I lavori dell' Esposizione di Roma la mostra regionale-etnografica in Piazza d' Armi

I lavori dell' Esposizione di Roma la mostra regionale-etnografica in Piazza d' ArmiI lavori dell' Esposizione di Roma la mostra regionale-etnografica in Piazza d' Armi osracosponenzaparcoare io, » omo,Ramn gennaio Dopo due o tre giorni di cielo copertoi pioggia interrotta, rido un lieto sereno quel sereno romano che ha luci vivide di smalto, e che raggiando sulla città rinnova Maravigliosamente, con impensato gioco dTrisalti o di toni, i marmi, i grauiti e i cotti secolari. Approfittiamo di questa giornata'li sole per una visita ai luoghi ove si pre-paivv la grande Esposizione. Vedremo forse nttalcho cosa che già conosciamo attraversogli articoli © lo vignette dello gazzette; ma, poiché qui, a Roma, e fuori di Roma, da molti pì afferma che i lavori dell'Esposizione sono proceduti con una lentezza colpevole, in ino- do che sarà impossibile siano ultimati per il tarmine fissato, c da altri si afferma che essi bodo proceduti regolarmente, e cho per il terminò (issato lutto sarà pronto, potremo ricoiioscorc di persona ciò cho si è fatto, e dire una schietta parola. E' noto: l'Esposizione di Roma, sarà prò-priamente un complesso di varie esposizioni, coordinatili, così per il genere loro come per la loro ubicazione, nei grappi principali della mostra regionale etnografica, in piaz- za d'Armi; della mostra internazionale di belle arti, a Vigna Cartoni; della mostra archeologica, alle terme di Diocleziano, e della mostra retrospettiva, a Castel San-t'Aiigclu. Cominciamo la visita dai cantieri di piazza. d'Armi. *** Por il Lungo Tevere Milvia giungiamo al- 1'iugresso d'onore, dinanzi al ponto Flami- ■«io. Questo ponte, ad una sola arcata, in ccmoiito armalo, si sta costruendo por col- ■legare direttamente l'Esposizione di piazza d'Armi con quella di Vigna. Cartoni; ed ilavori sono a buon punto: tolte le impalca- turc, cho ancora ingombrano il vuoto del-l'arco, non resteranno a compiere cho le opero di finitura e le decorazioni. L'ingresso d'onore, per cui gli architetti Venturi c Foschini si ispiraron agli archi trioufali romani, sarà costituito da quattro piloni, congiunti con tre archi: a' lati di questo corpo centrale si svolgeranno dve erie di podici, sostenuti da colonne dori- che, e chiusi alle estremità da due piloni terminab Non possiamo ancora sorpren- loro la linea architettonica generale, in- orrotla e seminascosta dalle impalcature; ma, qua c là ffià ci si scoprono dei partico- ari decorativi: e alla sommità dei piloni erminali le quattro figure di donna, mo- doliate dal Mazzini, già protendono sullo sfondò del cielo le corone onorarie; o al centro del pilone di destra biancheggia, 'emblema taurino della capitale piemon- te«e modellato dallo Zacoagnini: la lupa romana ò in ritardo: solo Ira qualche gior- no verrà ad occupare il posto che le spetta, corrispondente nel pilone di sinistra. Varchiamo l'arco d'entrata, sotto una mi- naccia cigolante di carrucole e di cordo che ci sollevano sul capo qualche voluminose rammento di "gesso: davanti ci appaiono le costruzioni del Foro delle regioni: ed anche: ci aooare, a. destra e a sinistra, una plaga.: paludosa, chiazzata lucidamente di non bTevi ! pecchi d'acqua: lè strade, appena segnate n questo terreno, sono altrettanto difficili j a percorrersi quanto il terreno circostante,! auto la mota è in esse alta e molle: è uu| ampo di fango questo, e un acquitrinio, e 'avventurarsi in esso e il riuscire a non affondarvi oltre i calzari c impresa assai più coraggiosa ed aspra che non si pensi. Non riferisco questo particolare per il gu-1 to di una nota di cronaca più o meno op-j portomi: lo rilevo perchè questo stato im-| pressionauto de! terreno di piazza d'Armi, mi