La tragedia del Lido d'Albaro

La tragedia del Lido d'Albaro La tragedia del Lido d'Albaro Da stiratrice a canzonettista L'assassino suicida ~ Gaiezze e tristezze del mondo equivoco (Pei* telefono alla STflpPfl). Genova, 14, nette. La tragedia, svoliasi fulmineamente ieri al Lido d'Albaro, è stata oggi argomento dei discorsi cittadini. Le Indagini dell'Autorità, dato l'epilogo del dramma, sono pressoché terminate. L'amico fedele Stamane; alle 10, il cav. Montevcrde, nella magnifica villa del quale, a Quarto al Mare, abitava la povera Paolina sfidando, con un senso squisito di amico fedele ed affezionato della povera morta, tutte le avversità, non ultima quella del pessimo tempo che avrebbe potuto riuscire assai dannoso alla sua salute, si recò alla Pretura del 5.o mandamento, in piazza l'oblò Damivi, ove dal regio pretore, avv. Baradoni, ottenne il nulla-osta per tutto ciò ebe riguarda le ultime dolorose incombenze della tumulazione. Dall'atto rilasciato dal funzionario rappresentante l'Autorità giudiziaria, risulta che il vero nome di famiglia della Paolina non è già quello di Giorgi, ma di Chiodi, e ch'ella è nata ad Aquila circa trentanni fa. 11 cav. Monteverde ha disposto stamane perchè ogni funebre onoranza sia fatta senza risparmio di sorta. Egli ha acquistato due magnifici feretri, uno in zinco ed un altro in rovere, ove la salma oggi venne deposta. Prima'di tale pietosa cerimonia lo stesso cav. Monteverde aveva disposto perchè due donne si recassero alla camera mortuaria a lavare accuratamente il cadavere ed a vestirlo degli abiti più eleganti che Paolina possedeva. Il cav. -Monteverde stesso si recò alla camera mortuaria del cimitero, dove indugiò alquanto dinanzi al cadavere, vivamente commosso. Il cav. Monteverde ha telegraficamente informata la famiglia di Paolina, e si attende che qualcuno arrivi da ini momento all'altro. Le disposizioni definitive per la tumulazione non saranno prese finche la famiglia della vittima non avrà manifestate le sue intenzioni. Alphonae? Le cause della tragedia, secondo le investigazioni odierne, non si debbono del lutto attribuire ad un improvviso accesso di gelosia dello studente argentino Fermiu Correrà. Sul conto di costui verrebbero a prendere consistenza voci che lo porrebbero in una luce poco simpatica E' strana la circostanza che, mentre il giovane vestiva elegantissimamente, e nella sua permanenza in Genova scendeva all'Hotel Isotta, uno dei più eleganti alberghi della nostra città, non gli si rinvenne invece indosso che la misera somma di lire 1,25. Orbene, pare che l'americano non seguisse la Avvenente canzonettista solo perchè attratto dal fascino emanante dalla sua persona; ma che avesse occasione a più riprese dl farsi consegnare delle somme non indifferenti. Si assicura che tempo addietro abbia avuto circa 6 mila lire, colle quali aveva fatto vita da signore; e che appunto ieri abbia tentato di raggranellare nuove somme; e che al rifiuto della donna, il C'arrera avrebbe risposto a colpi di rivoltella. Dna tale ipotesi sarebbe avvalorata dalla seguente circostanza; e cioè che il Carrera aveva annunziato la sua partenza per oggi per Buenos Aires, mentre era completamente sfornito di denaro. Per quanto poi si riferisce ai rapporti della Paolina col suo uccisore, pare accertato che, almeno in. questi ultimi giorni, essi fossero alquanto tesi. Si assicura che la stessa Paolina aveva ricevuto alcune lettere dal Carrera, e che le abbia esibite al cav. Monteverde, mostrando sdpgno per la insistenza a cui era fatta segno da parte del giovane studente. La Questura di Genova. i>er accertare bene le generalità della povera canzonettista, ha telegrafato