La brigata Tassoni sbarca sulla costa di Zuara mentre la divisione Garioni raggiunge il margine occidentale dell'oasi

La brigata Tassoni sbarca sulla costa di Zuara mentre la divisione Garioni raggiunge il margine occidentale dell'oasi La brigata Tassoni sbarca sulla costa di Zuara mentre la divisione Garioni raggiunge il margine occidentale dell'oasi Obbiettivo dell' è la presa della città or telegr&fo ano alla STA3VE3F>A ) ROMA, 5 (Ufficiale). Conformemente al piano stabilito di comune accordo tra il comando del corpo di occupazione in Libia, Il comando della quinta divisione (Forwa) e II comando della divisione delle navi-scuola, questa mattina si A svolta l'operazione per l'attacco e l'occupazione dell'ossi di Zuara. VI hanno preso parte le truppe della quinta divisione (generale Garlonì) da Sid! Ali, una brigata di fanteria concentrata negli scorsi giorni ad Augusta al comando del generale Tassoni e imbarcata su un convoglio scortato dalle navi-souola (ammiraglio Borea Ricci). Inoltre, allo scopo di oooupare l'avversario e di cercare d'impedirgli di spostare verso Zuara una parte delle forze dislocate dinanzi a Tripoli, Il comando del corpo d'armata di Tripoli (generale Ragni) fece eseguire ieri da una parto delle truppe al suol ordini, due dimostrazioni, una da Ain Zara verso il sud, l'altra da Qargaresch verso Fonduk el Tooar. Tali dimostrazioni riuscirono Infatti ad attirare verso Ain Zara e verso Gargaresch forti nuclei dì turco-aratri, I quali nero presto ripiegarono lasciando solo una <?.nea di vedette. Le nostre truppe rimasero nelle loro posizioni dove pernottarono e donde hanno rinnovato stamane \> dimostrazioni. Questa mattina m. le primissime ore il convoglio da sbarco si * presentato avanti a Zuara ed ha subito Inalato lo sbarco, da prima di un battaglione di marinai, e poi delle truppe comandate dal generale Tassoni, mentre la colonna procedente per via di terra da Sidi Ali, avanzava verso Zuara. Sull'attuazione di tale operazione sono pervenute ora questa notizie. L'ammiraglio Borea-Ricci, dopo aver annunciato che la spiaggia è stata stamane conquistata dai marinai, protetti dalle navi, telegrafa: « Alle ore 9,30 è sbarcato l'intero corpo d'operazione II battaglione da sbarco del marinai ha occupato il marabutto alla punta di Zeggise e le colonne Tassoni mar ciano verso il loro obbiettivo. SI è Iniziato lo sbarco dei materiali». Suooessivamente II generale Garioni ha telegrafato: , « L'operazione combinata su Zuara si è Iniziata stamane conformemente al piano prestabilito. Il corpo di sbarco ha preso terra senza incontrare seria resistenza, ad oriente dell'oasi di Zuara, e ora marcia verso l'abitato. La colonna avanzante per via di terra, dopo splendida e lunga marcia, vincendo la resistenza oppostagli dal nemico, da lei attratto, ha raggiunto II margine occidentale dell'oasi di Zuara. « L'operazione continua ». uara e ls ssa pia occupazione Roma, 5, notte. L'annunzio della presa di Zuara si è diffusa a Roma verso sera mentre i giornali diffondevano i particolari della « pochade » parlamentare svoltasi oggi a Costantinopoli. Il contrasto fra la nostra mirabile organizzazione nella guerra e la disorganizzazione turca non potrebbe essere più eloquente. La nostra organizzazione ci permette la conquista di Zuara in agosto, cioè quando, secondo le affermazioni dell'ex ministro turco delU guerra, le operazHrnd non sarebbero state più possibili per tre mesi. La Camera turca, con ignobili espedienti, cerca nello stesso momento di sottrarsi al decreto di scioglimento. Il pubblico ha rilevato a Roma il contrasto fra questo diverso stato di cose e perciò ha accolto con entusiasmo tanto più vivo la notizia dello sbarco a Zuara. L'operazione oggi