La dèbacle della finanza municipale

La dèbacle della finanza municipale La dèbacle della finanza municipale Necessità di un naovo mutuo o della emissione di obbligazioni per 50 milioni. . fra la parola r.i consiglieri i rog-azioni o raccomandazioni (Seduta del giorno 11 dicembre 1912), .11 SINDACO apro la seduta atte ore 16,20, da-vanti a' meno fli una trentina di consiglieri, inscritti per inter- i . Per i dipendenti richiamati in guerra ein inteiTogaziono la mozione presentata daoltre tre mesi, con parecchi coHosrhi, ■circa lo stipendio ai dipendenti dei Comune, richiama- ti sotto le anni, per ta. guerra d'Africa. Vor-rebbe sapere se il Connine intende a. questi Iniutàrl di dare lo stiipendio'completo, anche poi. n perj.0a0 in etti furono trattenuti sotto Io armi levi fa notava che coloro i quvtìi avrebbe-re diritto -.ad ottenere- (mesto stipendio sono inlutto otto, c che ciò che oggi si invoca dal M^vtfel,? ^ -BolloTuffilató^ al due coUeghi Balsamo e Levi. 11 SINDACO risponde che si tratta di una Questione di principio: prega 1 consiglieri. che hanno parlato, a volersi rimettere alla wg- (rezza dell'Amrrrm strazicme, la quale deve ve- Sere, a guerra finita, al momento opnortuno. ciò che si può fare, caso per caso, poiché le condizioni dei richiamati sono ben differenti fra loro. SCIORATI insiste, perchè siano ben studiatii diversi casi in cui questi richiamati si tro-vano, perche ve n'ha di quelli, che non hanno punto bisomiD del soccorso del Municipio. BALSAMO-CRIVELLI dico correre voce chela Giunta, di questi giorni, stia provvedendo atta nomina del .Direttore del Musei Civici: prega che si soprassieda su questa nomina. fino a che il Consiglio non abbui deDniUva-menu: il Regcaamento dei Musei. li SINDACO risponde che la Giunta fa-mente non si è occupata di proposito nomina, cui Balsamo accenna, essendo anche desiderio delia Giunta che prima il Consiglio approvi il Regolamento. Finalmente, sono le 16,40; essendosi raggiun- tp il numero legale dei pi-esenti, si dà lettura del verbale dell'ultima, seduta. G'i argomenti inscritti all'ordine del giorno assolu- lo deBa sono approvati senza discussione: cosi si ar riva subito alle mozioni ed alle. interpellanze, Una opportuna mozione BACHI svobre la seguente mozione, firmata ^^^1^% K & 'a Giunta a voler presentare pel bilancio 1913. un progetto concreto, per provvedere, en'ro due anni, al massimo, ail'attestimento dello opero più necessarie alle regioni periferiche delta città, in répeeial modo per quel che si riferisce al problema scolastico ed naia \iabi Sta, proponendo in pari tempo un mutuo sui- .,, tK1 no oramai ammesso la necessità di molte epe- re pubbliche in quelle regioni della n^riferia. che oggii vengono a ^TO^^i^neto nuo^ \-a cinta Egli non crede che le probte-maticha disponibihtà dei futuri bilanci, calcolate in un mmone e ^.'^teranno a E convinto poi che un ritardo in parecchi'avori richiesti rappresati una maggiore pesa. ' ' " flòiente u permetterà l'esecuzione delle operi» medesime =. L'oratore am-erte che luta i consiglieri han- Cita l'esempio delle case popolari, che, perlano d'onera, sonol'aumento dei eosto della mano d'opera, sonovenute a costare molto di più che se si fos-sctd costrutte subite, .appena se ne fece ri-chiesta in Consiglio, Domanda poi come si vorrà ripartire fra i sobborgìii le somme destinate ai nuovi lavori pubblici, per cui occorrono subito almeno otto o dieci milioni. Propone che si faccia un mutuo di dieci milioni. Conclude che, se l'Amministrazione intende realmente adempiere alle promesse l'atte per far approvare l'allargamento