Il presunto assassino di Lombardore è sfuggito ai carabinieri con la complicità dei suoi congiunti

Il presunto assassino di Lombardore è sfuggito ai carabinieri con la complicità dei suoi congiunti Il presunto assassino di Lombardore è sfuggito ai carabinieri con la complicità dei suoi congiunti Da Ciriè ci informano d'uu grave fatto, chc si ricollega al delitto di Loinbardore, gioso e violento, fu trovato assassinato nella sua abitazione. Lo sciagurato era stato aggredito nel sonno e colpito con un acuminat0 e affilatissinio coltello al capo ed alla _n]a t sosrjetti dell'autorità rnrìrlprn «mhito gota-1 522L2S^"J^iIfff fu un giovane carrettiere, abitante a San Francesco al Campo, un tal Felice Casassa^ d'anni 27, che secondo varie risultanze aveva motivo di odio verso il Lurgo, col quale era stat0 in relazione d'affari. Gli agenti ed - caraijinieri si recarono allora all'abitazio . , /■...--._ mn n rriovnni» la noti* stesne °e| V a 1 S10^16 }a n°tuì s,1?^ sa del delitto aveva preso il volo. Il giudice istruttore spiccò mandato di cattura contro il carrettiere, ma costui riuscì a sottrarsi a tutte le ricerche. Si diceva che avesse var- cato conflnei pea.ohè da Susa era g^nfo aj figlio dell'assassinato una lettera, che fu attribuita, appunto al Felice Casassa. era toriato cìandesUnamente presso la famiglia, e allora due militi furono inviati a San-Francesco al Campo, per sorprendere il giovane e trarlo in arresto, Il Felice Casassa fu trovato infatti in casa, e — secondo le informazioni pervenuteci — si mostrò molto remissivo; ma qaaado egli fu ammanettato, la madre, la moglie e una sua cugina presenti alla scena, vollero impedire ai carabinieri di condurre via l'arrestato. Ne derivò una colluttazione, durante la quale il Casassa, cjie è agile e aitante, si .divincolò dai carabinieri e prese la fuga, scomparendo in breve, perchè praticissimo dei luoghi. Con lui fuggirono la madre e la moglie, Casassa. Le tre donne furono denunciate per ' favoreggiamento e ribellione. Dn bimbo che precipita dal 4° piano e si salva sopra un balcone Il binuV Buscagl.a. -d'anni 5, recatosi bopra un balcone del quarto piano della sua abitazione di via Andorno 41, volle, per mezzo d'uno sgabello che aveva portato seco, arram picarsi sulle sbarre nell'intento di raccogliere fiori. Ma venutogli meno ad un tratto l equ:li-brio, il piccino procip!tava-\nel vuoto, tra lo spavento di quanti erano presenti alla terribilespav scena. Volle fortuna elio, essendo ,11 balcone del secondo piano assai prominente, il Buscaglia potesse evitar? la caduta sino a terra, aggrappandosi »« feiTi e mettendosi in salvo. Accorsi 1 parenti ed i coinquilini, sollevarono il bambino e lo trasportarono con sollecitudine alla vicina farmacia Viale, ove gli vennero prodigate le prime cure. Esli però non aveva ri>poi-tato che leggere ferito alla guancia sinistra e alle mani. Fu ricoverato più tardi all'Ospedale San Giovanni e giudicato guaribile in dodici giorni. La vendetta di un violento Nel pomeriggio di ieri il commesso Giovanni Bormida, di anni 33, abitante in via Calvo 1, entrava nell'osteria posta all'angolo di Piazza Nizza e via Michelangelo e al padrone ordinava da bere. In un tavolo poco discosto dal suo, due o.tre giovinetti, evidentemente brilli, can Svano a squarciagola in modo alquanto ra decoroso, cosi da suscitare le lagnanze dei tranUafm-avventori che.se no stavano clilacchie jan<j0 jn ca^ta pace . \ - • 1 I-a figlia'del padrone, impensierita dì- questo! gg^J-» 6^*S%&& \%8tfgggE^^ smen*0 *" stat0 z!tV' V0J!??UPr5I ro,n ,\o4V,^e Pensiero, prendere le parti della fanciulla. L'ira aei. giovanotti in un attimo st riverso tutta contro di Ini: dopo alcune frasi concitate, uno di quelli, afferrato un bicchiere, lo lanciò con forza contro 11 Bormida, il quale fu colpito alla faccia e riportò una ferita lacera allo zl gomo sinistro. -Mentre il violento si allontanava frettoloso, ilBormida veniva condòtto, a*rc>speaale. Sari Glo-i.vtu11Ul ovc n dottor Guiardi lo medicava giu|.