è parso una delle questioni più urgenti n gravi che si impongono al Comitato. Ho I detto clic di questi giorni a Roma è piovuto: ma la quantità della pioggia caduta non' è punto eccezionale,^nou ò tale che non si j possa presumere, che uon si possa anzi es- j ere certi che cadrà anche in qualcuno dei, mesi in cui l'Esposizione sarà aperta : quo-1 to terreno in cui essa sorge non sarà anche, in tal caso, ridotto in cindizioni poco migliori di queste, che basteranno per renderlo difficilmente praticabile? se, beninteso, non si sarà provveduto a un'efficacissima, a una specialissima opera, non solo di sistemazione stradale o di sterro, ma anche e; sopratutto di prosciugamento e di incana-i amento delle acque: che qua il pantano e! l brano non sono tanto prodotti dalla piog-! ;ia, quanto dall» natura stessa del terreno. I pregno delle infiltrazioni del fiume vicino.' Sarebbe ora assolutamente fuori di luogo anche solo il pensare a discutere l'opportunità della scelta di questo luogo; e credo, d'altro lato, che vi siano, in favore di questa scelta, opportuuissime e degnissime ragioni ; ma certo è il caso di ricordare che quest'opera di sistemazione del suolo si impone, grave ed urgente più che ogni altra: grave porche non sarà certo impresa tacile rendere questo terreno, così accidentato e rotto c spugnoso com'è, tale che possa manenersi, con qualunque maltempo, noti solo praticabile, ma relativamente quale si conviene all'area di un'esposizione; e urgente perchè le opere richiederanno vn tempo non. breve, e perchè oon un'area sistemata ancho i lavori di costruzione dei padiglioni potranno procedere più facilmente e più speditamente. A destra dell'ingrosso d'onore, ceco difìcio principale della mostra della Esso è quasi ultimato: riproduco 1; nuova pescheria di Venezia. Accanto ad esso, sullo ampie banchine del Tevere, stan no per sorgere lo piccole costruzioni che ri produrranno le abitazioni dei pescatori, Torniamo verso il Foro delle regioni, i cui lavori sono pressoché a metà: oltre esso, nella zona centrale dell'Esposizione, il la ghetto è compiuto; e nello sue acque si specchiano, quasi ultimati, i che edifici de stinjiti ad accoglierò lo raccolto etnogra fiche che il prof. Lamberto Loria ò inca ricato di ordinare. I due edifici, di iden fico disegno, sorgono l'uno a destra e l'altro a sinistra del laghetto: quello di destra è provvisorio ; quello di sinistra c in mura tura, stabile, o ad Esposizione finita sarà usufruito dal Comune corno locale di scuole, Lo stile architettonico di questi edifici, di cui h autore il Piacentini, è ispirato alle forme classiche : i motivi decorativi, invece, risentono i più caratteristici influssi del gll sto moderno. Sovrastante, in l'ondo, al laghetto, chiu dendolo quindi dal quarto lato, di fronte a| l'oro delle regioni, sorgerà il palazzo delle Feste, cui i duo edifici dello raccolte etnografiche verranno a formare quasi quia». la. Dico sorgerà, poiché i lavori di esso sono poco più che all'inizio: solo grandi impal calure si vedono ora di esso, e i pali desti nati a. costituire l'intelaiatura, dell'edificio. Questo quattro costruzioni, del Foro delle regioni, dei palazzi delle raccolte, etnogra fiche e del palazzo delle Feste, disposte ai quattro lati del laghetto, formano, come ho detto, la zona, centrale dell'Esposizione: afc- torno ad essa, disposti a ferro da cavallo, sorjono i padiglioni regionali. Questi pa- diglioni raccoglieranno, come ò noto, le ma- infestazioni caratteristiche dello spirito e dello attività di ciascuna regione italiana: in essi troveranno posto i segui riproduttivi dei periodi più belli della potenza politica, della gloria artistica ed intellettuale, del- l'onerosità manifatturiera ed industriale di E i padiglioni stessi con la 1 . ° .. ' ogni regione, tj i padiglioni stessi, con la loro architettura, esprimeranno il carattere artistico predominante nella, regione stessa, Il padiglione del Piemonte, che ò il pri- mo, cominciando il giro da destra, e di cui la costruzione appare appena cominciata, sarà una riproduzione del Priorato di San- t'Orso in Aosta. Questo famoso edificio ri- sale alla seconda metà del secolo XV; e si presterà assai bene, per mostrale quali eie- nienti costruttivi o quali forme architetto- niche prevalessero in Piemonte ai primordi del Rinascimento; le terracotte, elio costi- ttiiranno la decorazione, daranno all'edificio «n» più vigorosa impronta piemontese, ri- chiamando al pensiero quelle che decorano ancor oggi molto vecchie case de! Vercellése,!del Canavcse c del Monferrato. E da alcune torri carattoristiche del Vercellese è preso ciat-a: lo storico monumentò non. é, per ora, riprodotto da altro elio da una complicata armatura di pali e di travi. Oltre il padiglione del Piemonte, proseguendo nel giro sorge, ed e quasi ultimato. <-'Uollo della Lombardia, progettato dall'architetto Sacchi: la nota prevalente dell'edificio è data dalla riproduzione dell'arengario di Monza, la cui costruzione risale agli ultimi anni del .secolo XIII; ma in qualche co- strillone accessoria il Saccbi si è ispirato alla gaia varietà del Quattrocento e del Cinquecento lombardo. Così l'edificio, che nella linea architettonica generale ricorda la maestà dell'arengario monzese, nello parti minori ricorda l'eleganza della casa dell'Ai- ciprete eli Bergamo, del cliioslrino della Certosa di Pavia, del loggiato del Monte di Pietà di Cremona, della casa del Besta in Teglie Se il padiglione fcmbardo si può dira compiuto, appena cominciati sonc i lavori del padiglione della Campania, della Lu- cauia c dello Calabrie, che rievocherà nella sua architettura il Settecento napoletano. »... ... .. *. ,, . Ultimato o invece se il padiglione veneto,, co- to deirOngaro. e di cui già ieò duo fotografie, illustran- „undole ampiamente. Al sommo della curva del ferro di cavallo sorge, ultimato anch'esso, il padiglione o- -;'-' —opera dell'architetto siruito su progett la Stampa pubblicò dolè e commentandolo ampiamente. miliano-romagnolo, Collamarini c del pittore Capri. Questo pa- dighonc, che è uno dei quelli che richiesero per la tempo e maggior mano d'~ duce nessuno dei monuraent ma raccoglie nella sua linea generale o no' suoi particolari quanto di più caratteristico • -._ ...i il. .i--.!: i?. suoi parucoim i Huauw m «m «.•«mi»»» si ammira nel castello degli Este a Ferrara, fnel palazzo Bentivoglio a Bologna, nel toni- pio dei Malatesta a Rimini.. Pcco avanzati sono i lavori degli altri pa- g diglioni, delle Marche, della Sicilia, degli r Abruzzi. dell'Umbria e Sabinia, della To- scatta. Il padiglione delle Marche si sta co- f struendo su proeetto dell'architetto Cirilli, X il quale si ispirato allo costruzioni mar- g chigiane del secolo XV; accettando però p audio qualche elemento dal secolo sussc- d guento ; e le quattro provine» saranno così l rappresentate, Ancona specialmente con la n riproduzione delle finestre del palazzo Be- d.uincasa e del architettonico della sd cbicsa del Bnou Gesù di Fabriano; Pèswo| Urbino con particolari del palazzo Mala- testiano di Fano c con motivi architettonici del Palazzo Ducale d'Urbino, prima che. Luciano di Laurana, restaurandolo, lo tras-1 formasse; Macerata con qualche particolare, de! castello di Monte Fano e con lo terra- cilia, disegnato dall'architetto Basile, sarà ispirato esclusivamente all'arte normanno- sicula, cisì caratteristica dell'isola; poi, ol-cotte pregevolissime di Recanati; ed Ascoli Piceno con gli elementi decorativi del pa-;lazzo Fogliano di Fermo 0 con le terracotte!di Torre