Come fu sfatata la leggenda della inviolabilità dello Stretto

Come fu sfatata la leggenda della inviolabilità dello StrettoCome fu sfatata la leggenda della inviolabilità dello Stretto anoenosrnvatspeciali nel Mar Egeo) ATEME, 94. i ore IO. L'ardimento insuperabile e fortunato delle torpediniere italiane nei Dardanelli ha riempito di un così profondo stupore i difensori turchi delle coste e degli stretti da fare improvvisamente svanire quella specie di ipotetica sicurezza colla quale il nemico considerava i punti principali del suo territorio marittimo ; poiché quelli fra i punti, che non erano ritenuti invulnerabili per effetto delle difese apprestate, lo dovevano essere per rispetto' agli interessi neutrali: di modo che, volendo riassumere approssimativamente il concetto turco nei quindici ginrm che hanno preceduto il leggendario raid delle siluranti del comandante Millo, I potrei dire che ì nostri nemici ci giudicava- 'no m dl '"««tare Giostra azw 1 „ a contrabbarldo< Provvedendo alle opportune < * slcure3Za delle ^municazioni pone navale alla pura e semplice sicurezza delle nostre unità contro le 'insidie delle cacciatorpediniere turche uscite al largo. Perchè le navi turche sono rimaste ferme L'ammiraglio italiano, al primo annunzio dell'uscita di siluranti nemiche, prese subito i provvedimenti del caso. Mantenendo intatto il poderoso sistema di garanzia che sorveglia la costa asiatica minore di- , nanzi alle isole conquistate, non distogliendo !„„.„„„„ j„„„ „„„„• „„„ „„„„• . . \iiessuna delle navi addette alla caccia del stali e mercantili delle Sporadi con Brindisi, strinse il cerchio delle crociere dei nostri velili del mare verso l'Egeo settentrio'impossibilità di pas maglie della rete che ten suo asilo, e le corse cessarono. \ùnprpWisu+^fc^. I '«/«S^T^W^fe P* ardita iin^ presa- regMttìéik daltirsmi/i-della matite- r-la miiUareJniofahfaa: PosSv ora riportarvi qualche eie/toUrf^t»a g-lbdfc.are gli effetti prodotti sul neviffi\à~all>&àspetÌàto 'tolpò degli italiani. ^ Wf? u E il primo fra'^tòi'&^'i^eio, ,lo svanire di quella s^cicMUcui&z%.fy;lla \invulnerabilità dei centriK^/jJm^P maggiore gli interessi a OUUf tUllt 'lUUF^. 1.1.,) ,) U , VILV. ^.^precisamente apprendendo al Pireo, m^m^mio dei capitani delle navi meriTL^i^y..._„ At , ] t-.^ \ zf^.t$rW^™*" avvenimenti i ritenevano che noi non sarentmii. parsi. Il terrore mussulmano sulle rive dello stretto iolato o n i r o a i L'impressione a Costantinopoli al mattino del 19 tu forse più grande per II timore di una nuova chiusura dello stretto che per l'episodio in sè che, ammanito dal giornali secondo la falsa versione universalmente nota, dette persino modo alla stampa turca dì esultare per l.i splendida prova di abilità dimostrata dai difensori terrestri e marittimi dello Stretto. Ma nessun raccontatore riuscirà mal a descrivere la scena svoltasi da Cianati a Kum Kalè e sulla riva opposta durante le due ore che durò la permanenza della squadriglia Millo nello Stretto: tutte le diane squillarono, tutti i cannoni fecero « fuoco di incoraggiamento reciproco • come lo definì un freddurista europeo di Cianak. ; La navigazione lungo la costa europea da Capò Helles sino dinanzi a Cianak era relativamente meno temeraria, siu perchè i proiettori erano troppo vicini alle torpediniere italiane filanti rapidissime