Congetture e supposizioni sul misterioso delitto di Savona

Congetture e supposizioni sul misterioso delitto di Savona Congetture e supposizioni sul misterioso delitto di Savona (Pet telefono élla Stampa). n i i o o o o i a o a o e i eo a ra rl i to a na o-. o le n fia u a in oaeal e api lì e o ln11 4. to la ore ti la il o lo ile ia la m Savona, >6,m»ttint. La nostra polizia diramò ovunque delle fotografie dello sconosciuto rinvenuto in mare legato al carrello d'un vagoncino, e continua a sperare che qualcuno, parente od antico, possa una buona volta arrecare un raggio di luce sull'orrendo delitto. Ieri 11 commissario di pubblica sicurezza, avv. Pietro Vallogini, giunto da poco da Genova, ebbe a dirmi questo: «E' stata annunziata la scomparsa di un falegname, nato e residente in Genova, d'anni 39, un certo Tarella Giacomo fu Massimo, celibe. Costui non aveva una dimora fissa; lavorava alla giornata, pernottando nelle varie e luride locande, pagando trenta centesimi per notte. I connotati del Tarella corrisponderebbero perfettamente con quelli dello sconosciuto rinvenuto in mare, e cioè piuttosto alto, magro, con baffi e sopracclglle blonde. Fu assicurato ohe questo falegname si diresse verso Varazze, poi verso Savona, dove sarebbe stato veduto un paio di giorni ; e finalmente egli scompariva pure dalla nostra città proprio 11 giorno innanzi al delitto, cioè il 18 corrente. Questo m'affrettai subito di telefonarvi In serata. Ma da questo indizio, potrà l'autorità coirne spera — conoscere qualche cosa di più preciso? L'uomo cosi barbaramente ucciso, sarà realmente il Tarella? Pure'corrispondendo i connotati, l'età, e coincidendo il giorno della sua scomparsa misteriosa a quello della scoperta macabra, ciò non è sufficiente per addivenire al riconoscimento della vittima. Chi è questo Tarella Giacomo che tei Genova vive in modo cosi strano, solo, senza un parente, senza un amico? Un randagio? Un misantropo? Un pazzo? Quale lo scopo di avere egli lasciata cosi improvvisamente la città natale? E dov'era diretto? Sperava forse trovar lavoro lungo la nostra Riviera? Aveva una meta? E dove si trovava egli la notte fra il 18 e 19, che fu quella del delitto? Forse sul Ponte della Società Elettrica Negri, in cerca d'una località indisturbala, onde trascorrervi la notte, perchè privo di mezzi? Se lui, molto probabilmente vi ai sarà recato assai prima del sopraggiungere tanto dello Scarrone, quanto dei tre giovani lavoratori del nostro porto, e pescatori clandestini: 11 Carbo ne Vittorio, il Mistrangelo Giuseppe ed 11 Zu nini Andrea, 1 quali — come già vi e noto iurono in quelfla locaitià dopo la mezzanotte cioè dopo che lo Scarrone Giuseppe aveva fatto ritorno alla sua abitazione, in via NizzaN. 1. Ora la Società Elettrica Negri, per esigenze e necessità di lavoro, tiene per proprio uso e consumo una barca, la quale rimane so spesa con funi alla estremità massima deponte. Spesso avviene che, nessun guardiano notturno trovandosi colà, i pescatori dande stlni facciano scendere l'imbarcazione in mare mediante una semplice e sollecita mano vra, e in essa salgano compiendo cosi la loro pesca con maggiore comodità, finita la qualela barca viene ancora collocata al posto primitivo. Non sarebbe perciò Improbabile che lo «strano» Tarella, durante le due o tre nottch'egli trascorse In Savona, non volendo o non potendo spendere denaro per un alloggio conveniente, data anche la stagione estivaabbia scelto pe$ suo giaciglio appunto la barca isolata della «Negri». E se quella notte del delitto si fosse egli realmente trovato colà, immerso nel sonno, e fòsse dopo le 24 stato ivi scorto da coloro che avessero avuto bisógno della barca per raccogliere il pesce stato ucciso alcune ore prima mediante lo scoppio della torpedine? Che sia sorta una questione fra i pescatori ed il falegname? che alla questione sia seguita una rissa, ed il delitto quindi? Sono sempre ed unicamente mie particolari congetture e supposizioni, ad esempio, l'ostinatezza nel Tarella nel non volere uscire dall'imbarcazionenon avrebbe potuto esasperare gli altri cosda spronarli a percuotere il randagio, e forserivenuto questo, credere poi di averlo uccisoda qui la necessità di far scomparire la vittima, ed ecco seguire allora l'orribile idea dlegare il misero al carrello d'uno di quei vagoncini che si trovano sul ponte per lo scaricdel carbone, precipitandolo quindi nei gorghi Come mai non fu rinvenuto il cappello della vittima? quel mattino, il mare sembrava uvasto lago azzurro, nè soffiava alito di ventoe non vi sono colà correnti. Il cappello perciavrebbe dovuto rinvenirsi o sul ponte o sullsuperficie dell'acqua, invece nulla. Che sistato portato via da coloro che avevano interesse non si addivenisse mai alla scoperta devero? Ed è altresì strano che nelle tasche dell'infelice non si rlnvemisse nemmeno il più semplice documento atto ad identificarlo, nò ufòglio di carta, nè una nota qualsiasi, ad ec cezione d'una matita rossa grossa, di quellappunto che sogliono adoperare i falegnamdurante il loro lavoro. Ancora una circostanza, e che — come tuttle altre — ritengo pure non priva di impotanza: Il Mistrangelo, il Zunini ed il Carbonattendono sino a notte avanzata onde poterecarsi a raccogliere i pesci che la torpedindoveva avere uccisi; ed attendono cioè che lScarrone se ne torni a casa, ed In quel fratempo, raccolti nell'osteria della Teresa Calabria in Besio, situata in via Bellore N. dov'erano soliti trascorrervi qualche ora serale, dicono alla donna in confidenza: .— Stanotte faremo buona pesca. Dove getammo la torpedine, il pesce mangia, essendovi la foce del torrente Letlmbrol E perchè invece costoro, pure essendosi recati sul posto stabilito dopo la mezzanottpassano laggiù chissà quanto tempo, e pai sne tornano senza avere raccolto nemmeno upesce?! SI, è vero, 11 Filippo Cuneo, meccanico, ebbe a rifiutare ad uno di essi, e cioè ai Cabone Vittorio la lanterna richiestagli al medsimo scopo, ma risulterebbe che i tre individusuddetti se ne erano provvista un'altra, mda cui? Dunque 11 desiderio di raccogliere lpeero. che-avrebbe dovuto rappresentare pequel giorno 11 loro guadagno, c'era;, ma pesco è rimasto in mare e fu notato dagli acorsi sul ponte all'annunzio dell'uomo mortin mare. Ve n'era molto, galleggiante sullsuperficie, e per un largo tratto. Che cosa sarà accaduto dunque di cosi strno da far allontanare i giovinastri, e da farrinunziare alla loro buona giornata? Vi fcero invece ritorno all'alba, poco prima delquattro? Perchè? Alle 6 circa poi, uno di essil Carbone, allontanandosi da quella localitsente poi il bisogno di avvertire due agenin perlustrazione lungo il corso Colombo, chlaggiù, in mare, presso il ponte della « Negric'era un morto... Comunque, malgrado tutte queste suppos

Luoghi citati: Genova, Savona, Varazze