Come il Gabinetto di Said pascià fu costretto a dimettersi

Come il Gabinetto di Said pascià fu costretto a dimettersi Come il Gabinetto di Said pascià fu costretto a dimettersi Il Gabinetto era dimissionario fin da martedì , Si1 Giovaai Tòrcili, itsiii, Miraitm la taoiaa Ji (Servigio speciale della 'éfEÀNJPA)'" , Si. Costantinopoli, 17, notte. ' ~tè dimissioni del Gabinétto èrano'conosciute fin dal ..pomeriggio di ieri; ma là censura turca trattenne i dispacci dalle tre pomeridiane di ièri fino alle tre pomeridiane dì oggi'. ', ■ ",-' ■ .; .'. . •; Nei circoli ' militò fi giovani-turchi si, dichiara che il Comitato Unione e Progresso non accettò>■' le condizioni,poste per Vàc- c'ftt*tiidn<i^cl .partiioqlio tettò? Guerra da tfafte dh:'SlaKmùa 'iÌuMt^','condtìÌ6n\:ehe erano- quatti eguali' à'-qil«fie -poste-da Nà- '^^^^^^'^^••'^^^'^^^^S^'dàWicnte'quelle relative alla autonomia e at privilègi in favore déiVÀibantò. Il Con- stolto dei Ministri'discusse lungamente ieri con -Mahmvd Multar-senza potere giunge- re àdjun.-aecordo su qucsìl due pùnti. Ah. lord, comprèndendo la. iiapossibilitd di tro'Avari il Ministro della Guerra, né tuttavia-.„,,-• , osando compiere atti di autorità contro. Ve-sercitOj Kurlcid pascià, ministro della Jfa-Tino, degli Interni è delta Guerra, si dimise, malgrado l'insistenza dei colleghi. Di fronte a questa .situazione insosteni- bile di fronte alia rinunzia di Mahmud Multar di accettare il portafoglio., e. alle dimissìóni di Kurkii, anche gli'altri-mem- fcrt del Governo si trovarono nella necessi- tè di dimettersi, c Satd pascià ieri rassegnò al Sultano le dimissioni dell'Intero Gabinetto..' .- y '-.,'.-' ... " - .„ i- L<|. caduta del Ministero provocò una grande costernazione nei circoli giovani turchi. Il Comitato Unione e Progresso tcn ta perà ancoraci proprio salvataggio e pretende che le generali manifestai'oni di malcontento politico da parte delle popola* tìoni e sopratutto dell'esercito, non erano mil pascià. (Stefani) Said pascià jn„hi> on*<+n ',-7 /.«.,,» «'- .Sw w, , Il • "taconiro ulcunl membri di esso. « Comitato cerca di far prevaUsre la cardatura dell'ambasciato-Ure ottomano a Londra, Tekflìc pascià, o!quella, di H'dmi pascià alla carica di Gran'Visir e combatte fieramente queUa di Ria iMst!. . **E-per evitare--la tatasìrats ■■■Si prevede ... «abh.oUo ,H i^m^0<>stenWnopoll, i7_ notte, jLa caduta del Ministero di Said-jiascià si i imposta come una soluzione inevitabile '^e ciò per parecchie ragioni ma prima d-'tutto per la impossibilità di trovare un suc-ì. %, i i r, •-cessore a Mahmud Che,kèt.pascià. Si anJnunziò che il portafogli deila guerra età stato accettato da Nazitn, prima, e poi da.Mahmud Muktàr. Ciò era vero, ma' è pure vero che entrambi hanno formulato condì- ìzioni tendenti a dare soddisfazione ai voli dell'esercito, il quale voleva allontanare dal Governo certi membri impopolari, come 'fa- laat-bey e D)a»id-bey. In secondo luogo, se il contegno dell'esercito sarebbe bastato da solo a determinare la crisi, questa è stata precipitata dagli avvenimenti dì Albania. Il movimento di ribellione cóntro il. Comitato « Unione e Progresso » si ingrandisce di giorno in (/tor¬ no; .Numerosi telegrammi inviati da vàrie.'regioni albanesi al Sultano, ai Gran Vìzir Uai-Senato ed alla Camera dei deputati, tele'-ì .V „ Z . . : grammi rft protesta contro leffusione del sangue, chiedevano l'invio di una Commis- tione per studiare la situazione, lo sciogli- mthlo -'deità Camera è le ditnìisslóni hhitiè- diate del Gobinetto, ■ Said^iièià ha MSttitò fino a che ha pStùtoìmàhà favuto'''d*!i renderéi. ulVevidenza e 'comprendire che una pid iunfla restsfensa poteva provocare la catastrofe. E' tròppo presto per [formulare pronostici sulla formazione del nuovo. Ministero. SI avrà certamente un Governo di concilia-Iztone, che cercherà di appianare le diffi-\colta interne, forse anche esaltando i senti¬ ménti nasfonaM. • (Journal). li Vati di Kossovo chiede da Pristina truppe sicure Costantinopoli, 17, notte. il vali d* Kossòvo, che si trova ancata a Pristina, chiese l'invio di truppe-sicure. ■ :'''■ - - - > ••• (Stefani) Il Hi (è) mi iniiiiiii tura contro i soldati italiani r •„„,.„„o At «„,.«iBn.n,«ni„ ,1.1 mam utiL accusa di avvelenamento dei possi ■ Tripolitania, lanciata Ieri ufliclaimente dal- l'Ambasotetore di Turchia contro l'esercì-!to italiano, era così nefanda da non meri-, lare commenti. Il Times ha voluto però ap- porre al comunicato dell'Ambasciata turca) In seguente nota: Accedendo, alla richiestalrieH'/lmftajCwta ottomana, noi c\ sentiamolrenulf a dichiarare che non prestiamo as-, i i j„ „ „„-.,_ tJT-t.,l solutamentè fede a questa pipata*fone. tn- fa »>t anta, mqiia confTO le truppe italiane, e deplorta»no cAe y Governo turco le ab- bia dato pubblicità ». .. (Servizio «Defilale della Stampa) ' . Londra, 17, notte. Tre nfTicUli è trecento soldati turchi .costretti' «Ila resa •'■ fS-ervtzTù: s p è-c late'1 a et l #• tam p a) , L'ondi », 17, notic".-1 Lè notiritì' dtìU'Albahta 'sonò sémpi'c gravi Quattro battaglioni furono circondati la spt tiniana scorsa mi villaggio di.Kroums pres Po. ■tttaqava da' mia forza soverchianto di albanési, "fra i quali figuravano anch'©'in^MS*'WifflB&y Mirditi. Oltre 300 soldati e 3-uSlciàii. 'vennero cdstreUilaÙà^ resà-.ó;fi runa disurniatf. Fare' che èssfc siano stati trascinati1-' via," dagli ' MrisbrtL'cernie prlgÌQ.nta- «. .11 resto delle truppe riusoì inveita a ri tirarsi su Giaceva, dove, dà quel giorno^ 1 A soldati si, tennero confinoti entro le muraIdella citta.. Questo fu. il pi-imo importante i-i. . - - . 1 successo degli insorti,, i quali,' in vari «con-jtri, rimasero battuti ma ripresero sempreroffonsiva subito.dopa. Il Governo ha -annunziato l'invio di nuovi rinforzici ma in realtà, è stato costretto a ritirare i quattro battaglioni di redìfs che si trovavano a Jyiiir.ovitza, perchè si rifhi- tarono di battersi contro i loro correligio- nari. , » r I Un articolo dei la '"Gazzetta delia (Jrooe,, ìil te Biiia la ilsenza indebolirti la Triplice (Servizio speciale delia Stampa). ' Berlino, 17, notte. I giornali della sera 'non dàniio ancora la notizia. 'dellt>_ djn^isaloni nel Gabinetto turco, diffusasi quando tutti 1 giornali era- no-già sui tavolini delle birrerie e dèi caffè berlinesi. Èssi sono però-ricchi di coniUnenti.sulto nomina del nuovo ministro dei! ^ -««««'Ki che nello .spazio di 2i ove trionfò '6 l;a<:tIn- 7-a figura di. Malinuid Muklar, il imin!stl'° meteci, ormai poiaicamentà.wor- Mo,"non deve essere molto simpatica a Berlino. -I giornali, anche queflj prudentemento .e im'pt'udcnten^ter.tiiriMfliiy.gii^ nel pomeriggio d'oggi, Roep opportuna'--la nomjTKi-.' Nojt vaio.Ja.prno-.Vii tclcgniifur-. !vi i ci'ivaiK'iiii «ti i-sì.iìViil; stilili: w,\ -pr.oo.-i-h!l" iiUÌVÌTà >ioi:i-•uiiimvc. &~rc!ié'tó t»m ■■*■"••> « «sma;.^ vn.