La partecipazione al potere e la politica coloniale al Congresso dei socialisti riformisti

La partecipazione al potere e la politica coloniale al Congresso dei socialisti riformisti La partecipazione al potere e la politica coloniale al Congresso dei socialisti riformisti (Per telefono alla Stampa). Roma! 16. sera. Stamane alle ore 10, si è iniziatala seconda giornata del Congresso socialista riformista italiano.. Erano presenti un centinaio di congressisti, fra cui i deputati Badaloni, De Felice, Canepa e Bertesi. L'on. Btidaloni, presidente, nel riaprire la seduta, ricorda le Vittimo ilei'disastro ferroviario di Guardia Mangano ed invia alla loro memoria un mesto saluto, facendo voti por la pronta guarigione dei feriti, ed augurandosi che il Governo trovi dei mezzi adatti a scongiurare simili lutti sociali. (Applausi). Prende quindi la paròla l'on. Uè Felice, il quale si associa al saiuto mandato dall'on. Badaloni alle vittime del disastro di Guardia Mangano. Egli ne attribuisce la cnusa alla; deficiente organizzazione del servizi! viario in Sicilia e consiglia ili ridila fatto doloroso l'attenzione del Covt Pa->^'- j, : ., , .... IDichiara di conoscere de vlsu le insti con- dizioni del servizio ferroviario del luogo nel'quale avvenne il disastro, ed afferma che esso è avvenuto pprehè su quella linea, diventata ormai Importantissima, manca il doppio bi- nario. Invoca quindi immediati provvedimenti che vengano- a. dare la sicurezza al servizio delia Sicilia, che continua, purtroppo, ad as- sere trascurato dal Governo. (Approvazioni), Si passa quindi alla discussione sul tema della partecipazione dei socialisti al Governo, e i e . . a i e g e e ste dalla Commieslónie, -ed appi-ovate all'unanimità.. La partecipazione al potere Si riprendo quindi la discussione sul programma politico. De Felice dichiara che voterà il programma Bonomi; ma, come antico - repubblicano, fa riserva su quella paa-te che riguarda la partecipazione dei riformisti al potere conio approva .Bonomi richiama la storia della questione della partecipazione dei socialisti al potere. Anche ammettendo elio, come finalità, il pai-tato riformista sia repubblicano, la monarchia è un arribieintc respli'abiile per il riformismo. Perciò si ammette ' la -partecipazione quain.do l'utilità del proletariato lo richieda. L'esistenza di quosta utilità sarà interpretata dagli organi direttivi del nuovo partito (Applausi). Bertesi propone di metterò un inciso nell'ordine deQ giorno sul programma, con il quale si dichiara che il partito riformista e. nelle finalità repubblicano. De FeMco afferma che la formula della partecipazione al potere nell'ordine del giorno 6 esibizionista, onde propone che sia cosi modificata: «La pari-eoi nazione al potere 6 ammessa eccezionalmente anche con le attuali istituzioni ». Bonomi accoglie : la proposta, modificando l'ordine del giorno già. noto cosi: «Il partito riformista, mentre affanna che le sue tinauta mirano alla piena ed intera sovranità popolare, ecc., ecc. ». • L'onil'ne del giorno sul programma del partito e approvato. -Si -psissa alla discussione dello statuto del partito, che già si comincia a leggere. Lo statuto del partito De Felice, Pignatarl c-d Alessi parlano su varie questioni interne. Intanto giunge l'onorevole Bissolati, che ò accolto oa una vera ovazione. Basile gli dà il benvenuto, a nome del Congresso (Applausi). Bissolata ringrazia, commosso, e dico che del nuovo partito il meritò non è suo, ma di tutti. « La crisi, che vi conusse, e, di dodici anni fa quando n proletari.i+o fu m grado di agire sul movimento politico ed ecoi.