Dalla crisi dell'Estrema alla nostra politica sui Bosforo

Dalla crisi dell'Estrema alla nostra politica sui Bosforo Dalla crisi dell'Estrema alla nostra politica sui Bosforo Per il pane e pel suffragio — Xi'indostina navale e le convenzioni — La relazione Areoleo. (Pop telefono alla STHJWPH). Ito in n, D, notte. La poca politica clic si va facendo in questi giorni 6 tutta eli preparazione aita riapertura deila Camera. Fané e suffragio ÙAvantil. In un articolo dedicato all'iniziativa della Coufeueraziqne geueiale del lavoro Per ""'«BHazioue nazionale contro u caro viveri 0 a tavm'e d(jl suffragio universale, puuc uetta mculc «uestlouc uei rapporti avvenne fra l'È- SIrenill Sjm:itra ed il gruppo parlamentare ra- diculc i S0Cia;isU ed i repubblicani sono ora risolutamente ali'oppusizio,.e; ma che farammo i radicali'.' E quale atteggiamento terrà, a Imo n guardo, il resto dell'Estrema .Sinistra qualora eai persistessero a rimanere ministeiiali? Ta'M sono i quesiii che l^tiiaiiH.' solleva, il giornale socialista approva auzuuito pieuameato i co contro il caro viveri e per il suffragio univer- sa]<;_ n Pi01.naie socialista aggiunge: «L'abbi namento della iiuestiono economica e della que stione politica sorge e si impone colla fatatila delle co-e naturali. Più pane e più suffragio, più suffragio e più pane. Tale è la legge, tanto pegf° P«' 11 Gwcriio^cho non l'hai iniosa a tempo, ^J^S^o^^Smt^Ai. ^CoK u sospetto che faccia per un'opportunità di cor ridoio, per un calcolo ignobile di convenienza parlamentare. La Confederazione non ha iute ressi di partito, anzi di setta, da salvaguardare, U partilo socialista è prouto; nessuno dei nostri epIinternfola.imcdpvaaoavmtuitgvidcslecamtldnmancherà ai comizi dui plorno -22, alla vigilia della riapertura della Camera. La manifestazione deve riuscire cosi solenne da determinare eoa più olliciicia delle cospirazioni di corridoio la realtà della nuova situazione politico-parlamentare nella Camera e nel Paese. I socialisti volonterosamente accettano di collaborare alr'a- itazione indetta dalla Confederazione del la-1 cyoro e nei modi che essa ha stabilito. I socia- hsti ci saranno tutti e tutti forse i repubblicani, riE poi? E che sarà dei radicali, i quali sin qui passavano nella vaga definizione di partito di gavanguardia? Evidentemente l'agitazione che i- pizia la Confederazione del lavoro, ha una si-1 psniflcazione apeita di ostilità al Governo e pai cforse alla maggioranza di cui ì radicali sin qui Mranno parie. Converrà quindr decimare l'ade:jdsione degli uomini di parte democratica o si!èdovrà accoglierla come moralmente impegnati va dell'abbandono del Governo? Poniamo la que stione nettamente, perchè non di forma, non di cerimonia, ma di sostanza, di merito preminente se si voglia evitare subito l'equivoco che indebolirebbe, come l'ironia che racchiude In sè tutti gli sforzi dell'azione popolare». £ le convenzioni? geCccdrLa Tribuna, sempre a proposito della situa-!™mio rììf trnwromn Mi.-. iHanai-tiini vlolln rumo, i rvvmsggazione che troveremo alla riapertura della Carne ra, pone un altro quesito: vorrà la Camera ri, cordarsi che si deve risolvere in tempo definltivnmente il problema delle convenzioni marittime? La Tribuna domanda: « Poiché 11 Governo ha concretato il progetto per la soluzione di una questione proclamata urgentissima già da due anni, poiché questo progetto è 6tato presentato alla Camera, depositato agli Uffici, vuole la Camera alla sua prossima riconvocazione interessarsene subito sul