Dalla stazione alla Gran Madre di Dio

Dalla stazione alla Gran Madre di Dio Dalla stazione alla Gran Madre di Dio Il popolo attende la salma Fin dalle 14 il piazzale della stazione di Porta Nuova 6 gremito di folla: è la consueta folla minuta di popolino, che forma l'ala d'onore, oltre la barriera dei soldati, al passaggio dei cortei del trionfo o della morte. Alle ore 15, quando si schierano i bersaglieri dinunzi alla stazione e gruppi di cavalleggeri sgombrano la piazza ed interrompono, formando i cordoni, la corsa delle tranvio. delle carrozze e delle automobili, il corso Vittorio Emanuele, piazza Carlo Felice, via .Roma, via Sacchi c via Nizza sono affollate. Ma la folla, che solamente ieri l'altro gridava tutti gli evviva della Patria e accompagnava con la sua gioia canora le fanfare salutanti i reduci dalla guerra in Libia e nell'Egeo, ò muta e composta. Lo moltitudini nelle ore del r'.olore sono ammirabili. Se la solennità della radunanza non fosse" interrotta da"un grigio automobile da cinematografo e da qualche venditore di cartoline illustrate col ritratto delia bianca Principessa morta, tra quattro striscietto nere; se nella folla silenziosa e rispettosa non occhieggiassero fissi e curiosi gli occhioni di .almeno mille macchinone, macchine, macchinette, macchinine fotografiche, si direbbe che 1 torinesi, accogliendo la salma della Principessa, vogliono compiere un volontario atto di religione funebre e di fedeltà affettuosa verso i dolenti della Casa dei suoi Re e dei suoi Principi. Verso lo 15 il sole pallido e stanco, che aveva dato al corsi arborati di Torino una caratteristica colorazione autunnale, si copre di una grossa e folta nuvolaglia temporalesca. Un vento d'acqua investe le bandiere calate a mezz'aste. ag-tte, i nastri delle gramaglie, passa sopra ai .piunieUl dei bersaglieri che sull'attenti salutano il passare continuo di Autorite, bcncndttgdi gentiluomini in uniforme, di ufficiali dilSterra e di maro in alta tenuta e in decorazioni. Un rigorosissimo servizio di P. S. e di vigilanza e compiuto all'uscita dalla stazione dal lato di via Sacchi, da carabinieri, agenti di P. S. e da guardie municipali in alta tenuta. Sullo spiazzo vi sono due squadroni di cavalleggeri del 22.o Catania, cho scorteranno la salma della Duchessa di Genova. Un lungo tappeto nero 6 steso sul marciapiede fino alla berlina egiziana, tutta d'oro, ricca e fastosa, trainata, da sei cavalli ornati. di flocchi e di piume nere e di finimenti dar-j jento. Dodici palafrenieri, con le torcle stem-1 mate, tengono il freno. Le Società rappresentate Da un lato « un gruppo di rappresentanze ! di sodalizi della provincia e di Torino: quasi fftutti hanno la bandiera. IRicordiamo t7a"le"plù numerose rappresen-iS&arSfK tanze, le Società duci dalla Crimea, Esercito di Novara, della ! quale 6 presidente onorario il Duca di Genova, Esercito c Reduci dallo patrie battaglie di Vercelli, Veterani della guerra del 1818 e 1870 di Torino, la Compagnia d'onore al monumento di Crimea, la Società di M. S. fra sott'ufficiali, caporali e soldati, l'Associazione impiegati dello Stato, la Società operaia cattolica femminile di mutuo soccorso degli Angeli ",£Tev»^6°" Custop, il Circolo Ms^inaoeUaUJ^nIonftliberalo monarchica Umberto I. la Confedera- sione ira gli esercenti, la Pro Patria et Rege Levi altre numerosissime. !Fra le Associazioni militari o politiche 6 no-tatisslmo un gruppo di suore di San Vincenzo, in cornetta e soggolo candido. Sono venute a rappresentare, umili e oranti, il grande Corpo jdi infermiere degli ospedali, dei collegi, degli ospizi, degli accampamenti, che ebbero per clnquanfanni nella Duchessa di Genova ma- dre una consorella devolà e una benefattrice augusta o generosissima. La saletta reale, donde uscirà il feretro, è