Il Consiglio Comunale approva il progetto per la fabbricazione con villini

Il Consiglio Comunale approva il progetto per la fabbricazione con villini l'antica Piazza d'Unni I li Il Consiglio Comunale approva il progetto per la fabbricazione con villini pg(Sedata del 30 ottobre) La seduta comincia alle ore 16, l consiglieri già presenti però non raggiungono ancora la quarantina". FINO lamenta che molti fanciulli delle scuole elementari municipali siano mandati da ■una scuola all'altra per il soverchio numero di allievi che in talune classi vi'fiottò inscritti, tanto che in qualche scuola, coma in quella della Borsata Vittoria, ei sdoppiarono lò classi, facendo venire a scuola una parte dei bambini alla mattina e Una parie al' pomeriggio. SCTORATI lamenta, che la Società assuntrlce Bel dazio forese faccia pagare in, certi casi due volte il dazio consumo. Prega Hi-sindaco e studiare la grave questiono. Raccomanda poi al sindaco di interessarsi alquanto delle condizioni di pubblica sicurezza nella- citta. Pasta ricordare i parecchi casi di svaligiamento (H negozi avvenuti in questi Ultimi mesi.— alcuni dei quali sa andarono b vuotò non fu per merito- dellai Polizia — per ponipvendere come urga provvedere. 11 SINDACO assicura Fino che Hi Municipio provvede con ia massima urgenza ad elimiliare gli .inconvenienti da lui lamentati, « che, del resto, erano assolutamente imprevedibili, tanto eli» in una sola scuola le classi in un anno solo da sette dovettero essere portate a nuattordici. % Come vede, consigliere Fino^ La popolazione, 6 addirittura aumentata quasi d'un tratto del doppio... ». SCIORATI : — Ma non sarà mica aumentata , cosi tutta d'un tratto 1 Nove mesi almeno ci vogliono... diamine i (Ilarità^ FINO: — E anche dopo nove mesi, tutte, la pietà... nuova di popolazione certo non va ancora a scuola I Jl SINDACO dà quindi-assicurazioni a Sdorati., al quale fa anche notare che oramai tuiti gli agenti destinati olla nostra città sono cia effettivamente in servizio attivo. Avverte j che quello che si verifica ora fra noi è uno | di quei fenomeni di recrudescenza di delitti' che, purtroppo, avvengono in tutte lo città, compi-esa Parigi, che pur si vanta di avere la miglioro Polizia del mondo. Ad ogni modo, finche per questa questione farà tutto il possibile perchè si ponga un valido rimedio al grave male. Ad un'osservazione di Sdorati,, nota che le guardie municipali — sia pure della squadra ciclistica — debbono cooperare alla polizia ' della città, ma non possono sostituirsi agli I agenti di Pubblica Sicurezza. FINO replica che il fatto solo di aver dovuto in una sola scuola portare da 7 a 14 le classi 'dimostra come dagli ulfloi municipali si s!a 'mancato almeno di previdenza. Replica anche SCIORATI DACO legge duo lettor 'delle : amiglio Gasano, essendosi raggiunto i lettura del verbale dell La questione della Piazza d'Armi ■E n riprende la discussione sull'alienazione 'da terreni per fabbricazione della piazza d'Armi soppressa. I filNCERO è. nel complesso, favorevole allo deliberazioni proposte. Non che sTnasconda valore e l'unni zloni che furono non si sia sinora a*Iln. npC9sslW amministraMva fliranziaria 0!1 .ni ,,..,„, ziaua e,quasi legale in cui il Comune si trova di smo bllizzarc l'ingente patriinonio fondiario. ttlcorda che dal .1907 ad oggi sono oltre cinque milioni di