serio? Vuole sacrificare un po' de! tempo che dedica con "ntanta abbondanza alle questioni dell'idealogia spolitica a queste umili questioni pratiche, che uaspettano da tanto tempo una soluzione? An- eche l'industria ha un diritto ed è il diritto di gdomandare di non menare le cose troppo per dle lunghe, di venire una buona volta ad una Mdecisione, di non tenerla in proposito in un'e- dterna sospensiva. L'industria delle navi non ipuò vivacchiare così fra una chiusura ed una mriapertura parlamentare: essa ha bisogno di zsapere dove si trova non solo nell'oggi, ma nanche nel domani, di poter guardare e ve- mdere. insomma, per parecchi anni davanti a isè. Noi domandiamo dunque che questa que- Gstione dei servizi marittimi non venga sepolta per una terza volta 6otto una di quelle va- vlanghe di questioni parlamentari politiche, tpartigiane, ecc., che di tratto in tratto sfon- sdano giù a valle, seppellendo sotto di se (ed ]è il peggio) 1 lavori pratici preparati. Noi do- mandiamo che la Camera si ricordi che c'è questa questione da risolvere e che tutta una rgrande industria aspetta questa soluzione, cqualunque essa sia ». zCosi suona il memento che la Tribuna fa malla Camera. Però si può affermare fin d'ora ache i desideri dell'industria navale aeeai dif- cficilmente verranno soddisfatti. Il piano dei nlavori parlamentari, precedentemente fissato, vviene sconvolto dall'agitazione dei ferrovieri, zche pone in prima ltnea, mediante la minaccia pdi una manifestazione collettiva di protesta, la discussione del progetto Sacchi per i ferrovieri. Tutto il resto sarà, come lavoro~?»«!islativo, affidato un po' al caso e molto alla sorte, sempre incerta, del Ministero Luzzatti. Giunta del bilancio ;sanitaria, per la quale fiuoao. già fatti quesiti psrqAltra questione connessa alla riapertura 1della Camera è quella dei lavori della Giunta mdei bilancio. Ila qualche giorno i giornali mi- Lnisteriai; muovono appunti alla Giunta del bi- nlancio di paralizzare con minuziose indapóni oie intenzioni dol Governo che taluni procreai zdi legge siano sollecitamente discussi. Orbene, taluni dei componenti de:la Giunta dichiarano che i membri di essa lavorano assiduamente anche durante le vacanze, e citano i seguenti particolari. L'on. Cao-Pinna si occupa alacre- mente delie proposte di legge per la difesa moltepliciTJM^ÓkìTh&tt'SX. perito sta studiando numerosi disegni di legge per eccedenza di impegni fra cui taluni assai. cravi per la somma e per la loro indole, e ciò oltre i consuntivi d'i due esercizi L'on. Gio- vanelli prepara un'altra relazione sui prov- vellini<nni aiversi IWituto geografico, per Legazioni ambasciate c co-i via Tutti 1 rela- K"bilanciatane studià.ido ì-bltanci loro assegnati e preparando quesiti da sottoporre ai ministri competenti, all'Intento di poter pre- sentare alla Camera lo relazioni entrò il ter- mino llssato dal regolamento, e cioè non oltre 'a line eh febbraio. r vSte i quesiti da essi^ta\i^S.rif ea°a^i reiatori hanuo preaimunziato l'invio di quelli cl1, preparavano. I relatori dei bilanci «otto «itti ™sn alcools, Il presidente, ACCSdCIIìÌ3 ? favori pubblici, Pozzo Domenico; poste e teic- grati Aguglia; guerra, Pais Serra; marina. Del Bnlzo- agricoltura, Casciaai:; consuntivi ÌAOS, 1909 1910,-Saporito; -sestamento e legislazione ; : Passando dalla Camera al Senato è imminente a fSVn t ^=^1^^ di^^ la contro-relazione Rossi, il quale, come è noto,, si è dimostrato recisame-'- , im!,n,iCazione della relazione Arcoleo sulla ri- orma