La barbarie dei regolari turchi a Berana

La barbarie dei regolari turchi a Berana La barbarie dei regolari turchi a Berana »<!•.;•.c .:> ■ ...... ' noma, », notte.'.. Iehé~'UGoverno ' mohtenegTmb ha inviato al Governo torco in1 risposto, a quella turca per i fatti di Prazische. Il giorno 5 agosto il' rappresentante diplomatico turco rimetteva ima Nota scritta al Mi distro degli e- •a'àUóhtaaamento ' dèi montenegrini dal térnutorio ohe la Turchia pretende di «ùai pèttineaza, e se questo atto scritto non era ac.campagnató. da' espressioni dirincrescimento.'per. quanto era accaduto ;al confine, egli, ì) diplomatico turco, avrebbe abbandonato 'Cettigne.'' \\ Le •rigirai dell'incidente Il sfatto "cui allùde*'questa Nota, è quello di. JPÌiS*zi£<;he, dove i '.' soldati' tarbhi, dopò 'co$ijjiuita una trineèa'-ed<un*«''•btdek«is£»;..su jle^it^nó riconosciuto'' montenegrino1, feoeio fuòco. SU pacifici .^contadini.' montenegrini, imprèndo loro di ' falciare il fieno nei loro prati. I turchi avevamo:anche tagliato mólti alberi: net, boschi appartenenti alla popolazione; -jnontenegirina.: Questa invitò i turchi a rigirarsi, ma avendo questi., risposto. con le fucilate, li assali, prese, dopo vivace lotta, ir'fortino ed il trinceramento a cui diede fuoctì, distruggendo "così "il posto turco che •veVà''-costituito una-enorme provocazione. ' Nella-Nota del 3'torrente,-il ministro turfo ha ammesso che la costruzione di trinceramenti e la loro occupazione con soldati ortóròàm „sul territorio montenegrino era •stalp uh*1 eccesso di zelo da parte del ccroan'd&Mè' turco, La sera del 6 agosto il 'ministrò turco non .avendo ottenuto quanto .Chiedeva, lasciava Cettigne, non tenendo conto della risposta sollecitamente mandatagli, dal Governo montenegrino che è la seguènte:: > "Il testo (fella lettere ' (i Signor ministro ! Con la vòstra nota di ièri et ì piaciuto informarmi che se daiìè^^^^V^ikalUno delio stesso giorno fino nd oggi martedì, 6 córrente, alU 8 distra it- Qjpvérnó niontènegHri noti vi faceva giungere Vassicurazione',the èra stato' dato ordine ai montenegrini ài sgombrare'il territòrio' ottomano e' sé'questa'assicurazione '4(fe''^rì. accompagnata dà espressioni di tincresciìnento per l'accaduto, Vostra. Ectellènxa avrebbe lasciato Cettigne. Non le n'a,scftndefò, signor, ministro, che : questo linguàggio mi ha molto meravigliato, tanto piii'.che - il deplorevole accidente al quale fate ''allusione, si è verificato in circostante the- tfietlono il Governo al coperto dà qualsiasi responsabilità. I contadini montenegrini irdftìf-andati a falciare èrba e allenare iti prateria entro, il territori*» del Regno. Essi sono stati assaliti da soldati ottomani che non solo occupavano U \ blockajis costruito sulla linea stessa di confine, ma anche una trincea per essere meglio d'portata di impedire il taglio del Aenp.ll signor Ràm.adànovich tre settimane ihiiqnsi arcvz è: ir:.rHrò'--'Vostra, Eccellenza essere il Governo-tnformato 'chè'ÌV'trUppè éttofiqne siprepdravànq ad attaccare là noitra', gente che ■vo.ievà. recarsi a falciare il finno^sùi prati di Prazische, Esso aveva, pregiato Vostra Eccellenza di provvedere eh e.'ciò non avvenisse da parte dei turchi aggiùngendo che te autorità avrebbero-traiténuio'fino al 16 corrente la gente dal raccògliere• U fieno. 