alla Questura di Aquila, chiedendo in proposito precisi ragguagli. Stasera la Questura di Aquila rispose telegraficamente che, come, abbiamo detto, la morta si chiama Paolina Chiodi; e aggiunge che esiste effettivamente in quella città una famiglia Giorgi, nobilissima e ricci di censo. Di questa famiglia fa parte una distin- issima signorina, che ha appunto il nome di Paolina, e che risiede in Aquila, e sta benissimo. La Paolina Chiodi, datasi all'arte del Caffèconcerto, voleva nobilitarsi assumendo il nome aristocratico della famiglia aquifetana. Aneddoti di vita galante •toajn, 14, cotte. A Roma, dove la pseudo Paolina Giorgi era conosciutissima, la tragedia del Lido d'Altero ha prodotto vivissima impressione. La Giorgi, la mondana uccisa a Genova, si chiamava veramente Paolina Chiodi: era nata ad Aquila: era figlia di operai. Dopo essere stata da piccina a servizio, provò a cambiare mestiere, e si mise a fare la stiratrice. Girando, la povera Paolina ebbe a conoscere alcuni studenti, ed ebbe qualche avventura, che la distrasse dal lavoro quotidluno; finché venne a Roma. • A Roma, Paolina cambiò nome, e divenne Paolina Giorgi. Ellta lu introdotta nel mondo elegante dui barone M. P.; poi l'astro nobiliare tramontò, e nella costellazione della tifila abruzzese, passarono molti astri. _ Sempre abbigliata/ all'ultima moda, era assidua frcquentatrlce del Regina; in breve Paolina Giorgi fu ricoperta di gioielli, il cui valore correva spesso sulla bocca delle sue compagne meno fortunote o un po' invidiose. Aveva fra 11 molto altro, due solitari, che ella prediligeva, e che erano veramente più che belli, rari. Come tutte le mondane, ebbe qualche ca-, priccio, che le fece disdegnare più dl un 0maggio ragguardevole, per abbandonarsi In braccio al piacere, mh la fortuna l'aveva fatia e se la sapeva mantenere. Un bel giorno, Paolina Giorfei volle darsi all'arte. Aveva voce discreta, elegantissima presenza, grazia nel portamento. Poteva arrivare meglio di qualche altra, che era giù arrivata... Fu Hermann Fazio, l'attuale direttore del Trlanon, di Milano, allora direttore del Safone Margherita e dell'Olympia, che le fu guida nei primi passi. La oansonettlsta Nel mondo del Caffè-Concerto, Paoltna Giorgi primeggiò come nell'ambiente mondano. Volle fare non solo qualche cosa, ma superare se stessa Non si contentò dl far carriera : volle debuttare nell'ultimo numero, onore riservato solo alle artiste di cartello. > Tutti ricordano la prima sera che al Salone Margherita, Paolina Giorfel si presentò agli applausi dei suol ammiratori. Fu un avvenimento di mondanità, più che dl arre. Da quella sere, la « bella Paolina Giorgi », come veniva Indicata nel programmi, fece 11 giro del Caffè-Concerto di tutta Italia. A Napoli, per un incidente avvenuto per lei all'Eldorado, vi fu anche un duello. Quando veniva a Roma, Paolln'a Giorgi alloggiava at Grand Hotel. Paolina si vantava dell'amicizia del più cospicui personaggi per censo, per ingegno, e si gloriava della conoscenza dei nostri sommi artisti abruzzesi, come D'Annunzio e Mtcnetti. A Firenze consegui il primo premiò nel concorso di bellezza. La Giorgi era riuscita a formarsi una certa agiatezza ed aveva rilevanti depositi dl denaro Dresso il Banco di Napoli. La Paolina perdette la madre recentemente, .ed il padre auando era ancora jn tenera età. Essa lascia ora tre fratelli operai ed una sorella maritata. Costoro appresero ieri la triste notizia da un proprietario di albergo di Aquila. L'amico del cuore Nella primavera scorsa, a Roma, ella fu vista con il Carriera al Ristorante Zaccaro : era molto triste, ed un suo conoscente, che aveva avuto desiderio di avvicinarla, non