Qe, senato che occuperà una settantina di a paginB e sarù distribuita fra due o tre giorni. mieule contrario al sistemai leitivo sa cui poggia la riforma quale ò stata ensata dalla maggioranza della Commissione. l senatore Arcuino e a Roma dall'altro ieri e sii nostr.i assai desideroso di uscire dui periodo di empo in cui modi fastidi Rli sono piovuti sul apo come relatore della riforma. Uno dei seatori componente la Commissione per la riorma del senato, intervistato dal Giornale d'Iatta, ha fatto le seguenti dichiarazioni: — Si dice che la informa del Senato sia pura fcadcmia e come siate le accademie di questo modo riesca in un te\ nulla. Accademia e per-, he? Dell'esito che doiisetmlrà il nostro disegno di riforma non siamo eccessivamente preoccupali; la Commissione non e già il Governo che vede messa a repentaglio la propria vita dalla approvazione di una riforma; essa è paga di aver compiuto il dover suo anche se la sua opera dovrà essere riuoperta dalle polveri degli rchivi. « Potrà in cuor suo sperare che questa opera venga in più o meno lungo lasso di tempo rimessa hi luce. « Accademia e perchè ? Forse perchè in quasi utti i maggiori paesi siffatta riforma è stata ntrodotta, cosicché l'Italia a tale riguardo si rova assai arretrata*? o perchè il problema fu già trent'anni sono studiato iu Italia7 ». Alla domanda quale accoglienza la riforma a» rà nell'ambiente di Montecitorio, il senatore nterrogato non ha nascosto che vi ha ragione di credere che essa non sarà! favorevole. — Nessuno di noi — egli.ha detto — ignora he coloro che sono stati deputati nutrono la peranza di entrare a Palazzo Madama, ma la oro speranze sarebbero frustrate dal regime elettivo, onde la spiegabile contrarietà. — Ma nell'ambiente parlamentare si afferma che la riforma cosi come è stata annunziata ò anti-democratica anche per quel che concerne 1 modi di origine dell'assemblea» — Niente affatto. Gli elettori raopresenteranno utte le classi e tutti gli interessi. D'altronde nel-| a Francia repubblicana, di fronte a 10 milioni di elettori della Camera dei deputati, non si nnlnnn min ~T> mil. .Ut,/,.; .1^11.', /-.....a-» Al«nO ontano solo 70 mila elettori dèlia."Camera Alta7 „ i nostri democratici dovrebbero prima stuiiare un po' » _ Ed il Senato quindi come si>vorrebbe dira ostile alla riforma'' _ n senato approverà o no interamente o parzialmente la riforma, ciò non importa, quel he importa dire ora è che gli umoi di Palazzo Madama non sono quali si vorrellbe far oredere. Alcuni hanno espresso il loro parere, ma è sicuro che costoro non sono quelli che posseg-' gono il maggiore titolo per occuparsi di politica e che abbiano voce in capitolo. Vedreimo presto. « In conclusione — ha detto il componente la Commissione interrogato — anziché reputare accademia questa riforma del Senato, sono da credere tale lo scetticismo, la fiacchezza, la sfiducia per cui ci riteniamo insufficienti adoperare una qualsivoglia riforma. « Per contrario io credo di interpretare l'ani™£eia?,Ta^Cfflaffi ^uXblte rf P"6 a ™alZ?.rp 11 Dap° <Uapason aella nostra vita politica. Bisogna ben dimostrare una buona volta che noi possiamo riformarci: se no dovremo dire all'Italia dove negli ultimi tempi non si 6 operato nulla di fondamentale ed in cui i grandi problemi sono stati sfuggiti: siamo organicamente incapaci a riformarci ». Sarebbe grossa!... Il Giornale d'Italia insiste sulla gravità delle affermazioni fatte da un «leputato, die fu mi¬ niSàio, itTm 'SSaà& maUSSSS^àS^'ta. me stra politica