1 contadini, dopo il giorno 16, 'avvisarono il. Governo che si sarebbero recati' sui loro canini, essendo già in parte danneggiata per il ritardo la raccolta -del fieno.. Ma U Governo trattenne ' ancora di iÒ ore i contadini per. far sì che le autorità tufcjie' prendessero le disposizióni necessarie,'.'affinchè si evitasse un conflitto. '«Passato anche questo'tèrmine, Wnostro bov'èrnò npn poteva impedire ai propri sudditi,di recarsi al lavóW sulle loro proprietà turati, e fece, accompagnare i.contadini da alcuni soldati a protezióne dèi loro lavoro. È', notò quanto è accaduto: Il risultato fu chèH trìticeiamènìl dferb^ sì dai militi montenegrini àccofsVìn à'ikiq' ,ééi'.pbnÙ^Uni. • Il lloWno-.fu.ÙfwifUp. e, raso al suòlo. Dopo il fttìiìa'imontenegrini'•■si tk tfraìrono, ; nessun-^rébnfeTiegrtno trovandosi SU: territorio pitoinaho.- ' : v Ma'per rendersi- c,ontò: di quésto'con flittp, bisogna, conoscete fino u qual punto sia stdta-j.m/ìssa a provala pazienza dcb-MontC' .tfegirò 'peri molti' atini rieiquali i tur chi occ^tpafono località dèi territòrio' nazionale,' ioiite )eszero, Isàgor, PÓlùiigne, !e terre détta Zeta, il monqstero di Crajna, il viliag'gio di ìiàgured; l'oasi all'imboccatura delia.Boniana. Non poche Commissioni miste si adunarono dietro nostra domanda per regolare' amichevolmente tutte le questioni, via non mai la Sublime Porta ha deconsentito'ad eliminare la vera causa delle confciiaiipni, cioè l'irregolarità della frontiera.. « Vòstra Eccellenza non ignora che receni temente-una nuova Commissione si è riunita d Cettigne, allo scopo stesso, e che essa ottenne un accordo completo su tutti i punti in'lidgiò; disgraziatamente anche questà\ ittita la Porla, per rag ioni ignote a noi, è; astenuta dui sanzionare le conclusioni^ della. Commissione mista. Col prolungarsi\ dé&inauranzu del Governo ottomano a ret-\ ficcare il confine, si è prodotta una esaspe?| razione nello spìrito pubblico del' nostro paese che interpretò tale agire della Portai . còme mala volontà verso 'il Montenegfò; e a gran pena ei fu dato trattenere t nostri uomini desiderosi di prèndere le armi p'ef rivendicare i loro diritti salpestati. LaflUticiti: di far valere questi diriiìi con nìeizi ■puéifloi non ci ha mai abbandonati : ma sta alle Turchia di offrirci una'prova che mai ci siamo ingannati. Vostra Eccellenza ha nella sua'nota 'citato il' fatto - di settanta montenegrini- che Vanno'1 scorso ■ avrebbero invaso il territorio ottomano per attaccare un gruppo-di soldati occupati a installare uria linea telefonica. '■ • «Signor ministro, vi è errore nellepostre informazioni: la verità è che solo ottomoiite'negrini si - recarono Su* territorio turco per. reclamare il prezzo 'di'alcuni albera 'òhe i turchi avevano tagliato" in una foresta ■irióhte%egrina, senza il'-permesso dei proprietàri, e con. questo posso smentire'tatti i' fatti allegati contro il Montenegro sulla base di informazioni inesatte. Vostra' Eccellenza mi permettala di non fermarniici sopra.. u Passerò pure sotto silenzio le lagnanze del mio C'oemo-per i trattamenti