della cinta, deve prendere in seria considerazione la mozione presentata, /•Tip in fondo non è se non l'estrinsecazione pratica dello promesse stesse della Giunta. Ritiene la sua proposta cori pcco sovversiva, cosi legittima, che anche i consiglieri della maggioranza possono sottoscriverla, an che perchè le migliorie apportate alla periferia tornqno a grande vantaggio della città. E SINDACO avverte subito che l'Amministra- alone non è completamente contralta alla mo-lzlonp, perchè la Giunta si fa carico dui dirittiIche sono venuti acquistando, con i nuovi do-■ veri e i nuovi oneri, gli abitanti della neri-i feria. Presenterà con 11 bilancio 1913 ua elèncodi tutte le opere necessarie per la periferia,con la rispettiva spesa. ! Legge a questo punto le bozze delle conjclusioni della relazione che con il bilancio ta Giunta presenterà fra pochi (riorni al Consiglio, conclusioni che terminano affermando la necessità di un mutuo o di una emissione di obbligazioni di circa 00 milióni per le cper-v straoidinaTio dentro e fuori cinta. BACHI si dichiara soddisfatto ed AVEZZANOè lieto che l'Amministrazione sia venuta nell'ordine di idee dd lui svolto dente interrogazione. BONA prega il Sindaco cho mentre si sta studiando il mutuo, si dia esecuzione alle ops-re per cui esistono già stanztarnrat! in bilann una sua preceanztament] in bitanciò, come, per esempio, gli edifici scolastici alla periferia, Il SINDACO accetta ta w<v,mnndaziona I - _• _„ j-| p„ r-r ,.^,r- , 8 P 5 i COVONE svolge quindi la seguente sua moZione, fìrmmn Vin.iri : a TI nr.riAiGrliri invitala G prow lire : le c Monca liei- Accenna alle condizioni difliciiissime per la navigazione, che vennero da una trentina dianni a crearsi con 1 lavori fatti alla diga cosdetta Faraut; ricorda i reclami e i memorialecon là sua diga, a danneggiare grandissiminteressi, speciollnic-nte nell'industria dei tras porri: tanto elio è da stupire clie non si rie.sca ., „^ .nH„:,miu a far.rispettai'e da un industriate pri\-ato„ueHo cho è diritto e vantaggio di tutta la cit tadiiwuiza uiieva, poi, che il futuro ponto, considerato U.i „;aa.j regolatore, in pros^suzione del corso Spezia sorgerà proprio suHa dica di Faraut, che un giorno o l'altro dovrà quiudi essere t-e che spropnato. e ch3 non conviene che oumenv^; valore. ■ ■ ' na,-coniaiida infiue ala Giunta di sussidiare efficacemente il Comitato locale per ìa navi! Saaion-? inn«rria. • c;Hi:a\iiii)ì.\l avverte che, perche il Po sia navigati!-• eia Torino a Moncàlìeri, biss^t.a provvedere anclie alla eliminaztóne o alla ri dnzione'dc«iu''dige 'Meirano .Riconta cho ÌUiuministiazioiv- di Torino,nel ISSI, cedette la diga I-'arau tanU' donni. p:-r sole li mila lite. Dieorda le «juc-stioni giuridiche sorte e dibattute per qua ti-., diga. Ci'-ede che non vi sia olirà soluzione che espropriare i padroni deiie dui dighe. Accenna alla possibilità e a'ia convenienza dunire per a'.qua Savona a Torino. Prospetta anelli' iti questione dc-1 trasporto dellu sabbia (m MoncallerL a Turino, q de! diritto di sc"t'i.-ti •lol'.'u sàbbia stessa tra la diga Meirano e Torino; Egli si compiacerebbe imrhiensanieiiU,' i:c-; veder trasportate a Torino :..'-..:• !•»-.;-,/ 'M:,-!» rnerc'i, cod che sorgesse in •tono;- ;• piazza Vittorio Eiminuele l un picco'.ó • por-i.. 1-ptsi" li-MRfi pioli-; 'due città-, die pure rìoii só-/jfuìiu sui maggior fiume d'juilìa. SI pseonenpa arichi ' dell'enorme ingombro -•h? prewatauo ..'.-u-scìk terrestri tra Torino e Monealitsri. \ :..w!.he C'ns il Municipio di Terir.o Aleniti. cliiaVo foru- al Mu'ils.ri (ki Lave-.. PubhHcu èh; UriàUV.ente à Viiauia "ora checip casi^na' - •.'