di Palma. Il padiglione della ; Chini ed il Giusti vennero scegliendo e riproducendo motivi architettonici e decorativi delle Cantorie o del pulpito estemo della cattedrale di Prato, particolari di Palazzo Vecchio e della Biblioteca Laurenziana e del palazzo Controni di' Lucca, e maniero del Brunellesco e ceramiche robbiane...Così ò completo il giro elei padiglioni disposti attorno alla zona centrale: oltre la ]fe& f, cl'S?"l> ancora quello sardo, f°: a.bba^ul» falche mese fa come t let- l?n "peranno dalla una del vento, si sta «costruendo : quello de la Liguria, e ?uelJo ;lelle ^S1'6 e. Tcn"a d'Otranto. E i ^v.°".dl 9uest'' aPPa">n«>. essl Pure. »»ai n a,c,atl- ^ Jja. Parto_ deli Esposizione cho si può dire cluasl compiuta, è quella interessanti sshna in 1 801,0 "Prodotti alcuni tipi salienti di- fintivi .delle abitazioni d'Italia, dalle Alpi a,'.,e Isole' 0 le c"' costruzioni si estendono °'t'e la Sra» curva segnata dai padiglioni <™» regioni. I diversi reparti di questa TOOsfcra saranno attraversati e congiunti da lina. m-DHrifl „ln « 1 . .. una fP™d» via. consolare, riproduzione di una. st™da ''omana, decorata di antichi ni- Ed ecco una visione di Viterbo, co- stituita dall aggruppamento di due edifici |,03t' acI angolo c riproduccnti un palaz- *efctó vetusto ed iai» casa, in piazza del ^"«'"o : sulla piazzetta, cho s'apre innanzi, 1 wm™ lontana di piano Scajano meniai-IO, queua arnia siauetta dove nacque ^n Francesco, con la riproduzione del ---—- ^t^^^^ «« fonte Marcello ; ecco una casa colonica di Ascoli Piceno, posta sulla via Salaria; c una ca.a colonica lucchese, c una di San Cremi- guano ed un casale maremmano; poi la riproduzione della celebre capanna di Ga- ribaldi nella pineta di Ravenna o una fabbrica di maioliche faentino del secolo XVI. c la nproduzione_della Porta Bave-gnana di Faenza... presentato con una d Aosta e con una latt la Liguria con un angolo del porto di Ge nova; la Lombardia con una blanda di seta della. Brianza e con una fabbrica d'armi bre-Il Piemonte sarà rap. chiesetta della Valiattoria di Courmayeur; sciana del 1100; il Veneto con un canale di Venezia; la Campania con un angolo di Santa Lucia; la Sicilia con l'edificio della piccola Cuba, con una fabbrica di maioliche di Caltagironc; la Sardegna con la casa del Campidano di Cagliari... Scende la sera. I cantieri di piazza d'Armi, che finora risuonarono di tutti, i fragori dell'opera costruttiva, vanno spopolandosi degli operai c facendosi silenziosi. Riesco dal pantano, ove, affondando faticosamente, mi aspirai per più oro, sul Lungo Tevere Mil- vio; c ripenso il dubbio con cui iniziai la mia visita: l'Esposizione sarà pronta per il ter-mine stabilito? E' certo che i lavori sono, nell'insieme, assai arretrati, e che se molto si è fatto in un tempo lungo, moltissimo resta a fare in nn tempo breve. Dichiariamolo schiettamente: la mostra regionale etnografica, dopo circa due anni di lavoro, ò preparata a mezzo: l'altra metà ì necessario, imprescindibilmente necessario, compierla in questi, che ancora restano, tvs mesi. Basterà il tempo? TI Comitato romano ci ha dichiarato esplicitamente e replicatamente di sì. E noi vogliamo, e noi dobbiamo credergli; perchè se esso afferma così categoricamente. egnoche sente di avere i mezzi nei- esaurire tutti. ciie -cute cu a\cie mezzi pei esaunic tutu 'opera sua. hd inopportuna, e peggio, sa- rebbe ogni discussione: oggi conviene lavo- Viro enlamnntfl Uninw'- minstn il rinmifu'fnraro, solamente .avorare. questo 11 comitato romauo ricordi, per la responsabilità ini-mane di cui esso risponde verso Roma; an- ^„ „•>, „„._ i»Tfai:a cora più. veiao l nai.a. Mario Bassi. L'edificio principale della Mostra della pesca Il pilone terminale destro dell'ingresso d'onore Un angolo di Assisi