Tre cadaveri nel sottomarino tedesco affondato

Tre cadaveri nel sottomarino tedesco affondato Tre cadaveri nel sottomarino tedesco affondato Icomanante,iluogotenente e nn marinaio avvinghiati dalla morte — Il ricupero del sommergibile. (Servitio speciale della STAMPA) , perchè dovremmo scendere a particolari che devono essere tenuti segreti, riferendo si alla tecnica del sottomarino. i „ Noi conoscevamo perfettamente la si luazione in cvi ci si trovava; pKlel, IS, «ott« Il naufragio del sottomarino V. 3, che fino a ieri, notte poteva essere qualificato come un semplice accidente, si è tramutato in una catastrofe. La marina tedesca ha da segnalare un grave lutto: tre dei suoi valorosi membri, il capitano Fischer, il luogotenente Kalbe, il marinaio Kiper, sono stali estratti morti dalla tomba di acciaio affondaata nella sabbia della baia di.KieU L'angoscioso racconto dei superstiti Procediamo -con ordine. La catastrofe del sottomarino è raccontata così dal marinai superstiti: — Subito dopo che esso ebbe urtato nel fondo, l'acqua penetrò da più parli. Immediatamente ci ■ ai/unse il comando: « Chiudete le paratie ! », Ad eccezione di coloro che si trovavano nella torretta, già invasa dall'acqua, tulli potemmo con grandi'sforzi rifugiarci nella prua, che si era sollevata rapidamente. « Ci coniammo. Eravamo 25. Nello stretto spazio' eravamo schiacciati uno contro l'altro. - Cosi, aspettammo pej lunghe-ore la liberazione. Quello che provammo non e possibile descriverlo. La situazione morale del minatore chiuso net pozzo sprofondalo non è farse nemmeno paragonàbile con la nostra Di piti non possiamo dire sapevamo anche che il nostro accidente era stalo segnalato. Tuttavia, la nostra situazione non era tale da poter essere considerata freddamente. Ciò che ha contribuito alla nostra salvezza furono le speciali macchine per la produzione dell'ossigeno. Senza di esse, saremmo tutti morti. u'Xoi non perdemmo mai completamente ia speranza della salvezza. Non è vero che i.a,cuni di noi siano ncj sottomari- , „ . .........« „„,„ „, „„„,,„,,„ „„„ "°- s<"w tenuti solo al contatto con 'Vottia ed al momento della liberazione, per'ché allora la grave scossa morale ebbe il | sopravvento. Quasi tutti noi eravamo in , j uno stalo simile a quello del sogno. Cominciammo a riprendere coscienza all'ospe date ». I tre cadaveri nella torretta Veniamo ora alla tragica scoperta dei tre. cadaveri. Appena ieri sera vi vide che non era possibile risollevare il sottomarino, lo si lasciò discendere sul fondo e si ricominciarono i lavori col battello speciale per sottomarini: Vulkan. / lavori furono molto ostacolati dal mare, impetuoso ; ma, alle quattro precise di slamane, si era già sollevata la poppa del sottomarino e si potè finalmente aprire il coperchio della torretta. In quel breve spazio si videro, alla scarsa luce del mattino, tre forme umane avvinghiate una all'altra: erano i corpi del capitano Fischer, il luogotenente Kable, il marinaio Kiper. Varia della torretta era irrespirabile. Immediatamente, ma inutilmente, si applicarono ai tre disgraziati gli apparecchi speciali per la respirazione artificiale di cvi il Vulkan è fornito. Sulla, prua del Vulkan i marinai c gli ufficiali assistevano al triste spettacolo. I tre nomini erano stali disiasi sul ponte, completamente ignudi. Fu applicata ad essi una pompa ad ossigeno, che muoveva loro ritmicamente le braccia; i medici proioni e iniezioni ; ma il un solo respiro sfuggiva dalle laoora irrigidite dei tre disgraziali Alla otto, dopo quadro ore di inutili sforzi, i medici dichiararono che non vi era più nulla da fare. Morti al loro posto Il segnale della catastrofe fu dato alle navi da guerra presenti all'Arsenale per mezzo delle bandiere. Immediatamente, dagli alberelli scendevano le bandiere e si fermavano a mezz'asta ; cosi la popolazione di Kiel ebbe il primo avviso della sciagura. All'albero di prua del Vulkan fu affisso un ordine del giorno, che dice, fra l'altro: u Essi dettero a noi, camerati dei solloma- tcvstgkppcalmrri