Il gruppo parlamentare socialista aeassise di Reggio Emilia

Il gruppo parlamentare socialista aeassise di Reggio Emilia Il gruppo parlamentare socialista aeassise di Reggio Emilia Il conflitto ft«a riformisti di destra e lùtfolazionari - Ila visita al f$e dopo l'attentato n'impresa di Ltibia « Li e autodifese di Ca brini, Bono mi, Podreeea. (Por telegrafo dal nostro inviato speciale) La deliberazione dei riformisti di Sinistra Raggio Emilia, 8, mattino. La riunione dei riformisti di Sinistra, avendo numerosi oratori rinunziato alla parola, è finita prima di quanto si prevedeva. Venne approvato l'ordine del giorno Modiglioni 'riedificato in alcuni punti e con l'introduzione del concetto esposto dall'on. Treves, concetto tendente a separare la responsabilità del riformismo in genere da quella di alcuni uo-1 dmini in specie, in modo da colpirli direttamente alla stregua dei loro atti. L'on. Treves ha agito in maniera da colpire inesorabilmente i colpevoli ma salvando il riformismo. L'ordine del giorno votato e che verrà proposto eventualmente oggi è il seguente: « Il Congresso, riservata a suo luogo ogni concreta decisione sulla tattica, e senza rinnegare la tradizione del Partito socialista italiano, secondo la quale hanno diritto di coesistere nella compagine di questo cosi la tendenza rivoluzionarla che quella riformistica; nsipacoinJ£mcredzdgnsqefferma che questa tradizione non si oppone'1a che siano sconfessate, come già altre volte avvenne, le degenerazioni aberranti dell'una o dell'altra tendenza; constata che alcuni deputati si sono posti fuori di ogni direttiva socialisti!. a) col rendere omaggio alle istituzioni monarchiche; 6) col partecipare e indulsero a manifestazioni patriottiche e nazionaliste; c) con l'informare confessatamente la ,loro condotta ad una sistematica collaborazione di classe adottata per una pretesa Infecondità di ogni politica autonoma della classo lavoratrice; d) col preferire gli accordi e le abilità del maggiorenti alla effettiva progrediente partecipazione delle masse alle direzioni della propria battaglia; e dichiara che con tale complesso di fatti v questi deputati si son posti fuori della compagine del partito •. Tale ordine del giorno è stato approvato alla quasi unanimità. Si astennero soltanto Reina e Calda del Consiglio direttivo della Confederazione generale del lavoro e pochi altri. La seconda giornata Raggio Emilia, e, ieri. Poiché quella di oggi è giornata dì lavoro, 11 pubblico è (scarsissimo nella galleria. Manca cosi la parto pittoresca del Congresso, più |eespansiva e rumorosa: l'altra pai-te, quella uufficiale, è lenta a recarsi al convegno, che e stato fissato ad ora. mattutina : solo Lazzari, i presidente, è puntualissimo, ma con lo sguar- ; d.-> desolato dall'alto delia sua tribuna contem- ; pia i pochi colleghi e la loro tribuna vuota at- : torno a sè. Dinanzi a sè invano per parecchio ! tempo il Presidente chiama i suoi colleghi al ' loro posto ed i segretari ai loro uffici. — Dormono — si grida da ogni parte ironicamente. dd1mmgrcsgDvftnnsmgirI Quando ■ Presidente distribuisce la postafe•aofvntR p rhiimn vwn P-adracca tì cualo è lacerne e eniama ™. roo.ecca, « ououo «|!