Grosso furto di cambiali e di oggetti d'oro in un alloggio di via Consolata

Grosso furto di cambiali e di oggetti d'oro in un alloggio di via Consolata Grosso furto di cambiali e di oggetti d'oro in un alloggio di via Consolata Nei chiusi e tranquilli alloggi lasciati de- dcdare in campagna, accado spesso che tanta pace venga dolorosamente turbata da un tristo visitatore, il quale, dopo aver messo ogni cosa a soqquadro, dopo aver frugato, scompigliato tutte le guardaroba, lasciate nel Più perfetto ordine dalle brave signore, se ne va come se avesse compiuto la cosa più na- turale del mondo e non"si" prende""iì" disturbo neninieno di chiuder l'uscio dietro di se... Di tali fatti — che la Questura chiama furti con scasso — ne sono ormai avvenuti troppi; ma. troppi ancora, purtroppo, ne accadranno, senza, che il tristo visitatóre per questo si sgonienti. L'ultimo ò dell'altra notte, e ne furono vittime i coniugi Chianalo che ahi- tano in via Consolata, N. 1: I La signora Adelina Michelotti-Chianale era'uscita l'altra mattina dal suo ttìioggetto, dopo un breve ritorno dalla sua. campagna in Ca-I stagnc-to Po. Essa aveva avuto cura di chiù- nere attentamente le due porte: quella che mette sulla galleria e l'altra del pianerc* .tolo; ed ora uscita dirigendosi presso i suoijparenti. iPer tutto il giorno la signora non tornò;.La. signora Chianalo sali adagio adagio gli,svariati scalini che conducono al quarto PÌ<Hno del palazzo Paesana e sul pianerottolo si i arrostò un momento perplessa con la chiave ira le mani, si era sbagliati, o aveva visto bene'.' L uscio dell alloggio era aperto e tanto1 e con certezza quel ladro o quei ladri che da ori pezzo preparavano il colpo, credettero jche la padrona fosse ritornata a godere un po' di campagna. Ma disgraziatamente — per i ladri — la padrona si era fermata in città e poco dopo le 23 si accingeva a far ritorno j nel suo alloggio. Iaperto che il vento, scherzandovi intorno, lo faceva dondolare avanti e indietro, conio il pendolo di un orologio! Che fare allora? Di tutto, meno che andar dentro!... pensò la signora; e questo pensiero ie venne cosi pronto neila mente che dopo due (fecondi essa aveva già fatto una mezza scala nella, via del ritorno. In simili casi il primo ad essere informato, anche se dorme, è il portinaio. Il brav'uomo, che risponde al nome di Carlo Tosi, udita che ebbe la triste nuova dalla, signora, si di scatto brandendo un vecchio pistolo cheialio me: con quello ed una bella dose di coraggio j-|due risalirono, si affacciarono alla porta che continuava a dondolone e l'apersero. Silenzio perfetto. E silenzio perfetto anche nella sala da pranzo, nella stanza da letto, nella cucina e negli oscuri ripostigli. Ma quali? devastazione! Nessun mobile, neso'tto, nessuna cosa aveva conservato siili o, ! il proprio luogo d'origine; pareva che una 1 cavano: violenta i-artica fosse passata in ogni camera, con impeto follo, rompendo, forzando, schiantando, pgni cassetto, anche, il più piccolo, era stato aperto, ogni nascondiglio violato... Iti una prima sommaria visita la signora Chianale si accorse che da un tiretto manun orologio d'oro del valore di 1S0 lire; un altro d'argento delle ferrovie di Stato portante il N. 107-Otì, del valore di lire 70; un temperino d'oro, e — ciò che è più grave — diciotto cambiali da lire mille l'una, con le firme « Adelina ChianalerMichelottl e Giovanni Chianale». La biancheria, l'argenteria, perchè segnate con cifre, furono risparmiate, ma la desolazione regnava però in mezzo a loro. Furono avvertiti funzionari e guardie della sezione Moncenisio, i quali eseguirono un scpraluogo .1 ladri non hanno lasciato nulla ohe valga anche lontanamente a mettere sulla buona via la Questura: essi devono aver la- jvorato con abbastanza tranquillità, tanto più che le due famiglie vicine sono in campagna. La visita durò minutissima fino a tardissima ora: ma per quella notte nell'alloggio devastato non vi mise piede più nessuno...

Persone citate: Adelina Michelotti-chianale, Chianale, Giovanni Chianale

Luoghi citati: Moncenisio