Gremo primo dei professionisti Saccone primo dei dilettanti

Gremo primo dei professionisti Saccone primo dei dilettanti I Campionati Italiani di resistenza Gremo primo dei professionisti Saccone primo dei dilettanti 180 dilettanti Alessandria, 23, mattino. l& (masi assoluta tregua di corse ciclistiche ili una grande importanza, verificatasi in questi due ultimi mesi, ha fatto assumere quest'anno ai Campionati nazionali ciclisti uno speciale interesse, sia per il pubblico sportivo che segue ancora con simpatia le grandi corse su strada, sia per gli stessi corridori di cartello che non si erano più ritrovati a gareggiare fra loro, dal giorno che è terminato il Giro d'Italia. E cosi, che alJfodierno Campionato dei Professionisti si eono presentati tutti i migliori corridori, una cinquantina circa. Non hanno risposto all'appello Ganna e Gerbi. che si dice abbiano abbandonato entrambi 'definitivamente io sport attivo, e Albini e Borgarello impegnati ancora nel Giro di 'Francia, che avrà il suo epilogo quest'oggi. I dilettanti sono una vera falange, 180. ma fra di lóro pochi sono coloro che eccellono per recènti prove condotte vittoriosamente a termine. Alla partenza i favori dei- competenti sono per Cascini, Placco, Quaglia, Costa e Dottorelli. Curiosi quésti dilettanti... Parte ne sono giunti ieri sera, parte nella nottata, e qualcuno anche stamattina. L'ora molto comoda, le 10,30, fissata dagli organizzatori perla partenza della categoria dilettanti, ha permesso a molti concorrenti' di giungere qui in bicicletta dal loro paesi pochi minuti prima della corsa, e di allinearsi a questa passeggiata di 136 chilometri dopo di averne terminata un'altra di parecchie decine di chilometri. I dilettanti partono senza servizio di rifornimento cosi alla rinfusa, fiduciosi, alla buona sorte di non forare più di quel poco di gomme di ricambio che portano attorcigliate sul petto, e di trovare ogni tanto una fontanella dove dissetarsi, e di avere a sufficienza delle poche cibarle incassate nelle proprie borse. I professionisti invece,f)ossono usufruire di un copioso e svariato rifornimento sia di cibarle che di gomme. iLe Case per le quali corrono hanno la facoltà di seguirli in automobile e di provvedere loro quanto desiderano; in tal modo il corridore non ha altra proccupazione che quella di pedalare il più forte possibile, di dare tutto se stesso alla disputa della agognata vittoria.I professionisti : Il lotto dei professionisti concorrenti annovera per lo meno una ventina di corridori di egual valore e che hanno eguale chance e possono aspirare alla maglia tricolore del campionato. Alla partenza 1 torinesi Durando e Gremo non mi nascondano la loro bella speranza e mi dicono di trovarsi in ottime condizioni e di dare il tutto per tutto: temono però la coalizione dei 13 blanchi-bleu che annovera il fior flore dei routlers da Beni a Santhià, da Micheletto a Galletti, da Aymo a Bruschera, il campione della équipe alessandrina Cunlolo, Bailo, Torricelli Petiva che hanno pure delle ottime probabilità, essi conoscono il percorso palmo a palmo e spe™?2,t»L farsl onore, sul Turchino. Tutti poi manifestano un ardore di battaglia che non è dato constatare alla partenza di tutte le c ors &, Indubbiamente il campionato di quest'anno 2» SSSf*0' una. importanza maggiore che negli anni passati quando cioè veniva d'sputato in ottobre, in fine di stagiono, quando tutti i corridori erano già elli r a chi rneno esauriti da una sequela di corse faticose. Però