Come si è svolta la corsa

Come si è svolta la corsa Come si è svolta la corsa 11 Giro di Lombardia è destinato a vedere la propria fase risoluta con un arrivo in gruppo; in una lotta di corridori, per contendersi solo all'ultimo chilometro l'agognata vittoria, frutto delle fatiche dii una intera giornata di corea. 11 percorso della classica disputa di fine stagiono, relativamente troppo breve, e facile specie nello giornate di bel tempo, al confronto di altre importante prove ciclistiche su strada, non è certo l'ultimo coefficiente ai trionfi individuali. Gli stessi continui dislivelli, che si incontrano lungo il percorso, se contribuiscono a rendere movimentati e sempre vive le gare, facilitano però anche le marce a gruppi. E' raro il caso di gruppi completamente disgregati e fughe individuali. Cosi, da quattro anni a questa parte siamo abituati a vedere il na-stro di arrivo solcato da cinque o sei ruote, quasi contemporaneamente. Se, infatti, le pioggia incessanti, il fango, e il cielo, non rendono i 230 chilometri del percorso, estremamente aspri e dimoili, è solo in pochi casi che si può salutare al traguardo la vittoria di un isolato. Si era creduto dagli organizzatovi di poter trovare nell'abolizione della ruota libera il modo di evitare gli arrivi in gruppo, ma la corsa di oggi Jia dimostrato chiaramente che il rimedio non ha avuto efficacia. Quella di oggi è stata, senza dubbio, la corsa dei fortunati:, chi ha bucato non ha ripreso più contatto col gruppo. L'abbondante inghiaiatura delle strade ha pur troppo voluto molte vittime, di cui alcune fra i migliori. Disgraziatissinio, fra tutti, fu Micheletto, che ebbe ben tre bucature, e, nonostante egli fosse in ottima giornata. Alavoine si diede all'Inseguimento, dei primi, per oltre duecento chilometri. Altro provato duramente dalla sfortuna fu Azzini Giuseppe. Viva sorpresa ha prodotto invece il ritardo di Durando e Gremo, in cattiva giornata, mentre Borgarello che, dopo un brillante inseguimento, era riusoito ad unirsi ai primi, cadeva malauguratamente a pochi chilometri dall'arrivo, perdendo quindi ogni probabilità di vittoria. Brocco, che quest'oggi lia fatto una corsa superba, guidando per buona parte del percorso il gruppo di «leaders», per un incomprensibile errore di tattica, 0 per la noca fiducia nel valore degli avversari, che gli disputavano nell'ultimo tratto il trionfo, si è visto irremissibilmente rimontatp a pochi-metri dal traguardo, ed è opinione generale che se il francese avesse di poco ritardato il suo sforzo decisivo, la vittoria non gli sarebbe sfuggita; e. dal conto nostro, possiamo sinceramente affermare che nessuno, meglio di Ini. no sarebbe stato oggi meritevole, dopo la meravigliosa corsa fatta. Per Oriani, nessuna lode maggiore che quella di avere segnato il proprio nome accanto ai trionfatori della classica prova. A bordo dìi una comoda ed elegante 40 cavalli, di proprietà "del noto sportmann milanese signor Malgarini, abbandoniamo alle 7,15 il poligono di Boldinasco nereggiante di pubblico, avviandoci sullo stradale di .Gallarate e precisamente fin quasi dietro il passaggio di Rho. Ben presto lo starter-ha dato il « via 11 ai 67 corridori. Dell'alto dei nostri sedili li vediamo spuntare di lontano, avvicinarci velocissimi per apparirci man mano più distinti e riconoscibili. I corridori, come era faciie (prevedere, sono ancora tutti in gruppo si mantengono nel mezzo della strada mentre dietro ad essi 10 automobili seguono la marcia. Vi 0 lievissimo strato di nebbia, ma la strada piana e liscia invita i corridori ad un passo sostenuto. Corriamo su Alio, dove quel laborioso passaggio a livello tiene in viva apprensione organizzatori e giornalisti : in breve volgerò di poche diecine di minuti sono più di- venti ,tremi che devono passare, obbligando cosi alla chiusura dei cancelli sulla strada provinciale, che sta per essere per corsa dai concorrenti. Non vi ha che un lieve frattempo, nel quale 1 passaggi saranno aperti dalle 7,32 allo 7,10 e molto saggiamente si è pensato dagli organizzatori di dare ili « via » in modo che i corridori abbiano a trovare i cancelli aperti. I calcoli sono tornati anche questa volta a meraviglia ed il passaggio a livello è attraversato da tutto un plotone. Anche questo incubo è sfumato e possiamo' proseguire sulla strada per Gallarate. Sono alla testa Micheletto, Durando, AJmo, Azzini Giuseppe, Cervi,,Brocco. Mentre nessuno dei migliori manca