I particolari telegarfati del generale Garioni

I particolari telegarfati del generale Garioni I particolari telegarfati del generale Garioni Centinaia di cadaveri nemici trovati sul carni 11^;; 75 feriti ROMA, 15, (Ufficiale). 'A seguito del telegramma di ieri annundante la presa di Sidi Alt, ti generale Garioni telegrafa da Forwa, in data U lu> olio, ore 22,55: « OorminkrO i seguenti particolari iul sombattlmento di atamaiM, ohe ol assicurò li possesso dell'Importante . posizione di 8ldl Ali. Lasciato a Bu Kamek, a Sidi Sald e sulla penisola di Makabez il presidio puramente indispensabile, portai tutte le truppe della divisione a Sidi 8aid, ripartendole In un corpo di operazione agli ordini del gen. Lequio e in una riserva divisionale agli ordini del gen. Cavalocchi, » Il corpo di operazione del gen. Lequio avanzò dalle ore 3.30 su due colonne da Sidi Sald su Sidi Ali: una colonna lungo le dune costiere, l'altra lungo la linea interna delle colline. La colonna di sinistra, avvicinandosi a Sidi Ali, fu aocolta col fuoco da posti avanzati nemici, presto respinti, cosicché alle ore 6 I bersaglieri, seguiti a breve distanza dal granatieri, inalberavano. Il tricolore sul marabutto posto alla sommità della collina. « Intanto, però, la oolonna di destra veniva violentemente attaccata da Ingenti forzò nemiche provenienti da Zelten e da Regdallne, mentre sul marabutto di 8idi Ali aggiustava II suo tiro l'artiglieria nemica presto scoperta, controbattuta e costretta al silenzio dalla nostra. Contro tale vigoroso attacco opposero salda resistenza le truppe della detta colonna, sostenute dal fuoco violente di tutte le artiglierie del corpo Lequio e del campo trincerato d! Sidi Sald, nonché dall'artiglieria da montagna della riserva divisionale, ohe feci avanzare sul fianco sinistro del nemico. <( Questo aumentò gradatamente in forze sino al oinque e sei mila uomini, provenienti anche da Zuara, ma fu presto rovesciato dall'Impeto irresistibile delle nostre brave truppe, che le assalirono più volte alla baionetta e quindi disperso e distrutto dal fuoco Incrociato delle batterle, che proseguirono un tiro efficacissimo anche durante la sua ritirata. »Le nostre perdite sono: morti 16, di oui 4 ascari; feriti 73, dei quali 19 ascari. Esplorazionl fatte dopo il combattimento sulle posizioni già occupate dall'avversario condussero alla scoperta di più centinaia di oadaverl e alla raccolta di molte armi e munizioni e prigionieri feriti. « Il contegno delle truppe fu semplicemente ammirevole, specie dato il oaldo soffocante per II «ghlbli» che Imperversò durante tutta la mattina. « La posiziono di Sidi AH sta solidamente rafforzandosi par opera delle truppe della colonna Lequio, ohe pernottano sulle post zlonl conquistate». (Per telegrafo da uno dei noetri inviati tpeeiali). TRIPOLI, li, •'• 19,40. Giunge in questo momento a Tripoli la notizia di una splendida vittòria nostra, ottenuta dalle truppe della Divisione Garioni. La città, affollata dal pubblico domenicale, pieno di vivacità, pur sotto il peso di un tramonto affocato, ne è esultante. Si sapeva che la conquista dell'altura di Sidi Said era soltanto un preludio alla conquista di posizioni sempre più importanti e sempre più vicine al luogo che è antica mira delle truppe italiane: Zuara. Ma nessuno avrebbe creduto che cosi rapidamente, a cosi poca distanza dalle tre famose giornate, coir le quali si conquistò il marabutto, si sarebbe' potuto, sfidando il caldo soffocante, andare più in là. Ma i soldati, veramente ammirevoli ed infaticabili del generale Garioni, hanno dimostrato di saper compiere anche questo sforzo. Stamane, all'alba, veniva ordinata l'avanzata a tutte le truppe accampate a Sidi Said. Fanteria, bersaglieri, granatieri ed ascari, appoggiati da quelle formidabili artiglierie da campagna e da montagna, ormai celebri in Tripolitania, marciarono su Sidi Ali, posizione assai forte sulla costa, a meno di cinque chilometri da Sidi Said. Le ricognizioni dei giorni scorsi la davano sgombra di nemici, perciò poteva credersi che l'audace marcia in avanti sarebbe avvenuta senza colpo ferire. .Infatti, con quella regolarità, con quella sveltezza che è ormai prerogativa delle truppe' italiane nell'avanzare, là Divisione g'iunse prestissimo a Sidi Ali. Ma tt nemico, forte di molti uomini a piedi ed a cavallo, accorte, richiamato dalle furante, da due punti, contemporaneamente^ cioè, ad oriente, da Zuara, ed a Sud, da Regaldine. . • ■ L'opposizione del nemico fu violenta, nervosa, irritata^ Centinaia di « Mauser » spa- renano insieme a qualche cannone, e quella gragnuola di proiettili, che imperversava da due parti, avrebbe dovuto, se non altro, . , .. , , ..■,. ... . sbalordire le truppe italiane. Ma le trovo invece pronte a tutto; ed un combattimento ,aceanito, vivissimo, si impegnò sotto il soletterribile, e continuò per sei ore consecutive, j Meravigliosi, per lo. slancio, l'ardimento e la resistenza, i soldati italiani, alla fine, ri- • . ... 4„„„ ,„ i,-„„„ cacciarono i turco-arqbi su tutta la linea, ■ . . mantenendo saldamente la posizione conquistata. A mezzodì il tricolore sventolava contro Vazzurro intejtso'del cielo africano, tra il mare e il deserto, annunciando agli arabi ed ai turchi fuggili lontano, che anche Sidi Ali era nostro per sempre. Tali sono gli unici particolari pervenutimi sino a questo momento. GIOVANNE CORVETTO. |i

Persone citate: Garioni Centinaia, Lequio, Mauser, Sidi Ali, Sidi Said

Luoghi citati: Bu Kamek, Roma, Sidi, Sidi Alt, Sidi Said, Sidi Sald, Tripoli, Tripolitania