anche ^WrUT. V. I. ha sbagliato in qualche cosa, e cioè nell'aver stabilito un'ora troppo tarda per la partenza, In nessuna corsa è dir fatu. mai avverato: che la "partenza venga alle ore 9, colla prospettiva di dover battere la strada nelle ore più calde seguendo il sistema francese. Se si fosse fissata la prima partenza per le 4 del mattino si sarebbe risparmiato ai corridori cinque lunghissime ore canicolari facendo arrivare ad Albissola i professionisti alle 13 invece che alle 18, i dilettanti alle 11 invece delle 15,30. Tra le ore 8,30 e le 8,45 d corridori professionisti vanno riunendosi in via Pontida dinanzi alla sede dell'U Vie pochi minuti prima delle ore 9 si incamminano in gruppo seguiti dagli automobili delle case, verso il traguardo di partenza situato a 3 Km. circa dalla nostra città e precisamente al bivio San Michele. Quivi vengono ordinati con non poca fatica dal segretario geom. Bobbio, e dal signor Barberis; all'appello di quest'ultimo non rispondono i corridori Fiaschi ammalato gravemente in seguito ad una recente caduta in allenamento. Secchi Mario Matiddl Giulio, Cislaghi, Bordin Lauro, Robetti Michele impossibilitato a causa del servizo militare. Fasoli, Bolzoni, Zanchetta e Zanella. Le partenze I corridori allineati per quattro si dispongono alla partenza fra due fitte ali di gente venuta dalla città e dal contado; innumerevoli sono le biciclette. Le strade sono coperte di polvere ed indubbiamente i corridori dovranno fare continue gare di equilibrio per non cadere e distaccarsi. Alle 9,10 lo starter Barberis dà il via ed il forte manipolo dei concorrenti si avvia subito a grande velocità sull'ampio rettilineo che conduce a Solerò, Fe•lizzano ed Asti; noto in testa al gruppo il forte tortonese Cuniolo già vincitore per 3vanni di seguito dell'ambito titolo; egli pare fiducioso* A fianco di lui marciano Canepari e Torricelli valoroso campione della Maino. Dopo alla rinfusa a ridosso l'uno all'altro vengono Micheletto, Beni e gli altri campioni della Bianchi Dopo appena poche decine di metri i corridori «i perdono in un nugolo di polvere e viene quindi data la partenza alle diverse automobili di rifornimento. L'ultima a partire è stata quella della Legnano che per una riparazione segue le altre a pochi minuti di distanza. Nessun incidente. I dilettanti partiranno alle ore 11 da porta Marengo. La Riunione dei Corridori dilettanti ha luogo sullo stradale di Porta Marengo. La partenza viene data dallo starter alle ore 10.53; dei corridori Inscritti partono 116; e quindi 70 sono i ritirati. Il passaggio ad Asti e ad Acqui Asti, 28, mattino. Sono giunti a porta Alessandria i corridori professionisti alle ore 9,59; nel gruppo di testa si notano Aymo, Galletti, Brambilla, Beni, Cervi; seguono in lunga fila quasi tutti i migliori; nessun Incidente. Acqui, 38, «era. Molta folla questa mattina si trovava nelle vicinanze del controllo situato presso l'Albergo Europa, Ih via Alessandria, per assistere all'arrivo dei concorrenti al campionato ciclistico tra corridori profesisonisti. Dopo lunga attesa alle 11,40 arrivano in gruppo tra gli applausi del pubblico: Aliasi a, Canepari, Petiva, Girardengo, Beni, Bosco, Garavaglia, Gremo, Agostani, Oriani, Zini, Pifferi, Cislaghi, Cervi, Fasoli, Azzini Giuseppe, Sivocei Alfredo, i A pochi minuti di distanza segue un altro 'gruppo, composto di Bailo, Aimo e Gaietti. .Questo gruppo è seguito a brevissima distanza da un altro plotone di corridori, composto di Azzini