La solenne chiusura del Congresso di studi franco-italiani a Grenoble

La solenne chiusura del Congresso di studi franco-italiani a Grenoble La solenne chiusura del Congresso di studi franco-italiani a Grenoble M e a (Per telegrafo aGrenoble, 15, Bette. Il Congresso dégni studi franco-italiani si è chiuso oggi. L'ambasciatore d'Italia on. Tittonfi, è arrivato stamane ed è stato ricevuto dal signor Petit de Theiflis, rettore den'Accademia, dal senatore Gustavo Rlvet, del direttore dell'Istltuto di Firenze, Luchalre. L'Armonia Italiana di Grenoble ha suonato l'Inno italiano. A^e 10,30 ha avuto luogo nell'anfiteatro Marcel Remond la eeduto di chiusura del Congresso. iL'ex-ministró Maurice Paure aveva assunto la presMehza. All'ingresso deS'ambasciatore Tittonà, ìa musica dal 4.o reggimento del genio suonò TInno jtalia.no, ascoltato *n piedi da tutti L presenti, e poi Ja MarsiglieseIl signor Petit de ThaiUis augum ài benvenuto agli ospiti detrundverslta di Grenoble a nome del vettore deH'imseg>nanrvento superiore e a nome del Consiglio accademico deJ)a Università. Il discorso di Maurice Fauro Parla quindi Maurice Faune. Le sue prime parole sono dfi saluto ag-h ospiti illustri venuti clan'altra parte delle Alpi; l'ambasciatore Tuttora, lo storico Guglielmo Ferrerò, icritico letterario Dino Mantovani, rappresentante H Muraci pio di Torino ed altri. Egli scompiace che, per una specie dii ritorno alla tradizione, sia. a Grenoble nel cuore stesso del Desinato, che ebbe anche dà trovatori e perfino una trovatoressa celebre, la contessa De Die, che si sia presa riniiziativa delta fondazione del primo centro di studi, e che si sia qui temuto il Congresso defintalfanitATale onore, eg-JI aggiunge, spettava di diritto a questa antica e gloriosa capitale che è al centro de#e regioni del Delftnaito e della Provenza. Egli rande omaggio a Marcel Reimond, erudito e delicato storico dette coltura neolatina. L'oratore mostra poi come l'Università di Grenoble sia centro di coltura, latina in Francia e termina salutando ^ generale Espinasee, ex-coflonneMo del terzo zuavi, di cui fu caporale Vittorio Emanuele II, e fi padre del quale mori nella battaglia di Magenta. A Grenoble si è compiuto quattro sasoli faper la prima volta, il secondo incontro tante volte poi rinnovato del genio francese e dal genio itatferao. Sono i nostri poeti del Mez zogiorno che accoliti in Sicilia alia Corte del l'imperatore Federico II dettero all'arte italiana quel modelli che determinarono il suo slancio iniziale e meraviglioso che tei qualche armo condusse ntalia dalla balbuzie d'ella nascita alle più alte e compiete forme dS arte. Maurice Faure ha evocato quindi i gransi! nomi di Dente, Petrarca e Boccaccio, questa trinità letteraria che immortala il 300 ite-tiano, gft erutìttii ed j filosofi italiani del 400ai quali e dovuta la più meravigliosa tradiizione artistica che sia mai uscita' da unagenerazione umana. * VI è bisogno di ripetere, ha continuato l'orat ore, dopo .tanti altri, che in quel momentol'Italia fu l'imperatrice detta coltura eurc«p»ain tutti i campi della vita e deflltnteHetto?Dopo avere passato rapidamente in ri vwtagli avvenimenti nei quali durante il corso dei seco* ntalia e la Francia furono uniteMaurice Faune ha definito lo scopo. di. questacerimonia, che è di stringere i'«vincoli cheesistono da secoli fra l'intelligenza italiana l'Intelligenza francese, di accrescere e di rafforzare ancora più tali vincoli; di meglio organizzare le feconde relazioni che esistono fra le colture di due popoli, relazioni ove non possono verificarsi dei mattatasi, ove nulla vi è di misterioso, ove gli Interessi personali non rischiano di prevalere sugii interessi generali, ove si riceve donando e si dona ricevendo. Sa questo punto, ha precisato l'oratore, italiani e francesi hanno ancora molto db fare gli uni per gli atti-i, ma è sopratutto- la Francia che ha bisogno di meglio conoscere l'Italia. Troppe persone ancora franoi, perstao tra te più colte, non si interessano in Italia che si monumenti ed ai musee rifiutano la loro attenzione ai segni chetuttavia si moltipllcano sotto i loro occhi dello sviluppo di quel grande popolo. Noi abbiam dato nel nostro insegnamento pubblico una. grande importanza allo studio delle lingue, delle letterature e delle civica modernema nella importanza non 6iamo stati affattoimparziali; l'Italia non ha avuto il posto chele spettava. alla. «STAMPA») è ir al la o na ato n e, ee oa me ea il nsi a o e na e A. o al oua. di