La vanga e il sapere

La vanga e il sapere La vanga e il sapere g(Tribunale Penale di Torino) , Quando Filippetto Feltrinelli compi ventidue anni, suo padre e sua madre, onesti vignaiuoli nè ricchi nò poveri, guardandosi désolatamen- te negli occhi dovettero dirsi sconsolatamente J* e e|u non aveva fatta la bU0Ila riusclta che speravano, e che avevano diritto di sperare dopo i tanti saorifici compiuti per lui. Questa ^S°£<L*, ^..i^S^&L^M1 A specialmente quando, come appunto quelli di Filippetto, mettono della vanita quasi dell'orgoglio di merito proprio nella riuscita del fl- C cosplcut dell'illustre personaggio. , Il Barilari, che aveva tentilo tale posto per ! »«i !"« nwuuuuuu paiBiiiu (iuhuuuw |ib» | cne tempo fargli sperare cn<J Filippetto potesse i un giorno o l'altro diventare un astro maggio-1 re. Mamma Feltrinelli, Che da buona massaia ' j badava 01 soMo- sanava solo delle stala pie- ne di marenghi. Cosi quel giorno avventura- ; tisslmo che Filippello (11 quale per un mo- [mento corse diritto sulla via della virtù come : " I' gliuolo. Le aspirazioni di babbo Feltrinelli e di »namma FoltrlneU1 potrebbero apparire mo- dest,ei 88 non sj pensasse che tutto al mondo 6 relativo e cosi anche l'importanza della car- di lettere (come essi dicevano, con mal celata M^"»' *os!°, f SÌS^°f«nd; ' tlcolare di S. E. ed amministratore del tonai, cosplcul dell'Illustre personaggio. I Il Barilari, che aveva tenuto tale posto per ! ìrSJWt^'r^T^M^ \ aslri mlnorl _ avéva mu> un glorno u pur. roco — rispondono della luce degli astri mag. I Siori. Forse le illusioni dl babbo Feltrinelli e ■ ia sua astronomia paterna poterono per qua!-1 luu tram sui regoli) scrisse: sono vice-segre- j tarlo di S. E., babbo Feltrinelli gridò in fon- : do al suo cuore gonfio d'orgoglio e di commo. jzione: Ci siamo!... e mamjma Feltrinelli, con a .un lampo vivido nelle pupille grigie e grifa- gne, pensò nel più riposto della sua mente sa- gaco : Saremo ricchi. Ma il presente di babbo ! Feltrinelli ebbe poca durata, e il futuro di mamma Feltrinelli non si avverò mai. Per j breve tempo in verità il buon vignaiuolo, che ; — ■' " .....— - adi far crepare d'invidia tutti i padri di famlgla dl Bei Poggio. Filippetto, dopo solo quattro mesi dl vicesegretariato, era stato licenziato improvvisamente e si diceva, per un certo affaruccio poco onesto. Insomma senza reticenza: aveva rubato. Troppo presto e troppo sfacciatamente — avevano detto i maliziosi sogghignando. Per un po' di tempo Filippetto non s'era fatto vivo, nè babbo Feltrinelli, tutto confuso di vergogna e sconsolato, l'aveva cercato. Badava solo ad evitare certe ineducate e maligne allusioni di quelli che prima l'avevano invidiato. Solo, con accorato sgomento, qualche volta i due vecchi, a cena l'uno di fronte all'altro, dopo aver scucchiaiato di (malavoglia un po' di minestra, e dopo lunghL silenzi, si domandavano: — Come vivrà?... — Colle sue economie... — diceva la madre ^W^nflodml1r esclamava ironico il Ivecchte con un amaro sorriso - le sue eco- "-litio. Michele. - supplicava la vecchia con angoscia, quasi temendo che perfln l'aria PO**» B1W. „ vnltn nrn,,llrtco ! Ma al vecchio a\'eva il volto procelloso. La povera donna diceva con mestizia: — Piuttosto chissà dove sia? Che farà? — Sarebbe meglio che fosse mortol — muggiva di vecchio, mentendo, e poi non parlava più per tutta la sera. Miserabile rovina di tante dolci illusioni t Ma Filippetto un giorno si fece vivo. In una lettera tra l'arrogante