Ernesto, Bruschera, Pavesi, Brizzi, Bertarelll. Passa poco dopo Micheletto, seguito a breve distanza da Conteslni. Quindi compaiono insieme Cunlolo e Chiodi. A pochi metri di distanza giunge Barlottlni. Infine, alle 11,55, passano insieme Marchese, Verde e Como. A tutti la folla ha applaudito, n servizio di controllo 6 stato fatto In modo ottimo dal presidente del Circolo « Liberi e Forti » e dal delegato dell'U. V. I. Nessun incidente. II passaggio per Alessandria La caduta di DorandoAlasseaaria, 28, sera. AI passaggio dei corridori professionisti che ai prevedeva per le ore 13, è accorsa una fòlla numerosissima di appassionati che a tUnto arano trattenuti su due file lungo i viali di circonvallazione. A mezzogiorno e trenta giunge l'automobile della Giuria e riferisce che ad una quindicina di minuti viene il primo gruppo composto di cinque corridori che sono riusciti a distaccarsi dopo Acqui dagli altri concorrenti. Difatti dopo qualche falso allarme alle ore 12,45, passano velocemente i corridori Beni, Gremo, Cervi, Azzini Giuseppe. Manca il corridore Durando che è caduto a pochi chilometri dalla nostra città. Alle 13,50 passano ancora Aliaste, Canepari, Ghironi; alle 12,52 Micheletto, Oriani, Gaietti, Azzini Ernesto, Santhià, Torricelli, Aimo e Bailo; alle 12,56 Pavesi, Verde, Bruschera. ed altri. In tutto passarono arca 24 corridori. Numerosi i ritirati, fra i quali Cuniolo. Alle 12,52 dietro il terzo gruppo giunge velocemente l'automobile rifornimento del signor Picena che si dirige al vicino Albergo Parigi. Vediamo in essa il corridore torinese Durando che per una grave caduta non è più in grado di proseguire. Il Durando che si trovava oggi nella pienezza dello sue magnifiche condizioni, durante la discesa di .Alice bel Colle, tentò una fuga, per distaccarsi a qualunque costo dal forte e numeroso gruppo che fino allora era riuscito a mantenessi compatto in prima linea. Dopo 11 controllo a firma di Acqui, con un secondo tentativo il corridore torinese riuscì, seguito solo da Beni, Gremo. Cervi o Azzini Giuseppe a liberarsi del gruppo ed in breve lo distanziava, con un vantaggio di cinque minuti. Presso 11 borgo Cristo, dopo la frazione Cabannotta, al quarto chilometro dalla nostra città, il Durando che-era alla quarta posizione voleva evitare due automobili che sopraggiungevano e andava a cozzare di colpo con la.ruota anteriore della macchina in un paracarro ruzzolando quindi in malo modo giù dalla scarpata. Dietro di lui cadeva .Azzini Giuseppe, ma fu più fortunato di lui. Fortunatamente le condizioni del torinese che a tutta prima sembravano gravi, migliorarono tanto che dopo poco tempo il Durando si rimetteva completamente Egli ha delle escoriazioni alle gambe ed alle braccia. 1/arriro ad Albissola Gremo, primo dei professionisti Saccone, primo dei dilettanti Albissola, 28, sera Il grande distacco dell'ora di arrivo tra i professionisti e i dilettanti ha costretto il pubblico ad una lunga ed esasperante attesa su uno stradone soleggiato e senza che in alcun ordine di posti si (potesse trovare un riparo alla canicola. L'attesa fu .paziente dal mezzogiorno fin dopo le 18. Non troppo pubblico nelle tribune, ma in compenso una vera invasione sul rettilineo di arrivo, tanto da compromettere l'esito finale della lotta. ■Si deve infatti a questo affollarsi di curiosi sulla linea di arrivo una generalo caduta del primo gruppo di professionisti, caduta che, fu vera fortuna, se non ebbe per alcuno dolorose conseguenze. Ecco quindi l'ordine di arrivo: i Categoria dilettanti: l. Saccone Lorenzo, del. l'Unione Sportiva Savonese — 2. Cenerino Giuseppe, dello Sport Club di Milano, a 4 macchine — 3 Bassi-Giovanni, delta-Pro «orla di Corta — 4. Lucottl — 5. Ferrari — 6. Blan chi — 7. Cattaneo — 8. Kluzer — 9. Traversi — 10. Bonfanti — 11. Galloni — 18. Glndre 13. Placco — 14. Sipia — 15. Prigione —.16. Valentlnl — 17. Germignani — 18. Alberttni — 19. Noris — 20. Arsenigo II. .