La richiesta degli albanesi accolta dalla Commissione governativa turca

La richiesta degli albanesi accolta dalla Commissione governativa turca La richiesta degli albanesi accolta dalla Commissione governativa turca Altre pretese degli insorti - I Montenegrini favorevoli ai Malissori (Servizio speciale della STAMPA) Boriino, 4, notte. Il corrispondente da Vskub 'della Vossisene Zeitung telegrafa che le trattative di ZoePristina sono terminate con piena soddi- vsiasiènc degli albanesi. La Commissione {Governativa ha ..^provato oggi, cioè 24 ore uprima della scadenza, queste importanti richieste : 1.6) Tteslituzione delle armi agli albanesi. < 2.o) Diritto di portare le armi. 3.6) Accordo di un'indennizzo per la spedizione militare. 4.o) Amnistia generale. 5.o) Concessione dell'uso della lingua albanese nelle scuole e nei pubblici uffici. 6.p) Ammissione di impiegati di nazionalità albanese, senza distinzione di religione, nella amministrazioni statali. 7.o) Saranno messi in istato di accusa i componenti gli ex Gabinetti di Halcki pascià e di Said pascià. Dopo questi grandi successi gli albanesi inoltrarono nuove proposte inaccettabili. Si constata l'aumento dell'attività delie bande serbo-bulgare. Si temono atti di violenza in Macedonia ». Come vedete in questo telegramma non si parla dello scioglimento della Camera. A tale proposito il corrisporì&enle del •erllner Tageblatt, pure da Vskub, telegrafa che la dichiarazione del capo della missione turca fatta ai capi del movimento albanese radunati a Pristina che allo scioglimento della Camera non si può procedere senz'altro e che occorre portare pazienza, ha provocato nuova agitazione tra gli albanesi. Gli albanesi non vogliono ascoltare alcun consiglio e sono decisi a marciare su Vskub. Il capo degli albanesi Hassan bey ha dichiarato che gli albanesi sono decisi ad obbligare il Governo a cedere perchè nessuna forza può più trattenerli Aiuti inglesi agli insorti e allarmi in Serbia Appena avvenuto lo scioglimento della Camera i capi si accorderanno ancora su alcune pretese, sulla quali regna tuttora la discordia. Queste pretese ulteriori sarebbero basate sulla decentralizzazione delle amministnarioni pubbliche-. Alle concessioni già fatte agli albanesi — accennate nel precedente telegramma — si aggiungerebbero nuove pretese, che'difficilmente'potranno essere soddisfatte. Si crede che al movimento dell'Albania è interessata anche l'Inghilterra, la quale darebbe ai' rivoltosi aiuti materiali. Dal confine del Montenegro si annuncia una grande agitazione, a cu'i pren dono parte anche i Malissori. Due reggi menti della prima divisione sono stati colà inviati da Djakova. Il corrispondente dello stesso giornale da Belgrado telegrafa che, in seguito alle inquietanti notizie dall'Alba nia sono tenute da ieri continuamente delle conferenze di ministri. Anche il presidente del Consiglio ed il miìtistro della guerra, assenti, sono stati richiamati telegraficamente dai bagni. Sull'origine di questo allarme si dice che è giunta a Belgrado ima notizia, secondo la quale gli albanesi rivoltosi avrebbero, massacralo dei soldati prigionieri turchi, quelli di confessione turca, cioè serbi e bulgari, in tutto 200. La notizia ha bisogno di conferma. sdBcPttsftnbrsvptna Le diffidenze degli unionisti Un' corrispondente da Costantinopoli annuncia che un influente capo unionista avrebbe. dichiarato che le accuse del partito unonista si volgono anzitutto contro il mi- nistro della guerra, Nasini, sul quale furonomolte le illusioni. Questo ministro la sera stessa della sua nomina ìia stretto amicizia con gli ufficiali della Lega Helaskarian e ha loro concesso importanti posti nell'esercito, dopo avere allontanato da esso gli uomini veramente capaci. Gli unionisti non possono avere alcuna fiducia nel ministro della guerra, ma neppure nel Gabinetto che fece la grazia a delle creature di Abdul Hamid che tornano ora in Turchia per lavorare contro la Costituzione con le ingenti somme di cui essi dispongono. La Costituzione ha il suo ultimo appoggio nella Camera, perciò tutte le persone amiche della Costituzione devono combattere contro lo scioglimento della Camera. Gli unionisti sono decisi a ciò fino all'ultimo. Oggi non si crede più che si aggiusterà ogni cosa senza spargimento di sangue. Questi sarebbero i propositi dei capi di questo partilo, che sembra pronto ad affrontare la grave situazione. Stasera l'ufficiosa Gazzetta della Germania del Nord pubblica una nota, che si accorda con quella pure semi-ufficiosa pubblicata dal Fremdenblatt, il quale afferma che in Turchia si è finalmente compreso che con gli albanesi è necessario usare altri metodi che quelli usali fino ad oggi. La pace a ottobre?... E anche oggi non mancano gli accenni alle trattative clandestine e preparatorie del la pace italo-turca. Il corrispondente viennese della Voseische Zeitung telegrafa assicurando di sapere da ottima fonte, che delle mediazioni italiane e turche hanno luogo presso Ginevra. Av verrebbero in questi giorni nuovi colloqui, { quali, secondo ogni apparenza, prendono un corso favorevole. Gli intermediari turchi sarebbero Saib Hadil e Halil Trajim Effendi, che hanno preso dimora ad Evians les Bains. Gli intermediari italiani sarebberoil comm. Volpi, di Venezia,' e Von. Fus'inato. Pare che le trattative abbiano ottimo risultato: si calcola già che per la fine di settembre o per i primi di ottobre la pace possa essere conclusa. Anche il semi-ufficioso Lokal Anzeiger afferma che, dietro le scene, alcune personalità non rivestite di mandalo ufficiale lavorano per trovare una base d'accordo fra ì due belligeranti. ' Queste informazioni, di origine viennese raccolte dai fogli di Berlino potranno essere smentite, autorevolmente a Roma, a Ginevra e altrove. Le raccolgo per la cronaca e per completarli il quadro degli avvenimenti turchi, balcanici e italiani, fatto dai giornali della capitale germanica.

Persone citate: Abdul Hamid, Hadil, Halil Trajim Effendi, Nasini, Said