-;ounico del Paese. La crisi era insita nella tattica del partito ed in quella del-mio e nòstro maestro, Filippo Turati (Applausi). « La vioieaiza dei rivoluzionari a Beggio feca il gran fatto ostetrico, di staccare dal grande alvo del partito sociewlista italiano il nuovo organismo, che lavora ed e armato 1 per la. vita e per la lotta. Un saluto, dunque alla locui che ci attende », conclude l'on Bis- a isolati i Applausi). -1 ^Lfi^Z^Z.fr »ett»«V,<?esM articoli dello i ptatuto, su cui fauno altre osservazioni Ba- . a l o deferisca alla DlI insieme dello questioni p*j IMM1U OW-t litO. BidoUi propone' che 1 membri della Direzj-one etano portati da nove a quindici, costituendo una Commissiono esecutiva, che coadiuvi il segretari" politico del partito. uotti accetta le proposte Bidolli. Il Congresso approva. ^lj^^S^ ScìiSS^, a j to consultivo nelle organizzazioni economiche ohe sono sulie linee del partito Bidolli dico ch< è j'o; bisogna obbligarle ad entrare ne - ^^Ito^claUste faqélà^Itfl^o^convJene di non volendosi costituire un istituto mtsfo politico ed economico, ma <=nlo un istiTuio prettamente politico, non si può volere che nello statuto, a propesilo della designazione • del candidati, si accettili* voto di organizzazioni non isoritie al parlilo Di ciò si avrà a parlare quando si discuterà dei rapporti tra il partito e il movimento dei "indacaii. Drago vuole che si distingua tra adesione ed iscrizione. Pranza fa altre osservazioni. Bonomi dico che dove vi sono organizzazion.i tulla linea -del partito non vi è nulla in contrario a che esse abbiano voto consulti &°tX e ascritta alla Confederazione generine de! layb- iiartiràltro a i e vWere anche II proletariato'/..No,'•.••onvlene me-gito la neutralità, limitandoci, dovo lu orga-nizzazioni sono sulla linea, del partito riror-mista, a sentire ! loro pai-eri. zlone dei lavoratori lilvèiil'a'T'oi'B^ò* wtacì- -pale della politica proletaria I socialisti dòvono riconosceva fi diritto deH'offfaniztttzló no .proletaria e la piti illuminala s iiKondrzio nata autonomia del partiti politici. Il sortali-' stri riformisi a considera qualsiasi attentalo al principio dell'unità sindaculo come uh 'atten lato rivolto contro «Il sle*si fini che il' socia lista si propone di raggiungere. Il socialismi», riioijrnlsta, patrocinando le rivendicazioni del* Alessi propone un articolo aggiuntivo sulla Federazione regionale»-Cosi'«il articoli dello-' statuito del pai-Uto nella mozione presentata da Ciotti sono approvali con le.citate modificazioni. La discussone sull'articolo oggiim» rr ioot5 ^mandata, o la seduta è to.lt*: CLUB -IfvtUOa II movimento sindacale cooperativo' , j Dopo una dichiarazione di Ganzi, il iiualpì lamenta la poca obbiettività della stampa.Tipipartito socialista italiano, noi resoconto vhl cougr^sso, si apre la discussione sui rapportidel .partito col movimento sindacale cooperativo. . Gabrini. che è. uno dei relalori, premcsro' ^ri-e i socialisti ri forni isti, possono, data. Ve* la classo lavoratrice, contribuisce ad impedir» ?.??ri ceda aIla -suggestione' dello sciopero po economico, alla formazione eli cnpdizlonf sempre più favorevoli al -regime di democraflia, ponchi"! la lotta di classe perde In asprezza. TI socialismo riformista infine confida nella realizzazione' di condizioni che consentiranno all'organizzazione delle classi lavoratrici,-- l'esercizio di tutte le funzioni politiche, l'emancipazione proletaria e indirizza i propri èforzi ad affrettare tale realizzazione. ; . Concludendo l'on. Gabrini presenta, un orrtl- ne del ffiOTno coi nuale il córwr^so /Jiehiara movimento operaio e contadino, propugnando le alte quote, la molteplicità del sindacati', là formazione di Federazioni - industriali, l'adesione alla Confederazione generale .del lavoro e la disciplina alle decisioni della stessa, e ad oppugnare qualsiasi iniziativa che. pe* aualunque considerazione politica ed economica, conducesse alla divisione del