e il disperato, chiedeva denari. — No, mai, mai ! — aveva urlato il vignaiuolo con un Ìmpeto di collera violentissimo. — Mai, mail Ho già dato per quel malandrino troppo sangue delle mie vene... La vecchia s'era fatta umile, dolce, supplichevole : Povero figliuolo, fino a quando non ha avuto bisogno di noi non ci ha cercati..x E poi aveva aggiunto gravemente : — Se è povero, se ci chiede denari, vuol diro che è onesto! La ragione era parsa profondamente vera al vecchio vignaiuolo che' aveva rifoderata la sua collera ed era andato a fare un'assicurata alla posta. Il buon ragionamento di fnamma Feltrinelli, era valso ancora per parecchie altre assicurate. Poi Filippetto non si rifece più vivo. Passarono giorni e ]>assarono mesi. Filippetto non chiedeva denaro. Babbo Feltrinelli diceva ora alla moglie, cupo in volto e con ironia amara: — Ed ora che non ha più bisogno di noi, ora che non batte al nostro uscio, ora Vuol dire che non è più onesto... — Taci, Michele, taci — supplicava la vecchia melanconicamente e supplichevole. Ed un giorno la vecchia, giubilando, con tutto il cuore preso da una frenesia di gioia, di orgoglio, d'amore materno, aveva potuto gridare al vecchio diffidente e cupo il trionfo della sua quieta, costante, incrollabile fiducia nell'avvenire del figliuolo. Filippetto Feltrinelli apparve infatti d'improwiso una mattina sulla soirlia della casa,-iso una mattina sulla soglia della casaut. Egli era vestitarcomcT un principe (èa a , l a o , i a a l o l'espressione di sua madre) con un portamentopieno di distinzione Anelli nelle dita catenad'oro grossa come quella del pozzo sul pandotto, spilla di diamanti nella cravatta e hot-toni d'oro massiccio al manichini. Lindo, pet«nato, coi battetti a punta tirati su con una- - recchi e con compiacenza infinita quand'eglnarrava siila sera, dinanzi al desco, dov'eraImbandita ora una miglior cena che non laceria insolenza. Un fior di ragazzo. -Dopo dueo tre giorni le più bene figliole del paese erano tutte in subbuglio per lui. E la mammane era in sollucchero. Non cosi il vecchio Feltrineili, che non aveva smesso quel suo ostinato pessimismo e quella sua diffidenza che gldisegnava in mezzo alla fronte una grande ruga... Dinanzi a tutto quel luccicchlo d'oro eri aquel contegno troppo ostentatamente baldanzeso del figliuolo, era rimasto peritoso e pieno disospetto. La mamma, invece, se lo divoravacogli occhi, e lo stava a sentire con tanto d'oeglscinta la fame, ma poi colla perseveranza ed11 lavoro e l'audacia infine aveva finito dl di-ventare proprietario d'una agenzia d'affari avvistissima, con una falange di impiegati aisuoi ordini ed una clientela vasta e distintaolio Snna, lÌ01} °i capiva gran che. Maella vedeva che il figliuolo aveva il portafogliconsueta ed a spese di Filippetto, tra i duesue avventure, per le quali aveva è vero, cono?vecchi, intenti, ma con espressione diversa, a saggi propositi di compradi terreno per arrotondare ilgonfio, che nutriva re qualche pezza podere paterno e. di accasarsi con una buonafigliuola del paese. Propositi del più saggio e ben allevato figliuolo. Ne gongolava e diceva al vecchio, che la stava a sentire con le ciglia aggrottate e «11 ocelli cupi : — Hai visto quanto hanno fruttato 1 denari che tu hai rammaricato tanto? Hai vistòt II cento per cento, 11 mille per cento, — Uhm l — mugolava il vecchio vignaiuolo, — Vecchio caparbio, ora te ne puoi oonvin- Cere. Eh io vedevo lontano auando dicevo : fao-1 ciamolo studiare.... Il