La Confederazione del Lavoro non sarà soppressa La vittoria di Briand

La Confederazione del Lavoro non sarà soppressa La vittoria di Briand La Confederazione del Lavoro non sarà soppressa La vittoria di Briand (Serviiio «pedale della Stampa). retrivi. 17. notte I dQuindici giorni fa cominciò alla Camera, \ ln mezzo ad una grande vivacità, la discus- csione intorno alla Confederazione del la- tvoro. Si ebbero attacchi violentissimi con- stro la grande organizzazione, difesa con Maltrettanto calore dall'Estrema Sinistra. Gli lavversari della Confederazione del lavoro nsperavano che Briand assecondasse il loro ldesiderio, disciogliendola, ed affrontando tecosi, risolutamente, le ire degli elementi cpiù accesi, come le aveva affrontate duran-| te la burrasca ferroviaria stritolando il fa- pmoso sciopero di ottobre. Ma poi, vennero pe dichiarazioni di Briand, il quale si disse mrisolutamente contrario alla violazione del- ca libertà sindacale e a disperdere la com-1 pagine della colossale organizzazione prò-1 tetaria. L'opposizione di Briand, che non aha riguadagnato a lui la simpatia e la fede mdei suoi antichi amici rivoluzionari, gli ha ascatenato addosso le ire degli elementi di vordine, ì quali hanno gridato e gridano, tnel Parlamento e nei propri giornali, con- gtro il Governo, che, secondo loro, pone la; Confederazione generale al disopra dèlia llegge. Con grande vivacità, dunque, gli avversari dell'organizzazione sono tornati all'assalto, oggi, in occasione di una nuova in-, terpellanza dell'on. Berry sull'argomento,, per quanto I più fossero ormai convinti che, crtdopo4Te^c^^^Mn^llt^'^SL£rc£&J& tac'^cenda sarebbe rimasta senza risultato. 53 mila renitenti e 13" mila disertori L'on. Berry, avuta la parola, poco dopo ducominciato.col dire che bisogna P«tódéw;^n tempo di calma precauzioni utili per es-ifsere pronti allorché la calma finisce !/- Dunque, non è vero ciò che disse il ^presidente de] Consiglio, - soggiunge re. ■ ratore, - che cioè la mia interpellanza sia Vtardiva: essa non è tardiva e non è nean-jjche prematura. Infatti, è notorio che ini 5questo momento la Confederazione generale l "del lavoro prepara Io sciopero generale... (Rumori all' Estrema Sinistra). Ora, io sono convinto che si potrebbe disciogliere legai gmente la Confederazione, che sostiene il Ysabotane e l'azione diretta. dEmilio Dumas. — Che cosa intendete voi Pper azione diretta? Berry. — Lascio a voi la definizione. Dumas. — Allora, vi dirò che l'azione di retta operai Ce 1 azione delle organizzazioni degli'vì per il miglioramento delle loro con- pdizioui Del resto, gli avvenimenti hanno temostrato che gli operai avevano ragione^i inon far troppo assegnamento sul Parla- a"p22L<À?Tt^2Jw^SLn a-n- «v «veS lei fi5 SSSS denaro^ fittitt^SL Siete bast^ybi7og^"rn?=^ sentare un progetto1* energico : l'ottimismo jnsarebbe in questo momento un grosso er-ifroré e nuocerebbe al commèrcio ed all'in- <dustria. Solo provvedimenti molto energici LSpotranno assicurare ul paese la calma di cui si ha tanto bisogno Secondo il presi- «dente del Consiglio la violenza ed il sabo- i ztage si fanno sempre più rari: i fatti invece smentiscono completamente questa, sua affermazione. Altrettanto posso dire dell'ec- lcitazione alla disobbedienza militare. Noi lci troviamo attualmente dl fronte a 53 mila,Brenitenti e 13 mila