Disgustosa scenata provocata da due tramvieri

Disgustosa scenata provocata da due tramvieri Disgustosa scenata provocata da due tramvieri Non è la prima volta, pur troppo, che dobbiamo accogliere giustificate lagnanze di cittadini per deplorevoli incidenti avvenuti sulla tranvie. Non vogliamo con questo asserire che tutto il personale in servizio sulla rete munì- cip^ e KU qUeua dena società Belga-Torinese ven*a meno a <Iuel sentimento di urbanità e Ner=>° la cittadinanza; riconosciamo, anzi, che nella loro grande maggioranza i tranvieri nostri sono coscienziosi e cortesi, e, più d'una volta, abbiamo avuto occasione di segnalare a ioro omr'0 atu dt onestà scrupolosa e di ben.a diligenza. ai^ dimentichi una cosa molto semplice e cbiara: ohe il sei-vizio delletranvie è fatto ad uso e per comodità dei cittadini, e non è sottoposto alca- priccio, per esempio, d'un manovratore, che voglia fermare la eua vettura j)on ai punti fissi segnati dalle targhette, ma dove più gli telanti. in questì cgsl ,jepi0Mvaii guaj a quel passeg, . *lft vdidtA rii nrot^re- *> ^OT°cne aresse la velleità di protestare, eo i*> frasi pepato cho si riceve in risposta, e di clamo pepate per un dolce eufemismo. Ora, non è giusto che il contegno «cortese di pochi - bqvndiduIdstettpanel Ufi di' grfàle individui debba risolversi in un danno morale verso tutta una categoria di lavoratori. Detto questo, ècco l'incidente che ha provocato Queste note. Nel "pomeriggio di ieri, poco dopo le ore 14, sopra una vettura tranviaria della linea Barriera di Lanzo si trovava, con la sua signora, ed una sua bambina, il capitano Bartolomeo Gastaldi, del 92.0 fanteria, abitante in via Valeggio, 24, Giunta la tranvia in piazza Palazzo di Città, presso lo svolto di via Milano, dove è segnata la fermata fissa, alcune signore suonarono 11 campanello d'arresto, ma il manovratore non se diede per inteso e continuò la corsa. Il segnale ripetuto non ottenne miglior risultato. Allora il capitano, intendendo fare rapporto alla Direzione della Belga-Torinese, per il contegno del manovratore, s'accostò al fattorino, e gli cinese il numero del conduttore. Il fattorino rispose con un no chiaro e tondo, e l'ufficiai*, anche più stupito di prime, andò sulla piattaforma anteriore, domandando al manovratore che gli favorisse il suo numero d'identità. Dapprima il tranviere non si voltò neppure, i rispose con parole insolenti. Alle rimostranze del capitano, il manovratore fermò la vettura e, voltatosi, lo colpi con un pugno. II capitano reagì vigorosamente, ma fu afferrato cito spalle dal fattorino, e dovette difendersi coi calci, riuscendo tuttavia subito a divincolarsi e a respingere anche il fattorino. Per fortuna intervenne urna guardia municipale, la quale trasmise all'ufficiale il numero del fattorino, il 548, e il nome del manovratore: Giovanni Gazzola di- Cario, d'anni 26, distinto col N. 937. Alia prima Sezione dei carabinieri, presso il ponte Mosca, il capitano Gastaldi discese e si recò a denunciare il fatto, dichiarando che sporgerà querela. Alcuni signori, che furono presenti alla scenata, offrirono all'ufficiale la propria testimonianza, « gli invieranno il loro nome per avvalorarla dinanzi all'Autorità giudiziaria. Ire disgrazie sol lavoro Cade da una "scala Porta,, , Un carro tambarello carico di sabbia, tirato da un mulo, in condotta di certo Felice Francese d'anni 21, nella borgata Regio Parco presso la casa 140, andò ad urtare violentemen te una » Scala Porta » sopra la quale stava l'operaio Ernesto Burzio di Francesco, d'annt 19, addetto all'impianto dei telefoni municipali. Nel forte sobbalzo la « Scala Porta » si rovesciò e il disgraziato operalo cadde ai suolo dall'altezza di circa dieci metri. Soccorso dai presenti e dallo stesso carrettiere, il Burzio apparve subito assai grave, perche da una larga ferita alla testa usciva in gran copia 11 sangue. Per cura di quelle stesse pietoso persone che l'avevano sollevato, venne quindi accompagnato alla vicina farmacia Arese per le più urgenti medicazioni. Ma il dottore che lo visitò dispóse per 11 suo trasporto all'ospedale S." Giovanni, ove venne ricoverato in pericolo di vita. I dottori Debernardi e Pavesio tentano con la trapanazione del cranio di poterlo salvare. Il carrettiere Francese fu dal carabinieri tratto in arresto. Precipita dal terzo piano Un'altra gravissima disgrazia è avvenuta, sempre nel pomeriggio di ieri, in una casa in costruzione di via Rivalla, all'angolo di via Pier Carlo iBoggio. Quivi il capomastro 'Mario Barbero, d'anni 21, abitante in corso Orbassano 71. mentre era intento a collocare ima lastra di pietra per la formazione di- un balcone al terzo piano, in seguito all'Improvvisa rottura d'un modiglione, precipitava con la pesante lastra fino a terra, producendosi la frattura complicata della base cranica. Dai suoi dipendenti il Barbero venne con dotto all'Ospedalo Mauriziano e ricoverato dal dottor Dardanelli in condizioni disperata. Egli infatti verso sera cessava di vivere. Sotto il proprio carro 11 carrettiere Giuseppe Beronzo, d'anni 5: abitante in via della Fossato n. 58. era ieri in coudotta di due cavalli attaccati ad un carro e transitava, verso le sedici, in corso Antonelli, stando seduto sullo sbarre. Quando il Bergonzo giunse innanzi alla casa n. 39, in seguito ad un forte sobbalzo cadeva a terra, rimanendo investito dalle ruote che gli passarono sul corpo. : "Alle suo gr:ua accorsero alcuni passanti, i quali, dopo aver fermato i cavalli, sollevarono l'infelice e disposero per farlo trasportare all'Ospedale San Giovanili. Il dottor Campora, che lo ricevette nelle sale dei pronti soccorsi, trovò che il Beronzo aveva riportata la frattura dell'omero destro. Fu quindi ricoverato e giudicato guaribile in cinquanta giorni. Scontra di tram vie La vettura tramviaria n. 85, innanzi alla casa 125 di corso Francia, causa, lo slittamento delle ruote investi quella n. 94. ch'era ferma l»er servizio di- passeggeri, dalla quale non esisteva però la prescritto distanza. Nell'urto, entrambi i veicoli subirono qualche guasto o i passeggeri furono violentemente sbalzati in avanti. Fra questi; certa Anna Pctrella d'anni 57, avendo battuto il capo contro un sedile, riportava una ferita all'occipite, per la quale fu necessario l'intervento del dottor .Mussi, che nella farmacia Cagltero la visitò giudicandola guaribile in 15 giorni. SMriPBCPVBlgc

Luoghi citati: Lanzo, Mosca