Il meschino esito del comizio antimilitarista

Il meschino esito del comizio antimilitarista Il meschino esito del comizio antimilitarista di Roma Sull'arresto di Gustavo Hervé Roma. 17, sera. L'antimilitarista francese Guatavo Hervè ar resteto- come vl abbiamo trasmesso stanotte, appena giunto a Roma per partecipare al co- T^^AX^^ « « SfeSl L'arresto è avvenuto, oltreché in base oli. olr- colare ministeriale In data 1908 (nella quale come abbiamo detto ed disponeva che non do- tesse porre piede sul territorio italiano) anche in virtù dell'art. 90 delta le«ge di pubbdlcVsU cu/epa il quale suona testualmente cosi: . n M» ^term per motivi di ordine pubblico potrà ordinare che lo straniero di passaggio o residente nel Regno sia espulso e condotto alla frontiera ». Si anni»n,.u i» n»«»,^,i, =1 annunzia la presenttazione alia Camera da parte « deputati di Estrema SinAatradi I™ terrogazionl sull'arresto dell'Hervè I deputati f41" °iò attendono però di conoscere prima ««L^ al. «OT-rte telegramma Inviatogli a Cavour dall'onorevole Treves, per 11 gruppo parlamentare socialista, e dall'aw. Della Seta, per la Direzione del partito socialista, per protestare contro l'arresto dell'Hervè : a Presidente del Consiglio dei Ministri, Cavour: Arresto cdttadino Hervè suo arrivo a Roma ove venne propaganda pace internazionale oltraggia prdncipil fondamentali ospitalità, civiltà, libertà italiana. Protestando presso Vostra Signorie confidiamo Immediata revoca provvedimento poliziesco. — Per il gruppo parlamentare socialista, Treves; per la direzione del partito socialista, Della Seta >. Alle notizie trasmessevi questa notte vi ag. giungiamo ora qualche particolare sull'arresto dell'Hervè. L'Hervè, è stato fermato dinanzi all'Hotel Milano mentre stava per eh/trarvi e recarsi alla camera assegnatagli in compagnia di Arturo Velia, della direzione rted partito socialista, e di Luigi Voghera, dell'Unione socialista romana. L'Hervè si recò io questura senza opporre alcuna obbiezione a] delegato dl pubblica sicurezza che gli comunicava l'ordine del eroeitrnre di condurlo presso di lui. Il Velia ed il Voghera vollero accompagnare l'Hervè in questura; però quando vi giunsero, il delegato di P. S. di servizio invitò il Velia ed A Voghera ad allontanarsi. L'Hervè quindi fu introdotto solo nel gabinetto del questore U quale gM comunicò l'ordine di arresto. L'Hervè si rasseign6 senza protestare troppo vivacemente: intasato il Velia ed il Voghera attendevano nel corridoio della questura la scarcerazione deTTHerè, la quale naturalmente non avvenne. Invece il denegato di P. S. comunicò al Velila ed al Voghera che l'Hervè era stato arrestato petf ordine del ministro degli interni. Il comizio di stamane Per il Comizio antimilitarista di stamane alla Casa del popolo — Comizio al quale do-' veva appunto.j»artecipare l'Hervè, che si riprometteva di partire poi stasera, alle 22, da Roma alla volta di Parigi — erano state prese grandi precauzioni. Numerosi repartì di trujp•pa erano stati collocati nelle adiacenze del Colosseo, presso il quale si trova la Casa del popolo. Le adiacenze della Casa del popolo erano custodite da carabinieri e da guardie di P. S. Il rigore per l'accesso alla Casa del popolo era straordinario. Secondo disposizioni del questore, non sì poteva accedere al Comizio che mediante apposito biglietto dl invito. I partiti avanzati romani non hanno dimostrato di interessarsi soverchiamente a questo Comizio. Infatti fino alle ore 10,30 soltanto qualche centinaio di persone si era re» caio al Comizio, che era presieduto dall'onorevole Campanozzi. Questi alle 10 e tre quarti dichiara aperta (a riunione e, dopo avere spiegato brevemente le ragioni per le quali la Direzione del partito socialista