sapere di nostro Aglio .ci arricchirà meglio che la vanga.... I a vecchio non rispondeva nulla; ma la sua ruga fosca atti 'verso la fronte non si spia- nava. Ed anche qutuiao la consuetudine, lana- nitrazione che a poco a poco Filippetto aveva saputo conquistare tra i conterrazzani, la , «irono e io iugularono, queua. ruga, wua re- stare in mezzo alla fronte, come se la diffl- | uouu sorpresa, si trovarono iruspuruui quasi idi peso in una carrozza tra l carabinieri. Il 1 figliuolo l'avevano portato via più sollecita- ' jraente ancora in un barroccio. Mamma Pél- tornelli sì rammentava solo, mentre correvano , ; per una lunga strada neUa notte verso la città I [si ricordava solo di avere visto impalUidlre il : figliuolo enormemente quand'ella, corsa ad a- Iprire ai colpi reiterati e insistenti, aveva grl- ' dato: Gesumarla. 1 carabinieri! Ella ora pian- rieiio spende*, il suo denaro: la mole di corrispondenza che & ^JS^h^^&P^&^ft Agenzia che portava il suo nome, lo rasslcu- Irarono e lo lusingarono, queUa ruga volle re- stare in mezzo alila fronte, come se la diffl- \ & 11 «*ing*m° « ttVC8Ser° m Una oottft dl sorpresa neUa casa> cne parava ora benedetta da Dio. la forza pub- Mica. Prima che l poveri vecchi si riavessero dalla sorpresa, si trovarono trasportati quasi geva lentamente, dotorosamento senza pensare .nemmeno il perchè si trovasse arrestata: rin- graziava solo il cielo ohe la cosa fosse awenu- ta di notte, mentre tutto il paese dormiva, perchè sarebbe morta di vergogna. Accanto a je; babbo Michele non fiatava : cupo, assorto, i_,a rilga era diventata cosi profonda che pare- ; Va una ferita. H carabinieri non osavano rom- sapere figlio a loro discolpa. Anche dinanzi al giudice lstrut- fore, che imbastiva 11 processo per truffa (la golila truffa della costituzione d'agenzie (per carpire le cauzioni agli impiegati), mentre Fi- lippetto ostentava un'arrogante calma e bicu- rezza e Mamma Feltrinelli (imputata col marito di complicità) o per lo meno di favoregglamen- to e ricettazione) aveva pianto rumorosamente tutte le sue lacrime e scrosciato nelle più fra- porose e sospirose proteste d'innocenza, il vec- chio vignaiuolo, ruvido e taciturno, oppose di- gnitosamente un energico diniego alle accuse, ma non disse una parola di più a quelle ne- cessarle per formulare quel suo diniego. E quando compiuta l'istnittoria l due poveri vecchi furono prosciolti (Filippetto fu invece rinviato, a. giudizio) e si ritrovarono ad un I'^S^SS^VSLS- ™ .^flKdffS S^oX loTcasa Tlorf cu« b^^B.° medeelmi stratta uno stesso enasi- ! m^d'an^osSa ffl, TS%2* E28& di mo d'angoscia. L'orto e le vigne parevano de- vastote da un lungo abbandono. In un canto dell'aia una vanga attendeva una mano po- aerosa. Allora soltanto 11 vecchio, drizzandosi fieramente, come iper scrollare di dosso il do- ìore, ed impugnando kt vanga, disse con ferma tranquillità: — Ricominciamo!.... Bisognerà provvedere alla difesa di quello che è rimasto in caroere. Vorranno molti denari.... (e con una crollata di spalle): Non importa. La vecchia vanga la-vorerà anche per Ha... sapienza E rise amaramente. Mamma Feltrinelli non rispose: non avreb- be potuto parlare: i singhiozzi le serravano la gola: si curvò umile, prese la mano rude e tremante del marito e la baciò quasi piamente, per riconoscenza. Allora anche babbo Michele pianse. F";ippetto Feltrinelli fu condannato a trentadue mesi di reclusione. . CINI.

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