La pacificazione interna nel programma della porta

La pacificazione interna nel programma della porta La pacificazione interna nel programma della porta n problema Roma, 17. notte. Par eaBer© «Inceri, «me è nostro-dovere, dobbiamo dire che rteteiativa del eonte Berohtold è state accolta con spende Uvere eakAcrtc nella aesMass deirinapero msiriaco. Un grande lavare non ai è manifestato nemmeno nella- capitale dell'Impero germanico, ove 1 gternadl in grado di essere esattamente informati, si sono invece affrettati a pubblicare ohe te oanoeUerte imperlale ebbe parteelfeaione doH'lalslatlv* eontemporaneamente «1 ministeri degli esteri delle altre Potenze. Al palazzo della WUhetohsfcraese tengono dimane a far sapere che l'Austria ha fatto un passo di sua esclusiva iniziativa, senza plinto essersi concertata con . la Germania. Altrettanto tennero a far sapere quando l'Imperatore d'Austria proclairnò l'annessione della Bosnia-Erzegovina. Pare quindi che tutte le volte ohe l'Austria vuol fare un passo ardito nei Balcani si guarda bene dal dame .preventivo avviso alia Germania per non metterla probabilmente In imbarazzo, : tenendo molto la Germania ottre che. all'alleanza con l'Austria,, alla amicizia della Russia. Infatti i passi arditi dell'Austria nei Balcani ! non sogliono riuscire 'graditi alla Russia. La accoglienza in .tutti i paesi è stata più o imeno. fredda," più o meno circondata, da riserve espresse, sottintese-o mentali, sia perchè l'iniziativa in sé stessa è troppo complicata, sia perchè i 'precedenti .balcanici dell'Austria'sono tali'da'ispirare alle altre Potenze più diffidenza • che fiducia : ma . da tale, accoglienza alla notizia che la Francia si prepari a combattere energicamente la proposta del conte Berchtold ci corre troppo; e perciò il Governo francese l'ha apporuinamente smentita. Non si può'« a priori » combattere una proposta che ha il nobile fine di ■ ìnantenórè la pace .nei Balcani e conseguentemente.-in Europa. Perciò vi dissi ieri sewivietvi «onfemwi.questa sera, che le Po' tenze aderiranno in massima e che ammetteranno lo proposte alla discussione; ' ma naturalmente ognuna di esse si riserva piena libertà di accògliere o non - accogliere le singole proposte che farà l'Austria nello svolgimento deyà sua iniziativa. Aderire in massima o semplicemente aderire non vuol dire darò l'approvatone preventiva ma soltanto essere disposti a discutere. Nell'assenza di Poincaré, presidente del Consiglio e.ministro degli esteri, la Francia non ha potuto dare una risposta all'ambasciatore d'Austria e si comprende; come anche s! comprende, l'opportunità del comunicatr uillcioso, il quale dichiara che, per ora, è 'impossibile prevedere la risposta dello Francia tanto più che la proposta deve essere seriamente studiata e che la Fran eia-non farà nulla senza essersi con1 cenata con la Russia e con l'Inghilterra. Come vedete Ja Francia fa le più gran <H e le più larghe riserve, fra le quali in tonde ovirlcn temente di-.comprendere anche óitelVi' di declinare,, dopo ' uno studio e >l ..-,-<• n'r<to conia- Rùssia :e:con l'Inghilterra LI r--i-;!le invito .dell'Austria. L.diclìk'r.iiione preventiva di piena so Ii'd>rietà della Francia con la Russia è giù si!-! ■ u: non soltanto" dall'alleanza,'ma anelle 'dalle circostanza che, giusto .di questi ••-.!. !a Francia e la Russia hanno.prese '.>'• r-.'-. ■•>i'-,.f certo mente notevoli sull'iden irte-' eh-1 l'Austria propone di ri la decentralizzazione dell'ammi t-r.iva. Non si può anzi non è stato notato dovunque, che H :•;!::'!■! ha lanciato la Mia proposta ! '-in. l'rciniMirè avesse fatto, I I :>.<•!.•;• v'vl viaggio di: ritorno, menti-, •ri in -•'::o.'■■i;t.-;'r,ri da Parigi e non en: • • h Pietroburgo^ mentre ainmiraya i kvi invino- ili Mwcfòiftt'lla piazza -del quali .-■.-...vi'io. 'colme Poincaré, ho veduto esposti'ii l.e|!'.