alienazioni dì beni che si sono inscritti nei bilanci, senza mai riuscire ad iniElare tali smobilizzazioni : onde l'irregolare sitalo della cassa, e le ripetuto sollecitazioni die in, ogni circostanza: e-da tutti i banchi cono venute alla Giunta. Non si può dimenti,curc ciò, quando la Giùnta appare, llnal'nieiiie, animata dal desi!9erio di iniziavo' il necessario. * , E dire, che sTpuò lasciare, piazza d'Armi e vendere altri- terreni non è pratico : perchè per vendere, come si deve, parecchi milioni di terrea*, in'non lungo periodo bisogna averne di pronti per la vendita di tutte specie, centrali e perifèrici, di poco e di maggior costei, o non si può quindi metterò da banda Q lotto di piazza d'Anni, elio è il più importante q quello che meglio si presta per la vendita. ' Nè gli sembra fondato proclamare la necessita igienica di un parco In piazza d'Armi. Non bisogna dimenticare che 11 lotto è circondato ed attraversato da ampi viali, che occupano già ora oltre centomila metri quadrati, senza contare viali e vie che vi si apriranno, i'lie è contiguo a regione di villini: attraversati e:3si pure da ampi viali, cosicché, in linea igienica, la locaÉtà sarebbe proprio rjuella che meno abbisogna dei cosidetti spazi Uberi polmonari E non bisoana dimenticare anche eh* 1 parchi costano e non poco, e presentano gravi inconvenienti, od isolano le regioni retrostanti; e non bisogna neanche dimenticare che, se è vero che qualche volta • non sempre i terreni crescono di valore con t\i anni, non è meno vero che il danaro che Bggi e! ricava vendendo vaio circa il doppio fra 14 o 15 anni ed 11 quadruplo fra 28 o 30: e non ò certamente ben sicuro elio il valore dei terreni cresca in ugual misura. Il concetto di stabtllre un piano regolatore per piazza d'Armi deve dunque essere accettato. Ma quali le modalità? Faremo uncinano a diagonali o a scacchiera? Fabbricazione 11liera o fabbricazione vincolata? Vincolo a villini o a palazzotti o a casamenti? Le idee si possono dividere e suddividere? e se ciascuno volesse realizzate le proprie aspirazioni in tutti 1 particolari, non si verrebbe mal a capo di niente. Bisogna per le modalità minori, rimettersi alle Commissioni speciali che hanno studiato il problema, ed attenersi ai punti di viste generali1. Obbiezione seria, dal punto di. vista generale, quella che, costruendo troppo a palaz: sine, si isolano sempre più te regioni periferiche. D'altra parte, 1 vincoli alla fabbi'icaEione sono vere servitù che il Comune impone alla propria proprietà. Non bisogna esagerare Parrebbe quindi si possa approvare 11 trac ciato delle vie ed il vincolo per mia parte e lasciare per ora liberi i lotti che non si conta ancora di mettere in vendita. L'esperienza idirà se e come convenga vincolarli^ Voterà quindi.contro la sospensiva e pronomi lievi modifiche, nel senso detto, ai due ■aitimi comma della deliberazione. GRIBAUDI constata che in questi ultimi anni la fabbricazione, a Torino, si è tetta un po' a vanvera, in modo alquanto rivoluzionario A Genova, Milano, Roma, la costruzione si svolge in modo più organico. Egli vorrebbe che in Piazza d'Armi si affermasse quel principio di costruzione monumentale, desiderato da tante parti. Oramai, il Consiglio ha deliberato che la Piazza d'Armi deve essere costrutta: tra i vari generi di costruzioni, egli preferisce la costruzione