ornata sobriamente all'esterno di drappi neri' e aurei; all'interno di velluti cremisi. Di fronte ad essa stazionano i carabinieri a cavallo, alcomando del cav. Gloria; al lati dell'ingresso della sala reale sono quattro carabinieri in alta tenuta. Sono le 15,17: un secco comando di o at- tenti! » annuncia che arrivano le Autorità cle alte" cariche di Stato che dovranno ricevere la salma alla stazione. Si schierano i doine-stici e gli uscieri di Casa Reale, in abiti rossi, , , ,, , ,,. . ... il clero della metropolitana ,l rappresentan i delle parrocchie di Torino tutti i canonie, di ban Giovanni m mezzetta paonazza e roc-chetto bianco; i monsignori, rappresentanti le Collegiate delle Basiliche Reali, entrano, preceduti dalla croce e dal diacono coll'acqua benedette, in stola nera e argento, nella stazione. I gentiluomini di Corte si avanzano verso le berline reali coperte; scendono per primi, ossequiati dal generale Escart, dal tenente-colonnello Poggi e da tutti i gentiluomini delle due Case Ducali di Genova e di Aosta, il re Federico Augusto li di Sassonia, in alta tenuta di generale con decorazioni, e il Principe ereditario. Segue, nella splendida divisa verde dei dragoni, S. A. R. il principe Alfonso di Baviera, seguito dal suo aiutante di campo. Il Re, i Principi ed i loro seguiti escono I fuori sotto la tettoia e si fermano in attesa [ del treno: la stazione è sgombra. Dirige i cservizi interni, coll'aiuto del capo-stazione e ! adei sotto-capi, il comm. Capello, direttore coni. ' lpartimentale delle Ferrovie dello Stato. L'or- pdine è mantenuto perfettamente dai commissari ! di P. S. Ciempoli e Ciambrone. j lIn un gruppo appartato presso l'uscita nuo-1 va ci sono, in gramaglie, le dame d'onore cdella Regina madre, della principessa Laetitia, tdella principessa Isabella, che accompagneran- Sno le auguste Signore direttamente a Superga. Si avvicinano loro, ad ossequiarle, il senatore mgeneralo Santini e il senatore Pagliani. i sL'arrivo del treno tnnebre PmIn perfetto orario entra in stazione, lenta- tmente e quasi silenziosamente, il treno fune- nbre. Il treno è lungo ed è trainato da due lo- vcomotlve: quella in testa, una nuova mac-itchina tipo Aemica, N. M138, è condotta perso- znalmente dal capo-trazione ing. Rocca-Rey. sLa compagnia del 91.o fanteria, appena il sconvoglio entra sotto la tettoia, presenta le aarmi. Il Re e il Principe ereditario di Sasso- nia, il Principe di Baviera, il gran, ciambella- ano della Granduchessa dt-Baden, gli ufficiali udel reggimento sassone dedicato a Elisabetta odi Genova, M.r Dossa, custode delle reliquie della Sindone e cappellano dii T\e, col gen- -itlluomini conte Gianotti, Guiceioli,' Gazelli di .wBrucco, tutti in uniforme di Corte, si avvici- j anano al treno, dal quale scendono le Loro Al- gtezze Reali principessa Isabella di Genova e pprincipessa iLaetitìa. Poco dopo, ossequiata pda tutti, pallida e in gramaglie, lascia il va- i dgone-salon S. M. la regina Margherite, sor retta dal fratello. Accompagnate dalle Autorità, le dolenti, mute, escono subito dalla stazione e] in cinque automobili chiuse, dirette dal cava llierò Cartolato, procedono direttamente per tSuperga. dove attenderanno l'arrivo della sai-.rana per Riffleìatùra nella Basilica. ;CSntento, sotto la direzione del conto Radi- Bcati di Brozzolo, del capitano Taccoli, che ha scortato il feretro da Stresa a Torino, del ma- astro delle cerimonie del Duca di Genova, conte ■Ricardi di Netro di Groscavallo, la pesante ■Ccassa viene calata dal treno dal battellieri indellà Duchessa, bruni giovani vestiti di bleu- :spreceduto dalle corone della Regina madre, : dei Duchi di Genova, dei nipotini, il feretro . avanza lento. Seguono il Duca di'Genova, il]-j Re di Sassonia, il Principe di Udine, il Prin-l-1 cipe di Baviera e gli ufficiali dei rispettivi se- • guitì. Ai lati della cassa, avvolta in un ricco e serico arazzo rosso e borchiata d'oro, ci sono le suore che l'hanno assistita ed i rap- e ! Presentanti del clero di Torino e di Stresa e lji ffff d{ ^J^'*"*™ TùcnaV Icnl e curvi, piangono, il Du^i di Genova -ina il volto emaciato dalle lunghe veglie e, assorto, un po' curvo. Anche iì prin-ja ! c'Pe Ferdinando di Udine, nella brillante di¬ , i 0 i visa marinaresca, procede lento e affranto dal dolore. 