nel gruppo, circa cinquanta corridori inaiano le vie strette di Legnano ed ancora tutti in gruppo compatti li scorgiamo allorchè attraverso lunghi e spaziosi rettilinei tocchiamo Cavaria. Fra «li ultimi scorgiamo Berthet. Alla svolta di Cavaria, dove la strada forma un angolo acuto in discesa, le automobili si serrano a ridosso, strette vicino dall'azione dei freni sul disllvello improvviso. I concorrenti scompaiono dalla vista, ma nessuno cade. Si sono già percorsi i primi cinquanta chilometri e finora, cosa strana, nessuno dei corridori ha avuto bucature. ìvon andrà molto però che la nostra riflessione sarà subito frustrata Questa è evidente e difatti poco prima di Gaz zata vediamo intenti a riparare Barlottlni e Zecca. Sotto Varese, od un aumento di andatura, rimangono lievemente staccati Brizzi e Fiaschi con Alavoine 0 Berthet. Poi all'in gresso di Varese Rossignoli, attraversando lo rotaie del tramvai, va od impigliare malamente nelle medesime ed ha la ruotaf anteriore sfasciata. Il pavese abbandona. Non abbiamo avuto il tempo di riaverci da questa non gradita sorpresa, che un'altra ci attende. Micheletto ha entrambi le gomme bucate. Nessuno dei bianchi-celesti si è avveduto dell'incidente occorso al duce della équipe. Micheletto è ab bandonato alla propria auirjne. Egli .non si dà ad ogni modo per vinto e dopo non più di due minuti è di nuovo in macchina par tentare di riprendere il gruppo sulla Valcuvia. Sulla Valcuvia La pedalata del campione di Salice è mera, vigliosa: Cur.vo. sul manubrio, egli pedala velócissimo, scrutando Innanzi, se può scorgere il gruppo dei fuggitivi. Seguiamo la marcia di questo uomo, che ha qualche cosa 'di singolare. Le rapide svolte sono prese in piena volata. Nella discesa di Gavirate egli può raggiungere Cassetta, che subito sorpasso. Sono poscia raggiunti e distaccati. Brizzi. Berthet. Abbandoniamo un momento Micheletto, per rimontare il gruppo dei primi, che stanno per affrontare la prima ed aspra fatica della giornata: la salita di Brinzio a o n i i i a o l l o ; e e a e i o i o e n a, i e n : i e, e i è » i e a a i o ni mo e a e z e ae o e o ao e i i na, a a e i e n o a i Brocco, Pavesi. Torricelli, guidano il grup-Po ad im passo oltremòdo sostenuto, verso la lunga salita della Valcuvia, che, forse, potrà offrire occasione alla risoluzione delia prima parie della corsa. Oltrepassato Clttiglio, l'ascesa dii Brinzlo si presenta innanzi al corridori. Sono cinque, o sei chilometri di aspra salita, che si inlza con strettissimi « tourniquets ». Al basso si scorge tutta la schiera dei corridori, che sale e si snoda, scomparendo e comparendo, ora con .-iiuuu, .-LttuiiJdieuuu c tumtwrouuu, via w« alla testa Brocco, ora Torricelli, mentre .seguo- 110 Ornando, Borgarello, Aberger. Pagani, Snntliià, «Cervi ed altri ancora dei più noti. SI vuole dare battaglia sulle altura Al Brincio. Brocco monta con facile andatura, con al fianco Pavesi. La strada sale a brusche svolili e con pendenza realmerite_forte. Non pochi cedono, c la caraneristica fila il ali litiga lentamente. Slamo ormai pressoché sufto. vetta, in vista del controllo di Brinzio, il primo controllo a firma che incontrino i corridori lungo il percorso. Esso è situato proprio al sommo della salta, dove è riunita, tin attesa, una vera folla di appassionati. Per primo di francese Brocco può segnar la propria firma di controllo seguito quasi immadiatamento da Pavesi e Torricelli alle 10,18. Poco dopo, in fila indiana, seguono Canepan, Oriani, Cocchi, Durando, Cittera, Beni, Ago IIstoni. Derulter, Borgarello. Rho. Pochissimi approfittano del postò di rifornimento, poiché a tutti preme di mantenere la posizione aoqul-1le'stata. Nella discesa che conduce et Varese, . strade sono oltremodo inghiaiato di recente, e non pochi sono coloro che lamentano bucature. Cuniolo, Galletti, Santina, Aimo, Reinwald, Cocchi, Pratesi, Slvocci, Cruppetondt, Derujter e Pagani sono le vittime da noi osservate solo in questo breve tratto. Attraversiamo per la seconda volta Varese, con alla testa Brocco, Torricelli e Pavesi, se»guìti dai gruppo che abbiamo visto firmare subito dopo ai primi a Brineie, coi vuoti la? sciali dai corridori vittime di bucature. Dopo qualche secondo lasciamo il controllo per rimontare in ordine le loro file. L'esperienza ci lascia pensare che i primi giunta non potranno mantenere il vantaggio ai se- ^SSSKte^ Per Hlétrito di verde, la lunga fila indiana si rlooji-giunge