Gruppi nemici fugati e decimati dai nostri artiglieri di terra e di mare a Bengasi

Gruppi nemici fugati e decimati dai nostri artiglieri di terra e di mare a Bengasi Gruppi nemici fugati e decimati dai nostri artiglieri di terra e di mare a Bengasi (Per teleo- da uno del nostri Inviati spedati) BENGASI, 26, ore lÒ. Un interessante e brillante conflitto ha avuto luogo stamane nelle prime ore del giorno. La nota dei pezzi a srhapneis, che diffondevasi dal fortino della Giuliana, lasciava credere che essa annunciasse la consueta . battuta, lo scontro giornaliero con i soliti gruppi beduini scopèrti in appostamento. Ma quando ad essa si è unita quella possente dei pezzi da 149 e le pareti delle nostre baracche di legno hanno vibrato al rombo, si è pensato che un non lieve fatto d'armi si era impegnalo e die occorreva recarci -ai posti avanzati. Le numerose scaramucce di questi giorni preludevano, del resto, a qualche importante azione. Sulla strada della Berka ho incontrato un gruppo di sei nostri informatori rientrati al galoppo a Bengasi. Uno di essi mi ha accennato colla mano verso la collina della Giuliana, da cui ho potuto assistere a parte del combattimento. Esso era di già impegnato da due ore e da azione leggera quale era dapprincipio, cominciava di già ad assumere una forma complessa e definita. Un plotone del 4.o fanteria era stamane uscito dall'accampamento per le solite perlustrazioni oltre il fortino della Giuliana. Appena percorsi 300 metri, il plotone era stato accolto da fucilate sparate senza effetto da beduini nascosti dietro le ormai famose dune. Al rumore delle fucilate nemiche e di quelle del plotone nostro, due compagnie dello stesso reggimento, già pronte e vigili, erano saltate fuori dal reticolato ed in ordine sparso ed a scaglioni si erano gettate contro le dune. Poco dopo lo squadrone, dei Savari appariva sulla ere sta della Giuliana ed il forte Castellacelo incrocima il fuoco del 4.o artiglieria con quello delle ridotte vicine. Allora il nemico, credendo ad una nostra avanzata con truppe numerose, ha chiamato a raccolta tutte le forze disponibili nella sua ala sinistra e le ha gettate nella piana sabbiosa tra Gariunes e la punta Buscaiba. Non erano esigui gruppi, ma coefficienti ■numerosi e ordinati. Essi oltrepassavano il , migliaio ed'erano evidentemente comandati 'da ufficiali turchi, perchè in mezzo ad essi sventolava una bandiera rossa. E statò il riafanppsfdgmnrvtaf momento culminante dell'azione. —" ZsTT^^Z me^^m^m^ J^:^^S midabile batteria è intervenuta con i suoi ...... » u n Uri allungati, che sono passati su tutto il nostro campo per raggiungere quello ri mico. ... 1 nostri savori, che si erano avanzati et avevano spazzato la vasta zona di terreno, hann° dovuto fermarsi ed appiedare per continuare a combattere col moschetto tn sieme alla fanteria, mentre il fuoco deU'ar tiglieria determinava la parte risolutiva del combattimento „.,.„„ di<ìrì0„„ìd0<i np11a località di Caia rmnes> disponendosi nella località di casa Il nemico era intanto retrocesso oltre Ga¬ 1 erra. Il cannoneggiamento nostro e la va- na fucilata nemica erano verso le 11 ancora vivissimi, quando sull'orizzonte sono apparse due navi: erano la Flavio Gioia e l'Etna. La torpediniera numero 48 ha recato a bordo 'della nave ammiraglia un nostro ufficiale di Slato maggiore e la pic .cola, ma tremenda squadra, ha volto la Prua verso mezzogiorno, fermandosi avanti a,la P«nte Buscouba. Le navi della divisio- v dn*im°ne mm sparato una ventina di colpi e i:erso Funa hanno cessato il fueco perchè per vari chilometri in giro, oltre a* nostri, avamposti ed il vano sulla zona o' battuta, non rimanevano che una cinquan - Una di morti, che il nemico non aveva po •lar via. Vengo óra à sapere che le poche centinaia - tuta portar via . a^'a-I e .. . - rl uomwi decimati, fugati e dispersi foro mavaiio la parte estrema dell'accozzaglia ne - mica acampata verso sud, che aveva il conu a pit0 dì guardare i pozzi d'acqua tra Guar- „ rl „„„ i . ... - sc.la e t0,:fia- 11 cannoneggiamento colpi in Pleno te truppe nemiche. e non abbiamo avuto nessun morto e - nessun ferito tra i nostri uomini- solo un - cavallo dello squadrone dei Savari'ha avuto a „ris „„,„,.,■'• /,„„„.,. > j . ; - a anteriori trapassali da due pallot- e iole.

Persone citate: Caia, Flavio Gioia, Savari

Luoghi citati: Bengasi