< • Ecco l'ordine di arrivo della categoria professionisti: 1. Gremo Angelo, della Torino, dì Torino, alle 17,45 — 2. Beni Dario di Roma, a tre macchine — 3. Azzini Giuseppe — 4. Gaietti — 5. Canepari — 6. Zanchetta alle 17,53 — 7. Chironl Emilio — 8. Cervi — 9. Agostoni alle 17,57 — 10. AJmo — 11. Bruschera alle 18.64 — 12. Brizzi — 13. Pavesi — 14. Cucchetti alle 18,20 — 15. Bertarelll — ,16, Zini — 17. Bo. ,Ml con?»*» rhc sono stati presentati alla Giuria duo Teclami: uno del corridore Beni, il quale asserisce di essere stato danneggiato nello spunto finale da Gremo, e l'altro da parecchi corridori arrivata dopo Saccone, i quali avrebbero portato la testimonianza che 11 corridore Saccone, staccato ad Ovada per, una bucatura di gomme, sarebbe riuscito a raggiungere Voltri, favorito dall'aiuto di una motocicletta durante 11 percorso della salita del Turchino. Seguendo la corsa (Dal nostro inviato speciale) Savona, 28, sera. Caldo e polvere Alle ore nove precise, con una puntualità olle i nostri organizzatori di corse ciclistiche parevano aver'dimenticato da un pezzo, hanno preso la partenza 45 conconienU al Campionato professtoaidstti. Della carovana automoi>i(is)t)ica ai seguito dei corridori per il loro servtato di rifornùmento, la Peugeot, che mii ospito, aveva avuto per sorteggilo il N. 5. Chi conosce in quali: condizioni si trovano in questo stagione le strade della provincia di Alessanidnte, può farei una approsstai&tliva idiea della difficoltà di osservazione. Ci consola però di potarci portare ogni tarato alla Immediata retroguardia dei corridoiri per ri lonùre Q^ijeìl&nostxa. équipe. Le automobili dejja carovana, te, nostra compresa, sono tutte stracariche : a bordoci sono ceste e cassoni: le une piene di bo*-tiglie di acqua minerale e di bevande per l-corridori), gli aUtri di generi svariaitesisni co-me parti di pollo, bistecche, spugne, gommedi ricambio, l'urna cosa schiacciato, a fiancodelle altre im una varietà curiosissima. Pre-sto le automotoffll della carovana aom'o chia-mate all'opera. La prima è quella della May-no, che ha im breve tratto due corridori fer-mi per bucature di gomme. Con una celerità massima viene loro ca-iata dall^automobile un'altra bicicletta im per-tetto assetto di marcia : essi proseguono conquella, mentre gli addetti all'automobile cari-cano le biciclette guastato per ripararle ce- leremento a bordo. Malgrado il caldo comin-ni n. fmr<à san-tiire p la nolvere sia aemor dìù deiSa ì^ Sdoriottono ^a^o^bba-In breve qualche corridore, e non tra i piùdeboli, paisà alte retroguardia, così RossignoM. che sentendosi im una cattiva gufala», ha dovuto poi abbandonare vicino ad Asti. cosi Petiva Balio Marchese, Aymo, ripetuto-mente ^ledati per forature> di gomme ed al- "della corsa. cutìi altri divenuti ritardatori più per I solitiincidentìdi strada che non per non aver sa--Bto 1S£ ■ S omnaado Conteslni,' per esemplo, ha condotto la cor-«a nuasl seniore da e^lo fino a che si è '»ec- ottoTnef passarT aina^ sbattuto con-tro un albero la sua bààctetta e si e