La morte del Principe Reggente di Baviera

La morte del Principe Reggente di Baviera La morte del Principe Reggente di Baviera La notizia della morte * Chi è il successore •' Monaco, 13. notte. Stamane, alle 4,30, è morto il principe Leopoldo, Reggente di Baviera, in seguito a idro-polmonite. Egli spirò serenamente, assistito dalla principessa Teresa. ti nuovo Principe Reggente, Luigi, giunse, nel pomeriggio, al villaggio di frontiera di Freilassins, dove lo ritevelte il presidente del Consiglio. Egli giunse a Monaco questa sera. Il mutamento che si è prodotto nel ttono di Baviera è ben lontano dall'essere senza importanza. Il Principe, Reggente defunto è sta:o un grande partigiano della Casa di Asburgo, tanto che l'imperatore Guglielmo gli rese l'omaggio di tenerlo a padrino di una dreadnought. Il principe Luigi, figlio maggiore di Leopoldo, e che gli succede oggi, ha sentimenti assai diversi da quelli del padre, senza che però gli si possa attribuire alcuna velleità di ritornare sul passalo. Il nuovo Principe regnante si affermò u varie riprese contro la tendenza invadente della Prussia e la più importante di queste sue manifestazioni è stato il discorso da lui^ pronunciato all'incoronazione di Nicola II. Il Principe è però troppo profondamente tedesco, perché si possa essere tentati a ritornare sulle pericolose illusioni che si^erano diffuse in Francia prima del 1870 sulla mentalità dei tedeschi del sud: in Francia c'era allora una vera tendenza a IreReE Retitsuvrdocedi « « d« • g« .M«l««« . « .i« racoconosapedecaI ritenerli per dei separatisti. Peraltro, il principe Luigi sarà, pei successori di Bismarck, un collaboratore meno docile di MU0 Padre' Egli ha ora 76 anni. f* _ «IaIIo f/llllA mja vdSa Ufslld lUlllw _ . . ««in 6 li SUO 1 FI E T11! 6 H P 03 fj 6113 FI 0 LQopolao dl na speZzato. con la sua, iunj.a v,^a sana e(j ^pprosn di uomo e di pnn-| toeipe, una tragica vicenda della sua Casa, la le Casa di Witte&bach. Luigi I di Baviera P^:^ p:u di una volta i limiti della «normalità», con la sua mania filellenica e la fissazione di fa'r fa "Xionaco l'Aleno tede.<fca e le brusche maniere, che gli erano abituali verso i mem- bri .del Parlamento. Lt|jgi li il grande amico di Riccardo Wagner, trasportato come pazzo Pnel Castello di Berg. presso Monaco di Buvie- Nra," annegò il 13 giugno del 1886 nel lago di LStaraberg, insieme al dottore Gudden, che a- cavrebbe tentato di salvarlo, ma ancora oggi non nsi sa bene se l'infelicissimo Re fu davvero vit- tottala dl una disgràziaV'ò"fé si dette volontà- vriamente la morte, gettandosi nel lago, o se ' fapiuttosto non vi fu da altri gettato. All'indo- amani veniva proclamato Re il Principe Ottone,. isfratello dell'infelicissimo Luigi II; ma Ottone! Sera già demento anche egli, da molto tempo 'nrtnehiuso nel Castello di Filrstenried, ove tut- ratori? da trentotto-anni, trascina la.sua vita sfolla, sicché nell'atto stesso della pròciariiazio-' 6ne di lui a Re di Baviera, si nominava fi Reg- «gente, nella persona del Principe Leopoldo, il ( vmorto di-ieri. teimafzisusotnvisanisalozmOssodLIl Re pazzo senza regno Re Ottone, ■ultimo figlio dl Massimiliano II pccgdi Ma a Edvi e di Prussia nacque nel m dJ^nesi tròppo presto per gli spaventi f p^vati dalla madre in quel giorni di torbidi rivoluzionari. I medici opinavano che non b*.^ rébbe sopravvissuto; invece oretlbe forte e d Scoine Lu«i, maggiore di lui di quattro S§ e mvetrtò par la sua amabilità, il favo- *I rT dtìla Tànugirreaire della Corte. Fre- d1 quLiò per qualche anno l'Università di Mo- t rZo che aSdanò poi per vestire la divisa ™ di ufficiale; partecipò come capitano alla cam- f pagna del '66 contro la Prussia; incominciò a dar segni dl follia durante la guerra contro W £ Francia, alla quale.pure egli prese parte. P £lo« 3 comandava un forte reparto di i dtruppa. Forse i disagi e gli orrori di quelle spaventevoli giornate contribuirono a sconvolgere una mente già minata dal male implacabile. Certo è che improvvisamente quest'uomo, che era «ato fino allora di un meraviglioso equilibrio intellettuale ed aveva dimostrato di cpossedere dei nervi