Tutte le Potenze hanno aderito alla Conferenza di ambasciatori ed hanno determinato il compito di essa

Tutte le Potenze hanno aderito alla Conferenza di ambasciatori ed hanno determinato il compito di essa Tutte le Potenze hanno aderito alla Conferenza di ambasciatori ed hanno determinato il compito di essa (Per telegrafo e per telefono alla STAMPA) l o a a n o o e . e e - l - te e : i a l - i a e , : a e a o n Berlino, 8. mattino. La Norddeutsche Allaevielne Zeiturtg nella sua rivista settimanale scrive: « Le sperante relative al succesto finale dell'azione diplomatica per la pace hanno ricevuto, malgrqdo l'esistenza di alcune difficolti non ancora risolte, un nuovo alimento anche nell'ultima settimana. Nelle dichiarazioni fatte dal cancelliere il 2. cor rente e nel discorso di Poincaré del 5 corrente troviamo la stessa espressione di fi' ducia in un favorevole risultato dello scam àio di vedute fra le Potenze, che si è effet luato fino ad oggi senza difficoltà e sotto buoni auspicìi. L'accentuazione rassicuran te dell'opera tendente a conciliare i punti di vUta europei sarà intensificata con il fatto che la riunione degli ambasciatori è incaricata di preparare la concorde opera delle Potenze in ciascuna delle questioni che si trovano ancora pendenti. Tutte le grandi Potenze hanno dato già la loro adesiane alla riunione e fissati i limiti entro i quali il lavoro deve essere svolto», L'Italia sosterrà Il punto di vista austro-ungarico La rinuncia della Rumeaia a partecipare alla Conferenze Parigi, 8, sera. L'Ecfto de Paris pubblica ie seguenti in formazioni assunte da buona fonte sulla progettata riunione degli ambasciatori? « L'Inghilterra prepose tale riunirne, la Russia si affrettò ad aderire senza riserva, la Francia accettò volentieri di collaborarvi, la Germania, fin dai primi giorni rispose fa modo favorìecole. VAustria-Ungheria, che aveva fatto una obiezione che riguardava il suo conflitto oon la Serbia, avrebbe rinunciato a questa riserva e avrebbe finalmente deciso di far valere a Lotterà il suo punto di vista con la certezza di riuscire nel suo intento. L'Italia dichiarò che essa sarà rappresentata dal suo aììibasciawre a Londra ed appoggerà il punta, di vista austro-ungarico stilla questione delPAlbania a su quella del possesso territoriale di un porto serbo, come pure svila proibizione alla Grecia di impadronirsi di Vallona e dell'in sola di Sasseno. La Spagna sarà forse rappresentata alla Conferenza qual-e Potenza mediterranea. Ed è possibile, anzi certo, che la Rumania, la quale aveva manifestato il desiderio di parteciparvi, rinunctèrd a tale domanda dopo i colloqui con Daneff, U quale è in viaggio per Bucarest »'. - (Ag. Stefani) Serbia e Grecia perfettamente d'accordo nella questione albanese Parigi, 8, mattino. Mandano da Belgrado al New York Herald : « Circa Vincidente provocato dal bombardamento greco di Voìlona in posso affermare che la Serbia e la Grecia si sono accordate per seguire una politica comune per quanto concerne l'Albania; cosi se, come sembra probabile, la Serbia rinunzia dUe sue pretese sull'Albania, la Grecia farà altrettanto. La cosa mi è stata confermala oggi da un'alta personalità greca la quale mi osservava, per quanto concerne il bombardamento di Vallona, die la Grecia non fa che eseguire il suo piano di campagna bloccando le coste, turche, ma die il blocco non implica nece*r sariamente un'occupazione, «Non ti è dubbio che la questione albanese potrà essere aggiustata in modo pacifico e soddisfacente, soggiunse il «tìb in-' tcrlocutore, qualora le idee dell'AustriaUngheria, per quanto riguarda U territorio che deve costituire il nuovo Stato, non siano troppo