Ì=o^le JL5STTt^"/™™«Srtn" «Xma" I assente, molti in tono canzonatorio esclama-,no: ■ A TripoliI a Tripoli! •. Con un'ora oJ)bondaot.e di ritardo, finalmente la seduta si apre: l'on. Quaglino è tra i pre¬ senti: egli giunse stanotte. Lazzari comunica il telegramma da mandarsi al Giornale Italiano di Chicago per la .difesa degli operai italiani, colà processati per lo sciopero del Massachusset. Un telegramma si manderà anche al governatore del Massachusset Barbato rrtv** che questo telegramma sarà a danno degli italiani, pprchè gli americani sono troppo r-elosi delta loro giustizia e dignità. —"" Lasciateli in paco gli americani — dice Barbato — se no saremo un malanno per inn«trj rvwrvnjwrni «mrntì CrededheTM siano toftaèn- Lzati dalle manifestazioni del popolo perchè essi vengono eletti dal popolo. Gli americani non conoscono che l'opinione americana. IL'assemblea finisce per approvare B tele- gromma al giornale e per sospendere per ora15 telegramma al governatore. ìAssume la presidenza Bacci, che prende il posto di Lazzari, il quale Invece sale alla tribuna per parlare sulla relazione morale e politica d»!la Direzione del partito. Il vecchio rivoluzionario attacca la Direzione del Partito Costantino Lazzari, muove varie critiche e fa risalirò alla mancanza di combattività, e di propaganda la diminuitone del numero degli iscritti: deplora la antipatica convocazione del Congresso, tacendosi mterrampere dai suoi compagni rivoluzionari che appunto reclamavano la sollecita convocazione del Congresso 6tesso. Chimde affermando che quella della Direzione è condotta di Imbelli e di inetti e proponendo lo disapprovazione. Il vecchio rirvoluzionario Lazzari fa una vivace esortazione : «Non accogliete le critiche o le accuse mie con il solito sarcasmo, con la solita ironia». E l'assemblea pare accogliere l'esortazione perchè ascolta in silenzio tutte la x>riima parto del discorso che constata come Ha Direzione del partito abbia dovuto riconoscere la diminuzione dcfUe forze del partito. Quando però rimprovera alla Direzione di avere anticipato la convocazione del Conktosso ed in epoca poco propizia, una voce dal fondo dell'aula irli grida: — Ma se sei tu che avevi fretta! — Non è vero, non è varo ! — ribalte Lazzari. E l -vicini fanno tacere l'interruttore. Deplora l'oratore che la Direzione abbia usata una grande lentezza nella organizzazione del convegnoTfcalo-austriaco e che, per la guera-a, non abbia ricorso olla .più suggestiva protesta che è un manifesto invece del pedagogico jpuscoletto che è rimasto nelle tasche dei com"igni o forse intonso. fi pubblico ascolta tutto ciò senza molto interesse e in perfetto silenzio. Citando qualche caso, come ,'qnello pagno Facchini. Lazzari dice che l'cfL zione interna del partilo è deficiente, come deflciont? nella Direzione, nello spirito di {riustizia e solidarietà, come dimostra la fredda {ndolenza di frome all'assassinio del compagno Panepinto in Stallia..' Qui si battono alquanto le mani ma senza calore; ma quando l'oratore dice: « Sto per fl- da alcuni nire », qualcuno grida: « Bravo I». Lazzari si adonta e parte del pubblico approva le sue parole di protesta, come applaude quando, concludendo, *lìtoe che la Direzione si mostro inetta e incapace. Sale subito alla tribuna Modigliani. Modigliani difende la Direzione del Partito Gre stperspefumde, nnm •in-i'l,aJSl'ffiiA nì^wSS lto£**E5£h ™acni Pdi naitare Ea° nlm^^'o^^en^Kj^ne^sS atraòdache gli accusatori furono eccessivi, non se- «creni. Modigliani si fa applaudire subito quan-j"ado afferma che fu proprio la frazione rivolu- apzionaria a volere l'anticipazione straordinaria ! esdel Congresso In quanto al mancato convc- ' dogno italo-austriaco. — dice l'oratore, — noi1 elnon potevamo prevedere che Cecco Beppe ; cusciogliesse la Camera improvvisamente. Un grande applauso accoglie Modigliani mquando dice che il Partito socialista italiano m11* runico al mondo