dl acciaio, cominciò a aba- slordire i suoi commilitoni con stranezze ine-isplicabili. La prima fu questa: che non si js' volle togliete più gli stivai, a nessun costo. | nPoi i suoi discorsi cominciarono ad esser poco c chiari e quaiCne volta inconcludenti; ed un j d „)f,rno ordinò una carica di cavalleria contro'evgiorno ordinò una carica u muro nffl quaie egli credeva di vedere T „„., ,u fanteria nemica. Fu chiamato ! una schiera di fanteria nemica. Fu chiamato „, ouartler generale e tenuto da Guglielmo ~.nwsè accanto a Bismarck ed a Moltke. As ££££ così «^assedio di Parigi; ma i pro%™fM ^ „on si arrestarono: i suoi die • j d.venivano sempre più ingarbugliati - _ niwso'dB un'ossessione: la conclusione del- £a lace immediatamente e ad ogni costo, ane cl{/rmu„Ziando a qualsiasi frutto delle vitto- pe coeì. faticosamente ottenute. Questa osses- a[ ' to al punto cU.egU scrisse segretai mente delle lettere al nemico. Le lettere furoa nQ interoeftafe. Guglielmo, consigliahosi con e i e e . , - „ a , e Bismarck, riconobbe la dolorosa necessità di allontanare il giovine principe bavarese dal • Quartier generale, pur decorandolo della Croce di Ferro pei servigi resi nella campagna. Poco dopo ei fu rinchiuso nel castello di Nymphenburg, presso Monaco, donde una volta, nel 1873. ei riuscì a fuggire giungendo trafelato ed ansante alla capitale, dopo una corsa di quasi dodici chilometri. Era il giorno deHa a Candelara, e la città era in festa. Ottone si rea cò difUato al Duomo, dove l'arcivescovo pontificava, e confondendosi inosservato tra la folla enorme, intonò il c Credo » con grida cosi alte, che l'arcivescovo dovette mterrompere la funzione ed ordinare che fi disturbatore fosse rintracciato ed espulso. Cosi l'infelioe Principe fu riconosciuto e ricondotto a Nymphencurg. Me ne fuggì una seconda volta, ed an- ài <** corsa .a.Mona*, Era di sera, e. tra e'- ^^^^^t£TS^ iaZZO Heaie, passo tuuio.uu touu tt.oi»w versate In un lampo le strade, giunse al Pa- ou- sentinella, che, sbalordita, non sapeva se do- r- vef6 fe™arlo o presentargli 1 arme, ed enttato „ r«el cortile corse al corpo di guardia, spezzò o.- pUgno'i vetri della finestra, e, caccian- r- ^ ,a wa dentro gridò- « Cwallpggeri sal- e. °° 'a,f ^Intt ZonnrimPre- » Anche vatemi! Mi si vuole sopprimere!...». Ancne r vale"nl! 5 £K3» nWTVÌ^nS^a i ChenS 'Da ÌLT^™ fi- N'mphenburS,»£, =L1 L ^*J^™?™> rigori della sorvèpoco tempo dopo si decise di trasferirlo nel castello di SchleisUeim, anch'esso nei dintorni di Mònaco, rite- a V ,lut0 plÙ £1CUr0 * N^P11600^. 1 c* ^hi me sono troppo vasti per permettere una severa sorveglianza. Poi anche questo secondo castello non parve più adatto, e Ottone fu portato conga si giuplePo. IrengraneIIl Re sano teaza corona I' orine tue Leopoldo, ti morto di ieri, ha retto dunque per venttsei ajMii il trono dì un Re demente;-che a lui follemente Éwvravvtvè. E questa »<ìì Leopoldo di Baviera è stata una Reggenza piena di splendori e di opere: il titolo di Re non avrebbe aggiunto nulla alla sua naturale quasi personale qualità di Sovrano dei bavaresi. L'anno scorso, festeggiandosi il suo novantesimo anno di età, egU faceva sapere al mondo, con una. lettera, se non di suo pugno, certo dettata da lui: «f giornali « di Monaco han pubblicato che non si compren- « de perchè un ammalato di mente porti la co- ge« rona> bavarese, e perchè il Principe ' re?- gr• gente non assuma il titolo di.Be;di Baviera. *tè« .Ma il Principe reggente sa molto bene che ?£«la volontà del popolo bavarese-'non sarebbe «favorevole a che oglt assumesse la corona ba«durante la vita del «e, ed egli pensa di non nie« andare contro questa volontà. Il re Otto non "f. „, x , t. u-, „, r ... me« si. è certamente molto accostato al suo popolo, tanto più che egli, all'epoca deHa sua de■ ce.incoronazione era gaa stato colpito dalla ter-,miribile malattia; ma in lui si onora il fratel« lo e compagno di sventura di re Luigi ». co| prLa figura di Leopoldo fu a parte le e9age-,sj razioni della rettorlca lealista,, una molto tocommovente figura di reggitore di.popoli. Po-'poco conosciuta all'estero, torse a causa