I solenni funerali del sottoten. Regazzoni

I solenni funerali del sottoten. Regazzoni I solenni funerali del sottoten. Regazzoni " Che io soffra per tutte le madri... „ lAsalmadelsottotenenteGiovanniRegazzonl, la cui drammatica fine ha avuto una cosi estesa eco di compianto nella cittadinanza nostra, è stata acccompagnata all'ultima dimora da una folla* imponente, chiamata dal desiderio di rendere un ultimo tributo di omaggio alla memoria del Baldo giovane, che, animato da un entusiasmo d'amore per la Patria, alla Patria diede tutta le energie del suo braccio e della sua mente. Giustamente il generale -Buggeri LaderchL il giorno della sciagura, dinanzi alla salma dell'ufficiala che i colleghi commossi circondavano a capo scoperto, aveva salutato nel Regazzoni una vittima sacra del dovere. Alle oro 16, ora fissata per la mesta funzione, erano presenti quasi tutti gli ufficiali del vari Corpi della guarnigione, con a capo il tenentegenerale Escard comandante della Divisione, ed 1 maggior-generalt Lane, Etna, RuggerHLaderchl e Franco, targa era, naturalmente, la rappresentanza del Corpo speciale di aviazione, con a capo il colonnello Montezemolo ed 31 Capitano Bolla. Numerosissimi erano pure i giovani della Scuola di applicazione e quelli dell'Accademia militare. I tenenti Raviola e Marziale rappresentavano il reggimento di artiglieria di sede alla Venaria. Fra le personalità civili erano l'on. Montù, l'assessore Bolmlda per il Municipio, il cav. Scrimaglla pel prefetto, U procuratore generale comm. Piliciano ed il sostituto procuratore generale cavaliere Colombo, 11 consigliere di Cassazione comm. Gonella ed il consigliere d'Appello commendatore Sbarbaro.. La bara, trasportata 6Ul carro da giovani colleghi e da alcuni congiunti, dopo un breve percorso nelle _vie che fiancheggiano l'Ospedale militare, entrò nella chiesa annessa all'edilìzio, ove fu data l'assoluzione. H corteo era preceduto dalla Musica del 50.o finteria e da un plotone del 6.o artiglieria. Seguivano, col clero, tutti gli ufficiali e numerosi cittadini. Una folla imponente ha assistito al passaggio muta e reverente. Immediatamente dopo il carro venivano, ool padre, alcuni congiunti lacrimanti, la famiglie Pagliano. Bargilli, Soldati; e Corvetto. Finita la mesta cerimonia, la bara venne riposta sul carro ed il corteo si .rimise in marola, facendo una breve sosta nella parte •pposta di piazza Carlina. Ivi diede il saluto Sila salma l'on. Montù, in nome della Società di aviazione e del Battaglione aviatori, per incarico del Comandante della Divisione. Ringraziò per la famiglia il prof. Bargilli. Il comm. Rpgazzonl disse ancora poche parole di ringraziamento alle personalità presenti, augurando che la morte del figlio suo dilettissimo possa chiudere la serie dei sacrifizi offerti per la grandezza della Patria a tutti cara. Il corteo, quindi, prosegui per il Camposanto dove 'il tenente-colonnello Carlo Ferrarlo — che fu .comandante di gruppo di artiglieria durante tutta la campagna di Libia e che ebbe al suoi ordini il sottotenente Regazzoni — portò all'Estinto il saluto del fratelli d'arme combattenti. « Pareva nato — disse il ten. col. Terrario — sotto il manto della fortuna: forte, simpatico) era di invidia a tutti. Io lo ricordo quando nel castello di Vigevano, nell'affannosa composizione dei reparti, che per ordine improvviso si dovevano mobilitare, egli si presentava in gran tenuta al reggimento, di fresco uscito dalla Scuola d'applicazione; mi inspirò subito speciale simpatia, e. ricordandomi che vi era ancora libero un posto, gli