Gli italiani Ettor, Giovannitti e Caruso saranno oggi condanatti alla sedia elettrica?

Gli italiani Ettor, Giovannitti e Caruso saranno oggi condanatti alla sedia elettrica? Gli italiani Ettor, Giovannitti e Caruso saranno oggi condanatti alla sedia elettrica? Come ieri annunciammo, il Pubblico Ministero (Dtslrict Attorney) al processo contro gli italiani Giuseppe Ettor, Arturo Gio- e vannitti, e Caruso — processo che si svolge " d'America) — ha cbiemorte per tutti o tre gli entonza sarà pronunciata i oggi, lunedì; e nella previsione, purtroppo e non azzardata, che la feroce richiesta dol - Pubblil.0 Ministero venga esaudita dal vere * . °, a t , temuta condanna. Perchè questi tre - . , . . . n italiani, la cui sorte sarà oggi decisa aai o detto dei giurati e die ì nostri tre conna zionali siano condannati alla sedia elettrio .... . . . m ca< iu Italia sl tónSono comizi, si organua- «ino agitazioni ri minaccia perfino mio ^'tìo^e0 genCrale' m 865110 dl c si e agli elementi d. fatto noti in Europa. Ora, a mentre è da augurarsi che i giurati di Saa- ,-cm a djspotto di ogni' bieca influenza , • • . .. .,„„_. i contrariamente alle previsioni più diffuse, - pronuncino un verdetto giusto, epperò asa solvano t tre imputati se davvero, come ap- , , • . . . a pare, essi sono innocenti; mentre è spcraa bile che, nel caso contrario, le prcannun- ciate agitazioni di protesta in Italia o „ i„„t,,„„,i„„n i non vadano oltre il seguo, non trascendano a fino all'assurdo di far pagare al pubblico a ftkifano i'en-ore o l'iniquità dei giudici - o ° della polizia della Contea di Essex; e op- portuno che i lettori si rondano conto, per i Quanto È possibile, del dramma giudiziario o . -. - ° . , che oggi si compie nella lontana Assise del r Nord-Aanerica. E, anzitutto, i lettori devono - ^ presente che la legge americana con- . - sidcra come complici morali, in un omicie dio avvenuto durante una dimostrazione, X «» organizzatori del.a dimostrazione stessa, ; solo pero nel caso che l'uccisione sia avve- nuta da parto di dimostranti. E la letrge r condanna i complici moraU di i j un delitto come gli esecutori materiali, oj ùn„ ,,• ' . Per una scioperarne uccisa i o, i Il caso di Arturo Giovannitti e Giuseppe j Ettor lia commosso il proletariato mondiale e si sono avuti frequenti comizi di protesta a ~ "hr«7 & ,7,-,„L1 Ti,, « '^Tl e SS^rS.i f* " cap:ta]if10 ^ Ouifl di America, e specialmente i. o oia idì e; a, n re aioa ei a ge oaera le do li, Foss, per propiziarsi gli operai, che volevano ve ad ogni costo la liueraztbhé déU'Ettór e del da lai.,vZ„nW Uveo un ma iodato di eo-qy ri pccialmente trust della lana, avesse voluto con una falsa acquati e con anene disoneste ed ignobili, disfarsi di questi due intelligenti organizzatori della massa lavoratrice. Durante lo sciopero di Lawrence una donna Italiana ' e scioperante, certa Anna Lo Pizzo, tu uccisa. La polizia e la pubblica accusa, ritennero complici mora!, dell'assassinio Arturo Giovannitti e Giuseppe Ettor, mentre dopo tre mesi si arrestava come esecutore mi certo Caruso, pure italiano e scioperante. .Subito 1 lavoratori di Lawrence, concordi, asserirono che l'Anna Le» Pizzo eo caduta fulminata da un colpo di rivoltella per opera del poliziotto Benoit e che d'altronde ora assurda l'accusa contro il Giovannitti, l'Ettor ed il Caruso, perchè l'Anna Lo Pizzo era uris delle piti ferventi o più attive scioperanti. Si incominciò a. dire per parte di parecchi testi' moni che l'Ettor ed il Giovannitti nell'ora in cui !a L'j Pizzo fu assassinata, erano a pa lecchi eliitometri lontano dal luogo ove il fatto avvenne. D'altra pane l'accusa dell'Aitovney AtsviUe sosteneva che senza l'intervento dell'Ettor e del Giovannittl1 lo sciopero non avrebbe durato e, -polche essi! si sono recati a Lawrence, quando ferveva 11 conflitto fra il capitate ed il lavoro ed avevano pronunciati discorsi infocati, così essi dovevano esser moralmente re¬ el sponsabijj di quanto era accaduto. re nti ge na ci ei ni- .