del suo penon sonoro titolo di reggente,' e' certo a causa della luce di notorietà che è spàrsa dalla persona di Guglielmo, essa tu per ogni'tedesco, non solo per ogni bavarese, nota e cara dai tempi dell'infanzia. Cosi vecchio! I più vecchi di lui Aànnò cercati fra i oen saneMmvala, | tomba -a periodò che serve a formare leggende, rimaneva attaccato alla vita a te- :^^, r,uj^~KS^a,u^ e P"ce. yuanno egli nacque, un mese prima me Napoleone morisse a sant'Elei», il padre, re Luigi I, decise di far percorrere al figlio la carriera delle armi. Egli era il terzo nato, e nessuno avrebbe preveduto che gli sarebbe mai toccato di assumere 11 governo delle cose ba varesl- Perciò, contrariamente all'uso delle ' famiglie' regnanti tedesche, non fu mandato aa UI»a Università, ma ricevè da professori e . istruttori militari una istruzione più bellicosa, ! Sebbene a quattordici annt fosse già capitano, 'non volle approfittare dl queste nomine ge rarchiche, e a diciannove anni cominciò il a servizio come soldato di artiglieria, o, come ' 6' diceva allora, cannoniere. Servi il suo can «One molto tempo. Contando forse su di una ( vjta lunga, non voUe^avanzare rapidamente^ e tenari. Naturalmente* una simflfe figura di primmortale Nestore veniva .circondate, da un poaffetto pietoso, che confinava ealfammiTa- rozione leggendaria. L'uomo che aveva già nosul volto i ségni della maturità quando, or sono quarantanni, presentò ;a Guglielmo l, tn Versailles, la lettera con cui il re di Baviera Luigi II lo pregava di ricostituire il sacro Impero, apparirà agir ocelli dei tardi niepoti. un meraviglioso, superstite; un messaggio ai. tempi nuovi -di quei tempi cosi lontani e nebulosi, ih cui uomini dalla forza di giganti, come Moltke, Bismarck, Steinmetz, si aggirano come, gli dei nel paradiso di Odino.,E, dopo il crepuscolo degli dei, composte ad una ad una nella tomba le grandi persona dei creatori, passato anche sulla loro la titdi grandi uomini che costruirono l'Impeto. Leopoldo vide quattro generazioni. Il più gran cannoniere La vita dei reggente Leopoldo tn molta sem- IlcimstRrainsetimlenalapassò per tutti i gradi della carriera militare; caporale, sergente, furiere, e cosi via. Una canzone militare del tempo lo chiama : il più grande cannoniere di Baviera. Un giorno i monacesi lo riconobbero nel soldato di guar fj****!*** ****** de?a gue7a- 11 j?lù i cam?,^6 d' Bavlera *acevale su* à™ *.^*^^ a^a° ass'7e airi e da*i'ut*° <Iue»o che si domanda al soldato o f°raate. bivacchi, manovre; non voleva - *are " democratico : nel sangue bavarese la - democrazia assume una torma amiliare e Pa - terna senza esagerazioni egualitarie. Piuttosto a ™ ^mp^^icemcmte imparare 1 mestiere del - fidato, conciando dal principio, e non dalla ò « Jhe lo unparasse molto bene, o WJ^SLfS « f , assuraT . P°se eroiche, si unisce dignitosamente a quella i i d' Moltkejui campi d, Gravelo.tte, di Nancy e , o i cui sono per lunga tradizione attaccati: una a- specie di padre bonario c sorridente, che ami e-i suoi sudditi e curi U loro benessere senza far i jsentire il peso della profonda autorità. Come è o. | noto, il tedesco del sud è gemùtlich, parola o che esprime l'umanità semplice e schietta, nun j da di pretese » di convenzioni. Nei paesi ove o'il popolo è gemùtlich, la vecchiaia è amata. e di Sédan. Coi sudditi, i cigni e gli artisti , Salito alla Reggenza il 10 giugno 1886, i Bavaresi ritrovarono in lui l'ideale di sovrano a e TI vecchio rappresenta l'uomo cui la lunga o ! vita ha tolto maggior peso di illusioni e di o o soilnosaon di al • oa. ma, esa Ha etiolsi la se cinn- ra ^ a- o- to zò n- al- he ne ^a èpo ise- hi ra elto errori; per cui il vecchio è più gemùtlich del giovane. Dopo cinque anni di reggenza, Leo poldo aveva settanfanni. La sua età obbligava già i bavaresi ad amarlo. E la gemùtlichheil non smentì la tarda età. Il reggente si occupò dei suoi sudditi come dei suoi cari figli. La maggior parte della sua opera di sovrano fu diretta a riparare le ingiustizie e le disparità della vita con saggia legislazione sociale, con istituzioni benefiche, col personale soccorso. Come il sole