La triplice "entente" e il problema dei mari

La triplice "entente" e il problema dei mari La triplice "entente" e il problema dei mari incidente turco-montenegrino ) s Rema, 11, notte. Nei circoli diplomàtici si assicura che nel convegno di Porto Baltico lo Zar, preannunziando all'Imperatore Guglielmo la ricostruzione della sua flotta e forse anche la convenzione navale con là Francia, gli abbia dato le più formali assicurazioni che egli non avrebbe mai consentito chela Russia attaccasse la Germania e che non avrebbe mai incoraggiata la. Francia ad assalire l'impero germanico. La notizia è veroeimile non soltanto per la tradizionale amielzia russo-germuaioa e per la cura speciale che la Germania ha sempre messo nel coltivare i migliori rapporti con la Russia, ma anche perchè il trattato di alleanza che fluisce la Russia alla Francia non implica l'iniziativa di una guerra contro la Germania. Come la Triplice Alleanza, l'alleanza franco-russa ha un carattere eminentemente difensivo: còme la Germania, l'Austria-TJngheria e l'Italia si sono impegnate alla solidarietà bellica nel caso in cui una di loro due sia assalita da altra Potenza. Tanto nella Triplice quanto nella duplice alleanza il casus foederis si verificherà soltanto in una guerra difensiva. Perciò è verosimile che lo Zar abbia dato all'imperatore Guglielmo le suddette assicurazioni che non sono punto in contraddizione coij suoi impegni contrattuali verso la Fran-j eia. Che lo Zar sia riuscito a tranquillare, l'imperatore si può arguire dal contegno; gentile del Governo germanico di fronte alla Francia, proprio-il giorno in cui la stampa tedesca ed austriaca esprimevano ma? lumore e diffidenza per il viaggio di Poincaré a Pietroburgo ìri'gfenéralé. e per la cor», venziorie navale franco-russa in ispecie. Nel momento in cui la notizia della convenzione-era molto ■ amaramente Commentata nei due imperi centrali, il sig. von Kiderlen VVaechter, segretario di Stato per gli affari Esteri dell'impero germanico, che ora ancora a Kissingeh, ricevette un redattore .del Figaro al quale ooncèsse una lunga e particolareggiata intervista condita con molte gentilezze per la Francia e per la Russia. Vi è di più : avendo Poincaré voluto imitare lo storico esempio dello Zar ohe, partito alla vòlta di Racconigi, fece un circolo vizióso per non toccare il territorio della monarchia austro-ungarica, avendo, cioè, Poincaré, nel suo viaggio alla volta di Pietroburgo, preferito la lunga via del mare per non toccare il territorio dell'Impero germanico, fu salutato ai suo ingresso nel mare Baltico da tre corazzate della squadra germanica. Indubbiamente il Governo germanico ha voluto dimostrare alla Francia che esso non divideva le preoccupazioni espresse dalla massima parte dei giornali tedeschi e austriaci per il viaggio di Poincaré a Pietroburgo e nemmeno per la convenzione navale franco-russa. Sincere o ho queste dimostrazioni di cortesia, meritano di essere notate perchè anzitutto hanrib indotto a mutare, ù' linguaggio la stampa germanica, che è passata repentinamente da una non dissimulata nervosità alla calma ostentata e poi sono riuscite gradite ai francesi che non sono insensibili alle gentilezze loro rivolte. La Germania può apparire, e magari essere, tranquilla per 1» formali assicurazioni date dallo Zar all'Imperatore, anche perchè è molto di là da venire il contenuto della convenzione navale. Prima che la Russia possa costruire la grande flotta destinata a cooperare con la flotta francese, dovranno passare parecchi anni durante i mieli' potranno avvenire radicali mutamenti nella situazione internazionale. Ma l'odierna calma della Germania non toglie nè diminuisce la grande importanza internazionale della Convenzione navale. La Triplice alleanza, tanto nella prima stipulazione che nelle successive rinnovazioni, non - si preoccupò dei mare perchè il mare era monopolizzato dall'Inghilterra che, pur non facendone parte, favoriva la Triplice Alleanza. Alludo specialmente al periodo in cui Crispi, consenziente