Giornata di incidenti al processo Arvedi

Giornata di incidenti al processo Arvedi Giornata di incidenti al processo Arvedi pUn drammatico confronto fra Ceccaroni e il teste cav. Fornari (Per telefono alla Stampa), Roma, 23, notte. Un colpo di scena è avvenuto oggi nel piocesso Arvedi nell'udienza pomeridiana quando ancora avrebbe dovuto parlare l'avv. Parrenza. Il P. M. la noto al presidente che egli ha latto chiamare il teste cav. Fornari di Homa, il quale dovrà oggi attestare con precisione che, disceso dalla sua vettura alla stazione di Foligno, appena fu noto che Arvedi tu ucciso, quando risali nel proprio compartimento notò alcune orme di piedi sui cuscini prima che entrassero i facchini di stazione. L'avvocato manichi solleva tonnate incidente; nasco una lunga discussione che minaccia di non Unire più, e che in alcuni momenti diventa molto vivace. Dopo trenta minuti circa di dibattito 11 teste I cav. Fornari Gustavo è chiamato : egli dice subito che le orme le vide prima che entrassero i facchini nel vagone, inoltre, aggiunge, | che mentre il cadavere era trasportato in stazione egli cne guardava il pugnale che era infisso nell'occhio del disgraziato ingegnere senti dire alle sue spalle queste precise parole : « Ma costui si è" suicidato. Non v'e traccia di lotta ». Rivoltosi subito vide un giovane vestito decentemente ed ora in piena aula con grande sicurezza il teste afferma di avere la impressione vivissima che i connotati di quello sconosciuto corrispondono perfettamente a quelli del più giovane degli accusati, del Ceccaroni. Quando il teste afferma ciò è in piedi e guarda Asso negli occhi il Ceccaroni. 11 contrasto fra 1 due — il teste è elegantissimo, di tipo aristocratico, il Ceccaroni malandato con i pantaloni e l'uniforme di coatto — produco molta impressione. Gli ocelli di tutti sono rivolti a questi due individui l'uno a fronte dell'altro ma 11 teste ripete ancora una volta di non poter giurare ma che ha l'impressione più viva che il Ceccaroni sia il giovane da lui visto. L'imputato si leva in piedi, pare che voglia uscire in qualche invettiva invece apre la bocca ad una volgare risata da ebete e pronuncia poche parole a bassa voce negando, come si trattasse di una deposizione per lui di nessuna importanza. Un'altra discussione vivaco sorge fra P. M. 0 l'avv. Bianchi quando il teste che effettivamente e un po' confuso non riesce a dire chiaramente come e quando abbia detto questa sua Impressione al capitano Elefante che si trova nell'aula. Alla fino si capisce che l'ha detta venti mimiti fa, nell'atrio del palazzo di giustizia. Nell'avv. Bianchì ornici è entrato il sospetto e vuol fare il suo dovere di difensore fino in fondo. Allora il presidente richiama alla santità del giuramento il teste e questi, pur Insistendo nel confermare la sua impressione finisce col dire che ormai sono passati cinque anni e che quindi non può avere un ricordo preciso. Ma non smentisce che culi è convinto che lo sconosciuto fosse il Ceccaroni. L'imputato dà alcune spiegazioni sul colore dei suoi baffi che cinque anni fa non erano ancora cresciuti. Finalmente il presidente delibera di richiamare tutti I testi ai quali il oav. Fornari comunicò le sue impressioni dal giorno del delitto ad oggi. Fra essi è .11 conte Conestabile della Staffa e il commesso Principi. Il Fornari è stato interrogato anche su altre circostanze come sulla voce dello sconosciuto e viene licenziato temporaneamente. Questo improvviso incidente nel (processo produrrà un notevole ritardo nella discussione che resta interrotta, non potendo gli avvocati continuare a parlare se prima non saranno escussi questi ùltimi testimoni. Il ritardo