della Turchia: b uti ricordare*;di passàggio l'ultimo incidente che data, da due o tre'settimane e che riguarda là mutilazione dei cadaveri dei montenegrini-uccisi su territorio montenegrino da soldati 'ottomani. e. Nessuna disapprovazione dal Governo ottomano per si triste fatto ci è pervenuta, « Lungi da me, signor ministro, dal farle qui recriminazioni. Non'è il'luogo: Il mio scopo speciale è ora di porre in piena evidenza che il grave incidente di Prazische non< è che l'effetto di provocazioni gravissime e continuate da parte della Turchia e. che il Montenegro non w è responsabile. « Milan Martinovich, presidente del Consiglio avente funzioni di ministro degH esteri». - -. r., • /-Vì. . Il popolo di Cettigne vuole la guerra Cettigne, 20, nott». Ieri è stato tenuto qui un'Comizio per protestare contro le atrocità turche a Berana. Il comizio ha approvato un ordine del giorno il quale chiède'che il Governo dichiari la guerra alla Turchia. , (Ag. Stefani) leni s leiyÉn Il Congresso Giovane tiìfco di Costantinopoli ! Salonicco, 20, notte. Si dice che la. Direzione delle ferrovie qrientali ha ricevuto stanotte, ordine di prendere disposizioni per ricondurre da.Vskub e'da Mitrovitza gli albanesi nelle rispettive r^gionf:''in questa misura 'fi. vedrebbe un indiziò che gli incidenti Albania sarebbero terminati, ma si. ignora iti. quali, condizioni. Durante Ut giornata.'di ieri .partirono alcuni rinforzi per Valel. Sono state prese misure severe per impedire il -movimento .aggirante che gli arnàuti potrebbero tentare. Il comandante del corpo d'armata è giunto a Valet. Il mercato è statò chiuso in seguito all'agitazione regnante .in quella località? ' Corre voce che l'intenzione degli, ornanti sia di avanzare su Salonicco. Il proposito pare motivato dalla indulgenza del nuovo Aft'nió'fro verso alcuni g\ópani turchi, indulgenza che agli albanesi sembra metta in chiaro lo scopo che ingiovanì turchi vogliono raggiungere. La situazione ad Usjkub è molto critica. Hibràim pascià, ad Vskub, chiamò iredifs di Tpek e di Giacova sotto, la sua bandiera; tutti quelli che risponderanno all'appello .verranno inviati à B'erana dove continuano le 'ostilità coi montenegrini, ed Urgono rinforzi. -'.;■■'. !,*fc''Sàtmicco gli aderenti al Comitato Gio-. ^nè''tUTcò cojitjocarond 27 Comitati della pf'òvtKtì'à: per venire ad'assistere ài Congresso Giovane turco' a Costantinopoli. " Si ha da Costantinopoli che si crede che, cinque delegati partiti alcuni giorni fa da Saionicc'o"e che sono eie (deputati defi'TJnionè e Progresso, lianno!l'incarico dì chiedere la sostituzione degli attuali dirigenti il Comitato del partito, specialmente Hamjiadil bey,. Talaat bey, Dìavid beyp Ryhmi pascià e ' i dottori Navali è,Binàeddin. 