VgtImftvnmfifnnrobndmzlqttIdtccslvsuvh ì7"*'». esempio meraviglioso di fedeltà '.per l'adempimento del loro dovere; essi \iimasero fino all'ultimo momento al loro posto. E' questo il migliore elogio che si possa fare di loro ! ». Grande impressione ha prodotto sui marinài salvati là notizia che il capitano, il luogotenente e un loro compagno erano rimasti vittime della catastrofe a cui essi cosi miracolosamente erano sfuggiti. Il Ministero della marina ha dichiaralo che sono ancora ignote le cause della disgrazia. Sebbene l'aria fosse quasi compie.tornente consumata nella torretta, essa po- 0[leva tuttavia ancora bastare a mantenere - . .. , , . • ; _• • a jm vlla ver t>ualc}uì ***** 1 lre uommu o 11 marinaio Kiper era timoniere e il ca'Pitw'o doveva stare nella torretta per da- r i ' , . o . a a e 5 a r e a a re gli ordini necessari. Rimane il dubbio sulla ragione per cui essi non poterono uscire dalla torretta per la porticina che conduce alla prua. Su questa circostanza è già stata aperta, un'inchiesta. Il Ministestero non può dare maggiori particolari ptr non tradire il segreto che deve mantenersi sui dettagli tecnici dei sottomarini. Occorre ancora attendere i risultati dell'autopsia, perchè i tre morti non presentano i segni caratteristici dell'asfissia. La prima vittima, il capitano Fischer, è uno dei meno anziani tra i comandanti di sottomarini. Egli era stato promosso capitano due anni fa. Il luogotenente Kalbe era da solo cinque anni nella marina. La voee dei sepolti vivi Sul salvataggio dei 27 uomini dell'equipaggio si hanno ancora i seguenti particolari: Appena l'incrociatore Augsburg, che nella baia di Kiel faceva i tiri di bussola, vid<- che il sottomarino U. \1 era affondato, fece i necessari segnali alle navi in porto, e appena la prima scialuppa giunse sul luogo in cui la prua del sottomarino emergeva dall'acqua, si vide apparire a galla la boa telefonica. Fu subito stabilito il con- i [ alto e si udì là voce del marinaio che racontava brevemente II naufragio e chiedea prontamente soccorso. Intanto, l'Augburg radiotelegrafava al semaforo i detagli della sventura. Pochi minuti dopo, iungevano sul luogo del disastro il Vulan, molti rimorchiatori e scialuppe a vai ore, molte barche di palombari. Per non erdere tempo, incominciarono a lavorare-■•ol bacino galleggiante, visto che il Vulkan aveva i fuochi spenti. Mentre i palombari acconciavano le ca< ene sotto il corpo del sottomarino, la comunicazione telefonica con l'equipaggio inchiuso si interruppe. Nessuna risposta isuonò più nel microfono della boa ; tulli tentativi per ripristinarla furono inalili. Verso sera, con l'aiuto della grande grua galleggiante dell'Arsenale, la prua del sotomarino fu sollevala di circa un metro. l buco lancialorpedini fu scoperto e immediatamente la chiusura di questo tubaiu aperta. Due .uomini si introdussero carponi nel ubo, e, poco dopo, fra l'ansia generale, si vide apparire il primo prigioniero che sveti' ne subilo. Mentre gli si prestavano le prime cure, apparve il secondo, poi gli altri fino al venticinquesimo. Quando l'idttmo fu estratto, si seppe che nella torretta era* no rinchiusi ancora il capitano, il luopolenente e il timoniere. I tentativi di penetrare fino alla torretta si mostravano inutili; occorreva sollevare la poppa e per questo i bacini galleggianti e la grua si mostravano insufficienti, perchè la poppa piena d'acqua pesava enormemente. Perciò^ si mise in opera il battello Vulkan. Disgraziatamente, i lavori furono disturbati tutta la notte a causa del mare tempestoso. Alle quattro del mattino apparve finalménte là torretta.: ma essa non conteneva più che tre cadaveri. Il lutto della GermaniaBerlino, 19, aatlt. ' L'impressione prodotta dalla catàstrofe del sottomarino U. 3 è penosissima in tutta la Germania. E' questa la prima disgra-■•. » sottomarini che colpisce la marina tedesca. Il Berliner Tageblatt saluta in un articolo di fondo le Ire vittime di cui dice che, come è tradizione della marina tedesca, esse sono rimaste fino all'ultimo momento al loro