irrita molto il P. M. che lo ha provocato e fa pregare l'avv. Servanti di parlare: ma è inutile: l'avvocato non cede e l'udienza è rinviata alle 9 di domattina. La condanna di nn marito | che sparò contro la moglie Novara, 23, unte. Dopo pochi giorni di matrimonio, avvenuto or sono dodici anni, fra il tranese Sergio Parente, oste, e la borgomanerese Caterina Vi cario, frequenti scenate di gelosia in breve resero la vita coniugale insnpportaftile. Un giorno, dopo una nuova e più terribile scenata, la Vicario prese la fuga rifugiandosi presso una sorella maritata a certo Mellone Carlo, in Grignasco. Parecchie furono le gite del marito abbandonato alla casa del Mellone, onde indurre la moglio a far ritomo. Amici di Ini interposero 1 loro buoni uffici a tale scopo, ma sempre invano. Fu cosi che il giorno 11 aprile scorso, il marito, vedendo riuscire vani tutti i tentativi di una riconciliazione, armatosi di una rivoltella si recò a Grignasco onde indurre, con ini naccio, là moglie a tornare a casa. . La Vicario fu irremovibile ed allora il Parente, acciecato dall'ira,, sparò"1 contro la moglio due colpi di rivoltella che fcrlunatamen te andarono a vuoto. Altro colpo il Parente lo tirò in direzione del cognato Melloni accorso agli spari, mentre da certo Zanolini, proprietario di un laboratorio vicino, venivano pure sparati in ara. altri colpi di rivoltella onde intimorire l'infuriato marito, che si diede alla fuga. Costituitosi il Parente alle Autorità, dopo una laboriosa istruttoria fu rinviato al giudizi'' del Tribunalo per rispondere di minaccio a mano armata» anziché di mancato omicidio. La causa fu oggi spedita, chiara essendo la situazione delle parti in causa. Il P. M. chiese per l'imputato 21 mesi di reclusione e L. 87 di muìta, e il Tribunale, dopo la diifisa dell'onorevole Bernini, ridusse la pena a 5 mesi di reclusione, ai danni verso la P. C. ed alle spese, accordando la condizionalità della pena. Persidente: Croce: Giudici1: Cagno a Tonini: P. M. : Piredda; P. C. aw. Martignola e Scaglia. Una singolare sentenza del Tribunale di Milano ! per annullamento di matrimonio Milano 23, notte. Il Tribunalo ha sancito un caso veramente straordinario di annullamento di matrimonio. Ecco i fatti. L'ing. Calma, di Padova, ora dimorante a Milano, aveva sposato, dopo un lungo periodo di felice fidanzamento, una signorina di Padova, certa Angeli; ma, dice ora la sentenza del Tribunale, la signora Angeli, né durante il viaggio di nozze, nò poi volle mai concedersi al marito. Questi, riuscito vano ogni tentativo, chiedeva al Tribunale di Milano che il suo matrimonio fosse annullato per incapacità della moglie. Il Tribunale, con una prima sentenza, ammetteva una perizia, chiesta dall'avvocato del marito, on. Scipione Ronchetti, per provare che la moglie, rappresentata dall'avv. Ermanno Yarack, era nelle condizioni prospettate dal marito. Lo stesso Tribunale nominava a 'perito il senatore Tamassia, ma il perito, per : quante insistenze usasse, non riusci a visitare la signora, neanche superficialmente. Sembrava che l'annullamento del matrimojnio non avrebbe mai potuto ossero stabilito (dal Tribunale, perche l'art. 1Ì7 del Codice, 'che prevede l'annullamento stesso, parla di (impotenza manifesta anteriore al matrimonio. Invece una nuova sentenza del Tribùnaie di Milano, uscita proprio oggi, annulla '■11 .matrimonio Calma-Angeli, motivando l'annullamento con ima specie di impotenza psicologica, eh» sarebbe derivata pei1 interpretazione del citato articolo 137. Questa interpretazione è nuovissima, e non mancherà di sollevare commenti. SUuRTSpbnmavnctlsstdtmtnusaNttm

Luoghi citati: Foligno, Milano, Novara, Padova, Roma