ne, oel a, te al z l tao lldS nete- L"Associàzione degli italianizzanti si 6 proposta di far accettare dal pubblico, dal Parlamento e dall'Amministrazione un programma che può riassumersi in queste poche parole: La lingua e la letteratura italiana hanno per la coltura generale un valore almeno uguale a quello delle altre lingue e letterature moderne. Esse hanno questo valore particolare, di avere assorbita e riprodotta la più grande quantità di elementi delle letterature greca o latina, Praticamente la lingua italiana è quella di una Nazione che ha strette relazioni con una grande parte della Francia, la, cui. importanza europea cresce ogni giorno ed J cui nazionali sono sparsi in milioni suj globo. E' necessario che le conseguenze di questa verità stano riconosciute ed applicate nell'organizzazione dell'insegnamento pubblico, nel numero e nella distribuzione delle cattedre di lingue moderne, nei programmi di concorsi per le grandi scuole,~ecc. Bisogna pure che 11 pubblico francese, usando di tutti i mezzi attuali e di tutu quelli che gli si forniranno, impari a conoscere la vita ed il pensiero dell'Italia contemporanea. Maurice Faure ha ter-' minato esprimendo la speranza Che il secondo Congresso degli studi Italiani restringerà i vlncoli di amicizia tra l'Italia e la Francia. Dopo il discorso di Maurizio l'aura, Stefano Plchon ha preso la parola in nome del Comitato franco-italiano, che si è costituito per consolidare l'unione e l'intimila tra la Francia e ntalia. L'on. Chiesa ha portato quindi al Congresso l'omaggio dei deputati italiani, e specialmente di Ettore Ferrari e dell'on. Salvatore Barzilai, deputato di Roma. Gustavo Rivet dice che in Trlpolitania l'Italia porta la fiaccola della civiltà, od a questo titolo egli fa voti per il successo delle armi italiane. HI discorso di Emi Cavalieri Il comm. Enea Cavalieri, presidente della Società italo-francese, comincia col ringraziare a nome della Società italo-francese il Congresso degli studi italiani per il cortese invite. Compenetrati come siamo da gran tempo, dice, delle mille ragioni che spingono Francia ed Italia ad amarsi reciprocamente, aderiamo di gran cuore alila vostra opera solerte e perseverante. Rileva come la cerimonia di oggi sia con quella della Sorbona la seconda man nifestazione ohe la Francia ci offre in pochi giorni, di simpatia e di amicizia per l'Italia, Plaude all'associazione degli Italianizzanti del sud-est o della propaganda che questi fanno, la Quale dimostra la sincerità, l'intensità e la cordialità dei suoi sentimenti. Negli accordi passati 13 anni or sono fra uomini di Stato 00 francesi ed italiani, continua l'oratore, si ebbe i-! per buona sorte chiara visione del vantaggi a I reciproci che si possono trarre da una coope. ! razione cordiale e da una sapiente distribu- o-, zione delle parti. Oggi dobbiamo insistere per o, l'effettuazione di un cosi bel programma. « Il »a conoscerci meglio attraverso gli studi porterà o? !: necessariamente ad avvantaggiarci meglio con ta ! un'azione,.comune», dice Luigi Luzzatti, ua, labcfnqitemcm1rl'tmu.. rianlamlopod-odfccdmdoecszTdpmp19trcoglumscso e, ta uomo destato italiano che ha vegliate sempre» con cura fraterna alla conservazione dell'amicizia tra l'Italia e la Francia, e che avrebbe he j voluto essere presento oggi, ma gli anni e le ejc,T0Ostanze 1° hanno impedito. Sono felice, afrno ve ve reoto ra oio ra,1. aggiunge, di portarvi da parte nostra 11 voto che l'opera vostra si bella e sì nobile, possa raggiungere tutto il suo scopo nella sua più larga importanza. E conclude: « Signori, nel vostro program, ma avete introdotto la consuetudine del trasferimento in Firenze durante una parte del' l'aiino del professori e degli studer'i della vostre Università ed al fianco loro è .. <ato creato e prospera l'insegnamento popolar* della lingua francese. Quest'ultimo tipo di migrazione periodica, gioverà potentemente ai rapporti intellettuali e morali di cui vi proponete lo es-j sviluppo. Intanto siate certi che 1 vostri prò ei | fesso ri ed 1 vostri studenti verranno sempre he accolti fra noi come fratelli carissimi e pre el-1 cursori benedetti di un progresso incancelb-1 tehite » co ne, Nel pomeriggio alle 4 e mezzo i congressisti sono stati ricevuti dal Municipio al Palazzo di città; alle 5 e un quarto essi hanno visitato tto,la scuoia-cartlflclo. he Alle 5 e mezzo ha tenuto all'Università una ! conferenza Guglielmo Ferrerò. hcoddvlesimCstaRvle90pnfuos6rcCsAoprladGqlntsdccGqvdvidstcspar