di palazzi grandiosi; e vorrebbe ridurre al minimo la costruzione a villini, che ,contenta chi abita i villini stessi, ma non contenta punto chi abita ncL paraggi, perchè i villini sono terribilmente isolatori della vite cittadina ^iSnfente chr tutto il Borgo San 3»i»*«r> Lnon sia che un blocco massiccio, senza una•ola piazza Vcirrebne, perciò, che una parte di Piazza d'Armi, lungo il corso Siccardl, tosse serbata assolutamente a giardini e a campo di giuochi. Presenta in questo senso un ordine del giorno. '-'"'': ANGELO BOSSI esamina la questione dal lato finanziario, e crede che uno dei primi terreni che il Municipio deve vendere, sia quello di Piazza d'Armi, anche perchè questa costituisce ora una zona deserta, isolante, in mez10 a tanto fervore di costruzione. Comprende come nel Consiglio Comunale non ci possa essere molto entusiasmo pel progetto Chevalley, anche per i suoi precedenti; ma crede pure che allo stato attuale delle cose, e dopo il parere favorevole della Commissione d'ornato, esso sia ancora il preferibile. GIOVAWA, come vice-presidente della Società degli ingegneri, si compiace della favorevole accoglienza- che il parere della Società trovò presso la Giunta e la Commissione di ornato/Rifa tutta la storia dei vari progetti filaddlapassai davanti alla Società degli ingegneri ed garchitetti, che, dice, non ha mai agito, ia nes- csun momento, con secondi fini, ma giudicò nsempre con 1 criteri che fin da principio si fis- sarono per la fabbricazione di Piazza d'Armi, rSCIORATI non approva le proposta della I Giuntu» perchè, non crede che vi sia urgenza,cdi provvedere; poiché ritiene che la costruzio- i sne a villini sia contraria agli interessi citta- j dini, o perchè non approva il sistema che si svorrebbo adottare per l'ulienozione. 11 Munì-.rcdpio, prima di tutto, deve cercare di vendere I ciò elio a véndere è più difficile. Rileva poi che i vincoli, che si verrebbero a porre alla costruzione, non farebbero che rinvilire i prezzi dei terreni etessi. Voterà decisaménte contro la proposta della Giunta, dia favorisce solo i ricchi, tanto che non si stupirebbe se fra qualche, anno la Giunta stessa chiedesse poi al Consiglio l'abrogazione • di quei vincoli che ora vuole imposti. Crede che in qualunque momento si potranno vendere, e bene, i terreni di Piazza d'Armi. vnp sentarono proposte concrete prima, si è pat che il Consiglio stesso deliberò di non impe gnare la Piazza d'Armi se non a Esposizione finata soiliene In correlazione degli eventuali possibili \??Sfflgl nm^n^S10^ MSSf' L^^'^kM^/l^rl^i'^Jr™«,J?ero'4 favorevole ad una sospensiva, pur p?™1Ì^Td0nl cftn!ran,° al. parco popolare, e j fer"nrt?l0v a"a costA'uzionft a villini. ' itul'ROLA, per l precedenti suoi, ò perfetta- cmente contrarlo a qualsiasi sospensiva. RUe-1 va che è oramai dal 1004 che sj parla di alienare la vecchia piazza d'Anni. Se non si prc- dzRlsponde a Sdorati che vi è un'urgenza, 1 vse non assoluta, almeno relativa e amministra- ztiva anche per la parte finanziaria. ! SAccetta quindi le proposte della Giunta, dc-i*stinate. essenzialmente a. darò esecuzione a deliberazioni del Consiglio stesso. Fa notare che una tal rniaJe incertezza vi. è sempre in tutte le questioni edilizie: ma crede che .bisogna pur tener copto, in una risolu- zlone, dei pareri dello Commissioni c delle « °^1erva5lom P°jSB^M' Vorrebbe <inlmli che fancvpSsncUa adozione del piano dettagliato, la Ghuita tenesse- conto, nei limiti del possibile, dello osservazioni fatte durante questa discussione. GHERARDIN1 presenta, anche a nome dei Ripete cnVu Comune ha per circa 4 mi-! l „^il^Ii^tS^^ eSf22! alÌ?