esagerate. E' sotlo questo aspetto che i consigli dell'Europa sono de. siderabili. u La Serbia sarà contenta di sottomettere alla delimitazione deWEuròpa le frontiere dell'Albania, ma non desidera naturalmente che l'Austria-Ungheria abbia essa so(a voce in capitolo^ perchè teme die le conquiste che ha cosi penosamente fatto le vengano tolte. «Tutto il popolo serbo si solleverebbe qualora l'Austria-Ungheria domandasse la restituzione di città come Prizrend, Ipek, Giàkova, ed altre della Vecchia Serbia. « Vengo inolire informato ohe la Turchia metterà avanti Pautonomia dell'Albania come una fra le condizioni di pace. Anche l'Italia ha interessi in quella regione; la questione è quindi essenzialmente internazionale e non può essere liquidala se non dopo che le Potenze europee si saranno consultale ». . dVpsarpcrcnmlsdcdcurtlcrdcgprMtdnlgnviL'utili ai pgoieeifi di trattare a Londra dopo la pace la spartizione dei territori Balgrado, 8, icra. I plenipotenziari degli Slati balcanci ri- a a! M ordinè di rimanere, dopo la fine e c™e"eTU " ' ^ ^ W**' ffl C°" „ * ira per risolvere m quella , Questione della delimitazione territo o , - Oli -Sta» ««*"• aieianu £: l'I dliffl.eB'e Doliiica estera seroa o ao a o o a nellapprovare la politica del Governo, e nega te ogni ingerenza del mtmistro russo a Belirredo I nella condotta degli affari «euri '->Ua Serbia, metropoli la meiropoa ia irritoria.efra Bolflrado, if, notte ti Samouprava nel suo articolo d. fondo afo tarma l'unanimità dell'opinione pubblica serba L'importanza della presenza a Londra dei Caoi del Governi della QBadroplics Una nota dell' "Hestia,, Atana, 8, «irtlit. La notizia di un Viaggio a Londra di Venizelos sembra confermata; non è sicuro però che Venizelos vi si debba trattenere sino alla fine delle trattative di pace. Si annuncia pure che a Londra si incontre' ranno Guescioff, Ventselos e Pesic. / giornali ateniesi si mostrano soddisfatti per il modo'felicissimo con il quale-si'è costituita la delegazione greca alla conferenza di Londra. J.'Hestia rileva il vantaggio della partecatteione del presidente del Consiglio Ve-1 nitelos. La presenza a Londra del'pHmV mthistrl degli Stati alleati faciliterà là soluzione di tutte le questioni che potranno sorgere e si trarrà cosi per Pàtvenire grandej.profl.tto dal fatto che gli uomini politici che hanno modificato la carta del sud-est dell'Europa si conoscano personalmente_ e comprendano lo scopo dì una unione' è di urta cooperazione permanente. Infine it'toro\incontro dissiperà meglw di ogni smentita le voci corse di divergenze fra gli alleati. Lo stesso giornale scrive che il modo con cwQsl concluse l'armistizio fece nascere pareèthi conflitti tra gli alleali. L'incontro dèi presidenti di Consiglio a Londra con correrà felicemente alla svolgersi dei negoziati. ^Qggi sono attesi a Laurium quattromila prigionieri provenienti da Salonicco. Saranno trasportati nell'isola disabitata di Maconlsse presso Laurium ove si impiantarono gii trecento tende. I giornali sonò concordi anche nel lodare la scelta di Sculudis. Essi considerano, come una jjjtfece coincidenza il fatto che l'uomo il quaU&dopo le disfatte del 1897 giunse come ministro degli esteri ad ottenere una pace il pia. possibilmente onorevoli:, firmerà ora un trattalo che suggèlli ia> rinascita delle armi greche. (Stefani). la Une ioara a loia {Per telegrafo dal nostro inviato succiale) Sofia, 7, ore 28. II Consiglio dei ministri ha nominato ora i delegati bulgari per i negoziati di Londra. Essi sono: Daneff, il generale Poprikof ed il ministro di Bulgaria a Londra Wtgyarof; da segretari funzioneranno Popof'ed lllef. GIUSEPPE BEVIONE. f

Persone citate: Pesic, Poincaré