credette opportuno di disturbarla auantunaue conoscesse 11 Carrera Pareva che d due amanti godessero una oerfetta luna dl miele, e la Giorgi sembrava trasfigurata da una luce nuova. Gli occhi, solitamente dallo sguardo ambiguo, non avevano altra espressione che quella di una tenerezza infinita verso lo studente: i due uscirono circa il tocco dono mezzanotte, e mente si fermavano, in attesa della carrozza, furono udite queste parole del Carrera e le risposte della Giorgi: -- Andiamo al Regina? •-No; non mi va stasera... E' tanto tempo... — Ci sono degli amici: faremo due risate... — Perchè vuoi spendere? Andiamo a casa. E la Giorgi eaitò in vettura, ed alzando il braccio e tenendo un dito in atto di graziosa minaccia, aggiunse: Stasera non mi scappi, blrbaccione! Ed il -Carcera sorrise e prese posto accanto alla sua amante." L'amico che aveva assistito alla scenetta credette di Intervenire: si avvticinò alla carrozza, e dono aver salutato j. due amici, ordinò al cocchiere con il verso di una canzonetta napoletana: — Cocchiere, alzate a mantice! E l'auriga mise al trotto la sua bestia. Paolina era dunauo innamorata del Carrera Paolina, Michetta e D'Annunzio Molti sono gli aneddoti che la Paolina raccontava ai suoi amici per ammazzare il tempo: essa, fra l'altro, raccontava spesso che durante una visita a D'Annunzio alla Capponoino, ebbe .1 dire per celia: — Gabriele. 'Michetti. ed io siamo quelli che manteniamo alto il nome di Abruzzo! Al che il noeta rispose: -- Ti sbagli: tu deci invece dire Paolina, Michetti e D'Annunzio. Un giornalista suo amico ha raccontato come per quasi tro mesi Paolina iiifiislò presso di lui perchè egli le desse lezioni di francese. Il giovanotto acconsenti. — Quale compenso vuoi? — domandò un giorno Paolina. — Non mi hai forse offerto il te tutti i giorni che venivo a darti lozione e a godere un uoÉ della tua amicizia? — rispose 11 giornalista. E Paolina, di rimando : — Finalmente, ce n'è uno un no' diverso dagli altri! Paolina Giorgi non era una di quelle donne che offendono con la loro presenza ovunque si presentano. Era strana, altera, piena di brio, talvolta di un'ingenuità fanciullesca. Una sera al Ristorante Colonna a Roma — erano I primi tempi del suo splendore, — dopo aver cenato mangiando cibi finissimi, si volse al cameriere, ed in dialetto gli disse: — E dopo tanto lusso damme na salata de patate... 11 signore che l'accompagnava fece il muso un po'; ma si dovette poi acconciare alla pretesa. Il mistero della tragedia Gran parte del denaro accumulato da Paolina Giorgi è stato da lei speso per arredare un appartamento ad Aquila. Ha voluto anche, ih un cerio tempo, dare uria buona educazione intellettuale ai fratelli; ma pare elio il isuo scopo non abbia potuto essere raggiuato. Fra le persone che hanno conosciuto la vittima del furore amoroso e della gelosia di Filippo Carrera, vi è anche qualcuno che attribuisce la tragedia ad un equivoco; e l'equivoco sarebbe questo. Nella corrispondenza da TiLiiova vi è il dubbio che il Carrera abbia ucciso l'amante perchè questa non lo voleva seguire in .America, o perchè il Carrera non riusciva ad ottenere denaro da lei. La Giorgi evidentemente ère Berplecsa: ella deve aver fatto riflettere al Córrerà che egli non poteva mantenerla, e che il Carrera si sia forse offeso è possibile, e elio abbia puntata la rivoltella per intimorire la Giorgi, acciocché fosse andata con lui, è anche possibile". E' pure ammissibile che egli l'abbia voluta uccidere presentendo l'ineluttabilità della separazione; ma è escluso che il Carrara pretendesse del denaro dalla donna, e che l'opinione pubblica lo possa scambiare per un alphonse.