<jjCan<jo]o g-narfbile in quattordici giorni. i _,, „ _ _ j mVQStimentl ' E' 'tata la giornata deirli investimenti ivri m* fortmiatamente tàHU% S conto 1 ' ln Firenze, quasi all'angolo di via Reggio, il fattorino Oreste Carszzi d'anni 13, abitante in via Artisti 18, mentre transitava j.n bicicletta, veniva investito daU'automobile 03-1820 e gettato violentemente al suolo .Nella caduta il Carezzi non riportò che leggere a brasioni alla faccia, alle gambe e alle braccia, giudicate, dai medici del S. Giovanni, guari- bili in otto giorni, — Un caso analogo avvenne sul corso Ver celli, di fronte alla casa 190. L'automobile 63 825, investi e gettò al suolo il manovale Luigi Martino d'anni 25, abitante-in strada-di Lan zo 121, il quale, passava sulla sua bicicletta. Il Martino riportò abrasioni al braccio ealla gamba sinistra, che il dottor Pinardi del S. Giovanni giudicò guaribili in dieci giorni _ „ tessitore Celestino Favro d'anni 18, passando in bicicletta sul corso Francia, per sohivare un Can-o-botte di inaftiamento. fuin vestito e fatto cadere al «molo dall'automobile C3.i049 ,?h procedeva in senso inverso e a corsa ve™olare „ stessa.'vettura il Favro fu arromna ^Sg «fros^dale Marllni ave venne medi' ^^^^Stm^.t^T^^guaribile in otto giorni. . Il conduttore, appena avvenuto il fatto, scomparve. — All'ospedale Mauriziano. pure nel pomeriggio di ieri, veniva condotto il vermicellaio Carlo Be. d'anni 23. il quale attraversando in bicicletta l'antica, piazza d'Armi, tu urtato e fatto cadere da un altro ciclista. Nella caduta il Be si produsse la dlstor- sione del piade destro, ma potrà guarire in dieci giorni. — L'na povera vecchierella dell'Ospizio di Carità, mentre tentava di attraversare il corso Stupinigi, veniva urtata e gettata al suolo da un'automobile, il cui conduttore rimase sco nosciuto. Una guardia sopraggiunta, vedendo trat- tarsi di cosa di poco conto, essendosi la vec chierella alzata da sè senza, lamentare gran male, provvide ad accompagnarla nell'Istituto, ,DV€ venne convenientemente visitata. ! Baruffe ' Au'angolo di via Lagrange e via Andrea Do lla dl facchino d'albergo Fausto Gallino, di aDini 46, abitante in via Roma 40, ebbe una ^te con due peripatetiche, le quali, dopo aver strillato per quattro, con grandissima soddi sfazione degli inquilini delle case vicine, gli sj jecero addosso graffiandolo e colpendolo con pugni come -indemoniate. 11 Gallino dovette farsi medicare al San Giovanni una contusio ue al naso, guaribile in 5 giorni. in via Balbis, presso via San Donato due manovali. Cario Tordella d'anni 60, abitante in via Miglietti 16 e Francesco Boggero d'anni 61, abitante in via Della Rocca 41, vennero a contesa e si picchiarono. La guardia munl-cipale Francesco Rossi intervenne a separare 1 contendenti, ma il Roggero era furibondo eA se la prese anche con l'agente che riportò\.01llusi0ni alla mano destra, guaribili in 6 Storni. ^ duo vecchietti bellicosi furono accomiìa Bnati dapprima al San Giovanni, dove il dot tore di guardia li medicò di contusioni e abra sjoni leggere, poscia alla Questura centrai" per gli opportuni provvedimenti, II Roggero dovrà rispondere di oltraggio e tìbellione all'agente

Luoghi citati: Bormida, Ciriè, Firenze, Lombardore, San Francesco Al Campo, Susa