disertori! Più. di un vCorpo d'armata! (Applausi; rumori; prò leste). Ciò che occorre qui non sono parole, ma fatti. La sicurezza del paese, come l'interesse dell'industria e del commercio, e la libertà del lavoro, lo esigono! Per dominare i malfattori ci vuole della risolutezza, signor. presidente del Consiglio! Voi non vorrete che la debolezza di oggi sia messa in contrasto colla vostra energia di ieri! 1450.scioperi L'on. Lairollc sostiene un ordine del giorno col quale la Camera, dichiarandosi risoluta a rispettare la libertà sindacale e ncVla libertà del lavoro, invita il Governo a fa- re osservare le leggi del 188* e del 1901, ap- plicando alla Confederazione del lavoro le sanzioni giudiziario che queste loppi metto- no a sua disposizione. Ma per fare rien- trare la Confederazione stessa nella legalità — dice l'oratore — il mezzo migliore è quello di scioglierla. Questo affare della C. G. L. annoia ormai tutti, la qual cosa si dice qualche volta con parole più colorite... (Ilarità). Briand dice che la sua azione diventa meno nociva 0 che perciò non ò il caso di agire. Gli scioperi che nel 1909 sono stati 1025, sono saliti nel 1910 a 1450. " La Con-1 federazione generale del lavoro diventa sem- pre più pericolosa: se i poteri pubblici vo- lessero risolutamente fare rispettare la leg- ge, l'ultima parola toccherebbe appunto al- la legge: nessuna società democratica può vivere senza il rispetto di essa. .11 dibattito ò chiuso; il presidente legge "li ordini del giorno | ° Briana. -- TI Governo accetta l'ordine del giorno defili on. Cross, Didier e Verlot, il quale approva le dichiarazioni del Governo conltù io "-ciu,rlii>icnto I~ 1, La vivace difesa di Colly Colly. -- Quando si parla di sciogliere la C. G. sarebbe straordinario che uno dei suoi amici non prendesse la parola. Quo- sto scioglimento non è possibile. Si rim- provera alla C. G. di avere violato la leg- gc. Se ciò è avvenuto, si può dire che l'è- tempio è venuto dall'alto, perche il presi-, dente del Consiglio è venuto qui a fare l'è-. loSio della Illegalità. Certe volte voi dito c^e Governo non è che uno scheletro alV tre vo"e voi lo rappresentate come una i stituzione che procuri disastri al paese.' Ma infine, signori, accordate i vostri vio- lini! (Risate). Vi è una Confederazione ge-i neralo del lavoro più terribile di auella dei lavoratori : quella dei padroni. Essa è in ternazionalo e fa le sue vittime, che tratta1 con una ferocia ignota ai lavoratori, Berlier. — Voi alludete ad un propetto: presentato in una riunione di padroni dali. presidente di una Camera sindacale di Ger-1 mania; ma questo progetto non è stato ac cattato. \Benissimo). j Colly. — Voi ci rimproverate l'antlmiliJ tarismo; ma voi, signori clericali, colla vo-' atra opera non attirate a voi i soldati ej minacciate la Repubblica stessa? (Applaurf all'estrema sinistra). Duvvero, o signori, la! vostre idee sono arretrate : non vi è che il taglio dei vostri soprabiti che segua il proJ grosso' I Bouget, — Voi siete un predicatore delJ l'odio sociale! Colly. — L'odio è lontano dal mio cuor» come In ragione è lontana dal vostro spi-' rito. (Risate). Domanda ai colleglli che l'inJ terrompono di avere pazienza... Presidente. — Voi otterrete più fadlmen-: ^^101 paztenza se baderete un P0' ^ ^ sorvegliare la vostra lingua! gliare Colly. — Io mi sono istruito alla scuola1 della sventura e la logica del fatti vi ha una parte maggiore che la diavoleria del 1 ;^!