Tragico intermezzo dal Verdetto alla sentenza

Tragico intermezzo dal Verdetto alla sentenza Tragico intermezzo dal Verdetto alla sentenza II verdetto di condanna è stato votato con otto vota favorevoli e quattro contrari. 11 capo dei giurati ha finito di leggere il verdetto alle 5,45, impiegando cosi circa due ore. Il pubblico si è mantenuto in rispettoso silenzio, Quattro carabinieri ed un maresciallo mon- Uno la guardia durante la lettura del ver- detto dinanzi al banco dei giurati. Una schiera di soldati è frapposta a gujsa di barriera fra lo spazio destinato al pubblico e il pretorio. I corridoi sono occupati da carabinieri, agenti e soldati. „ r> ■ „„„ - ■ „ IVrriCOne „ inOOVina... Appena finita la lettura del verdetto il pre- adente invita il capo dei giurati a favorire dinanzi a lui per firmare il voluminoso ver- a»»» ia «abbia, dai giornali e dagli stracci che gliaccusati accumulavano di giorno in giorno mi-render» meno dura la loro miotldiana sta- ^ne- noi u^ fila di carabina?! vicoto='s. SnS VpSSÌ mnwhJttn « <t-%7-i S nhniV orciTna ^nKéte^Si^p^rdantìrSùStT ~ Pfl/,"in"" TmrXìZT^ fSno. POlUdis-Klmn tromonto in tiit+i To fanrla 4nTtn loSimo, rremente in iurta ia ìaccia, sotto 10 ff?m LnRn n JfiZ-rM^J^no g» Ph« ha ma ?ensìwmÌ tS,ta £- tfj}' c!?e_.na,Jm* S'1'* im sorri^ tóreo SS^^^SS cne eli altrl slano entratl appresso a ™l;t . delitto enorme' Oue-% «%,<SS^^»1W«^parole UM f"5 ««™?™T£ '™JSÌ™S.| fli mio fratello sono innocente 1 Lrodueon «aSsSaiMSS {f^2SJ2^S2i^^ wS^W^on- fen^,5^f^ln12,Sa- ^«Ttoi^iiàtra gMffifef? Sgu^ihhK K tfia vocJ^si a^a M JSS^eiSSaift^aoffitoé stridendo men- t?e "nvkfo U ?resWe^ ,"c SISJl, .«-«Jì! ».ì »„_i .,.nto nnn'^.Senttte^ pentite. ^Non farà ^"^^«Jo fratello, dopprenderà questaella vostra coscienza ? ,A queste i»roie 11 presiaenie m«rj Bicamente impedendo art Alfano c fl male e che ora anche gli altri, 1 •\ queste ìwrole !1 presidente interviene enerdi parlarpquali pur ^J^^^eOTtoetoo ad agtos 80 ecco cne CIP4 SinglllOZZi e neu-e *rl'''*. mcvi ,^' si mescolano allo stridore squillante. •'0' Mandriere,, Poi, d'un tratto, ' C1ran-'reisa"sì" Drocluce nella gabbia. Ivi è av v^ta^/'tg^Bante^ce&T^nàr» De Marinis, o' Mandriere, si toglie di tasca, non sappiamo se un rasoio, o un coltello, 0 unun gran movimento,. unaluhlodoT a qualche cosa' d'altro, che non rin winTnn •> vpdpr bene e se lo conficca con tutI^^Vrza nel^collo. SonoT addWa lui il maestro Bapi, Sortino e gli altri Imputati, per sostenerlo. O' Mandriere versa sangue dal collo, che appare gravemente ferito, e 6lspor ca di sangue tutto il gilet e lo sparato della camicia. Il tumulto nella gabbia ò lndescri vibile, fra i carabinieri, che cercano di pren dere il ferito, e gli altri imputati, che sosten gono 0'.Mandriere. li tumulto continua lungo, indescrivibile infernale, fra ìè urta, altissime'e i pianti degl cono, che grida, rivo nell'aspetto del volto: _ vói avete common. me di Quello di ^batomagglol Di MaUeo il vecchio Piscione cozzo cQn c(mtro Je sbarre, ma è facUmente trattenuto Tutu ur- ano gridano, piangono. Soltanto -Alfano, al-la vista del sangue" che esce dalla ferita de m^€^n^A^ mB„ - mi ucciderò mai! De Marinis. viene tradotto fuori delta gab- bla. a braccia: ha U collo tutto intriso di eangue. Anche gli altri accusati vengono tratti SS^onrt^no^ Wa^^ ^U I carabinieri ricontìncono gli imputati nel le celle dl sicurezza. Corrado Sortino grida: „ . . corairtrio! Voclio che nueSti as £?