^!Ìi N°{1 l ^' ^»„ °r^^SwCo3?'?"?, ''^..t'.^IL'!1 a I'r,°.8et,t0 SS^^' 'P^^sto di quelli preseli- z ^L»1 IB?^^T^l%,Q e^J}v. l> £"c™; ri^rfi, " ì^to, 1 sS??efr B!SnnlCE«- visuale a quei palazzi clip, ora già es. u,8tono intorno ^ veccuia piazza d'ArnUf-In- lfatti quelli che oggi mettono avanti il prò- csono Clievalley, sono gli stessi che' patrocina- svano il parco popolare. aun progresso su tutti gl} attori presentati, LAVINI replica rifacendo la cronistoiila del progetto Chevalley. Note, che in esso due gros- Ll^gStS''- 2Sa^*^S^uÌ^3!S^ ^L^st^^SrlSf . ;?<?._gia_i?'JX°n?A£.?,e4a dArml I Capisce come la -Società deifli Ingegneri ab- aia r,«»„.„ „— .»„ /-k-..-ii„.. rbla potuto approvare il progetto CbevàHey, ma nnon capisce come oggi lo voglia Imporre al pConsiglio. (Sèsia dì. denegazione di Giovani), iDomanda se il •Municipio, vendendo il ter- sreno per palazzine, ricaverà lo stesso che a- pFsnmi.i-i li mKHnni 'iT*ff<r"èf»i>um fh* dnoMìaSto wàTffi. mi ha uiSfto chi Ssi avvicina al mezzo milione; tento che se eil Municipio volesse, potrebbe entrarne in pos- nsesso oggi, anziché fra venticinque anni. gINVREA combatte la sospenivu. e fa noiai-e ^che tutte lo volte che si vuole deliberare una ialienazione, so ne propone un'altra, Rile\a yche il consigliere Sincero ha già risposto in tantecedenza alle osservazioni di Sdorati. Non screde che in piazza d'Armi possano costruirsi Sabltazionl per la media borghesia e per le cias- mfi finanziarie. dSCIORATI : — Vendete per fare dei bei fab- cbricati : chi vuole la palazzina paghi il ter- sreno destinato ai giardini rINVREA trova che. meglio che in piazza '■ Pd'Armi, benché sia il centro geometrico della I città, gli edifici pubblici possono sorgere in «"aftri terreni che il Municipio ha già, o vena topresto ad avere wm^^S^ff^Si^SA. Cla Spianate di art-teUeria NCr^eThe il 3 Clievalley sia il più osfiddlsfaoente, perchè effettivamente non esi- stono lutti quei difetti clic gli si vollero ad- ! mdossaio e rappresenta anche in linea edilizia ; eaaWtt Cafona |si DoìraSStì ellminure ouel liroviirlio di strade ae viali che vi à diseSiato■ RlMte che Qarà ! &«vu«n w»ri «. uist-Biuny. nipote Lue uarairfvoto contrario alla proposte della Giunta. COMPANS dichiara clie l'impressione che gii fece il progeitto Che\-alley e stala abbastanza buona, anche perchè a da molto tempo non era più abituato che a progetti compilati da tiralinee municipali >. Egli non può accettare le«osservazioni di Sdorati... SCIORATI: Sfido io, lei è presideuite dei padroni di casa! illurllà). COMPANS credo che desUtnando la ìiiazza d'Aonaii ella—fabbricazione libera si, verrebbe ad aggravare anche più la condizione dei vec-1 SdtgNPnnnschi stabili che sono venuti in proprietà del Comune, eia cui alienazione «gli giudica oramai imporsi. Domanda una breve sospensiva, durante la quale l'Amministrazione dovrebbe procedere all'alienazione degli stabili pervenuti al Comune con la legge per le permute. L'assessore CERIANA rileva che sono ben 19 gli oratori che hanno preso la parola in questa discussione. Nega che