I misteri dell' "Alienland,, di Ernesto Ragazzoni

I misteri dell' "Alienland,,I misteri dell' "Alienland,, (Nostra corriepotidl.mm+r*, (•anno. Ho passata un'intera giornata nel cuore del paeso misterioso cho per i suoi tristi f-asti recenti, ì quali ognuno ricorda, La vichi ani alo e richiama su di sè l'attenzione 0 l'interesso di tutto il mondo; il paese buio 'cho soltanto qualche tragedia viene a tratti a •rivelar© con lampi di ai lustro bagliore; '2' c Aliatila nd », come qui lo chiamano, il paese cacò degli stranieri e dogli intrusi, che comprendo una parto dell'East End di Londra, abitato da una popolazione miserevole © btratia, cho ha il suo proprio linguaggio, 1 suoi propri costumi, i suoi propri segreti, chiusa in so stessa, o refrattaria a qualsiasi influenza, a qualsiasi carattere esteriore. I»' a Alienland » non c più una colonia, pia quasi un piccolo Stato. Jl vescovo di Stepuoy, — :1 lottori avranno sentito ripetono un centinaio di volte quelito nome di Stepney, i giorni passati, — Bdriveva qualche anno fa efie l'Eaat End veaiiva a poco a poco divorato, corno da orde di locusta, dagli immigranti stranieri e profetava che, continuando gli abitanti inglesi a ritirarsi dinanzi l'invasione, la vecchia chiesa parrocchiale di Stepney, sarebbe stala asolata in brevissimo tempo, prima che i suoi capelli si facessero grigi, in mezzo ad una popolazione di russi o di israeliti venuti Ida tutte le parta dell'Europa orientale. Il vescovo! non dovette sicuramente aspettare che i suoi capelli mutassero coloro per vedere la sua profezia avverata. AIcudì inglesi, elio l'invasione non riuscì ancora a cacciare dalle loro antiche abitassioaii, mi definirono la situazione in poche parole: a Noi viviamo letteralmente all'estero ». E la frase non ha nulla di esagerato. A cominciare da Aldgate, procedendo verso i quartieri dell'est, ci si trova, a passo a passo, in naia città cho non è più Londra. Mentir parlare inglese ò un'eccezione. Gli avvisi affissi ai muri sono in « yiddish »' c scritti in caratteri ebraici. I cartelli di locanda, le insegno delle botteghe, sono scritti nella stessa lingua ed alla stessa guisa. Uu piccolo cinematografo espone in puro ir yiddÌ6h » l'intero suo programma. I nomi delle ditto sono tutti nomi stranieri : « Lemithieff », « Zovarino », « Tropfenroso », « Polycroniado »... So co n'ò qualcuno d'inglese, è solo messo lì per ragione di commercio. Un collega londinese, che ha viaggiato assai e cho mi fu o gentile guida e compagno nella rapida esplorazione, mi ha dichiarato : e Una volta, durante un mio viaggio traverso le città della Russia occidentale, visitando una di esse, credetti di trovarmi nell'East End. La vita, la lingua, il popolo, le botteghe, le mercanzie in ven dita, tutto era come qui. E ancora, ritrovai l'East End in certi ghetti della Romania, in certi bazar di' Salonicco, di Costantinopoli, di Kief, di Astrakan ». Lo spettacolo cho 6Ì ha. sott'occhio è infatti d'altri luoghi ed anche d'altri tempi. Se txrendiarno per Hessol-Street, vicinissimo a Grove-streefc — altra strada cho non ha bisogno di presentazioni, — ci troviamo in un dedalo di viuzze cho ci portano uu po' in Oriento ed un po' al Medio Evo. Si passa eotto angusta archi ricurvi, ei segue entro sinuosi spiragli tra muro o muro, si salgono e si scendono gradini, e sotto al dondolare dei cenci multicolori tesi tra finestra e finestra come in un vicolo napoletano, tra una. folla bizzarra di donna ammantate di