iWu- g-te-to in una vicina trattoria, riniunzlando alcampionato ed al suo imseguiniemto... Orca due terzi dei corridori non hanno portato a compimento te corsa uhi po' per la persisten- te disdetto, ma più specialmente per il caldoopprimente e per la polvere asfissiante cherendevano oltremodo faticoso il cammino. AttravAFfiA In ! anirhp Ama»ciov io muguc II grosso del plotone non ha ancora per- duto alcune dalle sue migliori unità prima di ivuza. Così Michaletto, Pavesi, Gaiettit Santbia, Duraa<V> Gremo, Cuniolo 9 i fratelli Azzini), tutti i più quotati svn* ancora in gruppo Chi batte il passo temendo a volta la banchi; na e a volto 11 bel mezzo deliba strada eM sacliese. Gli, contende ogni tanto l'onore dei coniando il torinese Duraodo, che oggi sperava di! potersi tacontrare col collega veneto nella volato finale agli u:itimi chilometri per decidere una buona volta la tanto discussa reciproca suparMMUi nello scatto unalie. Pur troppo entrambi questa vaierati due cor ridori dovevano abbandonare la corsa noi» quale avevano confidato tante speranze, metà strada. Tra Nizza ed Acqui è un, succedersi di collinette, di brevi ed erte salite con ripide discese. Durando, che da qualche po ha forzato stracadinariamente il passo alternandosi' col compagno Gramo nel tenere una media superiore al 32 chi'.omeuil ai fora, otr tiene il suo scopo, quello cioè di selezionare ti gruppo. . Si distaccano infatti dapprima Pavesi., poi Cuniolo, Bertoirelli, Azzima Ernesto, poi Agostoni, MoJan, Bruschera c Chiodi.. ..^ Su di una salito più lunga e faticosa delie altre anche Micheletto resta indietro. LO avvicino e gli chiedo la ragione del suo rallentamento, hemchè mi appaia In condizioni fisicJie onAime. Sorridente egli mi fa nn cenno col oaipo per dirmi che non si trova im una buona giornata. Difatti poco dopo Michetotr lo si ritira dalia corsa insieme a Santhià. Do po la lunga solito che ha disgregato serasibiilmento il gruppo di testa, i superstiti, gridati sempre da Durando e Gremo, iniziamo la lunga successiva discesa ad una velocità fortissima. Durando vuole doTCi un bis deila famosa terza topaia del;» corsa delle tre capi talli dell'anno scorso, toppa che fu percorsa ad amidatura da record. Ad Acqui e'À uomini che giungono ineiemie e firmano a quel controllo sono una diecina appena. 1 più lesti- a ripartine sono anoora i due verdi torinesi, tastarne a Beni, Corvi e Canepari. Gli altri seguono da presso, ma i leaders forzano sempre più il passo mantenendo i* loro vantaggio. Di cesi il soto Couspari si di stacoa per un inalidente di macchina e 11 sno posto vfiene preso da Azzini Giuseppe, che ha avanzato molto velocemente dopo il suo distaccò al controllo. Quasi a 10 minuti di distanza seguono- altri gruppetti, fra i quali quello composto da Ghironi,, Atlasia e un al tre formato da Torricelli, Girardengo e Bosco. La grave caduta di Durando Durando, Gremo, Cervi, Beni e Azzini Gòni; seppe, iì vincitore del campionato dilettanti deill'aimo scorso, torti del loro vantaggio, rallentano un po' il passo anche per faas; raggiungere dalle automobili delle '.oro case e rifomiirsi di (rimane e speciaCimenUe di bevande. E' stiracjidinaria fa quantità dii .liquido die hamno ingoiato oggj questi poveri corridori costretti a disputare una gara abbastanza faticosa nelle ore più calde del PiU afoso mese den'anno. I soigneurs a bordo delle automobili, e que:0i che vanno su motociclette, sono In continuo lavoro, All'infuori di piccoli incidenti la marcia dei cinque