• . ' Ci . vi'. ; ;'.L!... .i;!':,;'' che lo prése dirette di energia dai fiumi, don? v là scopèrta.jjel mezzo 'H^trasr^rtóre^'energia cettrica, hanno perdutn deppertutto molto de! loro lavoro. Raccomanda che di ciò si tenga »gran conto,, in caso di espropriazione. aVICAR. Ticocda che quaranta o cinquanta anni sono le due dighe non esistevano e la_i;a- uq fere benissimo; credo che ai proprietari delie due dighe il Municìpio potrebbe dare in cani- « ino nell'energia elettrica. Avendo rialzato la diga Michèlotti, la navigazione ora potrebbe farsi benissimo, come in passato. Ricorda ara- nche egli i voti fatti ilo! Comitato per la navi- snazione interna ' GR te.Mi DI richiama l'attenzione del Conn- hgjio sull'ordine del glonio votalo dal Comitato localo per la navigazione interni: ordine dei s giorno, che propone mezzi per saltare le.gravi avverte che tutte 1* connesie-ai^ema^l " considerazioni oggi svolte dai consiglieri con- c cordano perfettamente con te ideo e le inten- zioni delia Giunta, contro quelh che crede a soprusi da par» dalla Ditta Faraut. , ,. „, . I Conclude che, mentre il .Municipio di Torino ha fatto tutto il possibile per sistemare il Po, il Governo non ha fatto nulla a questo scopo. m Accenna ad un progetto fatto dal .Municipio, clic forse obbligherà il Governo a sistemare, volente o nolente. 11 tratto del Po, tra Torino c e Moncalieri. Avverte poi Ghorardini che la di" psa Meirano si trova in territorio.: di Monca- c lieri. . . ,. ♦ : BOCCA dà alcune spiegazioni sullo stato at- j tuale della legislazione riguardante 1! Po, \' VOCI : — Ai voti! Ai voti! !Z CHIRONI, avsessore, rispondendo in nomo p dell'ossessore legale. Bruno, dico che il Multi¬ no, perchè faccia rispettare il grande interes- u se generale. . IS E. finalmente, la mozione è votata att'unani-; Emltà. . t. iVengono quindi in discussione le segnentl mozione e interrogazione : di Consiglio, ri- a ferendosi ai provvedimenti contenuti nella leff- d dell'assessore legale. Bruno, dico che il Multi- p cipio, davanti alla Ditta Faraut. non è molto ' armato, e. anzitutto, deve riconwe al Gover- 1sull'insegnamento professionale, vecaite- smente approvata dal Parteniento, invita il pSindaco e la Giunta a voler in tempo studiare ;ed adottare le provvidenze opportune, perchè rtanto l'Erario comunale, quanto i nostri Isti- ituti cittadini (possano usufruire dei benefici- sanciti nella nuova legge ordinatrice. - P- ìtocca, L. Ferraris, Gribuuài, B. Bovi*. g« I sottoscritti interrogano l'on. signor Sin- ndaoo e l'Assessore competente, per sapere quali ^iano le difficoltà che si oppongono atta regi- iìcazifHne delle Scuole inferiori di commercio, — Ghbaudì, F. Bocca. C. Binando, P. Negri, l musuanuo io Huauwsujm cue «uo «««e «> al Comuni per qucU'msegnamento, e ncordan- do the la via a tutte 10 pr0~ c fissionali che si volessero far sorgere in an* un'°- ::• ... . , ., ..'A ^nna^^tó ™te che^ Munì- ^ sc"0'« commerciali e industriali sia fatto ua degno posto anche per ciò che riguarda i concorsi finanziari. l!lviH'. ^J5.'11?00? iL JÌ.C°5"iE. Corbelli ». vo«u'e ?^*§^%'Kv^?to'%^-^f^SS nominata per lo studio delle condizioni ai tjjw , -1 scuole commerciali ^^.v».™. .GfUBAUDl, a sua volta, svolgo l'interro, professionali di f-iJ.