• J°J° cibati - melo d% ^|ns0mm faceta! _ Vlva i.innocenza| _ -rida Erricone men i carabinieri si adonerano dst norta'ra via anche lui aa°Perano Portare via _ Bravo De Marinis' grida battendo le mani, l'avv. Pistoiesi cui fan eco l'aw Bat taglia, mentre l'aw. Salomone si arrampica sui ferri della gabbia per tentare di calmare Alfano e gli altri condannati più esasperati che stanno accanto a lui. All'ospedale, De Marinis è arrivato con una grave emorragia, causata da una ferita di taglio nella regione joidea laterale sinistra causa la rottura dell'arteria linguale. Lo sta lo è gravissimo, il giudizio è riservato, Gli ultimi sfogai dei condannati ! Nella gabbia non restano più che gli assoltiIl cancelliere legge il verdetto, ietto già da caP0 del giurati al presidente. Essendosi m tanto calmati, ritornano nella gabbia Salvi Morra, Rapi, Sortino, Fuoi, Arena, Questi in v,^Ab„batemagB,(>• che M8ta Impassibile a suo posto: _ vigliaccoI Vigllaccol. Calunniatore! Io sono innocenle. En*ro «* gabbia è entrato pure il tenente dei carabinieri Gramiccioni. Don Ciro Vittozz e relativamente calmo. Sortino pianse. De Lucia e Dl Matteo non vogliono assistere alla lettura del verdetto. Il presidente dice: nella gabbia, per assistere alla lettura del ver dett0 ^r ,a v£rUs che y riguarda, Alfano, Cer— SI facciano entrare Cerrato ed Esposito. Bapi, rivolto al presidente, dice: — Presidente, come potete essere cosi calmo? Sortine dice allora: — Sta zitto, il presidente non ha bisogno dl difensori; egli fa 11 suo dovere! L'aw. Leva chiede che siano fatti entrare Presidente. — Badate, avvocato, che assu merete la responsabiata, di quanto può acce dare. — Alfano, Carrata e Di Matteo saranno calmi e tranquilli, signor presidente! — Sponde i*av- vocato Leva. Ed allora entra Alfano, il quale va a sedere al solito posto. E' pallido, ha gli occhi vitrei ed al suo vicino dico: — lo rimango tranquillo, mi conforta la mia coscienza, perchè sono innocente Morra indicando il sangue versato da De Marinis, dice: _ possa il sangue dell'innocente ricadere in maledizione sul capo dei veri colpevoliI Per Dio slamo innocenti I — Viva il macello! — grida Antonio Cerrato. U richieste de. Pubblico Ministero afi„n?£es« enIl,^ntì.nu? ad Impoir8 ,a tuto ?'lonzl0 e seduta stante pronuncia la sen- teuza con Ia luale dichiara assoluti tutti gli accusaU non ritenuti colpevoli dai giurati : SS^nJffi^fS1 a"rl,Precedentementeliberati esepn esaltante: ibello, Ar.ena. e Chlrieo. rJU,0^ .erral0, ul »&JV°. Morra, Di Gennaro, Al- fflno nan no MniHn.ic dann ^na.n^ii . fano, Bapi, De Marinis siano condannati a 30 snnl di reclusione e a 10 anni dl sorve- glIanza speciale. Per il Di Matteo, ritenuto complice necessario, chiedo 20 anni, 5 mesi e »P^^^«**»Mg 6 3 dl vlgUanza speciale. Per vlttozzi 7 anni ìelIa stcssa peim e 2 di vigilanza speciale, ^A^^^&i^S^Sft &M^,*^C5S^SSSr?^?