Bismark, aveva concluso uno speciale accordo navale con lord Salisbury, mediante il quale l'Inghilterra, che allora, era in fòrte contrasto con la Frància, si era impegnata a tutelare le larghissime coste dell'Italia continentale ed insulare da un eventuale attacco francese. Ma, pòco dopo, per motivi che non è il caso di ricordare, l'Inghilterra credette necessario mutare rotta. Il giorno in cui essa, stretta alla Francia, creò l'enterite cordiale, e più ancora il giorno in cui essa, accordatasi con la Russia in Asia, entrò nella Triplice -enterite, la situazióne europea cambiò radicalmente. La più grande Potenza navale del mondo, che era stata per lunghi anni accanto alla Triplice Alleanza, si schierò nel campo opposto alla Triplice Alleanza, che per tale fatto non potè, più non preoccuparsi del mare. La fiotta francese e la flotta inglese divenivano ipso facto molto pericolose per la Triplice Alleanza, perchè, in caso di guerra, avrebbero potato nuocere immensamente all'Italia ed al¬ l'Austria, impotenti entrambe a respingere l'assalto delle due flotte. riunite. Per prevenire questo pericolo le Potenze compónenti la Triplice alleanza diedero un grande impulso alle loro costruzióni navali, ed un impulso tanto grande i che nel giro di.pochi anni l'armate, germanica gareggiò con quella inglese, e le armate di Italia ed Austria-Ungheria, riunite insieme, emularono l'armata di Francia. In tali condizioni, scoppiò la guerra italo-turca, durante là quale l'Italia sorprese altamente alleati ed amici con la rivelazione delle sue mirabili virtù militari, costrinse l'Inghilterra e la Francia a riflettere sulle conseguenze della conquista di Libia. Nel mare Mediterraneo, che la Francia chiamava lago latino, e che l'Inghilterra dominava senza qualificarlo, ha fatto capolino un concorrente molto temibile per il valore di sua gente e per la vastità del suo nuovo dominio. Riflettendo che l'Italia dalla sua stessa impresa libica sarà spinta ad aumentare la sua potenza navale, che l'Austria gareggia con l'Italia in fatto di costruzioni navali, che la Germania non vuole saperne di moderare i suoi armamenti navali, che destano già tante preoccupazioni nella popolazione inglese, Francia ed Inghilterra hanno temuto di perdere il loro primato navale. Da ciò-r-nùovi programmi navali che sono stati discussi con tanta vivacità dai Parlamenti francése ed inglese; da ciò lo sforzo, a quanto pare, coronato da successo, della Francia, per fare entrare la Russia nella Triplice «entente» navale, come fa parte ' della Triplice « entent?» terrestre. ' La Germania può essere calme; per le assicurazioni formali avute dalla Russia al convegno di, .Balliseli Port, .perche ci vorranno degli anni prima che la flotta russa possa prendere posto tra le flotte francese e inglese; ma non si può in buona fede negare che la sottoscrizione della convenzione navale franco-russa ha rialzato, fin d'ora, il prestigio morale dell'alleanza franco^russa. E' vero che le alleanze esplicano tutta la lóro potenzialità in caso di guerra, ma è pur vero che esse sonò molto efficaci anche in tempo di pace é in tutto il campo diplomatico. Se il convegno di Pietroburgo, come tutti prevedono, riuscirà a rafforzare ed a completare l'alleanza franco-russa, rialzerà notevolmente il prestigio morale e diplomatico, nonché della duplice alleanza, della Triplice «entente», il che costituisce un vantaggio punto trascurabile. Ma è possibile credere che la convenzione navale resti a lungo limitata alla Francia ed alla Russia? Ora che il mare è divenuto uno dei principalissimi coefficienti delle alleanze, ora che la flotta germanica turba la secolare sicurezza della flotta inglese, ora che l'Inghilterra e la Francia si preoccupano nel - Mediterraneo dei progressi della flotta italiana e della flotta austro-ungarica, ora" finalmente che si è trasformato in cordiale «entente». il tradizionale antagonismo tra Inghilterra e Francia da una parte e Inghilterra e Russia dall'altra par te, si deve ritenere, più che