che ebbe il coraggio di. m |eàra| prenderemo atto — "dìcTi'oratore — che una nuova èra del Partito socialista si inizia, Non rendendo giustizia, compagni, il vostro i giudizio sarà affermazione di principio, ma ; fasciata da un nero velo di settarismo ». ; La grande ovazione, che accoglie le parole : dell'oratore, parte specialmente dalle galle ! rie, che si sono più affollate, ' dichiarare lo sciopero generalo alla vigilia n della guerra e ciò proprio mentre in Francia n-l1 socialisti senza protesta lasciavano passare milioni e milioni nelle spese militari. Qualche congressista vuole interrompere ma è costretto a tacere da nuovi applausi fragorosissimi. — Lo sciopero generale riuscì — grida l'oratore. — 'No, no, — urlano altri. — Voi dicendo no — ribatte (Modigliani — concorrete alla congiura del silenzio dei nostri partiti avversari per denigrare quella grande manifestazione e il suo significato. D'altronde proprio in quelle città, donde ci viene la critica, furono i compagni che non fecero il loro dovere e non la Direziona L'oratore afferma che la Direziono, perchè, troppo numerosa e perchè il partito è povero, non può funzionare alacremente. Bisogna fi-I nirla colle Direzioni coreografiche. Bisogna stipendiare i membri e ridurre questi di numero. Perchè il Congresso di Modena, quando già si sapeva che la Direziono era composta in buona parte di destri, non rovesciò la Direzione stessa? Perchè i rivoluzionari non lo fecero allora? Modigliani raccomanda cfìe non sia dato uni giudizio settario sull'opera della Direzione! ma un giudizio dettato da sentimento fra-j I terno in un Congresso solidale: « se cosi non Un altro rivoluzionario Il rivoluzionario Serrati prende la parola; fe^i*»" W^E*1™ veemente censura la Direzione, dicendo dì |aver€ essa 6UDita tnVeco che volute la manifestazione contro la guerra facendosi richia aveplacositimpmdqumnnqrntedgtncdcaicqztidce I aver« essa subite Invece che volute la mani ,fJ,stn,,(„no ,„ „„„„„., hMnHn.i -m^u mare al dovere dallaaConfederazione del lavoro. Si duole che la Direzione non abbia imposto un candidato socialista di Partito contro Enrico Ferri in nome della dignità e serietà del Partito stesso (vivissimi applausi). Uria voce-.. — Ma fu fatta l'offerta della candidatura a Bacci. Bacci, che presiede, protesta: — Ma non è vero. Quando l'oratore accenna all'inerzia della Direzione contro il gruppo del socialisti agran. da tutte le parti si grida : — Ma se non esiste questo gruppo! Fuori i nomi! Fuori i e a9*£H „ ., , , iL,™?,„s?ratl tira .via violentemente contir nuando la sua requisitoria. - L**ggJf^^***?»?6 SS con*a<^no z^ i ],^^^,„<^„*^*ei cn« ««tosta, contro n i^^^Sht^d£f*^££f .L2Xtall819 IVht^SSSJconnubi ll>lldi: chl - ar2v£S? 2L?^S?TLì. i a1 ^£*T2?1 spiega che non ì05*1* un. gruppo B«wnto «1 sanso tedesco, ma l a i i l i asa e e n o a re l e i. ae roo meua o al- tosfaun Comitato tecnico non politico; il giorno In cui cambiasse forma,, i socialisti uscirebbero da esso. Serrati insiste che il giornale II Sole pubblicò l'esistenza di tale partito agrario. Canepa: — .Ma II Sole è vangelo? Ripeto che non vi è un partito politico agrario. Salito olla tribuna Soglia, riformista sinistro, presenta un ordine del giorno perchè, preso atto delle difese di Modigliani, si passi all'ordine del giorno puro e semplice, Pompeo Ciotti, relatore, risponde ai vari oratori concludendo che Ja Dae-ezione non merita l'ordine del giorno di biasimo del Velia. Voci: — Ma se è stato ritirato! Infatti i rivoluzionari presentano un ordine del giorno puro e