Le disciolte schiere turche partono a gruppi

Le disciolte schiere turche partono a gruppi Le disciolte schiere turche partono a gruppi | Nessuna opposizione araba {Per telegrafo dal nostro inviato spedate) TUNISI. 19. Due automobili portarono oggi a Tunisi 12 ufficiali turchi, tra i quali certi Annullali Effendi, Fuati E min Effendi, Hussein Effendi. Essi provenivano dal confine, che i dodici ufficiali avevano raggiunto da Azizla Ip sei giornate di galoppo a cavallo o su cammelli. Gli ufficiali vestivano il barracano, e a causa del disagioso, lungo, e fórse pericoloso viaggio, dimostravano di essere stanchi. !, Li avvicinai, per avere informazioni sulla Situazione al campo arabo-turco, ed ecco quanto mi fu possibile sapere. ' La notizia della soluzione del conflitto tia portato la costernazione nelle file degli arabi combattenti. Già da qualche giorno se ne aveva sentore, ma molti si illudevano che le trattative sarobboro naufragate. I capi arabi si riunirono ad Azizia per prendere una risoluzione e deliberarono di lasciare in libertà le schiere turche per obbedire agli ordini del Sultano. I Fezzanesi, esasperati, abbandonano il campo e tornano alle loro terre in attesa degli eventi. Nesciat Pascià ordinò alle truppe, che già erano disposte per ostacolare la minacciata avanzata italiana, di'ritirarsi su Azieia e di cessare ogni movimento in attesa di ordirli. Venne poi il telegramma annuiitfanté. la pace, preceduto dì due giorni dall'ordine del rilascio della Missione Sforza. Il motivo delio sconforto degli arabi deve cercarsi in considerazioni puramente economiche. Gli ufficiali turchi mi hanno detto che, durante il periodo della guerra, i denari non mancavano mai e non si sapeva nemmeno da quale parte venissero. La soluzione del coriflitto mutando lo stato di cose rende pensierosi gli arabi per l'esaurimento della facile vena aurifera. Richiesi pure ai detti ufficiali come veniva accolto il dominio italiano, e mi dissero che gli arabi sono ancora impressionati delle savere misure italiane adottate dal Governo nello scorso ottobre, dopo la rivòlta-di Sciarasciat. Essi temono nostre nuove repressioni ed attendono promesse. I turchi vengono lasciati liberi di andarsene e nessuno pensa di trattenerli. Disciolte le milizie, a gruppi osso raggiungono il eonfine. Altre informazioni mi vengono riferite dal tripolino Gubelli Mahumud Effendi, ufficiale turco tornato ieri dal Garian. Egli lasciò il campo prima che giungesse la notizia della pace. Seppe dell'ordino di Nesciat Pascià, del ritiro defilé truppe al confine, e afferma che le truppe si sono ritirate tra Tarhuna ed Orfella. Il mio interlocutore mi diede del capitano Moizo ottime notizie. Con altri due ufficiali, il capitano Moizo si trova presso Jeffren. Gon la sua giovialità il prigioniero sollevò grandi simpatie, e Gubelli Effendi' ne parla con affettuosa ammirazione. : Pure con affetto egli mi ha parlato dì ! Tripoli, che ardentemente sogna di rive? aere. Sull'atteggiamento degli arabi è inBerto e non sa che cosa dire. Afferma anch'esso che nell'interno della Trìpolitania domina l'impressione delle repressioni dell'ottobre passata, ma non sa pronunciarsi mila possibilità'che gli arabi proseguano la soli nelle ostilità. Parla volentieri del passato. Ricorda il figlio di Hassuna Paicià, morto di colera al prinicplo della guerra, e pensa, come dicevo, a Tripoli, anche se la città 6 italiana. 1 dodici ufficiali pare ohe lasoieranno Tunisi domani, diretti a Costantinopoli. Della Missione Sforza, ohe secondo i detti officiali avrebbe dovuto essere ad Azizla il 15 ottobre, mancano sempre notizie. GIGI MICHELOTTI.

Persone citate: Hussein Effendi, Moizo

Luoghi citati: Costantinopoli, Tripoli, Tunisi