La morte senatore Elkins

La morte senatore Elkins La morte senatore Elkins Washington. 5, Rem. E' morto stamani il senatore Elkins della Florida, il noto padre di Caterina Ei¬ kinS) delUl rmaic si e tulltù parlato a pro posito di un suo preteso fidanzamento col ?nn«l" LuiS> dl Savoia. Duca d*S" jbruzzi- 11 senatore Elkins, che accompa gno recentemente sua figlia in Europa, era da vario tempo ammalato, ~ T~ . , „ ,. \^^ mo, dal tipo singolarmente napoleonico, di umilissimi origini com'è della maggior par te dei milionari e miliardari nord-ameri carri, egli lascia alla sua prediletta Kalc, ana fortuita non meno vistosa di quella . . nncorn inaiarle il suo nonno mi- -temo l^Satora Henry Ga°*awav Da-vv.lu{3'. 1 LX senatore nenry uassavvuj yu vis, ricco di sessanta milioni di dollari. , La famiglia Elkins passa gran parte del- ■ lunno a Hullhurst, il grazioso collane della signora Davis-Elkins, a Elkinsville in West Virginia; ma durante i mesi della seo.son la famiglia del senatore defunto si trasfe- 1 riva regolarmente a V\ àshington ove miss Katherine è una beniamina aclla signora Roosevelt. • , l Il senatore Elkins non lascia soltanto ia' bellissima figlia che ha occupato di se le cronache universali; ma lascia pure quattro figliuoli. Il muggiore Davide Elkins, già. studente di Haward, esercita ora l'avvoca- : tura a New York; il secondo, Stefano ju-j '«or, è uscito noi 1900 dall'università di Jale; il terzo, Riccardo compi i suoi studi a Princeton nel 1!)01; il quarto, lilaine ai- kins. il più giovane, ha sposato due anni or sono la signorina Renna, figlia, del de- funto senatore Henna di West Virginia, il cui seggio era stato occupato dal senatore Elkins. morto ora a Washington. Miss El- kins nacque al numero -i della 5S.a strada (West) di New York, nel 1886. m Si sposeranno? Roma, ', notte. La morte del senatore Elkins riaprirà certamente" il""romanzo d'amore" fra 'miss Elkins ed il Duca degli Abruzzi. Tale alme no è il giudizio di coloro che seguirono l'in treccio di difficoltà per le nozze di miss El kins con [\ piovane principe di Casa Savoia, E- incontestato che il maggiore ostacolo al je „ozze derivò dalle condizioni che il pa drc della fidanzata poneva a quel matri nionio Mentre la Famiglia Reale italiana fu ar rendevole quant'era possibile, e il Re parti- colarmente si adoperò perchè il sogno d'a more potesse avverarsi, il senatore Elkins si manifestò irremovibile nel porre talune condizioni, che parvero inaccettabili. Fu so pvatutto una questione di protocollo quel la che condusse alla rottura delle trattative per le n02;ze- n padre di miss Elkins si preoccupava specialmente delle condizioni \Q cui si sarebbero trovati i congiunti della sposa dopo n matrimonio. Sembra insom ma che 'mentre la Corte d'Italia consenti va come era naturale, a porre miss Elkins all'0 steaso livello dallo sposo, non fosse disposta a fare altrettanto per i genitori di Jniss EiUins. Di qui l'irremovibile ostili" {a do, vecchi0 senatore, che si ostinava to giustamente a considerare come matrimo nio morganatico le nozze di sua figlia col DuCa Ora che il maggiore ostacolo è scom parso non è azzardata la supposizione che ]e difncoltà del passato possano essere su perate. Amor omnia vincit. L'avvenire ci |dira jj rest0 e Frattanto per la cronaca si può ricordare e taluna delle circostanze della parte presa - da colui che j giornali americani chiama- rono „ M padre nobiie delle progettate noz ,ze„ nelIo illnghc trattative poscia fallite. Il Duca degli Abruzzi fu ospite per due volte in casa del senatore Elkins. Si disse anche che all'Ambasciata italiana a Washing- ' t«m aveva avuto luogo una conferenza fra o n Dl!ca desli AbnizZi, n Signor Elkins, e l'ambasciatore italiano, in cui si discusse e la possibilità del matrimonio. In quella u conferenza il senatore avrebbe dichiarato i " • . o appunto di non consentire mai aci un ma o trimonio di sua figlia col Duca se ella non i Horté'ftStónì S d'SsTXiì t - bri»*, e se alla famiglia di lei non veniva accordata una posizione conseguente alla - ,,f|rte italiana. Si aggiunse che il senatore , Elkins si recava a Baltimora per consulta- ™..'iL0™™!.!!'' #1. Ci!^ìtV« HoiW ^t.«mm i - bill europei. Il senatore Elkins era salito rao Eff^v^X^X^%^^. S StS8J^%TlS è ''a snlita sforia dei milionari americani na- - « nu!la etl arricchiti con la tenacia del - lavoV11 lnT0 e con lintuit0 nne della loro intelligenza.