*^^ relu> ot *I?uli furon concesse le attenuanti per essi sol° 4 annl 6 2 mesi La Parte civile, neU'.Interesse di Amodeo e d1 Da Angelis, chiede che siano condannati al As?Sk Ascrittore e Vittozzi. sidenta, salvo 1 avvocato Pistoiese, 11 auale invoca con un br*ve discorso pietà per il suo cliente. L'aw. Salomone raccomanda Jl suo cliente Ascrittore .alla pietà del presidente fa cendo notttre come nè il De Angells nè l'Amo"deo abbiano dovuto soffrire nemmeno un giornodi carcere per la denunzia sporta da Ascrittore."Avete più nulla a dire?,, UI"U.; —u"c tu« »» avu{i *H»W° c!" miei stessi piedi I - e questa frase ia ripete più vo'te- .Morra grida: — Giuro sul capo dei miei figlin presidente Bianchi dà quindi la parola agli accusati. Questi tornano nuovamente a protestarsi innocenti. Di Matteo esclama: — lo sono Innocente co-meBa^dice? - E dire cho ci sono venuto col che non ho mai conosciuto Cuocolol ed anche Ascrittore alce: — Io torno a giù- rare che quanto ho detto alla giustizia è la verità ! Lo giuro e lo ripeto anche se mi doves sero tagliare la gola! Alle 19,30 11 presidente si ritira per la sen tenia, I giurati rientrano nella loro camera. Gennaro Abbatemaggio viene allontanato dalla gabbia fra numerosi carabinieri e ciò per pyitare che contro di lui sorgano degli inci¬ deiltl «a parte degli accusati. Gli imputati ri £ang0no^nòì£ ffà|Sià7Ìrricone"è càlmoTsòr- sempre> dettai Naturalmente nessuno dei giornalisti si avvicina alla, gabbia. sentenza Alh 22,10, il Presidente rientra nell'aula, Il momento è solenne,' impressionante. Gli accusati sono nella gabbia, eccettuati il De Marinis, che è all'ospedale, e Abbatemaggio. Il Presidente legge la sentenza con voce ferma. Premessa la solita formula stabilita >dalla legge, egli pronuncia le seguenti condanne: Trenta anni di reclusione e dieci di sor vogllanza speciale: a Corrado Sortino, Ni cola Morra, Antonio Cerrato, Giuseppe Sai vi, Mariano De Gennaro (esecutori materiali del duplice omicidio); a Enrico Alfano (Erricone), Giovanni Rapi, Gennaro De Marinis (o1 Mandriere), mandanti. Venti anni e venticinque giorni dl reclusione e tre anni dl sorveglianza speciale : a Ferdinando De Matteo, per complicità necessaria. Nove anni dl reeluelone e l'interdlzlcia a Giacomo Ascrittore per calunnia e falsiti cazioni. Sei annl di reclusione e l'Interdizione: adon Ciro Vittozzi pure per calunnia. Cinque anni dl reeluelone e tre mesi dl vigilanza: a Fucci, Desiderio, Di Sarno, De Lucia, De Vivo, Verez de Vera, Fraumeno, Amodeo, Menichiello, Di Domizio, PercuocoGennaro Abbatemaggio, tutti per associazione a delinquere. Quattro annl dl reclusione e due dl sorveglianza speciale : a Bertolotti e ad Esposito, gure per associazione a delinquere. La lettura della sentenza termina alle 10.3P. Quindi il presidente avverte gli imputati, che hanno tre giorni per ricorrere in Cassazione. Avverte poi il cancelliere e l'avvocato del De Marius, che giace ferilq al to al U'ospedale, dì annunciare al cliente ed Un- putato la pena inbittagli. L'aula si sfolla lentamente e gli imputali 'vengono portati fuori. La folla intanto staziona nella piazza, in attesa del passaggio dei detenuti. Gli scarcerati Nella serata sono già stati scarcerati Ibello e Chiricl per verdetto negativo, e Fucci ed Esposlto per espiazione def massimo dl pena già scontata. Gennaro Abbatemaggio, è trattenuto per altri conti che deve Tcgolare con la giustizia, e cioè per alcuni furti da lui commessi.

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