proletariato- (Applausi). Le conclusioni dell'on. Cabriiff sono approvate all'unanimità. • . L'on. Gabrini svolge poi-anche la sua reln-' zlone sulla rivendicazione legislativa delle, elassi lavoratrici che si riassume nei ' seguenti concetti principali: Per le classi lavoratrici j La legislazione sociale'e essenzialmente ' Il risultato della collaborazione, di classe e tanto: più giova alle classi lavoratrici, quanto più1 la forza politica del proletariato direttamente collabora all'elaborazione e alla amministra-, zionc-delle, leggi vojte a trasformare il regime economico dèi capitalismo. Il partito riformi-:1 sta deve dirigere i.suol sforzi ad ottenere lai approvazione dei disefitni di lecge già nresen-j tati al Parlamento ed ■ elaborati dal Consiglio superiore del lavoro: Ispettorato del lavoro, ri-' torma del próbivirtito, uffici interregionali dll colloca mento, lavoro- nelle miniere, tutela giuridica degli emigrati, contratto>dl impiego) privato, uso civico e demani, case popolari, un'azione progressiva di politica del collocamento che giunga fino alla graduale! eliminazione del sensalato; l'abolizione del. «truck slsthetrie ■ |é disciplina del lavoro a domicilio; revocazione delle leggi sulla rtsicultura', sul lavoro delle'donno e-dei fanciulli, sul riposo fe«! stivo, sul lavoro dei panettieri, ispezioni sul. lavoro agricolo, organizzazione del ' credit» allo cooperative ed alla piccola, proprietà edì affittanze lavoratrici: attuazione- integrale-del-i le leggi 1001-1010 sull'emigrazione, riforma deinostro regime di assicurazione sociale. L'on. Gabrini è applaudito. De Giorgio chiede anche provvedimenti sul lavoro esercitato negli istituti religiosi, ed il relatore accetta la proposta. La relazione e le conclusioni Gabrini sono poi approvate alla unanimità. * Politica estera e coloniale Mondatili svolgo poi la sua relazione sul tema: c Politica estera e politica coloniale». Il prof. Mondani! dice che Marx- ed Engel' ritennero fatale l'espansione dello 'forze nrodutt'iv: nelle colonie, per quanto i loro' tardi1 seguaci affermino il contrario, Afferma la necessità dell'espansione colo-niale, che è un bene anche per il proletariato;i il quale ha interesse a che II movimento co-: loulale si intensifichi, se non voglia compievo il sacrificio di Origene. La penetrazione vi©-: lenta dei bianchi e una dura necessità, datai la resistenza degli indigeni al quali si vuol1 portare lu civiltà. Anche il capitalismo ò In-' icrersato ad aiutare l'elevazione clegli iiidige-.ni per vario causo, tra cui prima, il bisogno di mano d'opera climatizzata, djato il miglior modo di intendere lo sfruttamento. L'intransigenza socialista nel ;campo coloniale si manifestò solo a parole! perche nessuno ha mai osato tradurla in f$tto. I socialisti tedeschi e belgi non si sono mai sognati di proporre al proletariato l'abbandono delle colonie. Invita il partito soi-la.ll.'rte a pensare'al veri bisogni delle classi lavoratrici- e propone alcuni criteri di politica coloniale ai quali il partito deve ispirarsi nella sufe azione nel Paese e nel Parlamento, criteri ohe si riferiscono alla politica indigena, all'ordinamento amministrativo, fondiario ed economico finanziario delle colonie. La relazione Mondato! è accolta con vivi a prolungati applausi. t .... Parlano altri oratori, approvando in sostanza la relazione Mondatili, Anche l'on. Gabrini propone un ordine del giorno con cui, caliseli rendo nello eo:icl'Usifc>rii .del relatore. 11 congresso delibera la nomina di ana commissione che dovrà discutere -hisieme col relatore lqueÙa parte delle sue proposte concrete cito 1 riguardano l'azione dello Stato, italiano nelle .sue colonie. Il Congresso approva tale ordine del giorno c la sadula e tolta alle 19. ' • \ -

Luoghi citati: Roma, Sicilia