scialli colorati, di uomini pallidi o zazzeruti insaccati entro ampio casacche, si sbocca, or qua or là, in cortili circondati da baracche di legno, di stalli, di banchi dove ognuno ai pigia e fa ressa. Un odoro grevo di dolciumi grassi e di bassa frittura appesta l'aria.... E' uu mercato. D'ove abbiamo già veduto questo? Ah, sì! in certi -studii del Delacroix e del Pasini... Ma più in là la scena perdo affatto ogni carattere pittoresco e oi si sente solo attorniati di miseria <e di fame.. Una volta qui vivevano passabilmente famiglie di operai inglesi, e si aprivano spia?, zi ariosi e giardini. Ora, l'invasione e la speculazione hanno occupato tutto e turato tutto. Ovunque si è potuto, si sono tirate su muraglie, e di ogni stambugio si è fatto un laboratorio, di ogni antro un'officina dove, per campare la vita, ogni giorno miseri esteri umani, abbrutiti di fatica, sì estenuano e muoiono. In qualsiasi ora del giorno o della notte h passi, si sentono ronzii e stridori di macchine, e traverso le finestre, al poco l'urne delle lampade fumose si possono scorgere le vittime degli stveaters, importate da Wilna o da Lodz, o da Galatz, curve alla loro fatica, dove non hanno speranza di sollevar, si mai più. * « Che cosa sono gli sweaters? Coloro ohe esercitano lo sweatiny, letteralmente per dirla in parola italiana, « coloro che fanno sudare ». La Commiccione della Camera dei Lorda Ilei 18SS-90, delia quale era presidente lord Derby, La definito colla parola sweatiny il cisterna che sottopone l'operaio ad un lavoro eccessivo, in luoghi insalubri ed a basoitaimo salario. Noi Io si chiamerebbe c sfruttamento », qui lo si è battezzato c aweattng fittevi. ». Lo a niveatiiuj-sistem » è la piovra del VAlienland. Ho raccolto dati, intorno a ciò, che fanno fremere. Gli ebrei, russi, polacchi, lituani, rumeni esiliati nell'East End si occupano per lo più a lavori di sartoria o di calzoleria. I loro salari sono irrisori». Quelli che più eo-, too sfruttali sono i nuovi venuti, i « yree- j tt-ers ». Ce ne tono taluni costretti a lavorare tino a quindici ora ai giorno per una rat-ri» ' IBsndei1sp1trrnsrgcqdddmsfipEtnngnrvprEasbsmLrcadtliplmpppufìdmmscplGSdbuzQi denaca particolare) buziono di 6 — sci ! — scellini alla settimana. Si conoscono casi in cui dei a yrectiers » hanno accettato fino a 3 sccliini c sei peuCC3 la settimana per un lavoro di Bedici ore nuotidiane. Un giornale citava rocontemento il caso di un sarto israelita il qualo ha consentito di fornirò trecento paia di calzoni .al prezzo di uu ponny e mezzo il paio. Il paio di calzoni è poi stato venduto a tre Bcellini o mezzo. Nei laboratori di calzoleria, i derelitti costretti a subire lo vwtatiny, percepiscono non più di tre scellini1 per la fattura di una dozzina di paia di Ecarpe, o devono pensare essi a provvedere gli struuionti da lavoro, i chiodi e lo 6pago.., Un'altra industria doli'Alienland, dove 10 sfruttamento ò esercitato «u larghissima scala, ò quella della conceria o della mauipolaziono delle pelliccerie a buon mercato. 