Una specialista in furti di pizzi e camicette

Una specialista in furti di pizzi e camicette Una specialista in furti di pizzi e camicette La ventitreenne ricamatrice Maria Bitondi, giunta tempo fa da Lecce nella citta nostra, si era stabilita in via Scuderie Reali, al numero 3, ed aveva stretto relazione con un giovanotto di buona famiglia, certo .Marcello Deamicis, da Alessandria. Trovando assai scarsi i proventi del suo lavoro e d'altra parte abbondanti le esigenze nell'amante, la bruna ricamatrice e«cogitò un mezzo che a parer suo doveva essere infallibile per far denaro. Nelle ore in cui. maggiore era il concorso, introduceva*! «ssa] nei principali- negozi di mode e confezioni, elegante e garbata, manifestando al proprie: tari il desiderio di acquistare molta merce. L'attenzione dette compretrice ai fermava più spesso ai /pizza di valore ed alle fini camicette di foulard, dimostrandosi sempre incerta sulla scelta e poco soddisfatta a volte della forma, a volte dei ricami o delle guejhizioni. I pazienti negozianti, lusingati dal modi insinuanti della giovane cliente e dalle larghe promesse ch'essa scioglieva ih una simpatica e chiara parlantina, levavano dagli scaffali tutto ciò che di meglio tenevano custodito nei grandi cassettoni, e non «'accorgevano che la donna faceva sparire nella sua borsa, ad ogni loro nuova ricerca, la camicetta od il pizzo che le capitava a portata di mano. Esauriti tutti l campionari, con un sorrisetto e l'assicurazione che sarebbe tornata il giorno dopo, essa lasciava il negozio di mode e confezioni, naturalmente senza acquietar nulla, pronta a ripetere in altro luogo il suo giuoco. Imperturbabile e sicura. Per realizzare i loschi guadagni, la Bitondi vendeva dt qua e di là la refurtiva o la impegnava alle succursali del Monte dì Pietà. Ma un brutto giorno la Questura, venuta a conoscenza dei fatti delittuosi, iniziò per conto suo le priiù attive indagini, le quali diedero ottimi risultati. Neiraspartainentino di via Scuderie Reali, al numero 3. irruppero l'altra mattina gli agenti1 della Squadra Mobile e trovarono le. bruna ricamatrice ancora in letto e accanto a lei il giovane suo amante Marcello Deamicis che dormiva profondamente. Fu un -triste risveglio: perchè le guardie di P. S., dopo aver imposto-ad entrambi di vestirsi, eseguirono una minuta perquisizione in tatti-i più riposti' angoli della piccola stanza. Di sotto ai materassi e tra le coperte, la prova del furti apparve tanto chiaramente da legittimare un Immediato arresto. (Più di cinquanta camicette di seta e foulard v'erano nascoste e, tra queste, pizzi, ventagli di struzzo e tartaruga, guernizioni. trine... Dapprima la Bltondii, •mentre ' Tannico suo protestava d'essere Innocente, volle far credere di aver comperata tutta quella merce; ma in seguito alle insistenti domande del delegato Cesare Bossi, -fini per confessare d'aver rubato con runico scopo'dl procurare all'amante una vita comoda e signorile!.... La refurtiva è ora depositata dn Questura a disposizione del derubati. La ladra ed il complice suo furono condotti alle carceri. astLsl

Persone citate: Cesare Bossi

Luoghi citati: Alessandria, Lecce