semplice senza lode, senza biasimo. Ouesta ritirate dalla battaglia desta profonda impressione. I riformisti applaudono con calore, con risata ironiche all'indirizzo dei rivoluzionari. Qualcuno dice: — Che sia questo ordine del giorno un contentino pei prossimi morituri ? In questo momento sode sul palcoscenico il segretario della Federazione dei lavoratori della terra ungheresi, applaudito fragorosamente, anzi freneticamente per parecchio tempo. Egli apparo commosso. Con poche parole in tedesco porto iil saluto dei suoi compagni, ammirato che qui tento civilmente e liberamente il partito possa discutere e operare mentre nel suo Passe deve lottare contro la violente reazione. Balabanoff, salutata anche essa da vivi applausi, traduce le parole dell'ospite, che è fatto segno a nuove acclamazioni, mentre si grida: «Viva l'Internazionale! Abbasso la guerra! Abbasso Titza!», e molti altri «abbasso» el evviva ». Montemartini *ale alla tribuna accolto fra un discroto battimano.per la sua relazione sull'opera del gruppo parlamentare. La relazione Montemartini del groppo parlamentare ione Montemartini ; "arlameniare Socialista va criticato noTa^^^^i uomini che lo compongono, ria per il I^Punzionamento complessivo, in quanto se attivi furono gli uomini, è mancato, bisogna riconoscerlo, li lavoro organico di speciale) Gruppo. Tutto ciò clic abbiamo fatto, certo non e poco; è però somma di iniziative personali staccate e spesso indipendenti tra loro e che perciò riuscirono efficaci e numerose in parsec tuie occasioni, mentre in altre assai imperi anti vennero mono, o mancarono affatto, o furono, talvolta, in contrasto tra loro. « A nulla gioverebbe, secondo li relatori, limitare l'autonomia del Gruppo e farlo dipendere, come propongono i nostri compagni di 'l,ar,e intransigente, dalla Direzione del Par- lto Anzitutto lo si esautorerebbe completa- nl«nte togliendogli la forza che gli deve venire dal consenso e dal contatto .delle masse; in se- «che noni trascuratofll, perchè nè la Direzione "a. il modo di sedere in permanenza fin che e aperto il Parlamento, e continua e varia deve essere in esso l'azione del Gruppo, nè, pel mo do con cui è composta, può essa avere tutti gli elementi tecnici per dare giudizi e consigli sl curi nelle battaglie più vivaci, « L'esperienza dal resto ci ha detto che nel momenti più difficili «feti Partito, quando, co me in febbraio prima a Bologna e poi a Ro ma per non ricordare altri esempi precedenti, n Gruppo Parlamentare Socialista tenne ran n-loni plenarie colla Direzione del Partito, si i aggiunse incertezza a incertezza e non ne venne alcun risultato. « Ecco dunque che l'azione politica del Gruppo non può essere esaminata staccata da quella che fu l'azione di tutto il Partilo, la sua condotta non può essere tracciata, se non insieme a quella di tutti. « La malattia sua fu malattia dell'intero Partito, riincertezza sua fu incertezza di tutti. Cominciata al Congresso di Milano, mostratasi più grave a quello di Modena, toccò 11 culmine, quando, nello scorso febbraio, riapertasi dopo mesi e mesi di sUenzlo la Camera, in quella famosa giornata storica che segnò la manifestazione più solenne del nazionalismo nostrano, il Gruppo Parlamentare Socialista... non seppe nemmeno essere assente, mentre quindici iiHorpi dopo fu presente alla grande rnanàfestozione dinastica occasionate dall'attentato del d'Alba. « Il Congresso non dovrà qui segnare condanne od esclusioni di nessuno. « Poiché, come si è detto, l'incertezza del groppo rifletteva la paralisi di tutto 11 Partito, e