>rdi'n' i cannoni -ch'-J Napoleone' I noi i-'' •i,:::-;i.)'':'t:u-c nella 'iti visirato ritirata i.j preventiva diente razione' -di. piena' soli ■I.ai'tà fjv.neo-russa non reca meravìglia «véce, fa rimnrc-i-sione cho essa sia stata è »i*«*i aliiru'liiiif-i'.ra, porcile m quésto mn dO'e orinai dimostrato-che a Pietroburgo >. «au -rappresentata anche l'Inghilterra cho,le-deliberazioni prese nei colloqui tra Poincaré ed i ministri russi sono già'state approvate' e fatte sue dall'Inghilterra. SI deve perciò ritènere fin d'ora che Francia attesta ed Inghilterra sono già solidali di fronte ai- due problemi orientali esaminati a Pietroburgo, di fronte cioè alla guerra itiilo-tui-ca. : .ed al problema balcanico. La Triplice intesa è ormai compatta essendo sparite la grande divergenza che, durante te guerra, divise la Russia dalla Francia r'tdelp Inghilterra". Che sia compatta anche la 'iVipìfce alleanza è ^prematuro d'r "affermare,., p-.rchè l'Ita ila; ■thè,'«arante- la' éuer ra. u f.titta cchnmletariiénté^sòlaclie^alie sire alleate non ha- ch'i csto che.18" loro. Sfive ròsa neutralità, deve' preoccuparsi anzitut tee sopratutto dèlia sua guerra. Come dissi ieri. l'Italia, che, durante la guerra, ha rispettato i Balcani fino all'esagerazione, i pronta a. collaborare con. l'Austria e con le altre Potenze per il mantenimento della pace nei Balcani, ma in questa collaborazio ne starà sempre all'erta e pronta a ritirarsi appena-te-zelo'tuttofilo accenni, anche loritanamente, a voler menomare militarmente politicamente e moralmente i .'•oV,-^ro rà-'i^v:.':: frutti deBà guerra vittoriosa, Collaborare per tenere in piedi l'Impero ottomano e per rafforzare il presènte Governo turco è generoso, e l'Italie, può spingere te sua generosità verso □ nemino anche sino a questo punto «ultra» crietrano; ma se tei» opera altamente tsmànitarda dovesse risolerei In un incoraggiamento morale e materiale a continuare te resistenza bellica In Africa, l'Italia, anziché ooUabarare, dovrebbe protestare. Dicono a Vienne che quando rineuxresione albanese sarà completamente cessata, quando sarà definitivamente scongiurata le guerra civile, e quando saranno composti .gli Incidenti con le Bulgaria e còl Montenegro, quando la Turchia si.sara~insomma ritratta dall'orlo dell'abisso, allóra il Governo, turco sarà molto forte e allora si servirà della forza ohe le avranno somministrato le Potenze per procedere con autorità alla condùèiono' della- pace con_ l'Italia. Questo ragionamento, per i 'nostri' colleghi di Vienna non fa una grinza ma per noi ne fa molte. Ci Umiliamo « domandare: — ma chi ci garantisce che 11 Governo turco si servirà della forza somministratagli daHe Potenze per procedere alla conclusione della pace con l'Italia? Chi può «a priori » escludere che. non ss ne. servirà invece per continuare la guerra? I forti sono più propensi alla resistenza ohe.alila desistenza! L'Italia si "è scrupolosamente astenuta dal colpire la. Turchia in parti vitali del suo. Impero; con. ciò l'ha mantenuta in vita, ma attaccandola vigorosamente in altre parti i'ha estenuata al punto da costringerla 'a smettere la resistenza. Come dunque pòtobbe, ora ohe l'ha ridotta a. mal partito,'-somministrarle il ferro, la china, l'isch'irogeno e tutti gli altri ricostituenti più o meno efficaci? Come potrebbe collaborare alla cura ricostituente della Turchia <aè prima 'la Turchie non si decidesse a.'smettere le ostilità nell'antico vilayet africano? sé prima. le Potenze non si decidessero a riconoscere la sovranità piena ed intera del regno d'Italia sulla Tripoli tenia e la Cirenaica? Bastano queste domande molto semplici per dimostrare che l'Italia, anziché fidare piènamente nell'alleate che ha preso l'iniziativa e nelle altre Potenze che eventualmente ila seconderanno, dovrà seguire la massima: addarsi è bene, non ,fidarsi è meglio». Dell'eccessiva fiducia *negli-altri abbiamo fatto una dolo rosissima esperienza dal giorno della nostra rinascita, politica fino ai nostri giorni: lo pi,ù dolorosa, esperienza l'abbiamo fatta prò Trio lini Oriente, proprio nei Balcani. E ■eirapo di avere grande fiducia soltanto in ibi stessi, nel nostro esercito, nella nostra innata, nella nòstra missione storica, ma Tari nella nostra stella che da oltre dieci mesi splende mirabilmente : in noi, non nerli altri. In