L'annuncio della vittoria a Sofia

L'annuncio della vittoria a Sofia L'annuncio della vittoria a Sofia (Per telegrafo da uno dei nostri inviati speciali). SOFIA, 31. Il primo squarcio di luce nel fitto mi- stero, che circonda questa guerra Vittorio- sa, è giunto durante la notte, dal campo nemico con un telegramma trasmesso da Costantinopoli a Vienna e ohe è riprodotto nell'ultimo bollettino della notte. In esso si afferma chiaramente come nella grande battaglia, che da tre giórni si svolge lungo la linea dell'Ergitene, I turohi abbiano la peggio attorno al punto principale costituì- to da Lule Burgas. jVerso mezzogiorno appresi che il Governo aveva ricevuto le prime notizie dirette sui nuovi successi e che si sarebbe atteso sta- mane a divulgarle. Queete notizie consisto- no, per il momento, in un telegramma di una sola parola, ohe il generale Rasko Di- mitrieff ha inviato dal campo al quartiere generale di Stara Zagora. Il Napoleone bui- sarò rome Raokn Dimitr»ff b nhinmato gare.,, come Rasko Dimitrieff e chiamato, per la impressionante rassomiglianza nella persona e per il fulmine di guerra che egli dimostra di essere, telegrafa: «blèstiasto», parola bulgara che significa «brillahtissi- mo». Non altro! Le truppe turche al comando di Muktar Pascià, fuggite da Kir Kilisse, sono dunque state raggiunte e bat- tute a Lule Burgas prima ancora di avare oltrepassato l'Erghene. La confessione nemica e il tacitiano telegramma del vittorioso generale bulgaro ci fanno preeumere il disastro turco più completo dei prece- denti. Soffermiamoci in un rapidissimo compendio di considerazioni, armonizzan do la nuova vittoria delle armi bulgare coni e e , i e i¬ le altre annunciate dall'occupazione di Viza ad oriente, fino al mare, per modo di impedire ogni possibilità di sbarco turco e oon le operazioni delle cavallerie alleate sulle rive del mar di Marinara a Rodosto, ei può dedurre che la massa principale nemica si trova costretta nell'angusta penisola compresa tra Luis Burgas ed il Bosforo. Faiendo perno a oriente, gli irresistibili eserciti dello Orar Ferdinando hanno compiuto una colossale conversione ad occidente, spingendo le sconfitte forze del Sultano nel loro ultimo rifugio. A guerra finita, non prima, oi sarà possibile conoscere quali successivamente furono gli atti di queeto mostruoso dramma. Oggi non è consentito uscire dalla linea essenziale. I bulgari, vittoriosi a Lule Burgas, a Dimotika, Babà Eski, a Viza e a Rodosto, lungo tutta la linea ohe precede immediata mente l'Erghene, possono puntare verso ledifese immediate della capitale turca. E'vero che a tergo dell'esercito vittorioso ri-mane Adrianopoli assediata, ma la sua ca-j . il- h „t „i.„„,i„«. r|,MM[M H ■f'ioesssnziale. I cinquantamila turchi, che vi ei„„_„ „i„r difendono, ingrosseranno fra qualche »><>'-no la già numerosissima schiera dei pri-. .... „- infine ohe da due giorni soltantoche le artiglierie di assedi-, bulgaro, tra-scinate per i terreni impervi a forza digionieri. Non è BUHIulC UDÌ ■ IDI I Vili IIUMVI wm M iwia.u tm ■*" r. ... -M « buoi e di braccia, fulminano la città. Soche qualche giorno fa lo Ozar Ferdinandochiedeva al padre cappuccino Salvatori,, . „ *, ,, fervente amico degli italiani, cappellanocattolico in campo bulgaro, se esistesse inAdrianopoli una cappella cattolica. — Si — rispose, il padre Salvatori. — Ebbene, — soggiunse il Sovrano, —\ preparatevi a celebrarvi domenica la messa. Muktar Pascià dunque è etato nuovamen--\Xfi !Jauuto. Avrete inteso che Maometto V a ei i iaveva mandato in regaio al nguo dei Gazr(Leone;, come il Gran Visir padre Muktar# «wroimacaMtaBOj "<a