-r-^v,.,^. ^ j'nel decembre scorso durante la quale si ora espresso in termini non- troppo slmpa'^,c^ ve,so la Germania. Parlando con un 'giornalista, gli disse allora che la Turchia ™* T'??, pi*' 0!<cn,t!ore T"a d,,lla C;crinalila.- Allora egli diss-o che appena terJmiililta ,a guerra Ir, Turchia sdirebbe uni ta a-d un nuow uggruppainento. d.I Poteni.c: affermò ancora che se la Turchia nves so avuto lVimlcIr.la dell'Inghilterra;, l'Italia T1011 saVl-'hbe andata a. Tripoli'. U» Riwnalc cora;VgioSi^inio, nell'esprhne re le sua opinioni, la «Gazzetta della Crtv ce», spieg-n .finché questa volta la situatloVifl senza sottintesi e senza sbigottimenti. Il grande giqrnn,le conservatore berlinese, la cui campagna a nostro favore nessun italiano dimenticherà, dopo aver ■ dello che Mahmud Mitktar pascià si è dimostrato un cattivo conoscitore della -storia "odierna, osserva che. io.vista del probabile allontanamento della Turchia dalla-Germanio, cessa per i tedeschi ogni motivo di non precettare con ogni energia dalla parte dell'ItaliaU delta Russia.' «Conviene appoggiar* decisamente 1 desi- deri 0 le prète.-e di queste due Potenze — seri-- v„ l'autorevole giornale - corno puro, quella ^ffi^ffi strano' cKuestc ^ tt0 grandi.:Potenze dell'Europa centrale e 0- rlentale non riunissero1 a stabilire ta pnee ih S^iS^^èt^^^flt^^ SS^ilroentaUrtrt-.coni» i riguardi al grandi- oaplto- llstinoh avrebbero nulla a-che fare con elfi ». rLuGetszefta della Crodé per quanto nonsìa un giornale .semi-ufttcjioso. ha tuttavia in ^questi ultimi tempi pubblicato alcune nota, cfie-riassumpno dilettamente il- punto di vista del Governo tedesco : noi dohbla- mo essere soddisfatti che l'organo di Un S^nAt ^iio ,tede,s-c0 è oggi, favorevole role. d'i simpatia per l'Italia. Il suo corrispondente londinése si occupa dei pretesi accordi itaio-lnglesl e II mette. In relazione con il trattato di Tripoli dicendo: .. « L'Italia doveva svolgere il suo plano a Tripoli. L'Italia.ha raggiunto il suo scopo senza lasciarsi 'trasaintire fuori della triplice. La sua amicizia con l'Inghilterra, la Rùssia eia Francia non contraddice ai suol doveri oomé aderente alla triplice. 11 contegno della diplomazia Italiana durante la orisi bosniaca, che fu'di benevola neutralità, le acquistò il conl'Imprètt tripoliijó,' Anche la Ger minUr e rÀUltttó lasciano riconoscere che il trattato di alleanza sarà rinnovato; l'Italia saia certamente pronta.in caso.- di guerra a com pi ere 11 suo dovere almeno nei limit: segnatigli da Bismark ». Dopo' aver cosif delineato la correttezza oel diplomatico e politico Governo ■italiano, a «Gazzetta della Croce» concluder A, ,v,„„„ „»,„., „,„ ... "Si deve infine pensare cnelq sperato riav- vlclinajnttlió ita, tiSSffim 6 Germania sor vtrài (ra naltr0i Q iterare d'àll'aUiiare pres alone le relazioni dell'Italia oorf-'i due alleati, perciò a riaforsare -internamente la triplice ». all'Italia. Questo giornale ha solenuomonte dichiarato là rottura cori la Turchia e la solidarietà - con 1'ItaHà, bollando; i capitali- sii del,suo ptm che Wo'^*^ nella con i turchi. Anche nell'articolo difondo dello stesso giornale si trovano Itti!: dei componenti liuiiissioiie Sforzii-Saufilip'po?.a collezione mineralogica •_. dispersa dai turehit (Per. tthgralo da, uno dei.noitfi,'.inviati- éfniali),'*-u -■■itiaA->n> ' *i-\Àsr- i^L->-.-;^k*i, n:-,-«^f^ral?^W«Wl<SP^P?^la.$e'dè;m Banco. di noma*TfjfrMt-.v3*e-va ora.a.Bengali; ed ha ricévuto-oatii .unaIetterà' 'dell'ititi: Sforza, 'una dei'-adipi 'dèliaminiane minrrriinnim <f„n Fìiinnri.'ilnr+n $zfi ] ',,"-"—^--'^^^"''che, come i lettori ben sanno, sorpresa nel-l'interno della Tripolitaida allo scòppio delle ostilità mentre il l.o ottobre.