La strage di Kotchana descritta da un reduce dalla città devastata

La strage di Kotchana descritta da un reduce dalla città devastata La strage di Kotchana descritta da un reduce dalla città devastata (Servizio speciale della Stampa). e r i a a a o o n a o d n o , n d , . e , a e ia rte a em1. ati onri a pi irno n an oi tiiaeoruBerlino, 22, notte. Per la prima volta abbiamo oggi una completa e particolareggiata narrazione del terribile massacro di Kotchana. L'interessantissimo racconto mandato da Vskub alla Vossische Zeitung è staio fatto al corrispondente di questo giornale da: persona di fiducia, e potrebbe servire come, rapporto ufficiale per il Governo di Sofia. L'informatore è un russo: egli si è recato U giorno dopo il massacro da Kuprulu a Kotchana, facendosi passare per un contadino; cosi travestito potè giungere, senza destar sospetto e indisturbato nella città funestata dalla strage orrenda. Sangue e fuoco « Già da lontano — egli racconta — hot vedemmo rovine terribili, case completamente carbonizzate, strade deserte. Qsser-, vammo con orrore numerose tracce di sangue presso la rovina delle case è specialmente delle grandi chiane vermiglie, accanto ad un giardino devastato e calpestato. Il papas, capo detta Chiesa bulgara, mi abbracciò piangendo come un bambino quando giunsi alla sua casa e gli dissi il mio nome. Egli è un venerabile vecchio dalla barba bianca. ,11 disgrazialo è stato trascinato per le strade, tirato per la barba per più ore: e' gli era stato sputato in viso e gli furono dalle soldatesche furenti strappate le vesti. Il 2 agosto, martedì, era giorno di bazar. Alle 10 avvenne improvvisamente un'esplosione ; i vetri delle finestre delle case intomo caddero in frantumi e tutte le baracche di legno si sfasciarono. I contadini abbandonarono le merci per terra e fuggirono nelle strade adiacenti tentando di penetrare nelle case. Ma queste furono chiuse. 1 contadini, che a migliaia erano giunti dai vicini villaggi, si diedero ad una pazza corsa lungo tutte le vie della città in preda al più vivo sbigottimento e al terrore folle. Quando, dopo dieci minuti, si fece udire una nuova esplosione, la paura e la fuga dei disgraziati contadini giunse ad un punto di tragicità, che è indescrivibile... •'All'armi! I cristiani ci assalgono,, «I basci-buzuk — continua la narrazione — come obbedendo ad un comando superiore, gridarono allora : Alle armi! I cristiani ci assalgono ! Cosi urlando si precipitarono con i fucili e le rivoltelle nelle strada. Dalle caserme uscirono anche gendarmi e soldati turchi e incominciarono con le mazze e le sciabole a colpire il popolo inerme. 1 soldati al grido selvaggio di Allah ! si misero a sparare cacciando innanzi a loro i disgraziali contadini a colpi di baionetta e di mazza, massacrandoli. Appena essi cadevano a terra veniva dato loro un colpo di grazia con una fucilata o con un colpo di baionetta. Non era più una ingiusta vendetta: era un'orgia di crudeltà frenetica... Quei turchi si sono ubbriacati di sangue e pasciuti dei tormenti delle loro vittime. Nessuno r.i può descrivere una scena simile. Tutto questo durò due ore. La crudeltà dei funzionari civili e degli ufficiali « Gli impiegati civili non si fecero vedere e gli ufficiali turchi rimasero impassibili ad osservare quel bagno di sangue senza prò teggere i disgraziati dal furore degli assa lilori. I soldati penetrarono quindi nelle ca ■dl t , r e e e I e a o a l i a e ie eaaa. mi le rsi o a ao o n.. e se. re ad ò a a se bulgare e allora incominciò il saccheggio. Donne, ragazzi e anche bambini furono fatti segno ai più orribili oltraggi; Molti si recarono nelle parrocchie e nelle scuole bulgare e incolparono i preti ed i maestri di aver dato il segnale del larició delle bombe e di avere chiamalo a Kotchana t-contadini bulgari;, che erano tutti-di sarmati, per aggredire i turclii. Vn maestro di scuola fu battuto a sangue.-Gli furano ■strappati i capelli; poi, mezzo, nudo, fu portato sulla pubblica via. Quando il disgraziato cadde morto fu ancora trascinato per i piedi lungo le strade della città. \t Giunse poi improvvisamente l'ordine, da)'chi itoti si sa, di cessare il' massacro, ed i turchi, incominciarono a raccogliere, i cadaveri portandoli sulla piazza del -mercato per far credere'che quésti erano stali uccisi o feriti dall'esplosione. Per rèndere àncora più credibile questa toro infame versione si diedero a colpire.".ripetutamente, i crani dei cadaveri frantumati-doli. Qubidi tornò, la calma. Cadaveri nascosti dai turchi crFtt iniziata uria,Inchiesta e furono arrestati-e cacciati in. prigione i bulgari feriti. Frattanto i soldati trascinarono altri cadaveri nelle parli remote della città e. li na ddptre bti(cè dlorapdc*'nadvsepricvpscosero nei giardini turchi, affinchè non siicpolesse scoprire il numero deUmorli e'noti fosse stabilita la loro' identità.'-La Commissione di inchiesta, venuta da Stambul, ha riconosciuto 39 cadaveri di bulgari. Ciò av veniva il 9 agosto : il 10 noi abbiamo trovato in un cortile altri 9 cadaveri che erano già irriconoscibili. Quanti ve ne siano ancora nascosti non si può affermare. La vera cifra non la sapremo mai, oppure la conosceremo fra molti anni. Ora i contadini bulgari temono nuove rendette. Ciascuno teme che se annunzia il nome di un parente scomparso venga arrestato per avere preso parte alla rivolta bulgara. Le vittime delle quali sappiamo il nome sono molte'. E' da notarsi che, nella maggior parte, i disgraziali caduti erano padri di famiglia, di cui non si può pensare, che tramassero una rivoluzione contro i turchi. Fino al 10 agosto i medici che si trovavano colla Com missio)ie d'inchiesta constatarono 19? ferii gravi e più di 200 bulgari feriti leggermente. Dall'esplosione delle bombe furono uccisi 9 bulgari, 6 turchi e 2 ebrei: si crede che gli attentati di quest'anno non furono pre parati da bulgari, ma da emissari turchi', i quali crédono dì allontanare cosi le passio ni popolari della crisi interna e unire tutta la popolazione ottomana in. una guerra contro i bulgari ». Un documento umano lUcorristfondentc aggiunge che, per guati. to tale racconto possa essere dettato da viva simpatia per i bulgari, esso rimane tutta via un documento umano a cui non si può contraddire che mentendo. Si assicura inóltre che, degli ultimi attentati, appena il 10 per cento si debbono attribuire ai bulgari. Questa sera da Uskub si telegrafa al Rerliner Tageblatt che cominciano nuovantente a manifestarsi dei movimenti fra lé bande bulgare. Gli abitanti turchi di Kotchana sono tappati in casa. Il bazar è chiuso. Tele graficamente si chiedono dei soldati perchè si teme che le bande bulgare preparino una grande vendetta a Kotchana dtacgtmn(dCdsSszlct\

Persone citate: Donne

Luoghi citati: Sofia