ai primi tre. Il ricqnglungimento ha oer effetto un simultaneo indugio di tutto Uper effetto un simultaneo indugio di tutto plotone e parecohi approfittano per rifocillarsi durante la marcia La giornata è splendida e. il solo comincia ora a farsi sentire. iNei gruppo si alternano al comando con Brocco, Albini, Cittera, Oriani, Borgarello. (Durando e Agostoni. I trenta chilometri che dividono Varese da Como sono percorsi senza più nulla di notevole, ed ò alle 11,26 che raggiungiamo finalmente 'il secondo posto di controDO a firma. Sono 14 i corridori che arrivano e firmano, quasi simultaneamente per ripartire subito, e fra essi sono: Brocco, Chironi, Cittera, Albini, Canepari Oriani, Petiva, Verde, Pavesi. Borgarello e Durando. Quest'ultimo si attarda alquanto ài posto di rifornimento e riparte dopo qualche minuto. Sono nel secondo gruppo, a cinque minuti dal primo, Alavoine, Berthet, Gaietti, Santhiio e Cruppeiandt; quindi: Aimo. Cervi e Derujter. La fuga di Agostoni e Broooo Lasciamo ben presto aocho noi il controllo di Como per assistere all'attacco della salita della Cappdlletta. Vediamo Durando marciare assai lentamente e con grandi sforzi. 11 torinese non appare certamente nella migliore giornata. Su questa salita si fiaccano altra energie e sembra che nemmeno qui si possa delineare la velocissima. Un lieve tentativo di fugo da parte di Brocco e Verde è subito frustrato da Pavesi e Albini. Brocco conduco sempre ed a passo sostenuto, tanto òhe l'onore della sommità della Cappe! iota spetta a lui. Vicinissimi gli sono Vorde e Albini, seguiti da Pavesi. La seconda duna fatica della giornata vuole essa pure le sue vittime e fra i primi è'-Pavesi, che per l'eccessivo sforzo attraversa ora un momento di defaillance. Fra Erba e Puslano si ricongiungono ai primi Oriani, Bargarello, Torricelli e Agostoni, e tutti e sette marcianS veloci verso Bergamo. E' a Ponte San Pietro, a dieci chilometri prima di Bergamo, che per poco la gara non si decide a 'favero di Agostoni. Sullo sconnesso selciato di questo paese, il vincitóre del Giro di 'Emilia, contendendosi in uno sforzo progressivo e pedalando velocissimo, può prendere al gruppo cinquanta metri di vantaggio, che vanno gradatamente aumentando. Qualche indecisione del gruppo staccato, poi uno scatto nervoso di Brocco, ebo da solo si accinge all'inseguimento. Lo 6torzo il coronato da successo e (infatti dopo mi solo chilometro, il fuggitivo è raggiunto e i due marciano a Tortissima andatura verso Bergamo. Il terzo ed ultimo controllo a firma vede passare l'italiano e il francese a quasi un minuto di vantaggi» sugli aOtri. Sono questi: Borgarello, Oriani, Torricelli e Verde, | quali, posti, a conoscenza del distacco dei due fuggitivi, decisamente 6i danno ad inseguirli, alternandosi sovente al comando. Attraversando Oslo possono prendere contatto con Brocco ed Agostoni. Ulia volta ricomposto il gruppo, la corso ri¬ prende la sua monotonìa, e nessun corridorevede ropportunità di Impegnarsi più in sforzi prematuri. Un. malaugurato Incidente viene atogliere, proprio alle porte di Milano, ogni probabilità di successo ad uno del migliori uomini: BorgareEo, clic oggi aveva riconfermato tutte le sue ottime qualità,. A causa di un maldestro velocipedastro, che improvvisamente lo urta, Borgarello cade malamente, trascinando Brocco. Mentre quest'ultimo può subito riaversi e riprendere ìq corsa. Borgarello riporta qualche lieve contusione, che basta a togliere la, probabilità di ricongiungersi ai primi. Siamo ormai al traguardo, e lo vittoria viene disputata in volata sulla pista dol Trotter. GIULIO KORNER. L'ordine di arrivo ufficiale l.o Oriani Carlo, di Sesto San Giovanni, alle ore 14,55'30", avendo impiegato ore 7,7'30"' apercorrere 1 230 Km. dsl percorso: 2.0 Verde Enrico, di Fresonara; 3.0 Brocco Maurice, di Parigi; 4.0 Torricelli, ad una macchina; 6.0 Agostoni, od una macchina; 6.0 Borgarello, •alle ore U.oQ'W; 7.o Albini, alle oro M,57M9";! S.o'Coiitrpart, a ruota; O.o Girardengo; 10.o' Bertoretti; ll.o Petiva; It.o Ghlroni. alto ore 16,1433"; 13.0 Bordin; 14.© Tibiletti; 16.0 Garavaglia; JG.o Alavoine; 17.o Cervi; 16.0.. Bassi; 19.0 Aimo; 20.o Crupelandt; Sl.o Grcrrfo; 22.0 Grandjean; 23.o Conteeini; S4.o Sivocci; 25.c Brizzi, 26.0 Beinivald, alle, oro 15,40.29"; B7.0 Cassetta; 28.0 Fiaschi; 29.o Glupone; 30.0 Sala; ^pa^mf^GalrtU Durando *e 0Benf°'pu're esitano 'pochi me- ' 2Xe?,V,mJi ìì ^SSKr-'Si, Sr^gg ìarrivo