^'&'3%b^T^i&3L f • 4 • E _ UZ10?1-a 5 8P*ZZ*" /* v'a tut.fl 1 Pnv'e-i; voi li avete ristabi- ^^■SS&^Jf^S^ìm^r^V^ 'are Piuttosto che sciogliere la C G. L., Vn^^^Jr??**!? V?tra '?rtUna j™JJW? aì d»sopra del vulcano in cui 5?"°.no2fi «vendicazioni sociali! (Esclamai "°.m ? ns*(c)- Buttate della zavorra e ebrW gatevi, se non volete precipitare nell'ani»! so! IAvviatisi all'estrema sinistra). Si possa al voto sugli ordini del giorno.! Y-eìì? aamandata la precedenza per quello! dl Beiry, tendente allo scioglimento. LaJ Precedenza è respinta da Briand e poi dalla! Camera, con 436 voti contro 105. Le dichiarazioni di Briand • Il Tata ì Briand — Mi preme di evitare ogni cqui- par-1 'voco. venerdì scorso, io ho ripetuto sera piamente la dichiarazione che faceva par te d«Ue dicniarazi<mi. ministeriali. Queste indicavano che, lungi dal volere attentane! aIto libertà gj^iàcall, il Governo intendd «vil^"arle, vompletando specialmente lai figgL 'ruSè ^ BlSÈUSSÙft Im jn*J^oS'ie^a^^dB^ttS S if^^^^'®»™""*' ,«iV ^Q^„ <£^dffe^?f df- Procurando aUai LS™J^SSBlSr.?L1 **295M ph« le oian eA assicurando a tutte le forze che «ssa/accoglie, una regolare rappresentan-i i z\**JÌ'p„aj£':. Voci all'Estrema sinistra — Cosi finisca la commedia! A questo punto un deputato ■ domanda' lord'™5 del ptiorno puro e semplice; ma ,Briand S1 oppone annunciando che il GoJ verno pone la questione di fiducia L'orda ne del giorno puro e semplice è respinto con 421 voti contro 111. . Si vota l'ordine del Sforno Gres-Didier1Verlot, accettato dal Governo: « La Camera, approvando le. diohlarazio^ «ni del Governo, fiduciosa in esso per la' «garanzia e lo svilu^no delle libertà sinic dacaii, (pur contenendo le Associazioni « professionali nel dominio loro assegnato «dalla legge, e respingendo ogni aggiunta* « passa all'ordine del giorno ». Si vola iier. divisione. Le parole « la Cai mera approvando le dichiarazioni del Go-| verno... » sono approvate con 463 voti conti t.ro 73; ]a .seconda parte, comprendente tut-' to r€S(<) dell'ordine del giorno, ò aippro vata con 385 votj contro 77. n complesso dell'ordine del giorno è approvato con 398 voy contro 73 Scambio ili fucilate tra soldati russi c gendarmi austriaciUn russo uccìso (Serviiio speciale della Stampa). Vienna, 21, netto. La Zcil, questa sera, riceve da Lemberg 1 che, presso il confine austro-russo, due gen- darmi austriaci scortavano due banditi russi per condurli al confine e consegnarli alle Autorità russe. Improvvisamente, un soldato russo entrò nel territorio austriaco e domandò che gli fossero consegnati i oue .banditi. I gendarmi risposero che avrebbero consegnato i due malfattori solamente sul | territorio russo; ma il soldato assunse un contegno cosi provocante, che essi dovet- toro far uso delle armi e 1 uccisero Al- loya, du un posto di. guardia russo, 40 sol Itwtl cominciarono a far fuoco sui gendarmi austriaci, senza però riuscire a colpirli. I gendarmi si ritirarono. " Là Zcil, commentando questa notizia, di ex che effettivamente oggi, nel pomeriggio, è giunto al Ministero della difesa nasco nule un dispaccio ufficiale, dove si dice che - al confine austro-russo sono state scam- biate delle fucilate tra soldati russi e al--,cuni gendarmi austriaci.

Luoghi citati: Vienna