^ scórso faceva fitorno verso la costa, fu 'trattenuta) senza alcuna ragione, prigioniera di guerra dai turchi. Lai missione, che fu: fàttò successivamente pellegrinare da Sociin a Mourzwk, dalla capitale, del Fezzan il 7 marzo sèorso giunse a Ksar-Garian, sede dèi comando turco in Tripolitania. SI ebbero allora le prime'notizie esatte della missione da^ Una lettera scritta dal Sànflilippo. Corse pure/voce che i tur.chi avrebbero lasciato in libertà la-missione, la quale, essendo composta dinoti belligeranti, secondo-il diritto internazionale non avrebbe potuto es-sere trattenuta prigioniera: ma i turchi nonsono gente che osservino scrupolosamentela legalità. Dopo essere stati'trattenuti ùji paio.di settimane, al Garian,. giùnse l'ordine da Costantinopoli che i componenti la missione, attendenti, la conferma d'i «ha possibile liberazione che era stata, fatta balenare ai loro occhi a Murzu-k dagli stessi carcerieri e dagli Ufficiali turchi, dovessero, anziché prendere la .via del .confine tunisino, ntqfì\ur.e verso, iltiud. fysdr'-Seffrè)itnel Qebel, .sulla linea Garia-n-ìfalut-Dchibat èra destinato a diventare il loro nuovo luogo di pri.gionia,.E' appunto dd Seffrcir che giunse la lettera dell'ing. Sforza, destinata'ài tàv:'; Bresciani; essa.ppftqila data.del 3 giugno, mentre 7il bollo .impresso sopra il francobollo da Dehibat,..sÌasione tunisina di: Confine, porta quella de'l^ Zwglio. Siccóme Miiiialmente i ,eàrrje^jmpkguiio' da'--'quaUro' a■■ ■cinque giorni', da Seffren al confine, mentre là lettera ita ini pie;jò'wntiàue,' si comprende che.'ès\à /npróhrtbiliMtfeJràìtc.wt«pcrun paio dì SRt-immite dal cornando'turco: La Ietterà, senba- (M g'ri^^p^^oi^^yéitiià .^di interesse. Eccone, dei resto,'il passo pìvtaipor/a?tfe: 11 Ho superato la prova del fuoco nel mio viaggio da Offella a Socna, rassegnato a viaggiare le ore più caldo della giornata, con un calore di 46 centigradi e più.. La manCnnZ'i d'acqua a Socna, dove sempre ho risieduto, poteva rovinarmi, come, del resto, disturbava gli nitri dèlta carovana.e della scorto. La mia salute è stata d'acetato, come il mio buon volere e la mia pazienza. Ma avviene pure, qualche volta, che l'acciaio non riesca a raddrizzare il fodero ed il mio ora è logoro. Starno ora a Seffren. — Michele Sforza». ; "' : « PS. La salute degli altri tutti è ottima ». Per alcune informazioni complementari •ìhe ho potuto raccogliere.da persone in grado di fortiirthi notizie esatte, per quanto rétr'ospjittivei mi consta che il lavoro di ricerche mineralogiche della missione è in buona parte in salvo, poiché la maggior parte del diario è delle preziose note sopra i terreni studiati si trovano già in Italia. Lo Sforza è Ving. Sànflilippo hanno avuto cura di spedire successivamente le loro relazioni fin dall'inizio del viaggio. a si tem per0 chc sia antlùla diimrta la complèta collezione del campioni mineràlogici raccolti durante l'ultimo periodo, deli espio razione. Le 'casse elio contenevano i mi'">rali furono in- buotia, parte sequestrate dd«e. flutofité turche, le quali sono anche capaci di,ave? dispèrso e,-distrutto il frutto di. tanto lavoro disagiato e di. laiiteì'diligenti ricérche. SAVORGNAH DI BRAZZA'

Persone citate: Bismark, Bresciani, Mahmud Che, Mahmud Mitktar, Mahmud Muktàr, Michele Sforza, Said, Sforza