probabile, addirittura sicura l'adesione più o meno prossima dell'Inghilterra alla convenzione nav.Ja franco-russa. Anche agli ochi dei più ottimisti appare inevitàbile che la Triplice « entente »• vada rafforzandosi e completandosi in terra ed ih mare. I vantaggi che Francia ed Inghilterra, entrambe Potenze navali, possono trarre dalla convenzione navale con la Russia, sono evidenti. Io li ho già esposti in questi articoli; ma quali possono essere, i- vantaggi della Russia? Dati 1 suoi rapporti con la Germania e gli obbiettivi della flotta germanica, la Russia- non deve temere di essere ; ssalita nel Baltico dalla, flotta gernianlca. E' superfluo aggiungere che essa non può mai temere di essere assalita dalla flotta austro-ungarica e dalla flotta italiana, poiché essa non ha nemmeno un palmo, di costa mediterranea, perchè le. flotte austriaca ed italiana non possono entrare ned mare-Nero.'La Russia quindi, che non pensa punto ad assalire la Germania, che nqn può materialmente destinare la sua flotta centro le brevi coste della Monarchia austro-ungarica, non ha alcun interesse nella conclusione della convenzione navale; e la totale assenza di tale interesse è dimostrata dal fatto che in venti anni di alleanza con la Francia non ha mai concluso, e nemmeno preparato, nulla di simile. Poiché non è presumibile che l'on. Poincaré sia riuscito con la sua eloquenza a suggestionare Kokozeff, Sazonoff e lo stesso Zar che si occupa molto di politica estera, deve ammettersi che ora ci siano dei vantaggi che non vi erano mai. stati, che ora la .Russia, concludendo e firmando la convenzione navale, faccia un passo notevole versò la sua méta nella etèrna questione di Oriente. Tutto considerato, dobbiamo supporre che la Russia guadagni a smaltire la sua flotta del mar. Nero; e la Francia e l'Inghilterra debbano avere comprato la cooperazione navale russa con il consenso all'abolizione del divieto alla flotta russa di passare gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. , kTutte le convenzioni e i trattati intértia-f zionali sono fondati come 1 contratti tra' privati, sulla formula « do ut des » del diritto romano. L'Inghilterra e la Francie, si sono opposte tenacemente all'abolizione di tale divieto finché esse sono state padróne assolute del Mediterraneo, finché la Triplice alleanza non è stata molto temibile sul mare; ma ora la situazione è radicalmente cambiata ed ora l'Inghilterra e' la Russia, pienamente riconciliate, hanno il proposito di rinnovare e di estendere il loro accordo in Asia; ora l'Inghilterra e la Francia non hanno motivo di temere l'apparizione della flotta russa nel Mediterraneo, perchè la Russia è legata ad esse da speciali trattati e da accordi anche navali. Ora invece la flotta russa nel Mediterraneo può prendere posto accanto alla, flotta francese; così vedremo la flotta, inglese raccogliersi quasi tutta di fronte alla fiotta germanica. Credo anch'io che al presènte convegno di Pietroburgo non sarà pubblicamente sollevata la questione del libero passaggio degli stretti. Il convegno di Pietroburgo non è un congresso e nemmeno ima conferenza internazionale. Quindi in esso non sarà risoluto nessun problema internazionale, ma in esso possono essere presi impegni o accordi che si esplicheranno pubblicamente in un momento opportuno. Il' convegno di Pietroburgo sarà foriero di grandi avvenimenti internazionali se riuscirà ad eh^inare le grandi divergenze tira ìa .nuiitica ' orientale russa e la politica ^orìentaié.francese e a far cessare i grandi antagonismi tra Russia ed Inghilterra ih Oriente. ' _";;/' • «a.