a brevissima distanza 'dalla riva, « autndi t coni di luce avevano una^ ^- o o a e r i . è ampiezza limitata, sia perchè a causa di coi', testa estrema vicinanza alla terra le nostre sU\ turanti rimanevano alquanto defilate dal tiroi delle grosse artiglierie, una gran parte delle quali sono piuttosto alte sul mare o disposte in modo da eseguire il tirò efficace contro le na-\ vi procedenti verso il centro del canale. Se mancò però la diretta possibilità deU l'offesa-dell'artiglieria lungo il tragitto, la fu-\ Merla dei reparli accampati lungo la riva europea segui costantemente la corsa delle navi-] celle Italiane. Gli artiglieri accusavano i mano-] vratori dei proiettori della nulla efficacia dei, loro tiri nello specchio di Cianak: un urfi.\ ciale di marina turco affermò inoltre che sa-\ rebbe riuscito impossibile ai caccia-torpedini^ re turchi di inseguire le siluranti avversàrie senza esporsl alla ^eventualità di essere colpiti dalle cannonate dei ib'fìt: " *v-c- ; Mezz'oftt férme per Pincagllo Riguardo ai"cavi di ascialo tesi davanti le navi e a distanza tale da quelle dà renàeje II loro siluramento impossibile, il- comarikante del Palaki mi assicurò che due bo^/'distantl, fra loro mezzo migliò, disposte sii-di una linea normale all'asse dello Stretto, individuano con esattezza la 'posituraf:'a^tPòstacoÌó che. fermò l'impeto oftensìvojpei' nqsuk, Apparentemente altre, boej' é'/ift PQps^nb^j'eg'gèrc cavi, di acciaio disposti in altre diÀxicfni, non. sii veggono. '- '^jfòf '"■ L'ufficiale di mflnna'turf^Ù^vldiaiò il flr-ì mano per il'paJ^ggla'j^^Sa^i, disse che le\ torpediniere sostarono) fi0^w,'mezz'ora lungo] il cavo di acciaio, cerewu^. sotto la valanga': del ferro nemlco^Vfy va,»sp<jgio onde giungerei fin- sotto le navi- <;0f$tbP, dovrebbe provare l'e-\ sistenza dell'osmeolar^fnijie sul fianchi, assi-'curali probqW-fnÌmJt>>$*ìfc)'ì immerse. i Circa l&'m'isuj^-yi^H^urchl avrebbero preso'^0 sarebbero per ,p?gi$gte per premunirsi con-) Irò ~^:4rfiac\l)U&-rs2Luranll o sottomarini, è\ tacUe-.-^guire^Sf^iAtTe ad una raddoppiata] sctàjJUajfàTnon fislterawio a sbarrare, du-\ Tàtyè'ja-nQtte, io %tfetto sul punto meno am»pCa,'àislen^enàavfrjcavi simili a quelli cheipxotesscra'le navi ria rimoversi per breve spa-zio durante la giornata pel passaggio dellenavi mereùhtllir Ma* quale ostucolo ormai po-tra arrestare-,le nttvl Italiane se coloro che leay.idano ritenteranno la prova notturna o diur-né'còl"propòsito di superarlo? La legenda è sfatata ! * ll^qefto sovrumano del comandante Millo ha sfatato la leggenda degli stretti più di/quello che'avrebbe potuto farlo una sistemaiicfl.-lungn, paziente, successiva serie di ope--tastoni demolitrici. ^■^■ptirdanelli sono saturi di difese, ma non snranno certo un cavo di acciaio di più o una nuova batteria posta a sussidio delle esistenti1 mezzi che riusciranno a modificare i propositi italiani! Aumentando la difesa, i turchicorrerebbero il rischio di complicare il lorosistema difensivo, indebolendolo. Se vi sa-ranno quindi nell'avvenire eroi che segui- ranno le orme della Immortale squadriglia di Millo, si può essere certi che essi non tro-veranno difficoltà maggiori di quelle che ten- tarano invano di fermare la corsa della sublime avanguardia. ARNALDO CIPOLLA

Persone citate: Millo

Luoghi citati: Brindisi, Costantinopoli