opaT' tempestata di diamanti, accompagnandola con questa d lettera: «Oaro fratello. Ti mando questo piccolo ricordo. Spero che ti accompagni vittorioso ovunque. Del dono che io ti fac ciò dovrai ringraziarmi da Solla dopo a verta rasa al suolo» La spada e la lettera con tutto il basa glio di Muktar cadevano nelle mani dei bulgari nella memorabile resa di Kir Kl- lisse ed ora fanno parte dei preziosi trefoli ehe si trovano nel treno reale di Re Por linandò. Una notizia raccolta da autorevole fon te segnala II ooneentramento di truppe tur-; che al sud di Dimotika. La vittoria di Luta Burgas avrebbe separato quel concentra»- mento dal resto dell'esercito turco. La vlt- tor,a> eul Lule Burgas non può essere 6ne un ,att0 Principale, deve estendersi ««ta » compleeeo frónte segnato dal- l'Erghene e dal corso inferiore della Ma- ■ » " ""r°" """"»™ m" • "•» oonsidsrarsl in modo com- mìnt%ra : plel° smora *redo pero di e8Mre nel wero tacendo ri ,e¥a™ «ome le linee dell'adunata turca siano tutte state s.ondate ed aggirate da. bulgari. I turchi non devono più considerare ohe la sola linea delle fortificazioni di Katalgia lungo la quale possono ancora portarsi le forze sopraggiungenti dall'Ana- tolia. ..fatto ohe lo Stato maggiore turo, non si muove da Santo Stefano è una prò- va dell'impossibilita ottomana di riuscire a , ™""«»"""L " , " r,UBB,ro ■ riannodare gli sperduti e divisi nuelei tur- ohi ohe sarebbero In grado ancora di costi- 'tuire una ,orla apprezzabile. Il fatto ehe Interi treni, che, avanzando inconsoi da ! etantlnopoli p«rt»tb«u».ii ,, MrM „„__„ _ m Costantinopoli verso il nord, vanno a «• nire la loro oorsa fra gli eserciti bulgari, sempre più Innanzi di quello ehe possa ra- Benevolmente ritenersi, conferma l'asserto w ■ . i >■ j dei bollettini bulgari ehe il comando in la nozione della situazione. La guerra turco-bulgara si è fulminea capo ottomano ha assolutamente perduto ,, mente trasformata m una serie di episodi etaooati, dove gli sperduti nuotai turchi procrastinano accanitamente con la vlo- lenza della disperazione l'ora fatale della <iaii m resa e delia disfatta. I turohi non combattono più con metodo ma con inaudita feroeia. La eertezza della deTpXontarr'e lllZl da luti 1.^ rota degli ufficiali turehi arresisi. « Se I bulgari vogliono, andranno anehe oltre Comi diceva un vecchio mag- |«ì0" turco- ,nvano "'Europa speri nella riscossa turca di domani. Forse è possibile ' - 7 7,. . ~. V 7 conoep,re 1 M»ur«,0> »"« I esercì- to bulgaro eia annientato per effetto del i fuoco nemico piuttosto ehe possa retrocede- - ^ . ^ „ /«- " va'°;« d,,fn«n'0 de' '«^o «elio sbar- I ramante dl Oatalgia non e certo tata da trat- ; i-imaetò irrMistibi- tenere "er mMo temp0 """P*10 "rwistibi- le di eserciti ohe hanno superate prove da leggenda. Qodesto sbarramento si distende " T n „Humtl M « K- da m«re a ma,e Der «"•> »V»"PP° «» « 8d è d,rtant« 40 Km; da,,a. ea«,,ta!°- 0na fitta bosoaglia innanzi alla linea delle opere "™ ■ aMaBDhl m- -Jlm 01 oaia,»,a w"'a »«aoon • JE,on, de,,e 0,,ere l"™"*"** "on sembra- no buone. I forti sono rimasti immutati 11M-tam M.M„« dal tempo ae,la guerra rU880"lurca- nessun dubbio ohe i bulgari faranno più sollecita- dubbio ohe mente anoora dei russi e torse con gloria — maggiore la strada che conduce Stefano. ARNALDO OIPOLLA SantaQuesto dispaccio spedito prima di quello ic/ie i lettori hanno letto in prima pagina ha r^.^ ^ lraslllUlsione uu ,/«irdo. Esso con, j ,c l)rimi. uoliiig w^hiU « tttfM Avita i ur^uu* *mrm,

Persone citate: Comi, Luis Burgas

Luoghi citati: Adrianopoli, Costantinopoli, Dimotika, Europa, Katalgia, Sofia, Vienna