dissi: a Vuol venire alla guerraT». — a S'immagini - ini rispose vado a salutare mia madre e sono con lei ». Tre giorni dopo partivamo. « Il singolare inizio di carriera si accentuava nella prima battaglia: nella giornata di Heunl egli si trovava con la sezione isolata presso il forte di Mesri e vi si comportò cosi bene da meritare di primo acchito una, proposta di .ricompensa ai valore. Dopo sei mesi di campagna il Comando del Gruppo veniva mandato a Buchemez per seguire le sorti della Divisione Cartoni'; egli si presentava a ma ed insisteva perchè lo conducessi meco; naturalmente aderii e cosi egli prese parte a tutte le operazioni che da Macabez condussero a Zuara. « Era dall'inizio della guerra che mi parlava, della sua passione per l'aviazione. Presentatasi l'occasione di passare nel corpo degli aviatori, io purtroppo l'appoggiai ed il trasferimento avvenne. Due giorni prima di SidlAli ebbe l'autorizzazione di tornare in Italia: si sentiva vicina la battaglia, egli domandò dì [restare : acconsentii; combattè a Sidl Ali e vi si distinse in modo da indurmi a presentare una nuova proposta di ricompensa al valore. « Or tanta gloria giovanile è qui racchiusa nella fredda bara! .< Regazzoni ! Io ti porto il saluto affettuoso 'dei tuoi fratelli d'arme. Senti: il tuo fratello prediletto è morto insieme a te: di to più fortunato è morto di una palla nel petto a Zanzur. Di lai parlerete delle nostre venti battaglie, del vostri compagni, del vostro maggiore. Noi parleremo di voi e sempre vi indicheremo ai giovani come modello di' ardimento e di fede eII spingeremo sidlo vostre bare, perchè, sentano come intendevano l'amor di Patria questi pazzii sublimi, che gettarono sorridenti la vita per la grandezza d'Italia. « Ed ai genitori cho seppero alla Patria educare slmili figli, noi porgiamo il nostro tributo di dolore: possa confortarli 11 pensiero che alla morte corrisponde una nuova vita di affetti e di gloria nell'Esercito e nell'Arma, che ne scriveranno l nomi sulle loro pagina gloriose ». Ouesto ricordò il ten. colonnello, tra la grande commozione dei presenti. Ma è necessario ricordare un altro episodio, quello della madTe del povero ufficiale. L'eroica signora dopo aver vegliata tutta la notte la salma del Merlinolo, aveva assistito alla messa celebrata nella cappella ardente dell'Ospedale, ed alle -oarole dì condoglianza che il colonnello Montezemolo le indirizzava, aveva risposto con voce tremante di lacrime: « Colonnello, tutto il mio doloro lo l'offro a Dio, come wi olocausto. Voglio essere lo a soffrire più di tutti e per tutti, perchè 11 mio possa, comprendere anche il dolore dello altre madri dì aviatori. Iddio accettando il mio sacrificio non ne farà soffrire più nessuna... Che io soffra per le madri italiane o per la gloria della Patria! ». Le condoglianze Sono giunti alla famiglia già oltre 700 telegrammi di condoglianza. Il ministro Spingardl ha cosi telegrafato al Comandante del Corpo d'Armata : « Vivamente addolorato tragica morte sottotenente Regazzoni, vittima compianta del suo generoso ardimento, prego far pervenire alla famiglia dell'Estinto ed al Battaglione Aviatori le più profondo condoglianzo ». Affettuosi telegrammi hanno spedito gli onorevoli Battaglieri, Di Rovasenda, Ottavi, 11 senatore Lucca, molti Presidenti e Procuratori generali di Cassazione e d'Appello, alti funzionari, professori d'Università, personalità dell'aristocrazia, ecc. Splendido è il telegramma giunto dagli aviatori di Parigi.

Luoghi citati: Camposanto, Italia, Libia, Lucca, Parigi, Venaria, Vigevano, Zanzur