11 lavoro ò interamente fornito da immigranti russi e per conto di speculatori ebrei o russi com'essi. Gli operai, i cui salarti variano da cinque ad otto scellini la settimana, sono costrotti ad un lavoro da dodici a sedici oro al giorno, o per cui debbono stare continuamente nell'acqua fino a mezza gamba, persino il momento dei pasti. Altri speculatori, quelli sullo abitazioni, compiono l'opera di sfruttamento. Nei quartioro di Spitafield, la compra o vendita dello caso c diventata una spocLo di gioco di borsa. Gli immobili di continuo cambiano di proprietario, ed ogni volta per sommo maggiori. La conseguenza la si vede. Ogni scambio e accompagnato da un aumento di fitti. In questo genero di giochi, chi ha la pai-te prrucipalo sono gli ebrei stranieri. Essi comprano interi blocchi di caso e sfruttano i bisogni dei loro connazionali, che conoscono beuo, o che sanno desiderosi di tenersi insieme compatti. Gli inquilini inglesi, vengono via via messi alla porta. Co ne sono stati di quelli costretti a sloggiare dopo venticinque, trent'anni cEo occupavano un'abitazione. Dei russi, dei polacchi, dei lituani ee ne può faro meglio quello che si vuole.... Del resto, i disgraziati non hanno da scegliere !... E i prezzi dei fitti salgono. Piccoli alloggi affittati prima ad inglesi a 10 scellini la settimana, vengono fatti pagare ai nuovi abitanti venuti oltre il Nieinen o dalla Vistola, 18 ed ancho 20 scellini. Tutta questa miseria così, non fa altro cho agglomerarsi. L'abitazione ò cara? Bisogna il più possibile restringersi nel minimo spazio. L'inquilino cerca spesso un subinquiliuo cho l'aiuti ad arrotondare il gruzzolotto da portare al padrone di casa. Si fanno miracoli. Mi ò stato raccontato questo: una povera famigliuola, il padre, la madre, tre bambini vivono in duo camere. I guadagni dell'uomo sono piccoli, il fitto elevato. Alle dieci, ogni sera-, la famiglia si ritira dalla cucina nella camera da letto, ed un altro operaio entra, prendo posto nella cucina vuota, steudc un piccolo materasso arrotolato iu un canto sul pavimento e vi si stende. 11 nuovo venuto è un subinquiliuo. Egli aiuta a pagare l'affìtto. Si sono veduto o si vedono famiglio di dieci persone rintanarsi di notte in una camera, il cui costo ò di S scellini la settimana. La popolazione ò pertanto wo\VAlienland spavontosamento densa. La inedia della popolazione è, nella parto centralo ed ccnidcntale ili Londra, di 57 per acro.... A mano a mano che si va verso l'East End la media cresco. A Bothnal Green è di 171 ; a Whitechapel di 195, a Spitafield di 330! E' una vera congestione di miseria 1 11 primo giorno dell'anno, duecento bambini poveri di Spitafield erano radunati ad ua the offerto da un comitato di beneficenza. Venne loro fatta questa interrogazione: —- Chi di voi vivo in una sola camera? Quelli di voi che vivono collo loro famiglie in una camera sola, alzino la mano. Tutte lo mani, salvo sette, si alzarono. — Chi di voi vive in due camere? Le rimanenti sette mani risposero. — Chi di voi rivo in tee camere? Non ci fu nessuna risposta. Nessuno 1 Como poi si nulra quosta gente, lo si può intuirò dallo seguenti risposte dato colla stessa occasione da una bambina. ™ Cho coaa hai di solito por colazione, piccina ? — Tho, patio e burro, signore. — E per desinare? — The, pane e burro, signore. — IJer oona? — The, pano e burro, signore. — Nuli'altro? — Sì, qualclio volta, il sabato, la mamma compra dello patate bollito o dei cavoli... Ecco 'coinè si vivo itoli'Alienland/ 13 questa palude umana, di cui appona se no può scorgerò la superficie o 6candagliaro qualche tratto, si estende, 6Ì estendo Bempro. Gli ultimi venuti chiamano quelli rimasti iu patria... E qui c'è fame, al scoi e consunzione per tutti ! Ernesto Ragazzoni. I i ■ ! '1

Persone citate: Delacroix, Pasini, Stepney

Luoghi citati: Bothnal Green, Como, Costantinopoli, Londra, Romania, Russia, Salonicco