Il problema navale e la politica delle alleanze in una conferenza dell'amm. Chiari

Il problema navale e la politica delle alleanze in una conferenza dell'amm. Chiari Il problema navale e la politica delle alleanze in una conferenza dell'amm. Chiari numeroso^pùbblico Intellettuale, dove si nota- (Servizio speciale della Stampa). Vienna, 19, notte. L'Ammiraglio Arturo Chiari ha tenuto que sta sera ad Club Scientifico, Innanzi ad un VaC0 -num6rose I _,^^^t°jj?'- dopo* aVere* run^jiìànteiìS^atq tablK usua importantissima conferenza sul. lemas' .Bi.?L??i??at(^P0li4Ic0 ài una rivista navale»Vv5^ìy£i civiene ad esaminare' 'la possibilità '"di irta d guerra europea con l'attuale costeUaaloné di t P.otenze- Egli immagina che la flottS7ted«8cfti cu- ìfl ^a1%^6%q^,^—dsi mare Mediterraneo rl- niarrebbero la (lotta Italiana 0 quella au- stl',iaca'di fronte alla sola forza : francese. L'o ratore esamina la, forza delle diverse mari¬ ne e definisce quella francese non interamente preparata ad una guerra per Io stato di trasformazione in cui si trova 0 per la mancanza di sicure munizioni di guerra. Egli però ricorda che entro l'anno 1920 disporrà di " « dreadnoughte ■> e potrà perciò tenere in iscacco la fiotta italiana e la" flotta austriaca. Dati i vigenti trattati internazionali, la Bus- dmanina itaìiànai'egli dice,' ha"l'egirumato~Ìa csua, àfnia ed ha appoggiato nel" modo più cefficace le operazioni di guerra ed ha;dimò wtoace ie operazioni di guvua ^ uà «uuiu- mt »A^eCaSlq- proflrpoSl*0»»» We stato-ricavare anche dai più grandi' sàcrJflct.va 1faWi Pei' essa. • ALa Marina italiana ha documentato lo sue!deminenti ■ qualità tecniche e morali noaitegV- instvando nel "^rcn hi .... . liqucochsasopirei uua «ueira meanerranea. (juanxo alla per uno "Itàtó^Tl m. - i, £.i'amento assai superiore a quella francese per Ccorso di un intero anno,' cosi racco dello più audaci Imprese, neppure una niLSS?1^ avarie che sopravvengono quasi hempro in «conseguenza di una grande esercì- „taziono di guerra La mai-ina italiana è"cer-!"tltófitta^m ??,fl,tort% Z1 &^%28S&* a e o cr^^^Ar^coo^^^o-ltaliana, delle conslderazio'nl pò- a- i Mndrsirc^^^ aparte delle Potenze occidentali con le quali aha mantenuto le migliori relazioni, méntre ' •A^tria erf'ridman^ilTemnto lcontro cui la massa' degli italiani si 1 mn.Mpamici ». L' popolare contro scagliava- oxl ogni opcasione. Qiiesta .tendenza nemlica.era certo in parte una conseguènza di Influenze straniere che mirano a staccare l'Italia dalla Triplice, mantenendo viva la sua tensione contro l'Austria e ner distrairita:dM:Hora:dcll'Africà-e^pei' attea»l^*t«ta la sua attenzione sull'Albania. Cosi anche poco .tempo. prima dello' scoppio delja'. guerra italo-turca 1 giorni della Triplice alleanza sembravano contati, tantor-ptù ^che' I" cìlèoh governativi sentivano ché^essà aVeva^perSito da molto tempo d'Importanza, e chd per 11 conflitto ainglo-ìtedesco derivavano da essa all'Italia perìcoli cho non le compensavano i vantaggi ■ che essa poteva-?dare. In"-caso di guerra con la Francia, l'Italia sarebbe mi- ^sa^jtt ^d'sala forza numerica.. « Entrano ; ratore — per j^avale austro «. l ilM^M GeSfa^ fi''Austria, sopratutto dopo la tensione austro- « s&^wfm^n.1^ <2'^fb°??iacav W1^6!i ^nUrojamente oggetto di. tentazioni da i , o o i è. ea ff o i n d o l, d lle ral es e a ì a i, d'i e uo i, a, f, ii ofa o nuova... posizione dell'Italia nelv M per ragioni ipolitiohe,' commerciali 'aa oi'eava una permanente rivalità cosò.si ò mutato con l'annessione della Libia, dla quale ha creato ail'Italta--una -nowa-posi- izione -noi•■Mediterraneo,■"•'•riaucendo'''la- prerogative d'InghiIléiTa e •dJ[-,Fratte*a$';-eae:-dbTn. Seravaho 11 Mediterraneo un-domintó-propr In conseguenza di questo, -dieingando compiuti gli accordi anglo-francesi^ • «r^wn- icentraziotìé della flotta- francese nel Medtter- ^raneo. E ancora, durante la■ Ruerra. ^ptfjiti- Vca diconnne egiziano-tunisino ha favorito-e- l]?Ime;me'i:~ la '^l16,1*11^l^?:ar^t,^^ar ito Ài ocdnPK lup^to^a'.fattoTor^ la "Jj fvmj,]. ceÌa^;dcll'ln<rhÌìtei^"aU'ltelK noTdJi.i Wtù,eM sua•uifimaC%fa6ne Sperciò'tutti i più efttnentt uomini pSmfcffta-' lS^l °eUitf da^SB^ onudano u?int?ma'unici no rtell'ltalte/coÙ'Au- dstria-Ungheria Le voci della tendertiaTfavo- Dsolidamento di q'jesto accordo, elio osso si ra- Ldichi nel sentimento della popolazione e dls- s6lipi ogni velleità Irredentista, e soggiunge fche anche l'Austria deve fare un passo avanti asoddisfacendo;.per esempio.*uria buona volta, ('in modo conveniente, le legittime aspirazioni tculturali del sudditi Italiani e tenendo conto anulla sua Doiitica interna delle imitate condì- sgi a ule di *' o- di n> aloi 'ies di Iona, potrebbe servire di formidabile punto' di appoggio r•alla--1 flotta alleata-.franco-russa. .Ouirrii-.l'ammiraglio Chiari rileya ancoraché è anche nell'Interesse- dell'Italia, nella .sua.po- «izicme, -che l'Austria- fortifichi e sviluppi la Sua •-flotta. L'anticipata rinnovazione della Tri--pllce rappresenta'uria dimostrazione di alta.politicale la compattezza della Triiplice. negli. attuali torbidi europei, non' potrà esser abba- stanza apprezzata. Il trattato di alleanza iterò devo essere ulù tai-di completato per adattar- lo alle mutate circostanze politiche. Sopratut- to la nuova alleanza devo poter avere un va- lore positiivo ed evitare gli errori del passato, Per ciò ohe riguarda Ili Mediterraneo, ]'Au- stria.., aocadamicamente parlando, può essere indifferente a'ciò che avviene ai confini italo francesi. L'Austria ha soli interessi commer- piali; non ha miai avuto un antagonismo con Il contrario avviene invece per sfde-rare o con tnainerenza o come parte ai- leata ed attiva, secondo gli accordi che avrà concluso con l'Italia. .La precedente alleanza fu considerata solo uno stnimento di pace, e con .raeione.-perche essale durata solo con la pace e forse non e? - • fu marlla nte ni} la Francia. _ l'Italia, che con l'annessione della Libia ha visto mutare i suoi rapporti colla Francia e presto o tardi dovrai forse, trovarsi in un con- flit-tio. essendo costretta a difendere i suoi le- gittimi interessi e la sua-posizione di grande Potenza. Questo, conflitto l'Austria lo può con- 6ide-rare o con indifferenza o come parte al- rende necessaria una cooperazione più atti- avrebbe saputo resistere.ad una prova del fuoco. Sé si vuole prendere una alleanza sul serio, essa non deve essere solo politica ma anche militare. Ora che la nuova costellazione co. Se si vuole prendere ima alleanza sul se- va., la esistenza della rinnovata Triplice dipende non »de ]ure> ma «de facto» da un eventuale conflitto con le Potenze dell'Occidente e dall'equilibrio marittimo del Mediterraneo. L'ammiraglio Chiari finisce dichiarando di fare suo le parole del deputato Di Palma, secondo cui l'alleanza con l'Italia vale per i'ltalia solo con il presupposto di un conveniente ampliamento della flotta austriaca e domanda perciò elio si adotti questa bandiera anello In Austria. La conferenza fu soxuita dal massimo in La conferenza iu seauiia a ai massimo in-teresse, ed alla fine l'oratore-è- stato moltoapplaudito»"; '•-•'• .- -

Persone citate: Arturo Chiari, Di Palma, Iona