-- Iìi pila ili PoincarèaPietroborea Pietroburgo, 11, mattino. Ieri sera l'Imperatore e la Famìglia Irnperiale giunsero a Peterhofl. Il ministro 'Poincaré ricevette ieri, alle 17,30, all'Ambasciata i membri della colonia francese recatisi numerosissimi a salutare il capo del Governo francese. Alle ore 20 Poincaré assistette al pranzo ufficiale di cinquanta coperti dato in suo onore dal ministro 'degli esteri. Vi assistettero anche il presidènte deb Consiglio, i ministri della guerra, dell'interno, del commercio, della marina, l'ambasciatore russo a Parigi, il capo dello stato maggiore, l'ambasciatore francese a Pietroburgo, il personale dell'Ambasciata, e gli alti dignitari di Corte. Alla fine del pranzo Poincaré si è intrattenuto con Kokotzef e Sazonoff e con gli altri ministri russi. Alle 22,30 Poincaré è tornato all'Ambasciata di Francia. Ieri sera anche Isvolki ha assistito al colloquio tra Poincaré e Sazonoff. Durante questo, colloquio, fu lungamente esaminato dai tre negoziatori tutto l'incartamento relativo alle questioni di Baghdad. La conversazione trattò pure delle progettate strade ferrate settentripnali e dei vari interessi che esse mettono in gioco. I.e dichiarazioni di Sazonoff mutiliti (Parigi, il, sera. Un corrispondente straordinario del Matin a Pietroburgo manda al suo giornale la relazione di un colloquio avuto, con Sazonoff. « — La venuta — gli ha detto il ministro degli esteri russo — dell'illustre uomo di Stato che presiede agli affari esteri di Francia è un avvenimento fortunato, ma normale, acuì sarebbe veramente difficile dare ■ una interpretazione inesatta. E' logico che i ministri degli affari esteri delle nazioni alleate si scambino periodicamente le loro opinioni su questióni di ordine particolare o generale ; è chiaro, per tutti coloro che riflettono, che i nostri colloqui non hanno che un solo scopo: la continuazione di una politica intima e leale per il mantenimento della pace, tra., i popoli. L'alleanza franco-russa, da quando esiste, ha avuto sovente la parte di pacificatrice e perchè questa porte sia sempre più benefica, bisogna che l'alleanza sia fortissima. E' ammesso oggi universalmente e fu riconosciuto anche recentemente a Baltisohport che i raggruppamenti attuali delle Potenze sono necessari nell'interesse stesso dell'equilibrio europeo. I vantaggi dei raggruppamenti attuali risultano non solamente dagli eserciti e dalle flotte, ma anche dai rapporti particolari che esistono fra le Potenze appartenenti ai due gruppi ». Riferendo poi le sue impressioni sul colloquio, il corrispondente prosegue : « La situazione nei Balcani preoccupa molto il signor Sazonoff, quantunque le notizie giunte oggi siano più rassicuranti. Egli è del parere che il Governo turco attuale, Governo saggio e forte, sia capace di risolvere le difficoltà interne, benché il Comitato « Unione e Progresso » sia nell'impero il solo partito veramente organizzato. «Sazonoff desidera veramente la cessazioy. delle ostilità fra l'Italia e la Turchia, ma non trova per il momento un modus k»hJ- f - a e operandi che permetta alle Potenze di offrire utilmente i loro buoni uffici. Si è preteso all'estero che la Russia abbia, nella conclusione della convenzione navale colla Francia, il secondo fine di ottenere l'apertura dei Dardanelli alle.sue navi da guerra. Il ministro. respinge con sdegno tale insinuatone. La Russia non ha alcuna intensione di aprire'trattative-per l'apertura desìi stretti -. (c Sazonoff si mostra soddisfattissimo per (TineoritriiaMi Baltischpori Ha la convinzione che i colloqui che hanno avuto luogo a Quell'epoca-' con' gli uomini di Stato tedecontribuiranno al mantenimento della pace-europea. Giudica che la situazione europea è buona, malgrado gli avvenimenti eh% si Svòlgono nei Balcani, perchè tutte le Potenze' vogliono sinceramente la pace. Si era detto che l'Austria-Ungheria coglierebbe -il momento, lavorevole per occupare il Sangiaccato di Novi Bazar. Sazonoff è del parere che si tratti di una leggenda. La sua opinione è che l'Austria non farà nulla per turbare la pace nei Balcani ». a a o i Una nota officiosa austriaca Vienna, 11, sera. L'ufficioso Fremdenblatt ritiene che,. la Visita a Pietroburgo di Poincaré tragga la sua importanza politica dal fatto che essa consolida di nuovo l'alleanza franco-russa, Poincaré ha occasione di intrattenersi personalmente coi personaggi dirigenti • della Russia su parecchie questioni interessanti particolarmente