11 corteo s'inizia I barcaioli depongono il pesante feretro sulla onduleggiante berlina d'oro; molti ceri si accendono. I sacerdoti intonano le preghiere di rito. Il Re di Sassonia, e i Principi assi- " stono, le mani alla visiera, per oltre cinque fttóù^ m& fun<,bre bisogna'. DaU.a ber^na - non sj ^wo i fedeli barcaioli: dietro e L, fermall,0, pallidissime, le ancelle della Co !rità che hanno chiusi gli occhi della Princi-^^ ottantcnne. !e ghirlande dell'augusto , parentado avvolgono di fiori e di veli tutto a roro del]a berlina Egiziana, storica per nozze o c per esequxe ai Re. n Duca di Genova fa i cenno al Re e ai Principi di seguirlo: essi si r avanzano verso le carrozze chiuse che ven- gono subito strette in mezzo dagli squadroni e di cavalleria Lentamente, tra la folla muta c imponente il corteo aperto dal carabinieri è ; a cavallo esce sulla piazza Carlo Felice. Il i' silenzio doloroso è rotto solo dal canto delle e I preci propizlatrici. Sono le 15 e 45: Torino li onora cosi, rispettosamente, la vecchia prin o n - cipcssa morta, la madre della Regina d'Italia elio passa tra i bersaglieri rigidi, fermi, solenni nel saluto dell'armi. Dietro le carrozze procedono lo società con trenta bandiere; poi ci a folla ro™Pe 1 cord"u ® 81 cor- e Iteo scendc «»° HUHmu del cortM -|s,ono d"e carri di ghirlande: ce ne sono , I ^ d'aUoro: sono _ state mandate . dagli ufficiali e dal soldati di Sassonia alla i f del re Umanista Giovanni Nepomuceno i ■ b Principa^roico, che combattè stu- -. pel,damente a Novara e cbi mori giovane e e nostalgico e pensoso di una fiera rivincita e ee. e e e ta e i . delia vittoria. Il cielo è oscurisslmo e imminente la pioggia. Alla Gran Madre di Dio Con la solita sollecitudine militare ancora prima delle 14,30 i reparti delle varie ormi, e cioè due compagnie di allievi della Accademia Militare e un battaglione del 53.o fanteria, con musica e bandiera al comando del colonnello dei 53.o fanteria, destinati a rendere gli onori alla salma ed a trattenere la folla, vengono a disporsi sul piazzale della Gran Madre di Dio. Il tempo è coperto» I La folla è stata, ancor più sollecita dcìl'Au[ torità militare e di pubblica sicurezza c prima che si siano potuti stendere i cordoni si è già ammassata dinnanzi alla scalinata della basi lica. Altra folla si accalca oltre il ponte in piazza Vittorio Emanuele I, trattenuta da un cordone di carabinieri a cavallo e di caval leggeri Catania. Ai balconi ed alle finestre dello case prosa cienti il piazzale si affacciano numerosi spetta tori in maggioranza signore in abiti chiari, Sul eampanilo della basilica il campanaro spia il giungere del corteo funebre per dargli il mesto saluto di 'l'orino coi sacri bronzi cne suonarono in oltre ore di pianto per la Patria Un ultimo ordine fa chiudere definitivamente tutti gii sboccili alla piazza dai cara t>ìr.ieri e dal soldati. 