poiché il Congresso oltre che dell'azione parlamentare dei suoi rappresentanti è chiamato a discutere delle direttive generali dell'intiero Partito, segni esso in modo preciso la linea di condotta che si deve seguire, affermi la necessità di un'azione disciplinata intorno a tale linea, mantenga al Partito, comunque, anche se si dovesse ancora in qualche posto seguire la politica dello alleanze, la sua fisionomia caratteristica di partito di classa: soltanto in questo modo anche i diversi organi rappresentativi e 'direttivi del Partito funzioneranno in modo più sicuro. s Circa i rapporti tra Direzione e Gruppo e Partito i relatori devono poi presentare alcune considerazioni. Non è giusto che il Gruppo .Parlamenterò sia considerato come un organo estraneo al Partito, quasi comò una colonia, e se non posto continuamente in stato d'accusa, almeno guardato sempre con diffidenza e sospetto, considerato per nulla mentre da lui si vorrebbe ogni cosa e da lui si fanno derivare 1 mali di tutti. Il Gruppo parlamentare rappresenta i centri nel quali il Partito è più forte a più organizzate sono le masse lavoratrici; gH uomini che lo compongono sono 6celti In gran parto, o dovrebbero essere scelti, tra quelli che più hanno partecipato alla vite del Partito, opperò non è utile, pel solo fatto che nel loro nome si vinsero delle belle battaglie, toglierli ad ogni azione direttiva ». Sfogo di Lazzari contro 11 grappo Chiusa tra il silenzio glaciale la relazione, sale alla tribuna Lazzari. Deplora che non sia stata fatta la rotazione statistica dei voti dati dal gruppo parlamentare perchè si vedrebbero le frequenti contraddizioni e divergenze che sono i deplorevoli effetti di quella pretesa autonomia che distruggo la compattezza del Partito. I deputati socialisti non ebbero mai una chiara conseguente visione del loro mandato. Lazzari però non ottiene H successo che sperava quando leva un'alte protesta contro l'inerzia manifestata dal gruppo parlamentare politico nell'occasione in cui il Governo mandò una corazzate a prendere in Portogallo la regina Maria (Pia! (Pi ride, si canzona, si fa la burlette. Lazzari, (indispettito): — Questa corazzate issò la bandiera monarchica portoghese {nuove risate). Modigliani: — Ma se la repubblica schioppetta più che la monarchia. Cazzar! continua imperterrito a citare il caso del rifiuto del permesso di recitare Romanticismo. L'aula grida, protesta: — Finiamola! Siamo seri! Bastai Smettila! Lo stesso Lerda, tra l'ilarità, invita il compagno a lasciare in disparte teli argomenti. Lazzari:. — Il dovere mio è di citare tutti questi fatti!». Ma l'assemblea ride: anche t compagni lo vogliono far tacere; egli ha la fortuna dell'avvocato '.Lyoi. Lazzari (e la prendo con Marangoni per suo militarismo, con Podreeea per il suo favore alla guerra, con De Felice missionario di nuove conquiste. Qualcuno grida: Abbasso! Ma è subito zittito. — E' un assente — si grida da altri. Lazzari censura 1 deputati socialisti che fecero visite al Sovrano (applausi). Critica 11. connubio con i repubblicani e discute a lungo sull'affare delle pallottole nere nella votazione segrete per l'annessione. I depu tati, secondo Lazzari, 6ono indisciplinati e fanno della disciplina un bamboccio di gomma elastica vantando la loro coscienza: il gruppo, per essere omopieneo. deve obbedire al Partito. Lazzari è applaudito La signora Balabanoff legge i telegrammi dei socialisti tedeschi {vivi applausi). La seduta è sciolta. TsccdmrpsIllscicbqbletgccsmf

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