i due paesi. La presenza di Poincaré in Russia, gli onori e le calorose accoglienze di cui egli è oggetto dimostrano chiaramente che l'alleanza francorussa non ha subito alcuna medicazione. Ciò considerato dai punto di vista del mantenimento e del consolidamento della pace generale, non può ohe produrre soddisfazione. a Roma, 11, notte. Il Giornale d'Italia cosi giudica l'importanza per l'Italia dell'incontro fra Poincaré e lo Csar: « Considerato dal puntóni vista dtaliano,~n convegno di Pietroburgo non deve in alcun modo allarmarci, perchè daVesso non può ve W&rra^S .temere dai colloqui! di Pietroburgo, avendo le. Russia.sempre considerato legittima la no-Istra azióne e giusta la nostra pretesa alla so- vranità.sulla Libia, mentre la Francia che ci aveva riconosciuto fin da dieci anni addietro il diritto alla conquista africana, in questi ul-timi tempi ha accettato anche la nostra tesi etica, la sovranità. L'una e l'altra Potenza so- no inoltre desiderose di far cessare al più pre- sto il conflitto. Se anche non dobbiamo atten- derci dalle, conversazioni franco-russe la fine delia guerra, è certo però che l'ambiente di-'S!??nnvln«r?Sf JÌ^n?°^Jl^ta5e da Ssto convegno, che vieppiù intonato ad un senso pacifista, essendo la Francia, e di riflesso l'In-ghilterra, dopo le note esitazioni finalmente en-'lirata nell'ordine di idee della Russia per ciò che riguarda la utilità di eliminare con la fine del conflitto italo-turco il pericolo di mutamen-ti nell'Oriente europeo. Anche da questo punto di vista i colloqui fra il capo del Governo francese, lo Csar e i ministri russi non possono dunque preoccuparci se pure non debbono alimentare eccessive speranze. > I Macedoni di Bulgaria organizzano Comizi contro la Torchia Sofia, 11, notte. In una riunione convocata da alcune Società macedoni di beneficenza, e alla quale hanno preso parte uomini di tutti i partiti politici, sono stati pronunciati discorsi biasimanti la. condotta dei turchi verso la popolazione bulgara di Macedonia, e coi quali si chiedeva al Governo bulgaro di assumere un'attitudine ferma verso la Turchia. L'assemblea ha poi eletto un Comitato, incaricato di organizzare meetinghs a Sofia e in altre città per martedì prossimo, e di redigere la decisione che dovrà esservi presa. Lo stato d'assedio attenuato Costantinopoli, 11, notte, il rigore delle prescrizioni relative allo stato d'assedio è stato attenuato. Si permettono cosi le riunioni nei circoli autorizzati e nei pubblici ritrovi. Le riunioni sono sottoposte a certe norme di polizia: è proibito di girare nelle vie dopo la mezzanotte. (Ag. Stefani). In Turchia si prevedono gravissimi avvenimenti Roma, li, sera. Il Corriere d'Italia ha da Costantinopoli, 10 : « Persona in grado elevato ottimamente informata annunzia che con la più grande probabilità fra cinque giorni avverranno fatti importanti. Il personaggio in parola ha dichiarato, swiza voler precisare, che si tratta che le sue previsioni gli indicano il primo giorno del prossimo Ramadan, come data iniziale di - tale avvenimento. Consta che la. propaganda del Comitato « Unione e Progressoi guadagna terreno ogni giorno, e che i Corpi d'armata di Rodpsto, di Adrianqpoli, di Salonicco e di Monastir si sono pronunciati in favore dei Giovani turchi e non sarebbe perciò una sorpresa che l'epilogo di questa lotta fosse dato dallo scoppio di una vera e propria guerra civile e da una marcia delle truppe unioniste contro ila capitale ». r a a i a r a a a a i a . e Crii attentati anarehiei a Salonicco Bombe e macchine infernali -v Salonicco, 11, un. L'anarchia terrorizza la città, rifugio dei Gióvani turchi. Ieri sono scoppiate due bombe, una alla posta austro-ungarica e ValIra alla stazione delle tranvie. Le esplosioni non hanno prodotto che danni materiali. Ad Argyrocastro un incèndio ha distrutto cttantadue case. . Il vali, che aveva protestato contro, la proclamazione dello stato d'assedio, è stato revocato. Anche varii suoi sottoposti sono stati sospesi dalle funzioni. Il vali si reca a