L'impressionismo a Roma

L'impressionismo a Roma L'impressionismo a Roma (Prr telefonò; Mia Stami»). •roma, 8, notte,1 L'annunzio ufficiate, dèlia, rinnovarion» della Triplice alleanza non ha.prodotto: grande impressione, l'avvenimento èssendo! previsto. Fin dal giorno del «onvegno di' Pisa fra il conte Berchtold e il mjnisìro- itutto stabilito por la rinnovazione, dell'alleanza. La notìzia fu' allora ufficiosamente smentita, ma era trapelato che, • se. l'atto forniate della _ rinnovazione della Triplice non era avvenuto durante i convegni di Pisa e Berlino, erano • stati .presi peró^ accordi di massima e l'atto formale deUà rinnovazione era imminente. Pare, infatti,;che' le formalità relative alla riDnovazione dell'alleanza siano state compiute solamente nei giorni scorsi. Il viaggio del nuovo ambasciatore italiano a Berlino, comm. Bollati, avrebbe appunto avuto per" motivo il compimento degli atti relativi alla rinnovazione dell'alleanza. e • a e' e vazione deila Trtpdàce non ha cno^ó5Jie^"porLa Triplice ha trent'anni di vite, sorse nel 1882. Fu rinnovata dal Ministero Rudinì nel 1898 e dal Ministero Zanardelli nel 1902 in un convegno avvenuto a Veneria fra il principe Bulow, allora Cancelliere germanico, e il ministro italiana degli. esteri, on. Prinetti. Secondo notizia, che non furono rettificate, l'alleanza fu ritrae- ' vaia nel Ì902 periodici anni, dàstinii in un.' periodo doppio di sei anni, passato il.pri-mo dei quali senza denunzia, l'alleanza si intese rinnovata per il succcwàvo periodo, cioè fino al maggio 19.14; con la «buisol* che- una eventuale. d*5uhzia•'. deLffiSt-1 ' tato avrebbe dovuto farsi un anio' Iftèiamì ■ della «cadenza^ cioè prima del maggioÌ913J Quindi solo fra cinque mesi il trattato, sa*; rebbe venute a scadere. I commenti dei giornali Ecco ora qualche commento di giornajff romani. La Tnbutui acrive: « La riunovakone dalla Triplice Aiteanz» non sorprenderà alcuno. Essa garantisce tutS■ì nosu-i mtei'essi e la nostra sicurezza, e, -per la sua natuiia di alleanza difensiva, è earanzia di pace per l'Europa-. L'inatóa' sa che nessuno Ha intenzione di «uaccaaiia; ma e sempre grande coerhoieu.te di scurezza il sap«;a che U'ItaUa non sarebbe sola a: rJàfendere la integrila dea-tenritort corcai dalte sua bandiera. La TrapUce .-vileanza -neo aveva, ditetti bisogno di essere modnftoata. e cxxacrouera come mi passano, a pri^orsi rtoi paétàoT e di. ^E?J-j3aaiiy wn°a.soltanto oon'esohidonò. ma implicano i buoni « coronali rapporti con le Potenze estranee ell'aiHoanza ». Il Giornale d'Italia: «La Ttanevaiione <tal tnMato ha uuaja* fFoiOcato: che le Potenze dofia TWlicsAateanaa intendono niarwenerei unite, it che ara nerreitumeiltie ipsaputo dalle Potenze della Triplice Intesa, perchè nessuno, ita, Europa, ita, mei creduto che l'Italia sarebbe uscita daraileansa «te due Impari oóaaetA: Ut poateiona assama rimane aditmua Immotate, ma qual che non al sa. « ohe lateMaa u Passa ali massimo grado, è la posizione intero» dalia Triplice, e, oioè, se ala intervenuto e in quai eenso, un aooordo positivo <m i tto aliami «rea U quaid agtndvm «a OriaoM. E'/not* ohe su duo puniti l'accordo è «ria «>tervénuto. Il prt-i ine: i Batoant W■popoli hatoanica; «1 semadò:) ta4ffipon«l.eiiza deH'Albania. Su--questi due pitta* oipi anche te Potenze delia Triplica iMesa »ostanaiaimente conwngono, ma quel ohe non e* sa è. se la Triplica AHeainza sa aia «ocorrjata. m un terzo punto, cn* è ri più delumto, «/ cioè, sullo «hocco eerhg ii«ll'AdriatlcoTc"om« è noto, l'Austrla-rj-ngherJa aminette lo sbocco, commercSaile serbo nell'Admatloo, ma medianteì una ferrovia internazionalizzatìa e su-territorio aliianesa, -non su terni torio serbo. L'Ita!»», ohe, a nostro aivriso, non ha *e stesse ragtonii' deli'Auetna-Unffherile. per megere ali» Sarta»? il corridoio tonritoriale fino all'Adrlaitco, lntende su tale, questione aocattere ì\ critsriodel, 1 alleata e fino a qual punito imteo4e appes ; giare nelle sue pretese l'afueata stassa B»co W probtema, che non he nuSla a che ter»-coli» rinnovazione della Triplico Alleanza, ma che rigitanda il modo con cui l'alleanaà deve esse, -re pieitlicate,. ConohHtendo, l'einiticipate rinno- delia «innovazione delia Triplice Alleanza 'co4 me'wn se«mo di sfida di un gruppo di Potenze^ contro un altro gruppo di. Potenze L'Italia" - non potrà, ed ogni modo, che contìnua» nel» politica estera fatto Un qui, i)oWioa^as*u., tamente pacifica e di serenò eói»librio tr^at' ieemze e amicizie» • ~ ■ -' e f » ; A Meateeitvrio A Montecitorio, oggi poco frequeaUta par la giornata testi»», la corminicarim». ^ ° .*.',-, >-vwuu^wr»i a rteUa *u»novaaione deff» Tnphoe ò st*t» ae- colta favorevolmente dai pochi deputati presenti. Le poche oersonalit'à nnHiiA.» „' . i~ , -Sr -7 Per80Dai"'a politiche d* s Paesaggio dalla Camera, fra cui l'on. Guio cortei ritte f ' Vf»a.\w un- cortese riflute, mancando ;anche al loro giudizio elementi sufficienti per un apprezzamento non affrettato e som-] marte. Ma l'irapresrio&e dominante è, ri-' peto, oonplétanante favorevole. La rin no» ] » VMloM «•»,*n«*nsa, ritenuta inavitebiteJ l spseiateaente dopo la politica dal Gabirm» to Poincaré, viene salutata come un» mie»! v» «rteuraaton. del mantenimento ^.pace. ^ "

Persone citate: Bollati, Poincaré, Prinetti, Zanardelli

Luoghi citati: Albania, Berlino, Europa, Italia, Pisa, Roma