A questa voce universale l'oratore confida che! vorrà associarsi la voce del popolo italiano.! L'oratore conclude augurando la formazione;, dì un blocco di tutti coloro che lavorano con-. tro tutti coloro cho vivono dell'ozio e del pri-! vilegio. (Vive approvazioni all'Estrema Sinistra).