al tramonto, sparse intorno a sè dolcezza e riposo. Se i disegni del settanta lo rappresentano a cavallo col cannocchiale dell'uomo di guerra, fra fumo e feriti, le fotografie ultime lo mostrano mentre dà il pane ai cigni nel bel giardino inglese di Monaco. E un'altra nobile attività registrano i suoi storici; seguitando le tradizioni di Luigi II, che sognava di far di Monaco l'Atene moderna, Leopoldo s'occupava della ribelle e infinita repubblica di artisti che ha piantato a Monaco le sue tende con la cura di un pastore pel gregge. Conobbe tutti i principali e li invitava a colazione senza etichetta, per ciarlar con loro, ed informarsi delle nuove • tendenze > e delle nuove stalle spuntate sull'orizzonte artistico. E spesso appariva, con poco seguito, improvviso. all'Accademia e visitava per suo diletto le saie e i lavori degli scolari, chiacchierando coi modelli per cui aveva speciale predilezione. Il ano giubileo L'anno scorso, festeggiandosi il suo novantesimo compleanno, egli destinò centoventimila lire- alla fondazione di borse per gli artisti poveri e distribuì duemila decorazioni. Le feste in suo onore furono grandi io tutta la Germania, nè pochi furono gli episodi nei quali si manifestò in quella occasione l'amore del popolo bavarese per il suo Sovrano senza scettro. A Landshut due ignoti si arrampicarono, con pericolo della vita, sino al paraful mine del campanile della chiesa e vi attacca rono una bandiera bavarese. A Monaco il ma ratore Todt fece lo stesso nella cappella dalla chiesa dei Toakini: arrampicatosi sino al parafulmine, vi attaccò la bandiera, ed all'altezza di 80 metri tenne un discorso di occasione alto,n,ijn>aiw» LdepSuinnl'villectefzvvstsovlapuGtfiscprdsa1dgrsLovivgsamzdasLesr• contemplava" l'arai Ita ascensione. A N'orimi) ex- ' ga vi era tanta folla agli uffici postali, ove si vendevano cartoline e francobolli per il giubileo, che molte signore ebbero 1 vestiti completamente stracciati e dovette intervenire la Polizia per ristabilire l'ordine. . Il principe. leggente .aveva sposato a Firenze il 15 aprile Lài-iMa prmcipessa^Augusta granduchessa d'Austria e di Toscana, .che mori nel 1864. il nuovo riggtnti: principe non II nuovo Principe Reggente è nato il sette gennaio del 1845. ed è sposato dal 1868 alla granduchessa Ilaria Teresa d'Austria d'E-. *tè> cb-e lo! 04 ">so, Padre di nove figliuoli, j ?£» è entrato nella carriera militare nel ! c°l grado d! tenente e partecipò alla battaglia di Helrmstadt dove rimase grave niente ferito. Ora. porta il grado di lfld-ma- "f"*"0' Ì^ddoi\tTt1?, Jn v^rie f&c&* elè membro onorano dell Accademia bavarese delle scienze. Mu le sue attitudini non sono certo militari. Egli si dedicò sopra tutto al ,mig^alnento eSonomico deila Baviera e come uomo politico si discosta un po' dai | principi seguiti dal padre. In alcuni discor- -,sj pju voUe dichlarò n suo pensiero & cat.! tolic0 quasi intrausigente e perciò dalla pò- ' 'polaziùoe e chiamato in Baviera il « princi.i o pe'nero ». Anche verso l'Impero non profes- a sa quella certa fede del padre e trovandosi nel 189o per la incoronazione dello Zar a Mosca ebbe modo di affermare pubblicamente, che i principi tedeschi non sono i vassalli del Kaiser, ma i suoi compagni nel-' la federazióne germanica. Forse, come - ^ principe Reggente, Luigi ni correggerà un poco suoi principi nell'interesse dell'impe- - ro e per l'avvenire della Baviera, e forse Fra à non molto il sno popolo gli decreterà il? r , l i i di ro a titolo e la corona di Re. i . m- Il lutto della Germania Berlino, 12 notte, j Berlino è in lutto per la morto del pria-' cipe reggente di Baviera. Il Kaiser ha mandato le sue condoglianze e intende a»*;: statere ai funerali insieme ai suoi figli. I|> Reichstag, dopo aioune parole commemo-^ rative del suo presidente, si è. aggiornato! in segno di lutto, rinviando la prossima! seduta a dopo le vacanze natalizie. In mol-; ti edifìci della città, ò issata la bandiera ai mezz'asta ed i giomalri, quasi dimenticano le grandi vicende della politica internazionale, e dedicano ali* morte-del principe la maggior parte delle loro colonne.