11 sei-vizio è diretto perso naimente dal questore comm. Carmarino coadiu vato dal cornmiSSHrio cav. De Sarro, dal capitano dei carabinieri cav. Villa e da molti fun zionari cd ufficiali dei carabineri. E' pure pe sente a comrnissar:o comm. Sessi, addetto al servizio particolare di S. M. il Re, con alcuni apenti ciclisti. oramai soltanto alle Autorità è dato accesso al piazzale, j. primi a giungere sono numerosi ufficiali che si dispongono dapprima presso il oanoén0 dèlia Basilica, quindi vengono fatti sulla scalinata. Il gruppo tutto scintil- -iantft.ciK ascende la scalinata desta nel pub .w<co j primi movimenti di curiosità. Giunge a noi H bisbiglio della folla. Oltre il ponte la glande fascia nera si è fatta densa e più am pia Sono migliaia di persone accorse da ogni purte dena Città cne si accalcano dietro i cor doni e dietro i parapetti del Lungo Po. ' dppsimlltrizlotsVdzpadnnevegailPmudmdLe rappresentanze Intanto arrivano le vetture colle rappresen- tanze del Senato e della Camera scortate da reparti di carabinieri a cavallo con due um;Cla!i.. Notiamo il vice-presidente del Senato Blaserna, i senatori Colonna, Borgatti. Manno, Santini. Rignon. Biscaretti, D'Oncieux, conte a* s- Martino, Chiesa, Camerana. Tournon. ■Badml 0 Di Blasio- 11rimo Presidente della ■Cort0 di Cassazione, il presidente della Ca-, inlera Marcora, ed i deputati Decorno, Di Rova:seada' Basimi, Panie, Daneo, Grosso-Campana, : Rebaudengo, Di Saluzzo. Clartoso. Monto. Le Autorità incominciano ad affluire e man ]1™"™ clle giungono si dispongono sulla scal"n*ta e saUo u. Pronao. Sono gentduomini di • Corte e rappresentanti diplomatici e Consolari della Sassonia, della Baviera e dell'Austria nelle loro divise gallonato d'oro e colle else degli spadini avvolte in crespo, ufficiali d'ogni arma j^r& £ reKTì dSSoS. S ?X> V*™***** * Torino è rappresentato dal presi ,?"1* barone Antonio LNasi, consolei del^ Porj»^» ^retano Ugo Plzzetti. console della Bolivia. E cosi man mano giungono S. E. il generale Roberto Brusati, comandante il 1 Corpo d'armata, il generale Escart, comandante la Divisiono, il generale De Viry, il generale Franco, S. E. De Biasio, primo presidente e S. E. Taglietti, procuratore generale della Corte di Cassazione, S. E. Bacchialoni; primo presidente e S. E. Lipari Pais procuratore generale della Corte d'Appello, il presidente del Tribù naie comm. Martinengo ed il procuratore del re, Rocca, il comm. Barisone, intendente di finanza, il comm, Bocca, presidente della Camera di commercio, S. E. Boselli, presidente del Consiglio provinciale, che rappresenta anche il Consorzio nazionale, il sindaco Rossi cogli assessori Usseglio, Pia, Albertini Ceriaua, Cattaneo ed alcuni consiglieri, al sindaco di Róma comm. Natban, l'assessore anziano di Milano Menozzi con sci galletti, ecc., eco A rappresentare la R. Marina, di cui il Duca di Genova è il Supremo capo, sono presenti vari ufficiali di Stato Maggiore, commissari, macchinisti e medici con a capo il vice-ammiraglio Garelli, ex aiutante di campo del Re. Alle 15 in vettura scoperta giungono il presidente del Consiglio, Giolitti, col ministri Sacchi e Facto e col prefetto senatore nobile Vittorelli Non appena scesl vengono ossequiati dai senatori, dai deputati e dalle altre Autorità. Subito dopo giungono i rappresentanti diplomatici del l'Austria, della Sassonia c della Baviera. In vettura di Corte arriva il gran cerimoniere barone Giannotti in alta uniforme con decorazioni. Tutti i rappresentanti esteri vestono le loro caratteristiche uniformi colle decorazioni italiane Ai fianchi della scalinata .intanto si sono disposto numerose dame di Corte e delle varie Case ducali e principesche., Esse vestono tutte in lutto e portano il distintivo sul lato sinistro del petto fra le gramaglie. Tra esse notiamo la contessa Colli di Felizzano, la contessa Ma labaila di Canale e la contessa di Castelveccbio Il Re Alle 15,30 In punto il comandante delle truppe ordina il presentat arni e dalla via MoncaUeri sbocca un automobile seguito da alcuni agenti ciclisti. La folla dietro i cordoni si scopre reverentemente. L'a.utomubile si ferma dinanzi alla cancellata del tempio. Il meccanico