-i ' ^gà*-! ione, soffermandosi specialmente sulla neces- sita del riconoscimento dei diplomi rilassati..,dalla nostra-Scuola e specialmente dall'Istitutoprofessionaie operaio. Consiglia i! Municipio a valersi, dell'istituzione del paragigiamento. Fa notare cho il Governo comanda molto nelle nostre Scucio di commercio, pur concorrendo per poco o per nulla nelle loro spese. I Raccomanda aita Giunta di eccitare il ..Mi-I nisteiK> onde veglia aiutare con maggiore i larghezza 6i>(ìcialmente ìe scuole di comnaei-- • ciò, o perchè voglia regflficare quelle iute- ri?,^- , ■ » ,-ir -A~n*,n*0^£2$SÌ —Sl^e^ iwu "del Ministero della pubblica istruzione, ma da quello di industria e commercio. M n SINDACO risponde che sta studiando d'ac-1 cordo con l'assessore Fiorio la quesUoue dei diplomi doS'Istiaito professionale operaio. Ac- cetta la raccomandazione di Gribuudi> e ao», cella pure lo proposte fatte da Bocca. | AVEZZANO ricorda, ta necessità di dare una , sede adatta alla Scuota inèdia di conuaercio v u-ozlm ,-,, , i>t>reh ; o vorrebbe, cho il diploma che vi si dà fosse iquiparato a quelli che si dà In altri istituti analoghi. onde non veder disertata quella ot-|lima scuola. \ Il SINDACO annunzia che tra non molto: presenterà un progetto concreto per ta scuola media maschile di conunercio. Bocca è approvata. aUunani- Calia svolge quindi la seguente sua ino-', -ione firmata anche da lavinl, Bosso ed A- Insozzano: " Il Consiglio comunali di Torino invite l'onorevole Giunta a sollecitare dal Mi- Distarò delle poste i provvedimenti necessari 1 " t0 9ia notevolmente aumentato il numero , d-0'.- cassette a « lettere per la città »• ,z.o in raccolta e la distribuzione della cov. \ -rispondenza ivi contenuta si faccia non rnenol idi quattro volte al giorno e non si frapponga ' più di ti*o oro fra ta raccolta e la ui&tilbiizic-iie; 3.0 presso ogni Ufficio ed Agenzia postalo i-nol rSwniinri <;iji (uamlftji uno. r^Iiinn Ivlt-fonìn.i. Stori meriti, vengono ora fornito anche di posta pneumatica. Spiega che il contenuto della sua mozione non rappresenta cho il minimum di quanto a Torino e diventato ne-, * cessarlo. GHBBARDIN"! lamenta il pessimo sen-izio delle i-.-ttere per la città; rileva elle il palazzo dello pone non ha alcuna buca .esterna.. Dolimi.'inenie al o palazzo del telefoni, e a ^'""rtr'ri.i '«.«^"^"anr^ p;oi nuovn n^Lto dii : se. vizio qua! minto sia la pratica perche i portalettero possano usufruire- anche delle tranvie municipali. Gl'ITI raccomanda cho si aumentano le buche nosta'.i divise per linw ferroviarie le quali favoriscono al lavoro di divistone agli uffici postuli, e si tengano aperte tutto ti giorno. I? SINDACO fa notare a Corsi che la distri» buziono della corrispondenza si fa già quattro volte al giorno. Accetta le altre sue racco mandazioni e speclolmente quella riguardante !e automobili. Rileva che il servizio telefo;nlco va maio, non soltanto a Torino, ma in ittita Italia, nonostante elio tale servizio sia moto rerldiiizio. Awcrtc che ha Kià- scritto al Ministero aau- merandtwli tutti eli inconvenienti e le deii- oiénzò da £orvizio telefonico a Torino. Acceti» nr.che raccomanrlazlone di ©itti. Lievemen- to modificata 'a mozione iT.orsl è approvata, •FIORIO risponde a Gh&rardini che :u Giunta ha f;?: preparato un progetto di sLra-la per San Urani'», il SINDACO assicura lo stesso con- siglieve che la Giunta ha già in pronto un progetto sia pei* la ciiiwlione ospilaWera. come par là'dnestionèda Manicomio. E tioichè sono lo 1*3.13 la seduta è tolta. '■ . Varinuncio, doto oggi dnl Sindaco ot Con. sf'glio Comunale, della necessità di vn mv- tuo o una emissione dt obbligazioni dt ■ Eri j 50 milioni per le opere straordinarie ac-ìlro e fuori cinta mentre conferma aiian acni-ro e nitrn ernia,.iatture conierma quan- tó no? ::iamo andati dicendo c deplorando . '-" Pera ry ne 'jccuperemn espressamente,