conclusione, aderiamo alla di "cussione, discutiamo, ma .sopra tutto vigi. llamo come vigila la sentinella. ., c. gspcmtdPddrrpPcliPRnrpvmdzsactTm'tgcmj«tsrbnritorno di Poincaré a Parigi per detennitoa- e il contegno della Francia rispetto' alfa ' proposte, austriaco e si dice che la Fràncie !" tabilirà il. proprio atteggiamento, d'accordo!lì. il Si ìli a colloquio coirajJiasdafe di flussi; Roma, 17. notte • La situazione può riassumersi nella constatazione, della • energica continuazióne del•j guerra; Quanto di nuovo si verifica helte ■ituazione diplomatica- non si ■ riferisce alle .; ventila li. trattative- di pace con la Turchia, ila.bensì a. 1 diversivo che-l'Austria ha fai'» sprée,rè,.cpn-la pi-oposta Berctitold per lo .Icccntralizzuzione . dollu- Turchia-, , A' questa V'-opcfCria si.riferisce.evidenteniente ima--gite 'Sg'. compiuta dal nostro ministro-degli eton Di -San Giuli-apo per conferire • con nnibasriatore di Russia: a Roma,- Kruperiski. .L'o.n. .Di S.an Giuliano, che si troeu utùoihherite a Vallombrpsa,.si è.recato stomane a Canialdoli dove è in' villeggiatura i'nmbasciatore di Russia a Roma, Krupenski e l'ambasciatore di.Francia. Barrère. L'on.Di. San Giuliano.si^ è recato al «Grand tl'Mol», dove si è incontrato con Krupenski, ■ol, quale ha avuto un colloquio: di .circa hle ore. Poscia il'ministro degli esteri • e rambasciatore di Russia, fecero colazione al ■ Grand Hotel». Nel pomeriggio l'òn. Di San Giuliano. è ripartito, per Vallombrosa. Il colloquio, secondo ogni verosimiglianza, sì è.aggirato'intòrnO alla proposta del conte 3erchtold. La ' Rùssia, ha dato troppe pròve li -simpatia e di interessamento per l'Italia durante te guerra perchè l'Italia non abbia •1 desiderio di mantenére il pròprio accordo con la Russia, anche nelle questioni riguardanti i Balcani. Assai significativo è un oasso del comunicato ufficioso diramato a Parigi, circa l'atteggiàinento- della Francia dispetto atte- propòsta Berchtold. Nel conunicato in parola' è detto che si attende il .■on l'Inghilterra e la Russia. Ora, ponendo n relazione la.visite dell'on. Di San Giuliano col comunicato francese, è lecito.supporre che l'Italia sarà .CPpcorde con la Rus-ia e conseguentemente con la- Francia e l'Inghilterra nella risposta alla proposta del conte Berchtold. Del resto, viene dichiarato -la .fonte ufficiale che l'Italia non può che ■lichlaraa-si in"massima favorevole alla proposta Berchtold, neltevquale alcuni intendono vedere .un abile diversivo al convegno ldi. PietrptKirlcf fr> f^liwtt* *;Sr ez^^eta» miri a dare un po' di spirito alla Ma sebbene gli interessi tome l'Italia possano far supporre che 1* miri a vedere indebolite la Turchia,* non dimeno, per ragioni di ordine superiore, «he consistono nel mantenimento dello « stata quo» balcanico, l'Italia aderisce di ^non grado1 alla proposte austriaca. P.bÌB$P!«Imb sì assoderà al passo che le Potenze ' por compierà a Sofia e a Belgrado., chiarore che non tollererebbero che. ' ma e la pece venissero turbate nei B A proposito della proposte del conia tota abbiamo oggi interrogato un' «nt diplomatico, rappresentante in Rome di aps Potenza balcanica.,. Secondo l'opinione del diplomatico interrogate, l'Austria, lanciando la preposta ded conte BercfatoOd, si inspirava alte seguenti considerarceli : t.o paralizzare l'Impressione prodotte nel mondo politico dall'importanza del convegno di Pietroburgo fra Poincaré e,te Czar; 2.p"pre^ cedere a possibili proposte analoghe a quelle ' cho avrebbero potuto essere formulate in seguito: al convegno di Pietrobourgo. dalle Potenze della Triplice intesa: cioè Francia, Russia, Inghilterra; 3.o far constatare-:còme non solo la Russia dimostra di. avere a cuore iti problema balcanico ma al pari e lorse più di essa l'Austria; 4.o-paralizzare' Il movimento della Bulgaria il quale ha allarmato il. mondo politico austriaco; 5.0 Screditare non soltanto il Governo turco ma eziandlo il funzionamento della costituzione turca ponendo l'Impero ottomano sotto una specie di tutela delle Potenze; 6.o realizzare assai più facilmente, mediante l'indirizzo