La "film,, parigina

La "film,, parigina La "film,, parigina Qaeitlom di «scile , Slocatttll InusrGiovanna d'Arco In COItlinSrCiO il u « ■» 'ZeParigi, 1*. notte, isOuest'octri" cosa serial I sarti' re della mèda, teyuestoggi, cose serei i saru,re aeim "f™^ nhanno presa una decisione la-cui gravita non f,può sfuggire all'osservatore intelligente. Essi Sihanno deciso di fabbricare delle vesti — fem- somlnìli. s'intende — con delle tasche, perchè P°. j„„,,„ _„_. lale signore ci possano mettere dentro le mani. éiGli scapoli convinti (e cioè la maggior, parte ^ dei mariti, .nota una mala lingua) trovano laquesta riforma saviissima. E' tempo che le usignore frughino un poco anche nelle tasche lesignore iiugiiuiu uu iiuwi mmt„ dloro! La-tasca, ìnolti-e, è elemento normale denell'insieme dell'abbigliamento. Dacché la mo- unda le aveva Tigorosamente-soppresse, le si- tegnore erano costrette ad ingombrarsi le mani gVt „-i, • v..7- <r,„+ni ■ cnoophiat Kdi mille mdispensabih cose inutili: specchiet--Gto, cipria," bomboniera, campioni, di bottóni, amritagli di stoffe ninnoli-talismano, due lazzo- daletti 'nvece di uno. e di ficcare 11 tutto in bor- vamài*r-A r,~r, /i^o nn'iTis Tnii'ortPt dosette elegantosime, non dico no, ma maledet- tetamente complicate e per solito naturalmente pribelli a lasciarsi aprire. Uno dei grandi van- ditaggi della1 moda era che la signora poteva svperdere o farsi portar via in una volta sola ^tutti- questi oggetti famigl:ari... Si fini per ri- pconoscere che la tasca aveva di suo buono ed caoffriva le sue comodità.. nMe ne sono convinto anch'io osservando ieri ^•i il ì • • « i i jiv.„»t „„„ Al'altro gli impicci tra cui si dibatteva una tepovera ^gentile parigina, che, sull'angolo di euna via, con una impacciata di due involtini be l'altra dell'orrlbrello- e della famosa borsetta, sav*,va VHsncrnn di rlìeri cpntéslml ner com- ^aveva bisogno di dieci centes mi per com nprarsi un'mazzolino-ctl- mammole da una no- nrata..'. | KLa borsetta, evidèntemente, possedeva una cmolli «eirrAti p in novera signora non aveva 8molla, segretaria povera signoia non aveva u;mai potuto venire, a capo del congegno che oper via di: tentativi e di prova Ci volle una dbuona diecina di' minuti, durante i quali le a"manine inguantate, tremanti d'impazienza, la-"'.iBiuuruisuan»^ <> i ì%,„^i«„, _„i asciarono cadere due volte gli involtini nel dfango e per poco non cacciarono la punta del- Kl'ombrello negli occhi di tre passanti, che non Bnascosero, rivoltandosi, la loro mediocrissima L' pvsoddisfazione... ,. Ma le tasche stanno per riapparire. Bene- idette le tasche! Solo, non è ancora stata ben'frisolta la uuestione del posto che avranno nell'abito le medesime.. Si • parla di abiti a gréiribìàle; come quelli che- portavano le Colombine goldoniane. Ci si adatteranno le signore? l'giornali parigini, che hanno messo in voga i referendum, non mancheranno' di consultare le loro lettrici sull'Importantissimo problema. Si è aperto un referendum sul futuro Presidente della Bepiibblica:.. Figurarsi se non se ne aprirà uno'per una questione di moda I # * Altri lanciatori etti mode, frattanto, hanno decretato che i biar.ty ab'aano, quest'anno, dei giocattoli ' grotteschi. Grotteschi? Non basta. Ce. ne sono di quell'i che sono addirittura orirendi, mostruosi, ripugnanti. Più lo sono, anzi, e più, pare, gli snobs li'pagano cari.-E', .'pel' gusto dell'infanzia, un'educazione bellissima. Quando avremo insegnato ai nostri ragazzi a divertirsi colle cose informi e deformi, con «reazioni che sembrano prese al museo degli orrori di qualche baraccone da fiera 01 terza classe, colle, ultime elucubrazionì "del ''cubismo' (sissigriori, .81'vubismo fa sentire la sua influenza anche sui balocchi) avremo dato loro un .magnifico .concetto — veramente! — degli esserli e della vita I Bambole con .due nasi e quattr'occhi; piccoli scheletri j?e^«/t'^^'^'n^|8t|to;. ll^i^^'iUf^btaUi^eta% tercniiiaho in' code di lucerUDtla;veccó' Ira le tante meraviglie che si .possono vedere esposte; insieme ' alla ferrovia meccanica congegnata in modo da dare al momento opportuno, lo spettacolo di una catastrofe; l'automòbile che schiaccia il pedone; ' Tareopl'anc che precipita mandando a pezzi l'aviatore. Si giocherà agli -accidenti! Scomparirainno dùn (pie un giorno i,buoni, vecchi'sol datimi di piombo che i ragazzi, un tempo, allineavanr con cura ed a cui parlavano come ad ariiici ? Scompariranno le '".viicùètte, le grosse bn.inp.--ldalle guancie di mela lazzeruola e dagli occhi stupefatti? ed i pulcinella ridanciani e 1 fantocci e i burattini? i giocattoli semplici ed ingenui, insomma, non sempre raffinati, forse, rcizi grossolani, talvolta, ima almeno lontani ilall'isplirare il -disgusto, e fatti veramente per giuocare e non per rappresentare delle mostruosità e delle tragedie? *** Così è. E' l'epoca questa in cui la concorrenza commerciale raddoppia di attività, e tutti fanno a -chi arriverà primo nella a corse ai doilaril » di fin. d'anno. I grandi magazzini — li cinque o sei bazar immensi, cioè, che si contendono il pubhKcr rivaleggiando di lusso e di r<icia7ne — non hanno mai cc-ine quest'anno spianato tain-t bizzarrie e tante ecceiitridità per richiamare sguardi ed attirare curiosi. Se to Follia volesse scegliersi un tempio. non avrebbe che l'imbarazzo della scelta. Chi ha ìmpilàntato degli organi giganteschi -ile striltano teme dieci fan faro, di bombardonli; chi ha a.pparecchiatq ai suoi visitatori visioni polari'...' che fanno venir freddo; chi,'invece, rievoca l'urieniè.. Lino d.i essi non ha trovato nulla di meglio che di ilecare nel centro di un -hall, -trasformato in. u-r specie'di sala teatrale, una gigantesca statua equestre di Giovanna'd'Arco. La PulcelUi d'Oi léans, con nella mano lo stendardo frimosf stemmato di gigli, prendi- parie così alla reclame commerciale dello stabilimento. Ho cercato di rendermi «conto del pensiero die ha potuto determinare, l'erezione in quei puntr d.i una Giovanna d'Arco di più (chi su dire quante già ve ne sonò 41 Parigi?),.:.na noi), c sonò riuscito... '• c. r. s• sfgilnTscuippvstvppgtcrdicprtttceeauasgsnaav

Persone citate: Giovanna D'arco

Luoghi citati: Parigi