il progetto Chevalley sia stato presentato al concorso... LAVINI: — Ho detto che ò stato presentato alla Commissione speciale pel piano regolatore delia piazza d'Arimi. Lo spiegazioni della Giunta CERIANA ricorda lo vicende del concorso bandito, i vaili pareri della Commissione d'ornato, che infine si dichiarò in massima favorevole al progetto Clievalley, approvato pure dalla Commissione per le alienazióni. Dal momento o^iindl che tutte le Commissioni speciali e competenti si dichiararono per- questo ' rcagphrdepm(..i*rt(rewì+*v nl-J , , , ■ , -» " , U=X?,f,iSSji ^Ln.f „saifnbe ussurtl0 rluviar?..ltt!t,v£JI?i] cq "€6Uone W nuoyi sj;".011 ,°ì d^^^m^r^^ìÌ.J\v'^ee:t^0^'v'a1' t™ TSXnrffi^Sfi- &*8r*v*£3£i d« ,-nS h? ^ ?iÌ,.?,ST' i)Rip?tS1 C^e Si tlvJinÀ ,2». ^.£^ir.» ii. ™nlesta "J1 i!K35e?.?-l!£_»£S88*. cl.le. rappreseli tano nelle dcittà moderne l'Ideale della fatobrioaslone. inIl SINDACO riassume le obbiezioni fatte alla i proposta della Giunte. Ripete che il Consiglio delibero già la vendite, della piazza d'Armi i e anzi una vendite svincolate Crede chenes^ suno voglia più nella fabbricazione della cittì cnuova quell'inesorabile scacchiere Un antri tem- cpi seguito. : :- f, Si parlò di possibile crisi edilizia- ora il lMuiiicdDio e ti Consiglio non devono iireocrii touai^sl cha-deeli interessi della SanJte- mmAiìT lPrì_L ... ^KJ2?SS^aS&.«SP9S ma>Kl°-.cfNcft1taronza dei cittadini e non di quelli dei proprictei'i ili casa. Del resto da 10 anni assistiamo ad una salita vertiginosa dello pigioni. Nemmeno 'ò sicuro che 1 prezzi dei terreni di piazza d'Armi continuino sempre ad aumentare in avvenire: abbiamo noi stessi a Toiino assistito a deprezzamenti incredibili di terreni. Fa notare che una riserva di ìerreuo il Municipio di Torino avrà sempre nell'area dello Stadium. Accetta le riserve proposte da sincero. i rapate che il concorso pon ha dato alcun 1 s saltato pratico, onde la Giunta con sicura coscienza ò venuta nei proposito di presentare quel progetto che le parve il migliore, .corno parve miglioro anche alle Corwnissioni onsultate. Rilova infine che nulla perde il Municipio endendo il terreno per villini anziché per abbricati grandi. Esclude assolutamente l'Inerenza del o potere occulto » cui accennò Ghe-ardini; naturalmente il Municipio non poteva espingere a priori chi si presentava con proposte di, acquisto di .terreni Ciò .anzi servì a fissare le basi del prezzi di vendita. Respinge la sospensiva perché non sa come la Giunta potrebbe studiare di più la tanto dibattuta questione: è ora che il Consiglio dica chiaramente se vuole o non che si venda la vecchia piazza d'Armi. Il SINDACO mette quindi ai voti l'ordine del giorno sospensivo di Ghenard'lni il quale oc coglie 11 *-oti favorevoli, 45 contrarli e 1 aste nuto (Compans). Votarono si con la minoranza Lavini, Fer raris e Molina-ri. GRIBAUDl ritira il suo emendamento purche te, Giunta si impegni a far abbattere lo steccato dello Stadium. E finalmente il Consiglio approva Je propo sta della Giunta con le modificazioni suggerito da Sincero, I La seduta- pubblica — sono lo 19 — è rio- viate a mercoledì p. v. Il Consiglio resta adunato In seduta segreta, per provvedimenti pel personale. duspH

Persone citate: Angelo Bossi, Compans, Giunta Ceriana, Sciorati Daco

Luoghi citati: Alì, Ceriana, Genova, Milano, Parigi, Roma, Torino