compiuta era da molto tempo preventivate. Fin dai primi mesi dell'occupazione di Tripoli il comando della spedizione aveva posto in bilancio l'occupazione di Zuara, ma ragioni di opportunità consigliarono il rinvio 3*11'operazione. Sue- cessivaraente, nella primavera scorsa, tutto venne nuovamente disposto per l'occupazione di Zuara. Le truppe erano già imbarcate e pronte a muovere verso il punto di sbarco quando deplorevoli indiscrezioni posero sull'avviso il nemico ed obbligarono a rinviare nuovamente le operazioni. Poco dopo venne preparata l'occupazione della penisola di Buehaimez, operazione preliminare dell'occupazione oggi realizzata. L'azione spiegata dalla divisione Garioni ha grandemente facilitato l'operazione odienna, anche perchè le truppe comandate dal generale Garioni hanno potuto formare una forza convergente mossa da diversi punti all'occupazione di Zuara. Le odierne operazioni avrebbero dovuto essere da più. di una settimana compiute. I La preparazione La destinazione del generale Ragni a Tripoli, la formazione in Sicilia • della brigata mista al comando del generale Tassoni costituirono i preliminari del piano strategico concordato fra il generale Pollio, capo di Stato Maggiore dell'esercito, ed il generale Canova. Il generale Tassoni venne intorno cÀ 20 luglio chiamato à Roma, dove fu ricevuto dal ministro della guerra e dal gene^ naie Rollio. Contemporaneamente venivano concentrati in Sicilia i reparti destinati a formare la brigata miste che, al comando del generale Tassoni, doveva muovere dall'Italia per presentarsi dinanzi a Zuara mentre vi giungevano le truppe della divisione Garioni mosse da «idi Ali. Il generale Tassoni lasciò Roma; si recò in Sicilia al punto di concentrazione della propria brigata. Il generale Caneva stabiliva intanto i più minuti particolari del piano di occupazione, la cui esecuzione veniva concordata fra il generale Ragni, il generale Tassoni ed il generale Garioni e l'ammiraglio Borea-Ricci, comandante le navi scuola. I primi radiotelegrammi annunziane lo sbarco pervennero dopo mezzogiorno al ministero della marina e furono subito comunicati al ministero dell'interno che li trasmise immediatamente al Re a Sant'Anna di Valdieri e al presidente del Consiglio a Bardonecchia. I radiotelegrammi complementari pervennero verso sera al Governo. Dopo accordi presi con l'on. Giolitti venne disposta la pubblicazione del comunicato ufficiale. Nella notte si veglierà al ministero dell'interno ed al ministero della marina, in attesa di particolari dell'inevitabile combattimento che già deve essere avvenuto. Il Re ha fatto manifestare al presidente del Consiglio e ai ministri della guerra é della marina la propria soddisfazione per la brillante riuscite dello sbarco di Zuara, che complete la serie destinate a rimanere storica degli sbarchi di Tripoli, della Giuliana, di Bengasi, di Buchamez, ecc. A Roma l'annunzio dello sbarco a Zuara ha prodotto viva e liete impressione: si improvvisarono dimostrazioni di giubilo. Del resto Roma aveva già salutato precedentemente con dimostrazioni la presa di Zuara. Infatti, mesi or sono, in seguito ad una falsa notizia, vi furono dimostrazioni ai teatri ed ai caffè concerto. La prosa, ormai imminente, di Zuara ha grande importanza militare e politica. Con l'occupazione odierna è ormai complete la presa di possesso della coste : difetto rimane ad occupare soltanto più Sliten. Alle operazioni per la presa di Zuara. parteciparono complessivamente circa trentamila uomini. Indubbiamente la maggiore resistenza dei turco-arabi si era andata in questi ultimi tempi concentrando a Zuara. Le difese di Zuara C'è chi afferma — dice il « Giornale d'Italia » — che gli arabo-turchi abbiano dotato Zuara