tilepssavdrzplnfsbpbegaosgrcvarrlacl balza a terra ed apre lo sportello, il Re scende a terra dopo essersi tolto l'impermeabile e con lui scendono il gentiluomo di servizio duca Cito e duo aiutanti di campo, ufficiali di marina. Il Sovrano, elio veste la grando uniforme di generalo con decorazioni o la fascia verde maurizlana, "ascende lentamente la scalinata ossequiato dalle Autorità. A metà si ferma e a lungo conversa con l'on. Gloldtti prima o poi con l'on. Marcora. ■ .Mie 15,40 in automobile arriva il cardinalo Gichelmy con due segretari : appena sceso si reca ad ossequiare il Re e quindi sale nella Basilica ad indossare i paramenti sacri per la benedizione della salma. Alle 15,50 in due automobili chiusi giungono il Duca d'Aosta, il Conte di Torino e il Duca degli Abruzzi in alta uniforme con le decorazioni o la sciarpa verde maurlziana. Il gruppo dei tre figli del compianto Principe Amedeo col loro aiutanti di campo ò pittoresco. II brusio della folla che ammira dietro i cordoni giungo fino a noi. I Principi senz'altro salgono la scalinata e si recano a salutare il Re, che stringe loro affettuosamente la mano fermandosi quindi a parlare lungamente col Duca d'Aosta. Il Duca dogli Abruzzi 6 avvicinato da mo'ti parlamentari e dalle alto autorità civili e militari. . La funzione .Mie 16 in punto nel pubblico che si stipa dietro i cordoni ò un ondeggiare improvvisa, un mormorio che cresce e si diffonde. Un ordine breve, detto da una voce tonante, risuona per la seconda volta: Presentatarm! Un lampeggiare di armi nei breve gesto rigido del soldati e degli accademisti, che impugnano impettiti i fucili, e degli ufficiali cho abbassano la sciabola. Un rintocco di campana, grave, solenne, che poi si ripete, insistente, con una tristezza infinita. La musica del 53.o fanteria intona una marcia funebre lentissima. Il corteo sbocca nel vasto quadrato della piazza. Precede un plotone di carabinieri a cavallo al- comando dei tenente Allora ed un plotone di cavalleggeri Catania. Seguono la musica municipale, le Confraternite religiose delle Verdolina e delle Risine ed il clero prccedujp da un chierico portante la croce. Vieno quindi il coeclvo cosidétto .-« Egiziano », tutto fregi e dorature, trainato da tre pariglie di cavalli neri tenuti da staffieri in alta uniformo con stivaloni e felu cartai bordi dorati. Ai lati del cocchio vi sono alcuni marinai addetti al servizio della Casa Ducale di Genova sul Lago Maggiore, con alcuni sacerdoti e suore. Una doppia fila di staffieri di Corto vestiti alcuni in 'rosso con alamari diargento ed altri in nero e reggenti torcie accessc con gli stemmi delle varie Case realieprmcipc-sche attorniano il feretro. Seguono alcune vetture chiuse di Corte con il Re ed il Principe ereditario dì Sassonia, il Principe ereditario di Baviera, il duca Tommaso di Genova, il principe di Udine, alcuni ufficiali sassoni del reggimento intestato alla defunta Principessa, gti aiutanti di campo, e molti gentiluomini di Corto. Vengono in seguito innumerevoli socistà di veterani, di ex-militari ed operai con alla , a > e a i i i a i . i o n e e i o e e o o i o c1dBdgslccRgaascmmdmidresGpdicseloelvsSvdsmalisPdcacsgrtesta la Società «L'Esercito.» di Novara con:cil suo' presidente comm. aw. Amos Brughera e numerosi soci. Tutto il corteo è fiancheggiato da una doppia fila di cavalleggeri di Catania a sciabola sguainata. : Il carro mortuario è trainata davanti alla Basilica e soste. 