L'impressione a Tripoli

L'impressione a Tripoli L'impressione a Tripoli (Per telegrafo da uno dei nottrì inviati speciali). TRIPOLI, 6, ora 1. Alle 13 di ieri, dopo aver incontralo non gravi resistenze, lu colonna Tassoni è entrata in Zuara. Con la presa di Zuara noi chiudiamo felicemente la campagna costiera in Tripolitauia. Questa bella e memorabile campagna, iniziatasi appena in inverno, fu ora, in piena estate, nello spazio di soli due mesi, portata al compimento con sorprendente rapidità. Tutti i centri abitati della Tripolitania marittima sono ormai in nostra mano, e ciò significa essere padroni del paese intero. Spostato dalla linea della costa; l'esercito turco ha perduto di fronte a noi gran parte della sua importanza e da oggi esso non ha più che il valore di una qualsiasi tribù indigena sperduta nello interno, incapace di offendere e di sostenere grosse battaglie. Ciò spiega perchè I nemici tenessero tanto a Zuara, e perchè nelle, varie casematte del luogo avessero accumulalo quanta più forza fosse stato loro possibile. Finché quella cittadina, misteriosa e curiosa, dalle casupole di gesso sdraiate comodamente nell'oasi sopra la piccola altura che declina verso sud a poco meno di un chilometro dal mare, fosse stata turca i nemici avrebbero potuto sempre opporre, quasi come uno spauracchio, una parola: Zuara. Ora, anche questa antica sede berbera, quest'importante centro carovaniero; questa moderna rocca forte, turca viene ad aggiungersi alla magnifica collana di nuove conquiste italiane e mentre telegrafo i berberi malvagi e gli arabi innocui di quella regione guardano curiosamente sventolare sul castello il tricolore trionfante. Sulla marcia della colonna Tassoni non si hanno, mentre telegrafo, particolari. Si sa soltanto che essa ha trovalo la città qua si sgombra. La colonna Garioni, che aveva da attraversare, per giungere alla città, il più lungo tratto dell'oasi, si accampò nel pomeriggio sulla spiaggia alla Marsa di Zuara. L'entusiasmo in Tripoli per la nuova conquista è indescrivibile. GIOVANNI CORVETTO. Allo sbarco di Zuara presero parte anche gli allievi dell'Accademia navale Roma; 6. sera. .1 prùteyaerc. le operazioni di sbarco a Zuara, oltre la divisione delle navi scuola, si trovava anche la divisione navale di istruzione, cogli allievi della R. Accademia Navale e coi mozzi imbarcati rispettivamente sulle regie navi Etoia, Flavio Gioia e A'esnucci. L'ammiraglio Del Buono, comaìidante la divisione di _ . .-V. Jf* istruzione, rendeva conto all'on. ministro della Marina della parte presa dalla divisione col seguente telegramma: , « Divisione navale istruzione, coadiuvando, efficacemente operazioni divisioni navi-scuola nell'importante occupazione di Zuara, offriva] sicuro esemplare contributo alla istruzione preparazione futuri ufficiali e graduati. Gii] allievi dell'Accademia navale e ì mozzi, fierl\ della parte prestala nell'audace, gloriosa im-\ presa, confidano sapranno validamente con-' tribuire alla maggior fortuna d'Italia e aliai gloria della marina. - Firmato Del Buono. »| {Agenzia Stefani). ! Zuara 01 ti - Lìti - Gli Étiiì (Per telegr. da uno dei noitri inviati tpecialij TRIPOLI. 6, «re 1. J Mentre kì attendono ancora notizie più' particolareggiate sulla memorabile giorna-i ta, ho potuto raccogliere interessanti infor-i inazioni sulla città, che sta per essere pro-I clamata itailiana. • ] La città, come dissi, sorge sopra un'al-! tura, cho si eleva al lato sud-est dell'oasi] ed è disseminata di piccole dune. Attorno] all'altura dell'oasi inferiore la città si e-; stende più lunga verso 'ponente, più breve; verso est. Le case si arrampicano sul pendio: rivolto a sud, quindi guardano, tutto la li-i nea dello colline, che chiudono l'orizzonto' meridionale: sono distanti l'una dall'altra,! piccole, graziose, bianche, a un sol piano,' fabbricate con materiale speciale fatto di' gesso durissimo, che si raccoglie dallo cave! di Zuara o dallo più lontano cavo del Ge-i bei. Una dozzina di questo casette erano a-j dibite dai turchi ad alloggi dei loro soldati: e venivano chiamale caserme. La guarni-ì giojie, clie al principio della guerra era di| otloeento uomini, comandati da un mag-l giore, si assicura fosse numerosissima a-' desso. La disposizione .della città 6 assai carina..! Vi sono oltre a una quantità di piccoli viot-j toli, che separano le cose ed i giardini, due o tre strade principali, luminose o ben tagliale, ed una piazzetta centrale, che non: si apro però precisamente nel centro deli paese. Su questa piazza è il castello del Kai-' inakan e tutto intorno circolarmente viva la sua piccola vita di mercatucci o di pettegolezzi il bazar, o mercato coperto. In un passaggio laterale alla piazzetta è la moschea. Entrando in città dalla via che. con-; duce al mare, si trova a destra un caso-

Persone citate: Del Buono, Flavio Gioia, Giovanni Corvetto, Tassoni

Luoghi citati: Italia, Tripoli, Tripolitania