1 iiartitolari della rtaltaslia tra turchi e montenegrini al fortino di Vacbkoglom Costantinopoli, 20, notte. Un dispaccio da USliùb dice che i montenegrini attaccarono UH corrente U fortino Vachkoglom. I turchi ripiegarono su -Befana dopo avere avuto cinque morti, tra ' cui un tenente, e-16 soldati scomparsi. Le autorità turche inviarono rinforzi;'esse dicono che montenegrini costrinsero 'la popolazione cristiana ad attaccare le truppe ottomane che dovettero sostenere il fuoco per parecchie ore. I .montenegrini riuscirono, ad entrare nella Città di-Ucranu,, iuu.ii forte è rimasto in mano delle truppe turche. massacrate dal presso Beranu Roma, 20, notte. Telegrafano dà Geitigne, 19, alla Tribuna: «.ll&oiiiandànte dal distretto di TrepcK^ Berana,- maggiore- Vócevic, .hd-'direttd:'<àl Governo montenegrino : il seguente dispaccio. Arrivo adesso a Trepcè, dóve mi'è-ita; to rimesso il seguente ràpporto'.-bitòrnó ài massacri accaduti al di qua della $rfljn$&fa fa'. Sonò slate,uccisediai, turchi sei perspne dèlia Jainigìia Lucig,: due dei Devicty lina dei Komatìna, una dei' Gùidóvichf" di- Wàr: co Zélic,. composta di quattro parsone:'£ di R'aduldèviph; di Màr.cò[ZeUc, compòsia di quattro pèrsone, e dit Radulifevichy quattro figliple.. Vi sono altri ammazzati, ima,, in questo momento i nomi sono'ancora ignoti, oltre^t'ciò furono catturale dai turchi trenta, persone, fra.citi\làsignóra Badila Guighic, maestra di scuòla; con le sue due,-figliuole, e moglie di Gabriele Guìghic. Si teme della sorte di questi infelici. In questo momento misi informa che oggi itufcljA attaccheranno Politzae la riva destra $el fiume LimWocevic. - -, . ... . « Quando 'questo rapporto telegràfico' diti maggiore Vocevic è stalo conósciuto à'Cè'ttighe, ha suscitato una grande indignazióne ed un vivo, atróce dolore in tutta la popolazione montenegrino,. I montenegrini, ti domandano con sgomento e con ira che cosa avverrà delle donne e di tanti bimbi fatiti'dalla soldataglia ihrea. Tutti temono èhe' essi vegliano sfogare[.su quelle creature deboli ed innocenti ipiù bassi ed i pia brutali istinti Alcuni cittadini di Cettigne, parenti- a conoscent^-dì;aUuni,uccisi'-e-:M maestra di scuòla rapita dot tur chi,- sono oppressi e piangenti. La situazione' .è-.graVis0na, ;ìn^p.ielànteK motto più grave dì quél 'che "può apparire, dai dispàcci : delle agenzie austriache o dalle menzognere co 'mvinicaziom ufficiali delle Agenzie otto, mane». , .'*;•' Un altro dispaccio da Uskub, in data dì iersera. dice che sarebbe intervenuto ùw accordo tra i rappresentanti del Governo e gli albanési: questi avrebbero cominciato, rien trare nei loro villaggi. . tu itti regolari 1 contro 'donne e bambini Roma, : sfo. mite. La «Tribuna» riceve da Cettigne che in una località'presso il confine, località detta Rizanaoa, ove la popolazione e di nazionalità montenegrina,-è scoppiata una minacciosa rtbellione in seguito'ai * soprusi. • aJle persecuziond e ai-^maltnattementi--ché'ifttìiv chi, usavano contrae'CWtsttahi?'Bar ltìtta'élie è durata alcuni giorni - è: stata cruenta e disperata. I turchi hanno ucciso a tradimento una ventina di uomini ed hanno massacrato numerose donne e bambmi; Molto case sono state incendiate da quei barbari ohe hanno ucciso.due capi di famiglia' con sei. figli; Gli abitanti. naturalmente corrono pericoli -dì • morte. Questi gravissimi fatti hanino prodotto uria Impressone disastrosa sulle popolazióni vicine e l'eccitazione degli animi è indescrivibiile. La croce al posto della Mezzaluna «Anche presso il confine — continua la «Tribuna» — in prossimità di Beraria, i turchi hanno nuovamente cominciato a sparare contro i montenegrini. Dopo i massacri burchi di Berana tutti i cristiani insorsero in massa e guidati dai loro capi essi assaltarono- le - 'loeaiità >tu»che Vtcme a Berana e sulle posizioni-conquistate piàit» tarano la Croce. La. popolazione arnauta eia terrorizzata da questi avvenimenti. Sopravvennero allora le truppe turche, le quali iMstto; - tò«;to«fter?