leaders procedeva tranquilla e quasi monotona, quando poco prima di Alessandria e precisamente alle Cappannette, sob borgo Cristo, un doloroso incidente venne a togliere alia, gara il nostro Durando, che aveva condotto la corsa in un modo superbo, riuscendo a disgregare il gruppo assai prima del Turchino, dove solò si prevedeva il primo frazionamento dei concorrenti. Posso descrivervi 11 fatto in modo esattissimo essaojdosl trovaita la nostra vettura Peugeot pe»prio a fianco del Durando quando avvenne l'incidente. I cinque corridori tenevano il mezzo della strada quando per il soprag giungere di- un'altra automobile piegarono in banchina. Beni in testa, seguito da Gremo, Cervi. Durando e Azzini. Per il repentino sterzo e la polvere fittissima sollevatasi al 6opraggiungere della nuova automobile. Durando non scorse, passando in banchina, un paracarro, contro 11 quale cozzò violentemente ruzzolando in un fossato •ftancheggiante la strada. Nella saduta trascinò Azzinf che 10 seguiva a ruota, ma mentre il milanese poteva alzarsi subito e proseguire. Durando invece rimaneva esanime in fondo al fossato stordito per aver battuto nel capo e ferito alle gambe e alle mani. Quando lo sollevarono pareva un corpo morto. Sulle prime le conseguenze della caduta ci parvero gravi, ma poi, trasportatolo in un vicino casolare, dopo qualche docciatura fredda. Durando si riebbe, accusando però forti dolori in tutto il corpo. Appena si rese edotto del suo stato, scoppiò in pianto imprecando alla mala sorte che una volta ancora, come già l'anno scorso, nello stesso campionato, lo toglieva dai primi ranghi dopo una corsa splendida In un'ottima giornata nella quale aveva giurato di vincere... Si provò a risalire in macchina, mentre so praggiungeva il secondo gruppo condotto da Gaietti, ma dopo poche pedalate dovemmo accoglierlo vanegglante sulla nostra automobile. Corremmo tosto ad Alessandria, dove lasciammo il Durando a quell'albergo, donde era partito pieno di speranze,' e lo -affidammo olle cure di un medico, che gli riscontrò un principio di commozione viscerale, senza però giudicare grave il suo caso. Da Alessandria al Turchino Ad Alessandria la differenza fra il primo e 11 secondo gruppo era ridotta a solo j>iù cinque minuti. Rimontiamo gli ultimi corridori che sono passati: troviamo cosi Bruschera, Azzini Ernesto e Pavesi, che procedono insieme alternandosi il passo da buoni amici, R cielo intanto si è rannuvolato e godiamo il refrigerio di un po' d'aria fresca. Ben presto però lì nostro Ottimo pilota. Reale, ci riconduce alle calcagna del secondo gruppo, ■ gruppo numeroso che annovera ottimi corri ì dori quali Gaietti. Sivoccl. Agostoni, Zini | Girardengo, Cucchetti, Bosco, Aliaste, GRi, ronl e Bailo. Il manipolo di avanguardia, )Comp0sto sempre di Gremo. Beni, Cervi e "ajzini Giuseppe, non ha più accentuato il suo vantaggio, si che si presento la possibilità che la gara si movimenti di nuovo .col prò- bablle ricongiungersi del secondo gruppo al ; primo. Vana però era la nostra speranza, i perchè ad Ovada al piedi del Turchino, ci ac-j corgiamo che il gruppo dei quattro Teaders ha di nuovo e sensibilmente avvantaggiato sugli inseguitori. Da Ovada & Rossiglione si .nota la prima delle sinuose salite, che ci con durranno per 24 lunghi chilometri al tunnel del Turchino. Beni batte il passo e gli altri tre lo seguono a ruota. Quando però la sa è forte passa in teste Cromo, che con ™* £5?»1* P„n* £??Snza .ammirevoli <" pedaSata aumenta sensibilmente il passo, costringendo ad una ben dura fatica i suoi l Tr,t3rl.n R(ini vnw n -ii'ì^j^^» „„-,,„ ! JSSS»H "A^tiW. ÌBSf*>S ^S^ìI&^Ì^^J^- tre^er^ g^^^^^à-M^^^^iSrtol ^Sniatopassc™i Cremo e v^a attaccato ore 16,22, 11 torinese Gremo. seguito a ruota • da_ B_e21.Led AzzL°!..Gi_us.eJ5^e- .Po?a .?olla. y' è g.