estera, n deputato ha scritte che' u pìù triste momento passa per la politicaestera del nostro Paese, compromeT\endo i niù' gravi interessi italiani ed i diritti anche fon-' damentall, mantenuti integri sino ad oggi dai Ministeri che si sono succeduti in Italia. Il deputato in parola, occupandosi dei rapporti talo-turchi, scrive: « Esistono assicurazioni' mandate dal presidente del Consiglio, on. Luz-' zatti al Governo turco, a mezzo della Massoneria, circa le sue buone disposizioni perchè, m ogni modo, il Governo italiano non creasse mbarazzi alla politica ed alle condizioni dei1 Giovani turchi » u Giornale d'Italia, intorno a questo ìnter-i vento massonico, aggiunge: « Qualche deau-i tato narra constargli che effettivamente, allo: scopo di migliorare le relazioni italo-turche,! ]e Massonerie dei due Paesi (è noto che il mo-1 vimento giovano turco è prevalentemente', massonico) si erano messe in relazione, con' risultato, di dèmarches fatte a Roma da qual-' ciie notabile della Massoneria presso l'on. Luz-i zattì, il quale avrebbe dato-, per questa viai massonica, all'infuori della diplomatica degli! affidamenti ai' Giovani turchi ed aggiungevai che eh ciò l'ambasciatore d'Italia a Costantinopoli si dolse come di cosa atta ad arerà-' vare la sua già non troppo favorevole situazione e contraria ad ogni buona norma di-': plomaMca » Iasegnament* dell' itici» Si hanno i seguenti particolari sul nuovo;, progetto di legge Crederò che disciplina l'in-segnamento dell'igie.ie nelle scuole seconda-! rie normali ed elementari. Esso fa parte di' quei provvedimenti d'ordine sanitario addot-. 1311 d.ai Ministero in seguito ai gravi inconve-1 m«nU verificatisi durante 1 epidemia colerica, Le disposizioni generali di questo disegno so-, note .seguenti: L insegnamento dell'igiene è; obbligatorio; esso è tolto ai.professori di ectenz? tisiche e naturali ed affidato ad uno spe-; ?I£Uo docente, che sarà un sanitario ufficiale, I maestri frequenteranno un corso autunnale; a igiene ed avranno un sussidio di cento lire.: Anche la rubrica delle critiche al Ministero . critiche che non mancano mai, è oggi assai breve. Aviazione militare "^min stro «P^'n^^W la complicata matassa delle questioni <u avia- zione militare. Si annunziano infatti le se- guenti importanti innovazioni nel servizio di areonautiCa mil'ltare. 11 lenente-colonnello Mo- ris, desthiato a la iiromozione anticipata al grado di colonnello per merito eccezionale, avrà la nomina al nuovo grado verso >a fine cli marzo od ai primi di aprile. Egli lascierà necessariamente la Brigata specialisti del geaio e sarà appositamente costituita per lui una Direzione di areonautica militare al Mi- dell'aviazione in tutta Italia. Il Governo spera che il colonncl o Moris colla sua consueta ge C%$£*1$ JjXa PP° ,a Brigata specialisti sarà divisa in due battaglioni autonomi: .il primo, di carattere assolutamente tecnico, 6arù comandato dal te uente-colonut'llo Motta, oggi comandante il ?.o reggimento del «nio ferrovieri a Torino; il fecondo, di carattere esclusivamente aviatorio ed esperimenti di pilotaggio, continuerà eotto il comando del tenente colonnello Mon tezemolo. Ancora nulla è stato definitivamente stabi- conservato pei u»i .peciab e soviatutto tecnlc 1 ,aU„'T?n „"lì! ™?°™%XlntetG8 ^^^^nriSSs^^SrtS liio per il nuovo campo d'I aviazione in Alta Somma LomGallarate, Quant*

Persone citate: Del Bnlzo, Luzzatti, Motta, Pais Serra, Pozzo Domenico, Saporito

Luoghi citati: Costantinopoli, Francia, Italia, Roma, Torino