% * àrlijtf«»e.' ' Gli obici caJMero sVii villaggi cristiani,, uccidenfló veCMC^_. dònne e fanciulh. ! Alcuni villaggi (Jrfstìarli'furono completamente distrutti. Le truppe turche, guidate da spie, entrai-ono improvvisamente ; a Berana ' é durante la marcia i soldati incendiarono tutte le case di cristiani che incontrarono sul loro pas-. saggio, uccidendo donne e bambini: Gli insorti contro-attaccarono con violènza D'incendiarono c. distrussero vari « blockMous » turchi. .'■'..,': -. . «II.combattimento — seguita sempre hi «Tribuna» —-, che là si è svolto, è, durato tutta la giornata ed ha una importanza veramente eccezionale ' ne! mojriento attuale. Molti montenegrini del Regno sono accòrsi in aiuto, dei. laro fratelli. Il Governo e le (autorità montenegrtae si adoperano con energia, per far rientrare al di qua della, frontiera i sudditi montenegrini.; Ci sono centinaia di feriti da entrambi le parti. La stuazione è1 gravissima ». Una strage di cristiani Il dovere delle Potenze e dell'Italia . Sugli ultimi, dispacci aoinunziànti la nuova brutale' aggressione dei soldati turchi in territorio montenegrino, la «Tribuna» ha interrogato uh autorevole personaggio del Regno di Nicola, che ha rispósto testualmente: «Le ultime notizie pervenute da fonte diretta dimostrano che la situazione ai contini montenegrini, lungi dal rasserenarsi si è in'questi giorni aggravata. Frattanto però è doveroso rilevare che il Montenegro sacrificando il suo. amor -proprio, i suoi interessi, le sue tradizioni e l'in- ^ fa coraggiosa!«i.gi»emera.^ '^ran^onte i .consigli ,deUejPò*eawo, .„ : <h BpW(^^ prudenza. $lwpf «o:: véaiàjno te: truppe i •. oUtomànev m la loro invasione, commettere stradi' non soltanto di comted3ni'fr<U|pMtorÌ7-ma anche di pfcreone' cJvàH.. penéhraudo .nell'abitato, uccìdendo famiglie intere,- trascinando oltre i; confini donnole rfànoiulli, JB'. dunque, naturale «he la 'pèztéÉtéa 'del -pfopólo' montenéi gi'iWo,, degl'esercito e. dello stesso Governo sia . esaurita e .sono piènamente, ;giusjlficati gli atti militati compiuti dalle truppe montenegriiie in difesa delta popolazione. • Le ul» Urne {barbarie superano per brutalità, tutte) le. precedenti : r essfi; sono; ; la ; prova, migli ore che, quelle, soldatesche asiatiche rinnovano AÀ Albania, e nel .Montenegro . gli orrèndi massacri' di Armenia ette hanno "messo' 'la' Ttìrihia'All'mdjc*'^^'dèll'ihdignajzion'é'di-Jtùtto' il-.mcnap.,;Nbn;ò cèrto ivèrsot il Montenegro ohe. possono rivolgersi le; pressioni p' lei ri: mòstranze delle -. Potev^.e„dJli;ui'ppa,. bensì versói la Turchia a Costalitinopoli. Qui è necessàrio, far comprendere al .Governo turco ;cheU'Eui'&]ia saprebbe enèrgicamente ot bligàre.la Porta a rispettare- i "territori altrui ' eil'i ' sacrosanti diritti dell'umanità. Per quanto riguarda l'Italia