11 Re per il primo porta la mano alla visiera. Tutti si scoprono riverenti. Dalie ! vetture che seguono il feretro scendono jl Re1 di Sassonia, i Principi ed i loro seguiti e si ; recano ad ossequiare *1 Re, fermo nella posi- j zone d'attenti a metà della scalinata. ; Le campane suonano a lungo ed altre cain- ; pane rispondono lontano. Dal tempio per.l'ampia gradinata scende il corteo dei cano- nici e il cardinale Rlchelmy in paludamenti funebri e mitra bianca viene sulla soglia della scalinata levando in alto la mano in segno di benedizione. jlLa funzione è breve: il cardinalo recita le preghiere del rito e coll'aspersorio e col turi- bolo benedice e incensa la salma. I canonici e le confraternite rispondono in coro al canto grave e solenne. iAssiste sull'attenti in prima linea re Vittorio, ' attorniato dal Re di Sassonia, dai Principi, o dalle Autorità. Mentre la funzione si compie incomincia a ; scendere la pioggia, che scompagina un po' il • gruppo delle Autorità a capo scoperto. Alle 16,30 tutto è Unito: il Re di Sassonia j ed i Principi ossequiano ro Vittorio c quindi risalgono in vettura coi loro seguiti ed il corteo si ricompone dirigendosi lentamente verso la barriera di Casale. Il Re saluta quindi militarmente, risale in automobile e riparte mentre la folla si scopre ,riverentemente, applaudendo. I soldati, rlpon-. ono le armi al-piede e la folla a poco-a poco "rompe"! cordoni e sciama per la piazza e per le vie silenziosamente. • • A Superga Un velo di nubi aveva composto attorno alla imponente-mole delia Basilica come una aureola funebre, che incombeva sugli animi con un senso di infinita tristezza. Non numerosa era la folla che animava il vasto piazzale. Erano, forse un duecento persone, fra villeggianti dei dintorni e abitanti delle terre vicine. Da Torino salirono pochissimi I pellegrini, fra cui alcuni forestieri, deside-1 ' rosl di visitare le tombe reali e di ammirare il magnifico panorama delle Alpi. Costoro furono pur troppo completamente delusi, inquantochè i sepolcreti sabaudi erano chiusi, per ordine superiore, e il panorama" delle alpi si poteva soltanto intrawedere attraverso alle fenditure di una immensa cortina di nebbia caliginosa. Anche a Superga e lungo lo stradale che conduce al col* l'Autorità aveva disposto m^larghissimo sei-vizio d'ordine, a mezzo di ca- rabinieri e guardie, agli ordini del commis- sano cav. Sessi e del capitano cav. Vlghanl. pPei> il servizio d'onoro era stato inviato, un reparto di fucilieri del 5C.O, al comando di due ufficiali. Col treno delle 15 giunsero cin- que ricche corone di fiori freschi: quella del Re, dell'Imperatore d'Austria, altra dell'lmpe- ratore di Germania, altra dèi piccoli Princi- i pi di Genova, altra infine del Municipio. ! Le corono furono subito portate nel sepol- cretl e disposte ne»o vicinanze del loculo,destinato alla defunta Principessa, presso ili monumento funebre che conserva la salma Jdel Duca di Genova, Alle 10 si odo il rombo di un'automobile/ che si avvicina rapidamente. In esso sono 1 figli minori del Duca di .Genova, 'Filiberto duca di Pistoia, Bona, Adalberto duca di Bergamo. Maria Adelaide ed Eugenio duca d'Ancona, Essi vestono in nero. Poco dopo giungono successivamente la Duchessa d'Ao.: sta, la principessa Lastìtla, la regina Elena, la Regina madre, ila duchessa Isabella, il Du-' ca d'Aosta, coi fratelli Conte di Torino e Du-i ca degli Abruzzi. Il Re ed 1 Principi sono in uniforme, lai Regine e le Principesse in gramaglie. Gli augusti personaggi, col rispettivi se-! gulti, entrano nel tempio e si ritirano negli' appartamenti reali, in attesa che venga datoi avviso dell'arrivo del treno, trasportante W salma." L'attesa non fu breve; e telo apparve parllcolarmento al pubblico, su cui incombeva la minaccia di un acquazzone, non completa-, mente mancato. Soltanto alio 17,30 il rumore1 della funicolare avvertì cho la ealma era or»' mai prossima al luqgo di riposo. •Dal tempio us_cl allora processionabnenteil clero, con a capo il cappellano maggioredi Corte, monsignor Beccaria, vestito-dei pa-! ramanti, vescovi li, con mitra. Lo precedevano e seguivano, col