-irl narra che Plimann, famoso miliardario che apparteneva al trust al tempo dello sciopero di Lawrence, complottò con la polizia, con Wood, capo de] trust e con altri di mettere- delie bombe di dinamite nell'ufficio di Ettor o Giovannitti per dar pretesto al loro ar¬ci-i ri *t*nn :ràm r,«h- ,m"~«Ha n™,, ul-;1"1'- « cajPf falli, psiche un certo Brean, ,a- n-1 tendente delle scuole di Lawrence, Incaricato gli | della bisogna, sbagliò il numero delia casa. 3 (li Slas- ••-tìtovannitt zione centro Pltruan. Questi si suieddò e l'Attorney Atwille face rimettere in libertà anche i compiici del 'Pitmdu, che erano stati arrestati. 11 Brèen fu rieletto scpralntendenie sco-in do mgiti-,, ti. 1 lasiioo. nte; Llsh'ultoriu perù, elle par ira lunghi mesi la j s-cra mantenuto, nel soli riguardi dell'Ettor e de'amìf0.'- Anc:i? ^u queste rivelazioni l'opinione dece.|lavoiaton_ di Lawrence, è che si tram d'unmi; formidabile intrigo della polizia americana 1 -a ..trarre a maggior rovina l'Ettor ed il Gìcye del! .... d , f .. . ..... ., os->n?P- f* «ìee inatti che lAttorney Atwil lla fatto il nome del Caruso e di un altro sciai mi; formidabile intrigo della polizia americana peranillesclopesti ruoto italiano corno quello degli esecutori mamo tcriali dei misfatto, diede però ad entrambUl^ * #"* » aliarresto. Caruso sa rebbo stato arrestato tre mesi dopo il sequenia stro dell'Ettor e del Glovaunitti, dopo I reiteratpo- avvi*i dei poliziotti-che lo consigliavano a fugzza, ■ ., ;l itaaano ner evitare mmicci raiu -u'l'o 1.0.1.1111., per eviiare miptu-iar- preferì seguire u consiglio dei poliziotti, 'lulse;I to ciò dimostra, dicono i ferventi e convintch, j uìfenscvi di Ettor e Giovannitti. che l'Atwllle^!^ impressionare 1 giurati, voleva di che 1! processo st discutesse con due contuon- maci: Caruso e l'altro scioperante. Caruso sia- llK.S;iniò subito 0 mantenne uii alibi che, sezza specialmente attorno alla responsabilità inoyo mie dei due ferventi organizzatori, che l'ocsta r.,,sn sl * nreanita. piti s 1 accanita ane coin- ™ all'Etìored al Giovannitti la loro li berte II dibattimento iiicoi.nliieio davanti aIl processo Tutu; to agitazioni proletarie non volsero a Alscopipela Unpemedidictachgiuraiti della Contea di Esses a Salem il 13 ettembre, ma non fu facile comporre la giuia perchè nouostante lo strabocchevole numeo di sorteggiati, molti dovettero essere esclusi per varie ragioni e parecchi specialmente, perhè dimostrarono una aperta simpatia per la ausa dei tro accusati. La causa cosi fu rinviata fino al 1* ottobre Un altro rinvio si ebbe verso la Une di ottobre, causato dalla malattia di un giurato; la ettimana scorsa poi ebbe luogo un terzo rinvio, pei- la maialila dell'avvocato difensore del Giovannitti, o siccome l'avvocalo non accennava a guarire, il processo fu ripreso con un I praltro patrono. Numerose furono le teslimonian-1 peze, daMa parte dell'accusa c della, difesa; tutte u,ntese specialmente a chiarire quali siano stato Ri™S^^.^;^--*-<^S^ J1J: derante Io sciopero di Lawrence. Curiosa poi e .a particolarità di una perizia, la (piale venne1 rica sostenere che il proiettile, che uccise la po- prvera Lo Pizzo ora di piombo... italiano. Gli,fabea particolarità di una perizia, la quale venne a piombo. accusatori naturalmente sostennero che i discorsi dolPEttor e del Giovannitti erano incendiari e che suscitarono le irò contro la polizia, o 1 soldati da parto degli scioperanti, che maltrattarono ed inveirono contro gli agenti del'ordino pubblico. Tulli i numerosissimi testimoni di difesa, dei quali alcuni (agguantavoistini asserirono elio minto l'Ettor copie il Giovannitti raccomandavano la calma e la egalità. Poiché molto di queste aestlmoinianzo fecero impressione evidente sui giurati, Il distrutte attorney volle dimostrare che questo tosttoiondanze erano inspirate dal capi del'Industrial Workers the World, che è ^unione operaia, che indirettamente il trust, accusando 'Ettor ed il Giovannitti, vorrebbe colpire. Da questi apprezzamenti dell'attorney sgorgarono violentissimi incidenti. Il