sarebbe vano tacere'che essa, lungo l'altra sponda dell'Adriatìcb ha-supipamii toterèssi'.di-cbnser-' yarsi-ia vi va, simpatia, dei popoli montene^rrinò ed albanese, i' quali, hanno sempre riWóliq,: nella buona-o nell'avversa fortuna i- loro sguardi . di fède o .di. fiducia, verso; Ì'Italià.tiSe è. vero'che. questi .sentimenti esistono? nhri* &'méri cèrto che là politica' la iqiialé1 Si assicura ideile -amicizie leali Ve- sbv cere «dei..popoli è quella-che maggiormente ì produce. Ne l'opera di pacale ia contrasto» cui queste simpatie, perchè, anzi, riflettono in realtà i reciproci interessi. Occorre dun~ que che -l'Italia, ispirandosi /ojii suoi interessi, à^h'impegni ed alle.-promesse dei tenmi..piùl.belh_del_suo_Rj«*gtó dia oggi a quegli interessi nella penisola balcanica • quella • influenza .che altri ■ tende. a Strapparle ». " '. \ (lèti1 GióTàni tirrèhr '* '. ' Roma," 20, sera. > ' Il Giornale d'Italia ha da Alessandria: «Chiamato,dal Comitato « Unione e Progresso », Eiiyer-bey,; copaand'ajite degli arabo-turchi .in .Cirenaica, S'passato per "Alessandria,', diretto "a^ éalòniccB.'JSi' assicurai chèla presenza di Erivèriheiy'ih Turchia1 'è ritenuta necessaria, pèrchè'F«;TJniòne e Pró-i gi^éssò )> vuole" affidàrgU-ulfà^importante missione, dato l'attuale, pp^ye-periodq che attravei-sa l'impero turco, apecialmente a causa, della minacciata rivoluzione albanese». . ! Il Giornale d'Italia, a proposito di questa notizia, ricorda che Enver-be^.fu per errore tre mesi or sono ritenuto morto, errore giustificato da omonimia. ì 'fàfatti proveniente .dalla Cirenaica, mar^fc a Mariuth un altro Erivor-bey, vecchio,e.^JDJmalferma salute.-La ormài accertata ferità del duce, degli- àrabo.turchi.in Cirenaica, diede credito all'equivoco. , o«Gacsvldlbmdgu » paralizzata «femdrl '. (Servigio . ipijimlr.- #r(t»- 'Stm vt:p *)ì —Wsammémté, ari. Jiuiut La Commissione pacificataice inviata dal Governo.turco in Albania ha avuto fino ad oggi un successo ,m«trav%BosoI,.. ' Eccp'Te notizie che 'dà tJsKub' i*kìevse? Via' «Gazzetta) di. Fa-anx;oforte » : ; <• Itd-ajhjjm pascià, capo ..della Cormriissiane pacifista del Governo ha'prolungato!-I*«ultihtetum*agir albanesi - per il loro allontanamento. tóSlo, città,* termine. 48 ore. sono visto ' i suoi; depositi, • » «:AKrivolak oggi- -è avvai a tato con. .delle, bombe contro, uh "trèno, lìtóre^ Per'ò' W^m^fl^. consolare di Uskub ha inviato. uoaìJSota, dà,,protéata, ai.Governo ^n»r\<^yuu|^m|tQ, la . protezione .degli .'stranieri'." •' .....m '■ ' ; ; « Gli albadesi "a ' Périhét ' nel sud'-'dWySA'I-j bània haniio-se^oaiatnil-.nikainwk^-?',-turco mettendo al suo posto impiegati. dìf-.JpEo ft>. d'ucia. "Quaranta uomini'della gén^merio' aisertairoiio' ih -cohtrada- di -'Raitolp a >.fug-. girono. con ii.'.taw» umpiali.-a Itj^jf^'. fo» unirsi agli albanesi ribelli. . a,:. - • «A Vales furono poncentrate duw'f ni'per affrontare:irivoltosi.softoilli di Said pascià.^ . ... • , ■ '$% <i Sono pure' qui giuriti un reggilmtf cavalleria e dhe,;battaglioni. La.; situi in Albana è tmteogfiata: :da piflr regna eccitazione ,e, disordinei». •;"-"

Persone citate: Mezzaluna, Milan Martinovich, Said, Valel, Valet, Zeta