Costantinopoli. . Sembrava che per qualche giorno, una relativa calma dovesse essere restituita alla popolazione terrorizzata e triste. Ma i Gio vani turchi che, debellati a Stambul, sono qui venuti per organizzare le disperate difese, sembra si siano dati all'anarchismo, sperando forse di .provocare incidenti internazionali al Governo, sfiducia e terrore tra le genti ignare e tarde che sono la maggioranza della popolazione. Ecco i particolari del tentativo criminoso che ha commosso ieri sera Finterà cittadinanza. Lo scoppio fu improvviso. Le bombe, che formavano una macchina infernale, furono deposte da uno sconosciuto nell'ufficio postale austro-ungarico.- causa la violenza dello scoppio i locali sono rimasti fortemente danneggiati. Il materiale è andato distrutto, ma i pacchi postali sono stati salvati: soltanto, due funzionari della posta sono rimasti'leggermente feriti. L'esplosione è avvenuta ieri sera, alle 9,11. Il console generale di Austria-Ungheria- è corso immediatamente sul luogo ; ha direi- é n n e ^ori di sgombero^ ed.ha dato disposi- o zìoni perchè l'ufficio postale austrfcungario-; . . . ;r . ... . o- eo continui a funzionare. Le autorità hanci no preso subito le misure opportune* le vie o | ■ , j „ . _ l-*0™ siate occupate dalla truppa. E stata i aperta una inchiesta. Il direttore della poo- F , . , - sta austro-ungarica era in ufficio al mon- mento dcWesplosione ; egli ha.fatto ricercae " • r ' • ' i-' re anche gli impiegati che non erano di ser- Svizio e li ha messi al lavoro per ristabilire o n-, l'ordine nell'ufficio postale, affinchè le spen-'loi-mmi nnn mhhrnnn ritardo alcuno Tina ò dlil0nl non ™oiscano niarao alcuno, una e piccola bomba è esplosa in una vettura n-1 tranviaria che ritornava vuota al deposito. o o o ie i provvisoriamente le loro pubblicazioni, at- 71 Comitato centrale di Salonicco ha elaborato un manifesto. Si crede che esso, dopo avere spiegato l'ultima crisi, raccomandi ai Giovani turchi una politica più assennata. Il Comitato dichiara di riprovare la violenza politica e di prendere parte alle elezioni poliiiche, pur facendo riserve sullo scioglimento della Camera. Il Tanin e l'Hakk, che hanno sospeso i e , e i o oè i , e e o a i il e a e ri i re o e tendono il manifesto del Comitato « Unione e Progresso », che fisserà le grandi linee dell'azione che dovrà attuare il partito Giovane turco. fra le \m continua . . Costantinopoli, 10. (Ritardato nella, braemiesioas). Gli atti di indisciplina fra le truppe di Mitrovitza continuano. Il comandante dei redifs e le sue truppe partirono in congedo per Costantinopoli. Le scaramuccie continuarono sulla frontiera montenegrino. In seguito ai passi del rappresentante montenegrino, il ministro degli esteri rispose che si deve presumere che gli ■ ordini del ministro della guerra circa la cessazione del fuoco non pervennero ancora alle Autorità iella frontiera. Secondo notizie da buona fonte trenta ufficiali appartenenti alla gendarmeria oppure al servizio di sorveglianza parteciparono alle dimostrazioni contrarie al Comitato. (Agenzia Stefani). La fuga di Hassan Tossum bey Salonicco, 11, mattino. E' stato emesso un mandato di cattura contro Hassan Tossum Bey, che prese parte importante alla discussione degli ufficiali della guarnigione contro il nuovo Gabinetto. Hassan è fuggito, a quanto si assicura, a Monastir. Ismail Kemal, che si trova a Vallona, ha notificato al Ministro della Guerra che gli Arnauti del sud dell'Albania, in seguito al suo intervento, rinunciano a formulare domande particolari. Ismail Kemal dichiara che gli Albanesi del sud sono soddisfatti delle concessioni fatte agli Albanesi del nord. Il Ministro della Guerra ha ordinato di sospendere, fino a nuovo ordine, il recluta mento nel «vilajet»-di Kossovo. II Montenegro I ila Urani i orrnoNE, il. j ' Il Segretario dalle Legazione ottomano è) stato nominato Incaricato d'affari. Tardando I turchi a nominare la Oommlistone per*' la soluzione dalla questione della frontiera, I e, d'altra parto, essendo