Centinaia di soldati turchi

Centinaia di soldati turchi Centinaia di soldati turchi uccisi o disarmai dagli Albanesi Ammutinamento dì guarnigioni -- Giakova in mano dei ribeiìi « Piaggiare turco impiccato (Per telegrafa alla Stampa). Costantinopoli, 23, notte. Sulla situazione di anarchia nell'Albania settentrionale e sui combattimenti degli'uh timi giorni si hanno i seguenti particolari. I combattimenti tra le truppe e gli insorti in quel di Hawi, che durarono parecchi giorni, terminarono colla completa Ritirata delle truppe in direzione di Giacova. Si dice che le perdite delle truppe ammonterebbero a 300 morti e feriti, e che oltre a ciò numerosi soldati sarebbero stati disarmati nell'accerchiamento delle truppe al confine del vilayet di Scutari e di Kossaco. Nei pressi di 'Maia Natii, 250 uomini e cinque ufficiali con 800 fucili, un cannone da montagna e due mitragliatrici caddero nelle mani dei ribelli. La guarnigione di Giacova accettò le domande dei ribelli: si dice che quivi le ostilità furono sospese, che il caimacan è fuggito. Il capitano albanese Niza-bcy è entrato nella città: tutti gli ufficiali fraternizzarono con i ■ ribelli e parecchi di loro siassociarono alle bande di arnauti, le quali da tutte le parli accorrono nella pianura di Kossovo, ove oggi avrà luogo un grande Comizio. La strada che conduce a Verisovic fu occupata dagli albanesi. II 20 luglio nei prèssi di Bernolieva vi fu .un accanito combattimento : ad eccezione di u nbattaglìone, tutta la guarnigione di prizrend si è ammutinata, e il mutasse*?rif dovette rassegnare le sue dimissioni. Gli (libanesi di Ljuna marciano contro Prizrend. L'altro ieri gli albanesi fecero bottino di un grande trasporto da montagna, composto di 27 carri, disarmando 80 uomini che lo scortavano. Il 19 corrente nei pressi di Bardovza, sul Drin, fra le truppe e i ribelli avvenne un combattimento, che durò sei ore e che fini col disarmo di 580 soldati e 80 gendarmi: ì gendarmi delle località di Gora e di Suhareka furono disarmati e maltrattati, e infine dovettero fuggire. Presso la stazione di Adjarbar (Uskub) con una bomba fu commesso un attentato ;ontro un treno merci proveniente a Zebefco c diretto ad Uskub: il danno arrecato al materiale è grave, ma non si hanno a deplorare vittime umane: si sospetta che l'attentato fosse diretto contro un treno omnibus. Si assicura che durante la battaglia di domenica, a Haskaly, presso Pristina, gli albanesi insorti hanno ucciso 375 soldati, e ne hanno catturato quasi settecento, poi si impiccò il maggiore. Essi si sono inoltre impadroniti 'di una trentina di furgoni di munizioni. (Ag. Stefani). La Porta ordina di sospendere le ostilità in Albania Sintomatiche destituzioni 2000 gendarmi assicurano l'ordine cella Capitali ?? Il Governo, ha ordinato la sospensione delle ostilità in Albania e ha dato istruzioni alle Autorità di prendere tutte le misure necessarie per pacificare gli albanesi. Le truppe devono essere ritirate nell'interno delle città più importanti, in. vista di garantire il mantenimento dell'ordine e la sicurezza. Ufficiali e soldati verranno inviati a rinforzare i principali posti di polizia. Il comandante della piazza di Costantinopoli, Slehab Edim bey, è stato esonerati dalla carica e sostituito dal colonnello Safvet bey; il comandante generale della gendarmeria Edib bey è pure esonerato daVa carica e sostituito dal colonnello Lussuf Rasseb gey. Gli ufficiali di Pera e di Galata, riuniti a Kiakhane, ed alcuni ufficiali di Stambul e di Scutari, riuniti presso la caserma Saud pascià, avevano deliberato negli scorsi giorni sulla situazione ed inviato al Sultano un telegramma reclamando vivamente soddisfazione alle rivendicazioni della Lega Militare. Il Governo aveva fatto venire dalle Provincie duemila gendarmi-per assicurare tardine. La Lega Militare è oramai padrona della Turchi a ' . Romi/~23i sera' ' Telegrafano da Filippopoli alla «Tribuna » : « Ieri, il Corpo degli ufficiali della guarnigione di Costantinopoli telegrafava al Sultano in termini perentori, chiedendogli che sciogliesse la Camera o abdicasse. « Gli sforzi del Comitato ora si concentrano a far si che il nuovo Gabinetto non sciolga la Camera, l'unico simulacro superstite del suo cieco e disastroso predominio. « Giunsero ieri a Costantinopoli quaranta ufficiali della guarnigione di Adrianopoli. fedeli al Sultano, ricevuti da Talaat Bey, il quale dette loro segrete istruzioni. Si tratta di una trascurabile minoranza della massa degli ufficiali, che è tutta compatta per In. « Lega Militare », ostilissima al Comitato « Unione e Progresso ». Anche i gendarmi, che erano ritenuti finora fedeli al Comitato, cominciano ad abbandonare la pazzesca camarilla. «Il Vali di Janina ha telegrafato alla Porta, che la rivoluzione è scoppiata in tutto il « vilayet », e che essa dilaga in tutta l'Albania Meridionale. La popolazione di Pandemia ha svaligiato un deposito di anni. Numerosissimi ufficiali sono solidali con i ribelli albanesi. « L'ufficialità di Adrianopoli telegrafa, imponendo che la guarnigione di Costantinopoli si astenga dal favorire un colpo di Stato, altrimenti essa marcierà sulla Capitale ».

Persone citate: Galata, Gora, La Porta, Lussuf Rasseb, Maia, Pera, Turchi