pubblico come narrano gli stessi resocontisti imparziali, si dimostrò sempre favorevole agli accusati e a? testimoni di difesa. Specialmente agitate furono le deposizioni del capitano di polizia Flym, ii quale an'trsnó he Caruso tentò di fuggire da Lawrence dopo 'uccisione della Lo Pizzo. Gli avvocati dimostrarono che era Invece notorio che Caruso libdanidodenastdig-rniadauclenucoCvlnoti solo non era fuggito, Ignaro cèrto della 'Scolpa che gli si voleva, addebitare, ma-che fuiUcacciato ben quattro volte, dallo fabbriche del cotone per richiesta della polizia c ciò par costringerlo ad andarsene da Lawrence per poter così agire senza impacci contro Ettor e Giovannitti. Dopo l'arresto di costoro, il Ca figi-uso fu arrestato per altra causa, pei- ordino Hdell'atóornev Atwille c fu rilasciato sotto eau- N'gezione, poi arrestato, di nuovo processato e condannato, senza che rAtwfBq, il quale diceva di conoscere l'uccisore di Anna Lo Pizzo, e esio incriminai"V eÀnìraìin Fivm"TnTn«trettn fu„ ,V^fnft„ i , caP"auo]f1im iu costretto rfin udienza ad ammettere di essere stato in- rannato e di aver dct'to il falso. Il poliziotto diBeno.it, il quale secondo lo testimonianze giù-1 rate di 19 testi, sarebbe 11 vero uccisore della {iLo Pizzo, fu accolto nell'aula da un alto inor-1 morto ostilo del pubblico. Egli narrò che il colpo che ucciso l'italiana era stato diretto contro di lui e che eaìi era stato ferito da arma bianca, ma gli avvocati lo hanno investito. Siccome l'accusa, vorrebbe dimostrare che la Lo Pizzo non poteva essere stata uccisa dai poliziotti, essendo questi armati di rivoltella cali'hro a», mentre ii proiettile uccisore era di calibro 38, i difensori riescirono abilmente afar confessare a Benoit cho nel pomeriggio del 2a gennaio giorno del delitto si dettero dalla polizia agli agenti rivoltelle fuori di ordinanza di calibro 3H e di marca Colt e si tolsero loro sospC■ quelle di ordinanza ed a quale scopo e facile Tcapire. Questa rivelazione è accolte dagli ulu- Flati del pubblico. Del resto orinai dopo il fa- tamoso scandalo dell'assassinio ROsontlial, fu fa- elle agli avvocati mettere in evidenza la poca ffimoralità di gran parte della polizia omeri- j cana, e di parecelii poliziotti testimoni In Di- rfesa dimostrò con documenti che il loro pae-.usaio era dei più disonorevoli. i ninhi...«.:..: j.n mM icoDiGhiai'szioni d innocenza s di fede L'Ettor ed il Giovannitti hanno sempre proclamato la lealtà della loro condotta. Scrive-1 vano poco tempo fa ai loro compagni italiani : | « Noi ci presentiamo ai giudici nostri con! cuore fermo e sereno, preparati ad ogni even- i to v ad ogni destino, saldi e sccur: nella no- ' mstiva coscienza di aver compiuto solo ed Inte- ramente il nostro dovere, come noi onesta- ^mento lo intendevamo. Vigilate gelosamente, o compagni, ondo nessuna bocca ignobile ubbia a maculare della sua bava la purezza della nostra memoria, e> nessuna rauca voce ' tuib: il silenzio, raccolto e fecondo della no- Nstra carcere e della nostra fossa... Un solo Torgoglio.no. avemmo ed abbiamo: la nostra ^ adamantina coscienza di classo. Fate vo, che essa rifulga domani » rh* che ! nostri due posti, vuoti nelle vostre fila impavido aumentino nel ivostro cuore l'impazienza delia fine, poiché \ noi, assolti o condannati, non otterremo pie- i ana e completa riparazione se non da voi, il { giorno in cui ogni privilegio, ogni ingiustizia, ogni prepotenza ed ogni miseria saranno spa-l riti dalla terra per sempre ». E Arturo Giovannitti scriveva ai fratello: « Scrivo ora il mio teslanienio intimo, per dirvi clic, qualunque cosa sia per avvenire, nessuno di voi avrà mai da arrossire di me, che sono stato e sono un galantuomo, un uomo d'onore, di principi, di coraggio e di fede. In nome della madre mia, sacra e buona, ! —che mi volle forte e generoso e mi seppe! Jeroe e che mi sognò grande, io ia benedico dal fondo dell'anima nella suprema dolcezza di questa serena e feconda attesa ». mSC—ccfi

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