annunziati nuovi { attaoohl alla frontiera, presso Vellha, Il Qo»1 verno montenegrino ha diretto a tutto I» Legazioni di Oettigne una circolare, esponendo Ifattl e rilevando i conflitti alla frontiera, a sollecitando l'Intervento delle Potenza per regolare tali oonflitti. ' SI conferma ohe le truppe turche ripresero lari gli attaoohl alla frontiera montonegrtna, presso Velika, ove avvenne un combattimento durato tutta la giornata. GII a** gressorl vennero respinti- Nella nota circolare, Inviata al rappresentanti delle grandi Potenze a Oettigne, Il Governo montenegrino espone tutti I conflitti avvenuti fra turohl e montenegrini, a oausa della difettosa delimitazione della frontiera. ■La Nota rileva ohe la Porta non aooetto n{ deoisioni della Commissióne mista, istituita per risolvere la questione. Il Governo reale si trova nella impossibilità di accordarsi direttamente colla TuroMa e di porre fine in modo amichevole alla situazione attuale, e fa perciò appello alle grandi Potenze, affinone prendano benevolmente atto della difficile situazione del Montenegro, per porvi rimedio. Il Montenegro è sempre penetrato da sentimenti pacifici, e conosce il grande valore della pace per il suo progresso. Perciò osso fa appello alle grandi Potenze per poter continuare a vivere colla Turchia m relazioni di buon vltwnato e rimanere unj elemento di tranquillità e di ordino n«i Balcani, secondo I tornigli pacifici rivoltigli dalle grandi Potenze. - • (Agenzia Stefani). Ulte Siili! litoti. a Smirne j (Per teleg. da- uno dei nostri inviati speciali) ! - Atona, li, ore 21. j Allo scoppio ' dèlie ostilità, furono arre-.j stati a Smirne venti sudditi italiani, sotto pretesto che erano uomini di mare, pratici delle condizioni del porto, e quindi potè'1 vano fare un servizio di spionaggio a fa-') vore del loro Paese. Sotto'il regime giovane turco ' questi prigionieri avevano' sùbito maltrattamenti gravi, contro i quali inu* tilmente aveva protestato il console tedesco. Ora, notizie sicure giunte da Smirne portano che tutti gli arrestati, meno due, sono stati messi in libertà, e partiranno per l'Italia, con le famiglie, sul pròssimo piroscafo. Il fatto è importante, perchè è un indice delle disposizioni del nuovo Governo vèrso l'Italia. Qualcuno vuole metterlo in relazione colla voce che il Ministero turco pensi a revocare il decreto di espulsione degli i- ! taliani, vedendovi naturalmente un molino j di credibilità della notizia. GIUSEPPE BEVIONE. , La niiiatiii ina i tu rinviato in patria per malattia Flronzo, 11, aera. Questa mattina, proveniente da Lucca, ova da qualche tempo era In ostaggio con altri prigionieri turchi, è giunto in -Firenze l'exgovernatore dell'isola di Cos. A causa della sua cattiva salute, l'ex-governatore turco ha fatto richiesta, ed 11 nostro Governo ha con-; cesso, di poter rimpatriare. Egli ha lasciato a Lucca due figli, che, come lui, sono stati ! dichiarati prigionieri di guerra. L'ex-gover- • nate-re è ripartito . alle 15,46 per la linea di Roma, allo scopo di raggiungere poi Brindisi ed essere quindi imbarcato su un piroscafo che lo ricondurrà in territorio turco. L'ex-governatore di Cos fino al confine italiano sarà accompagnato da un agente di P. 5. in abito | borghese. Il Re di Bulgaria tornato precipitosamente a Sofia! Parlali 11, sera. I Il Journal ha da Vienna: a In seguito ad' una notizia pervenuta ieri, il He di Butga-, ria ha interrotto il suo viaggio in Ungheria' ed è ritornata precipitosamente a Sofia. . ! Nessun piroscafo tedesco sequestrato nell'Egeo Roma, 11,. notte. A proposito della notizia del piroscafo tedesco fermato e visitato dalle nostre navi a Stampalia, al Ministero della marina si dichiara che è vero che il piroscafo fu sottoposto ad una visita; ma, constatato che non vi era a bordo contrabbando di sorta, 11 piroscafo venne rilasciato. Il Principe ereditario di Sergia in viaggio per Parigi Brindisi, 11, ieri. A bordo del piroscafo « Isminl » è giunto rt| principe ereditario di Serbia, che ha pxootM suite per Parigi. . 1