™1 °.^a. Pasof «"S'f™° e YÌ6116 «staccato. ^1 ^^^^^J*^^'^ »e^22,.11 torines«0^/^»»^™»»! convenuta, ma quel pochT entusiasti gridano festosamente il nome di Beni, vincitore del campionato dell'anno scorso. Alle 16.23 passa Cervi: 16.2» Gaietti e Canepari. La dlSCeS» del Turchino *™ u' to™ MV* 1"""u"1' La discesa dal Turchino a Voltri è com- pfuta dai corridori a velocità fantastica Pri- ma di Voltri ci raggiunge, a velocità Impresa stonante, e ci sorpassa il piccolo Gaietti, lo , specialista delle discese, e poco dopo anche i Canepari. La corsa volge al suo termine. Non |restano ormai più a percorrere che una tron- tlna di chilometri. Ad Xrenzano, Gaietti, for- zando il suo Inseguimento, riesce a rientrare | nel gruppo di testa, ed anche ciò riesce più tardi, nelle vicinanze di Vai-azze, a Canepari. 1 i cinque corridori si alternano al comando, ovunque applauditi dalla colonia balneare, accorsa numerosa a presenziare il loro pas- saggio. Il traguardo finale si avvicina, In una svolta dopo Celle lntravvediamo Albissola im- bandierata. Ben presto ci si presenta il telono dell'ultimo chilometro. Dei cinque corridori, idue della Bianchi ed i due della Legnano si accordano fra di loro. Gremo, che prevede qualche intesa e si accorge clìe il rettilineo presenta un vai-co stretto, per il pubblico che si affolla ai due lati della strada, segue dap-prima docilmente 1 quattro compagni. Poi. ayiuiia nocunjeriK) 1 qua-ino ouuii-mikiu, jjui. u.duecento metri dal traguardo, parte a fondo. Beni in tnraiTB. niia <mn. ripstrn. I due corri-dort! conTe^l^ IIV aivjitu ircuiv,spunto finale, rischiano di urtare contro .ler ™n™Lqcf, ?»n£.0veJ Ti in =^Ri?nf- SUr^irec.6 JL^f £,Ndii «1„ LrtWb"*- G,?„?° sl tf^&SLWSfcS1nese abbia inteso impedire I avanzata di Beni A cinquanta metri dal traguardo Gremo sistacca nettamente dal vincitore dell'anno scor-so e giunge primo con tre lunghezze di vantaggio. Appena passato il traguardo, affollato ed ingombro, cade, e la sua sorte tocca pure a Beni ed agli altri corridori del gruppo. La corsa dei dilettanti La corsa dei d'iletta/ntll si può riassumere in poche parole. Partiti In 144 da Alessandria, il grosBo plotone si mantenne discretamentecompatto fin quasi ad Ovada, dove il gruppodi avanguardia si trovò ridotto a 17 corridori,Questi ultimi 17 giunsero insieme suBa vetta,de't TiirchiiiOs frazionati sol» di pochi metri Cellertiio , entrò per primo nel tunnel, dopo aver' battuto il paseo per tutta lXnterminablto salito diefl csoClé; seguito dal torinese SiilaPlacco di Verceuli, Bassi, Luccotti, FerrariBianchi, Cattaneo» Renzer, Traverai, Bonfanti, Galloni, Glaoidne, Yataitini, Gtiigmami, AIberMnl. Nella discesa del Turcliino, causa numerosi cModJ, sparsi sulla strada, parecchi corridori rimangono appiedati, per modo che gruppo di testa rimane composto di solo S concorrenti, a* quali a Voitnl si aggiunge Saccone, che fece tutto il Turchino da solo dietro ai 17 compagni che lo precedono. I 10 corridori formanti il gruppo di testo, percorrono insieme senza frazionarsi i 30 chilometri che li separano da Alrnssola, ove gkurogono in volata nell'ultima cMicaneitro, classificandosi come sopra ho detto. C. CORRADINI.