di trincerameniti estendentisi per lunghissimo tratto sulla costa e che si biforcano in più linee di quando in quando interrompondosi. Secondo questi, proprio a quattro metri dalla spiaggia si ha una grande prima trincea munite di i-elativa fossa anteriore o prima trincea mascherata da una fila di foglie fra loro intrecciate, a guisa di rude spalliera. Dietro queste è una seconda trincea costituite da una linea continua dì monticelli di sabbia ed infine piccoli terrapieni sparsi per ogni dove longitudinalmente ed orizzontalmente. Secondo altri, ciò che ha la parvenza di trincee ar] tificiali non sembra essere che una contiI nuazione di piccole dune e questo si spiegherebbe ricordando che nella battaglia di ! Zanzur le trincee turco-arabe erano fosse ! scavate per la larghezza di un metro e per l'altezza di un metro e mezzo, costituenti la così detta trincea giapponese creata appunto per difendersi dalle artiglierie, alle quali reste così interdetto il tiro con perforanti. La città è contenute in piccole case arabe di terra battuta ed ammassata con un muro formato dallo stesso materiale, che non supera l'altezza di due metri e mezzo. Gli arabo-turchi, munendolo di feritoie disseminate qua e là, hanno saputo formare una cinte fortificate che, se ben guarnite di fucili, deve evidentemente rappresentare una |\ poderosa difesa. Zuara era ormai per abfe tudine ogni notte immersa nella più pfof' fonda oscurità, perchè i lumicini delle cas^it~ir.\cur.n n r\ cainrìiu Ai -Mfni*i.nriA-nfrt a 1 la «nifi»» potevano servire di riferimento alle noàtre navi sempre vigili e sempre jn moto. Si dice che le donne di Zuara abbiano l'anima:.più, bellicosa fra tutte quelle della Libia. A' ZuaTa infierirono aspre e maggiori le più gravi malattie, vere epidemie che si dissero •provenienti dailla mancanza o corruzione dell'acqua. A Zuara vi sono anche delle, costruzioni europee. A destra di chi guarda dal mare si trova una casetta bianca contornata da un aimpio fonduk. Dalla casetta durante i nostri bombardaimenti. uscivano gli armati arabi per guadagnare la spiaggia. Quell'abitazione è di un arabo influentissimo del paese che l'ebbe in dono dal Sultano Abdul Haimid e fu perciò chiamato figlio del Sultano; La casetta però fu in parte demolita dai tiri della «Carlo Alberto». La caserma turca sorgeva alla, sinistra, nascosta da alte palme, ma anche essa fu danneggiate dal bonir bandamento, Quasi nel centro, tra il caseggiato hawi una larghissima spiaggia nella fe of' s^idalla raffica un piccolo ufficio postale.; I ca- » l'ra ir orn.cH/»ì TYiat*o hiifiì /«Via ri □ 11 o «ni a n*crt ri e e ù, A' ù o e ni si n ri bi oe ao; ri a lir ga quale sorgeva la residenza del Kalrnakan, rovinata dai nostri obld. Si è salvato pure 'ratteristici marabutti che dàlia spiaggia davano l'illusione di veri fortini non sonò altro ohe cumuli di macèrie. La rada ha un visibile accenno ad insenatura ove è costruita un'abitazione che i turchi avevano la iacoia. tosta di chiamare la. fortezza di Zuara, ma che effettivamente era composta di,due stanzette alloggio di alcuni gendarmi é di un ipotetico guardiano di fari. L'oasi dà ottimi raccolti. Gli abitanti sono ih maggior parte dediti all'agricoltura ed in continua: lotta con qualche tribù di rapinatori provenienti da Zavia. La strada che da Zuara porta a Tripoli è praticabile a ■Carri leggeri ed in parte anche all'artiglieria da montagna. Una linea telegrafica la univa a Tripoli ed il kaimakanato di Zuara faceva parte del' mutasseriffaio. Se ai nostri — dice, il « Giornale d'Italia » — riuscirà completamente l'accerchiamento di Agilah e di Zuara, noi forse allora potremo tenere in mano l'ultimo nucleo costiero di combattenti nemici. \\y>J£BEBINfl • 0.6 OMAR