prefetto della Basilica, monsignor Brielli, il parroco di Superga,. don Giansana, il parroco di .Sassi, don iMeano, ili parroco della Madonna del Pilone, don Gior-i daaengo. i{ rev. don. Cantano, o qualche al-! irò sacerdote delle chiese palatine. Dopo il clero seguivano S. M. il Re, col Duca d'Aosta, il Conte di Torino, il Duca degli Abruzzi, ed i principi Filiberto o Adalberto. Il corteo discese alla stazione della Funicolare, tenuta sgombra da ogni estraneo, per ordino del questore, comm. Carmarino, che era nel frattempo giunto alla Basilica, coll'ispettore generalo comm. Sessi, capo del servizio di sicurezza di Casa Reale. Il treno fùnebre; scortato dal capo-servizio, signor Faccio, giunse alla stazione alle 17,*.», Subito dal treno discesero, col Duca di Genova, il Principe di Udine, il Re ed il Principe di Sassonia, cd il Principe di Baviera, coi rispettivi seguiti, in uniformo. Contemporaneamente otto robusti staffieri presero la bara, o attorniati da numerosi valletti, presero posto liei corteo, subito dopo il clero. Seguivano immediatamente, col Re nostro, il Re di Sassonia ed il Duca di Genova; quindi gU altri Principi ed i seguiti. Chiudevano i marinai della villa di Strega, portanti quattro grandi corone. -Mie 18, annunziato da funebri rintocchi, il feretro entrava nel tempio, spoglio di ogni addobbo. La bara fu deposta su un semplice rialzo, coperto da un tappeto rosso e attorniato da quattro candelabri. Jdonsignor Beccarla impartì quindi l'assoluzione, senza canto, fra il silente raccoglimento, dei Principi o d'elle augusto Donne, oranti a bassa voc.f*. - ;Il feroU-o, seguito da tutti i presenti, ven.' no poscia portato nei sepolcreti, per'-'la-'tu-' mutazione. 11 luogo riserbato alla defunta Principessa è a sinistra, presso, come abbiamo detto, iltumulo del Duca di Genova. Quattro muratori fissarono sul loculo un quadro provvisorio, :con la seguente iscrizione: «Maria Elisabetta di Sassonia, Duchessa di Genova madre. Nata a Dresda, il ì febbraio 1830; morta a Stresa, il U agosto 1912 ». Compiuto l'estremo ufficio, monsignor Brielli diede lettura dell'atto di tumulazione, che venne firmato dal Re e dalla Regina madre. Alle 18,30 gli augusti personaggi lasciarono ! il tempio, e nelle rispettive automobili ridi1 scesero il colle, che si andò subito spopo ; landò. j Fra lo rappresentanze cho assistettero al ; passaggio del funebre corteo eravi pure la ; Società di M. S. locale, con bandiera, e alr.cuni reduci dalla Libia, in divisa, La berlina egiziana Il carro funebre cho ha trasportato la salma a dalia stazione, a, Superga è la costoletta « ber jlina egiziana», che era stata adoperata l'anno scorso per i funerali di Maria Pia, l'ex-Regina madre di Portogallo'. Il grande cocchio, impo- neiite per la sua mole, è tutto fregi e dorature sormontato da grandi aquile, che sono appunto idi stile egiziano. Ai quattro lati del corpo ' della berlina spiccano gli stemmi dì Casa Sa, voia. Essa fu costruita nel 1650 circa sul modellt ; dei disegnatore di Casa reale Pergliasco dalla l • fabbrica torinese Del Monto, e servì alle nozze di Maria Cristina di Borbone con Carlo Ema- j nudo II, ultimo Duca di Savoia genitori diVittorio Amedeo li, primo Ro di Sardegna, Dopo questo avvenimento servi per tutte lacerimonie di gala della Corte finché venne ri-dotta a caiTo funebre e nell'ottobre del 1849 trasportò la salma di Carlo Alberto da Genova e ,a Torino e ^ Torino a Superga. Essa servi . anche al trasporto funebre di Maria Vittoria della Cisterna Duchessa D'Aosta, ex-regina di"Spagna nel 1876, di'Vittorio Emanuele II nel 1878, e del Principe di Carignano. La berlina viene conservata, nelle scuderie del palazzo reale di Firenze, donde è giunta l'altro ieri nella nostra città e dove farà ritorno domani stesso. r