poslo, pagando colla vita il sentimento del dovere. Passando alle origini della catastrofe, il Berliner Tageblatt si domanda se non sì debbano ricercare in un difetto di costruzione o se piuttosto, non sia avvenuta una collisione con qualche nave. « Si può ancora chiedere come mai non sia stato possibile penetrare fino ai tre uomini chiusi nella torretta, dal momento che si era pollilo penetrare a quelli chiusi nella prua, e verchè l'ossigeno, che secondo le notizie giunte ieri sera avrebbe dovuto durare 48 ore, non è durato nemmeno 6 .ore. E' anche da deplorare che il~ba,tÌello di s'alvatagoio Vulkan si trovasse nell'arsenale a fuochi spenti, proprio in un giorno in cui i sottomarini dovevano fare delle evoluzioni. Occorre sperare che nulla venga nascosto o attenuato, e che venga aperta un'inchiesta ufficiale che porli la luce sulle fatali circostanze che hanno impedito il salvataggio delle vittime dell' U. 3 ». Al Reichstag Aprendo la seduta del Reichstag, il prc sidentc conta Schwcrin Loewitz dice-. «Mi permetto di ricordare che compiono oggi quaranta anni da che ebbe luogo nel castello di Versailles l'incoronazione del nuo-vo ìmveratore tedesco. Disgraziatamente proprio oggi ho una triste comunicazione da fare. (Tutti i deputati si levano dai loro segpi ascoltando in piedi). Nella baia di Kiel, il sottomarino U. 3 è affondato, e malgrado gli sforzi fatti pel salvatàggio, dobhiarn deplorare la perdita di tre vite umane. Il Reichstag e il popolo tedesco intero conserveranno il glorioso ricordo di questi tre uomini che pagarono colla loro vita la fedeltà al dovere verso la patria come sé fossero caduti dinanzi al nemico. (Approvazioni su tutti i banchi). Il presidente termina dicendo : u Constato che tutti voi vi levaste in piedi in segno di lutto ». i li peiin Manciuria Pietroburgo, 18, «era. Dal principio dell'epidemia di peste, a Karbln sono morti 730 cinesi, 20 russi e un tran-cese. In Fadsiadyan sono morti 2000 cinesi. Negli ultimi giorni soltanto si ebbero colà 223 morti. Il traffico con la Russia è interrotto; tuttele ditte commerciali ritirano i loro rappresentanti. L'epidemia si estende adesso a tutta la Manciuria. Dnlle cifre non ufficiali risulta che i morti in tutta la Manciuria raggiungono i 46 mila. I soldati cinesi si ribellano e bastonano dovunque gTì ufficiali. Gli europei non hanpp alcun mozzo per soccorrere i cinesi. Essi sono già troppo pochi per difendere Ib colonia europea dalla « morte nera. » Il Oaverno russo lascia fare alla CinaII Consiglio del ministri ha deciso che le misure da prendere contro la peste nel territorio cinese devono essere lasciate totalmente al governo della Cina. E' stato tuttavia giudicato prudente di incaricare il ministro degli Esteri di fare dei passi ufficiali- presso la Cina e presso gli altri Governi interessati per organizzare e inviare in Manciuria una spedizione incaricata di studiare la questione- &ul luoghi e fornire informazioni sulla situazione e sulla marcia dell'epidemia nell'interno della Cina. La mancanza di informazioni esatte ostacola la adozione di misure efficaci sulla ferrovia cinese e fa aumentare In tal modo i pericoli per la Russia e gU altri Stati europei. ' La Cina promuove un'inchieità . •Volili:o, 18. mattine. Le popolazioni delle resrtoni settentrionali della Cina sono in preda ad un profondo allarmo per l'enorme mortalità dovuta .alla pesto che infierisce in Manciuria. Si segnala ufficialmente un decesso a Tlentsin ed nn altro a Slmnghai-Kliiran. Il Governo si propone' di sospendere la olrcolazlono dei treni al sud di Moukden. Si hanno a Chua-Chan-Tien duecento morti al giorno. Le autorità russe hanno consacrato allo misure profilattiche 500.000 rubli; i cino.-i 150 mila mels. La Compagnia ferroviaria dolly Manciuria ha aperto un credito di tr'ecentomlla yens per lottare, contip il HaKello. Il Governo cinese éta per i}om'tna« una Commissione con pieni poteri per "applicare le misure profilattiche sulla' ferrovie" e'sulta altre vie di comunicazio

Persone citate: Chan, Chua, Fischer