Lo scopo pacifico del Convegno in Finlandia

Lo scopo pacifico del Convegno in Finlandia Lo scopo pacifico del Convegno in Finlandia 9 tei» (Per telefono atta Stampa) Roma, 18, notte. Gli sguardi nel mondo politico si appuntano verso il convegno del l.o luglio nel golfo di Finlandia, fra Guglielmo II e lo Osar. L'Imperatore sarà accompagnato dal Cancelliere Betmann-Holweg e lo Csar dal Presidente del Consiglio russo. L'incontro ha dunque carattere eminentemente politico e in esso, a/4 quanto si ritiene, si parlerà certamente del' mezzi per affrettare la fine -della guerra italoturca. E' opinione generale nel mondo politico romano che l'incontro del due Imperatori nel golfo di Finlandia sarà l'inizio della ripresa delie trattative diplomatiche . della' Russia per la mediazione della pace. Da oggi al l.o luglio le operazioni militari dell'Italia faranno un passo innanzi. Per quella data si potrà considerare completo - il possesso della costa libica da parte dell'Italia perchè fra qualche giorno si avrà l'occupazione di Sliten e inoltre la ripresa, non lontana, delle operazioni nell'Egeo gioverà a spingere, la guerra verso quella conclusione che sarà affrettata dalle condizioni finanziarie oliremoda stremate della Turchia. A proposito della' ripresa dell'azione navale nell'Egeo il Governo italiano smentisce ancora una volta, le assurde voci di limitazioni da parte dell'Ina ghilterra •. Queste voci vengono oggi raccolte da un telegramma dell'Agenzia «Havas» da) Atene, m ■ il Governo italiano, in risposta a queste. nou> jie tendenziose, dichiara che l'Inghilterra r. in ha mai pensato 'di limitare lai nostra libertà' di azione militare e navale, e' le dichiarazioni chiare e .precise ripetutamente fatte dal Governo inglese aUa Camera dei' Comuni mettono la cosa fuori questione. In-i somma l'Italia mantiene e manterrà sempre1 piena c intera la sua libertà di azione u non gliela toglierà certamente il ritornello di di-,/ oerie turcofile diventate ormai troppo mono»' tone per fare la minima impressione. Dunque nessuna limitazione di libertà per l'Italia, di riprendere quando créda l'azione: nell'Egeo. Quanto allo scambio di vedute ■che avverrà inevitabilmente fra Guglielmo/II-e. lo Csar nell'incontro, la domanda generalmente formulata è questa: Verrà. ripresa in esame nel convegno dei due imperatori la proposta di una Conferenza internazionale, oppure verrà studiata una proposta di armistizio? Oppure, partendo dal fatto delia situazione mutata dal ; giorno in cui Sazonoff lanciò la sua prima proposta pacifista, vorranno le Potenze neutrali rinnovare il -passo che ebbe allora un risultato negativo? Nelle sfere ufficiali italiane si propende per questa ultima ipotesi: li Governo italiano si manterrebbe contrario sia/ad una conferenza europea che a una'proposta di armistizio: invece non sarebbe alieno dall'acconsentire a nuove trattative per la mediazione delle Potenze, qualora però la Turchia desistesse dall'atteggiamento intransigente assunto in risposta al passo compiuto dalle Potenze. Del resto, nel mondo ufficiale italiano, si dichiara che il nostro Governo non farà alcun passo per provocare un nuovo intervento delle Po-'' tenze. La situazione finanziaria dell'Italianon impensierisce, mentre quella della Tur-' chi a è disperata. Infatti l'anticipo ottenuto dal' ministro delle finanze turco dalla Banca Imperlale Ottomana, di un milione di lire tur-' che equivale si può dire al fallimento dei ne-, goziatl della Turchia. Quando si pensi che col milione di lire turche il Governo ottomano dovrà pagare gli stipendi di maggio a;' lutti gli impiegati governativi e il soldo a quattrocentomila uomini che tiene sul piede, di guerra, si comprende come la Turchia si trovi sull'orlo del fallimento, e come il nuovo tentativo di mediazione delle Potenze troverebbe fra un mése a Costantinopoli accoglienza forse diversa da quella avuta dal primo tentativo delle Potenze. Il nuovo ammutinamento della forza turca costituisce il sintomo allarmante di un nuovo gravissimo stato di cose. Comunque, l'Italia, pur mostrandosi deferente ad ogni nuovopasso pacifista, non pensa che alla continuazione della guerra. Le notizie che giungono dalla Libia recano che il generale Camerana continua con la tattica suggerita dalla prudenza, l'avanzata verso Misurata. L'occupazione di Misurata non ha potuto ancora avvenire perchè la prima preoccupazione del generale Camerana è quella di rafforzare le proprie posizioni. Avviene oggi a Bu-Sceifa precisamente ciò che è avvenuto tempo addietro a Bu Kamek, allorché la divisione Garioni sbarcò a Sidi Said. Si credeva allora che le truppe italiane avrebbero Immediatamente marciato su Zuara, invece il primo obbiettivo del generale Garioni fu di rafforzarsi nelle posizioni occupate subito dopo lo sbarco. E' inoltre necessario tener conto che la divisione Camerana prima di poter agire a fondo ha bisogno di avere a propria disposizione tutti i mezzi logistici che devono essere sbarcati dai piroscafi e lo sbarco del numeroso materiale occorrente a queste truppe, non è né facile nò sollecito, tenuto conto che la Marsa di Bu Scelta non è un porto nel varo senso della parola, e perciò, per compiervi degli sbarchi, si devono superare vere difficoltà tecniche da vincersi a forza di ripieghi. Ad ogni modo il rafforzamento della base di operazione è ormai compiuto e perciò è imminente l'avanzaI ta. Si ritiene che la resistenza nemica sarà certamente ostinata.

Persone citate: Guglielmo Ii