con/tenuto neDa. proposta Berchtold, la politica di annessione, sempre accarezzata dall'Austria. Il diploma ttoo balcanico mterrogato, aggiunse poi di ritenere che le Potenze riusciranno a frenare il movimento della 'Bulgaria, la quale accenna a mettere come condizione che la Macedonia riceva la autonomia garantite dalle Potenze. Una nota ottimista Rome, 17, mattinò: Il « Popolo Romano », giudicando, la proposta, austriaca per il decentraménto: -in Turchia, osserva che, presentata in tali termini, la proposto, del conte Berchtold non poteva non incontrare ottima- accoglienza presso i Gabinetti delle grandi Potenze, e allò stesso tempo' presso I Governi dei pa*; si balcanici. « Ormai, — nota il giornale ufficioso; —..l'esperienza ha provato ••lumlao'samente come il faUimentol.dèl^Gcfl^TO* «Unione e Progresso»,, si debba non Soltanto alla violenza e alle illegalità compiute da: uomini privi di senso morale e-apolitico, ma anche dalla-centralizzazione e dalla generale turchizzazione dell'Impero, e te compressione delle razze 'rum turche e non mussulmane produsse l'esplosione da Cui è rimasto travolto il regime «Giovane Turco» « Per assicurare alla Turchia la.tranquillità interna e. la pace esterna, deve ..quindi jpmbfare opportuno sorreggere il .Governo «a instaurato, nell'opera di decentramento, che promette di intraprendere, come il sólo metodo che possa restituire la calma alte verte- nazionalità dell'Impero ottomano. Quindi, si spfepa facilmente l'intenzione del <-onte Berchtold, e si spiega altresì l'accoslienza favorevole dei Gabinetti europei. « L'Italia desidera appunto che: per la tranouitlità della penisola holrnritea-ritorni rordinerinTurchfa, e. .siano evitati perturbamenti' alle sue .frontiera, perciò, tutto quanto tende o contribuire n onesto fine, non può non irnvnre simpatia e favorevole accoglienza in' Italia ». KW Berillio, 17. mattirio. I giornali dienno che, in occasione- de' 'ìanchetlo che l'imperatore Guglielmo offri pel genetliaco di Francesco' Giuseppe, chi' ■ìcorre domani 18, si recheranno presso "Imperatore a Wilhelvishoe, segretario di <tato agli esteri, Kiderlew XVàechter e Vani'ìascialore austro-ungarico' a Berlino, Szpn ìyemji Marich. I. giornali aggiungono che è probabile chi in tale circostanza Kiderlen conferisca co'' 'Imperatore circa la proposta di Berchtold dopo questo colloquiò, la Cancelleria rfRerlino darà la tun risposta a proposito deiI iniziativa del ministro degli 'steri austro Ungarico.. ' (Ag. Stefani). Daa nqta 'Bfjiis?a trascese Parigi, 17. niatrioV / giornali pubblicano ia seguente not-à": a Si. assicura che, .contràriamente alle, asserzioni dei giornali tedéschi, che pretendono che la-Francia si prepari a combattere energicamente la proposta del fonte Berchtold, tale proposta ha prodotto una impressione piuttosto favorevole. -.« Tuttavia, in assenza del. Capo del Governo, è impossibile prevedere quale sarà la risposta della Francia, ionio pie che tale proposta deve ■ essere seriamente studiata, e che. la-Francia non farà nulla senza essersi concertata con ; la Russia e -con l'Inghilterra ». (Agenzia Stefani). -. ■ fi ,-. - -T ,m' — "■" -— " Nessun complòtto contro l'ex Sultano di Turchia Roma, 17. sera. Telegrafano da Salonicco, 17, al Corriere d'Italia : (i Un giornale, tedesco pubblicay a un telegramma.da Salonicco, secondo il quale un complottò, sarebbe stato ordito contro g&'aWteRtl; 'dsUifcMiUa Ali.à^jfei,.^>ri.g£àne di ' S$atp' sdii Àbdul.HRinld.-, Secoiidp ;dettò tele !" gramma,; -|^.eiceh|: ^ospiti: della - villa, tra i !qùah la prima- odalisca del .Sultano detro- MUnizzato, sarebbero stati vittime di un avvelenamento. Informazioni, attìnte^alla migliore fonte permettono di affermare che il complotto in parola non è mai esistito. Alla'vilr la Allatini non si è constatato in questi ultimi giorni nulla di insolito, altro che il cambiamento .ed il rafforzamento del personaie di guardia e di servizio. La prima odalisca di Abd.ul Hnmi(l non è stata .affatto avvelenata, ma è partita, per /.Costantinopoli in breve- congedo, onde vedere i suoi, pa- arLpvlsmnqtazGUPCcp