aveva creduto opportuno di convocare il popolo di Roma a Comizio, protesta vivacemente contro l'arresto di Gustavo Hervé ed annunzia che alla Camera, oltre all'in ter rotazione gin presentata per la proibizione del Comizio d'oggi in luogo aperto, ne presenterà nn'altra per protestare contro la violazione delia libertà personale compiuta a danno dl Gustavo Hervé. L'on. Campanozzi ha poi degli accenni piuttosto vivaci contro la guerra dell'Italia con la Turchia, e riesuma nuovamente tutto l'armamentario antimilitarista che fu adoperato già' dai socialisti in principio della guerra italoturca. Le tirate del deputato socialista del primo Collegio provocano qualche incidente, poiché da parecchie parti ad un certo punto si odono delle voci gridare: « Abbasso la Patria! ». Quando l'on. Campanozzi ha terminato di parlare, prende la parola l'on. Francesco Ciccotti, il quale ricorda come la Mena Rygier, I-antimilitarista Tecentemente ass«ta dal Tribunale di Roma per l'imputazione di apologia ai regicidio, è stata arrestata in seguito ad un discorso contro la guerra Italo-turca pronunziato appunto nella stessa sala dove si tiene oggi 11 Comizio. Un incidente Il ricordo dell'arresto della Maria Rygdw, forse associato ad altre ragioni, provoca nella maggior parte del pubblico, che è composto in grande parte di giornalai scioperanti, vivi incidenti contro i giornalisti presenti. De. più parti si grida: « Sono stati i giornali che m hanno fatta arrestare! Fuori le spie! -^da» via' Farabutti!... p, e con questi ed altri sfimii insulti molti gruppi si scagliano contro il banco dove parlano gli oratori, e dove sono allogati anche i giornalisti. Questi non protestano e non rispondono alle provocasionii ma quando alcuno dei più eccitati incomincia a salire sul palco con sedie e bastoni, per tentare di colpire i rappresentawa dal giornali, che assistono aa Comizio, l giornalisti si alzano e cercano di dìfelidersi, mentre gli onorevoli Treves, Francesco Clccotti e Campanozzi si interpongono perchè da parte della folla non avvengano eccessi. Gli onorevoli Treves e Campanozzi sì danno attorno In mezzo al giornalisti, per convincerli che non si tratta che di plebaglia, la quale non sa perchè gridi e si slanci contro i rappresentanti della stampa. Dopo che il tumulto è durato ancora per qualche minuto, senza che si riesca a sedarlo, in mezzo ad una confusione generale, mentre una parte del pubblico grida: «Abbasso il Giornale d'Italia! Abbasso 11 Messagnero! Abbasso i boicottatori! », i giornalisti escono dalla sala, senza provocare alcun altro incidente. Il Comizio continua, ma essendo l'ora ormai tarda ed avvicinandosi il mezzogiorno, molti oratori inscritti rinunciano a pariare. Chiuda la serie l'aw. Conti, del Comitato centrale del partito repubblicano, il quale prende la parola sopratutto per scagliarsi contro l'onorevole Barzliai, « il quale — egli dice — nel suo discorso pronunziato al Comizio prò popolo lKUcanico, tenuto ieri sera, ha dimostrato dl non essere più interprete del pensiero del partito repubblicano ■; e l'oratore addita il deputato del V Collegio ai suoi elettori, perchè sappiano regolarsi nelle future elezioni politiche. Anche l'aw. Conti da ultimo ha qualche tirata contro la Polizia, per l'arresto di Gustavo Hervé. ET stato infine approvato un ordine del giorno, con il quale si protesta contro l'arresto di Hervé, e si dichiara la solidarietà del proletariato romano con quello internazionale nella protesta contro la guerra e contro le provocazioni della diplomazia. Quindi II Comizio senza altri incidenti al scioglie, ed i cinquecento partecipanti al Comizio escono dalla Casa del popolo a piccoli gruppi, dirigendosi verso le loro case, senza provocare altri incidenti.