Il dirigibile P.2 dopo la forzata sosta ritorna a bombardare il campo turco
Il dirigibile P.2 dopo la forzata sosta ritorna a bombardare il campo turco Il dirigibile P.2 dopo la forzata sosta ritorna a bombardare il campo turco L'arci! Pallia Di [ornala alle ira iol vento e col ne (Per teleg. da uno dei nostri inviali speciali) TRIPOLI, 17, are 23,20. Passiamo qui delle giornate di vera ansia in attesa delle notizie che possono giungere da Misurata, poiché è su quella plaga cosi interessante della Tripolitania che si concentra ora tutta l'attenzione nostra. Dal Comando non ci pervengono che comunicazioni brevi, senza dettagli; e tuttavia queste sono bastevoli ad impressionare lietamente la popolazione e la truppa, che accompagnano con tutti i loro voli le vicende del Corpo di occupazione di Misurata, sulla quale dovrà dominare tra poco la nostra bandiera. Anche oggi il comunicato ci annunziò una bella vittoria ottenuta ieri dopo un aspro combattimento contro gli arabo-turchi che avevano attaccato violentemente la nostra ala destra intesa a proteggere gli ultimi sbarchi. Le condizioni in cui il combattimento si svolse, lo scarso numero di perdite italiane in confronto a quelle molte del nemico, [a bene sperare. Tutto si presenta sotto buoni auspidii per le armi italiane, che la fortuna ha sin dall'inizio della guerra assistito e che ora, con rinnovato ardore, battono 'il nemico su tutta la linea, dappertutto conquistando trionfi. Attendiamo dunque, affrettandola con ogni più caldo augurio, la notizia che i soldati d'Italia hanno occupato Misurata. In esplorazione A Tripoli intanto nessuno si dimentica del nemico, sebbene questo, dopo la magistrale lèpione. di Zanzur^ abbiti fatto tutto? il possibile per farsi dimenticare. Sapendo come esso ora si sia concentrato con tutte le forze delle mehalle rimastegli fra Suoni Beni Aden e Fonduk El Tokar, il P. 2 riprese oggi il maggio interrotto l'altro giorno per un guasto al motore. Si levò magnifico, quasi orgoglioso di sentilrsi nuovamente pronto a rendere servizio alla Patria. Superbo, nel cielo luminoso di questo giugno incantevole, il colossale ordigno di guerra avanzo lentamente verso Suoni Beni Aden. Ma stamattina esso non era solo. Quasi a- fargli da avanguardia, due snelli areopiani andammo con lui volteggiandogli attorno come rondini che volassero insieme ad un grosso uccello da rapimi. Erano.negli apparecchi due aviatori, militari, uno dei iquali novellino, che compivano le loro \ ricognizioni, contemporaneamente al fraMallo maggiore. Dirigibile c. areoplani rag'giunsero Suoni Beni Aden, dove si disten- 'dono gli accampamenti nemici, nò più, nèyiw.no popolosi di quanto apparissero du-ranle le recenti visite aeree. ». . , . .... . Il SallltO micidiale ai turchi Tanto gli aviatori che i piloti del dirigi-bile notarono nel campo un viro scompiglioal loro apparire. Pareva quasi si meravi-lliassero di 'veder ricomparire il dirigibile,che sapevano colpito ■ da panne. Questo, dal conio suo, lasciò cadere qualche bomba, lnna ricognizione spingendosi dapprima \verso sud, in direzione di Fonduk El Tokar, iper poi ripiegare seguendo la sinistra della Icarovaniera su Zanzur, ove, dopo aver \ perlustrata l'oasi, prese riposo. Tranne ìqualche pattuglia di cavalieri e qualche ]''^dettu sulte dune tra Fonduk El Tokar \e l'oasi di Zanzur, la brigata non ebbe a \segnalare nulla di importante da parte del nemico. ' GIOVANNI CORVETTO. quasi per persuadere il nemico che era proprio lo stesso dèlie altre volte e che non aveva affatto mutato le sue intenzioni amichevoli. Quando ì piloti ebbero compiuto le loro osservazioni coi cannocchiali, presero la via del ritorno. La squadriglia perlustrò la strada da Suoni a Fonduk, notando gente ad El Maguz e le,solile truppe a(l El Tokar. Dopo d'avere sparso durante il viaggio qualche bomba, tanto per far sapere ai nemici sue notizie, il dirigibile seguito dagli areoplani ritornò maestosamente aii'hangar, press'a poco alla stessa ora in cui ritornarono gli aviatori, fieri delle constatazioni fatte. Una caduta di Palma di Cesnola Da qualche giorno, come avrete notato nei precedenti dispacci, non si vedeva più, alto nel cielo di Tripoli, il grazioso apparecchio del Dì Palma di Cesnola, il valoroso giovane aviatore che tanti successi ha attenuto a Tripoli e a Bu Kamck, ove rese grandi servìgi al Comando. La sua asseiiza data dal giorno 8, giorno memorabile della battaglia Ui Zanzur. In quel giorno egli aveva voluto arditamente innalzarsi, pure tra il 'ventò agitato che commoveva il cielo, spinto dal desiderio di partecipare all'azionCi di volare sul campo di battaglia e rendersi utile in qualche modo colle sue osservazioni. Sali infatti ad 800 metri sul mare per spingersi verso Gargaresch, ma i venti non gli furono favorevoli; lo assalirono da ogni parte. Tuttavia 'il bravo yavìatórè lottò,'ma la disgràzia più grave lo colse; il motore gli sì spense. Tutti i ìiiezzi furono tentati, ma fu inutile; l'apparecchio discendeva inevitabilmente. Con forzalo volo piane, infatti, l'areoplano precipitò in more traendo seco il giovane aviatore. Il tenente^ Palma stette sul suo sediolino fino all'ultimo, poi sì lasciò cadere nell'acqua chiamando aiuto, mentre l'apparecchio si diede a navigare per conto suo, trasportato lontano dalle onde assai mosse. Dalla spiaggia, fortunatamente, il comandante dei dirigibili Brivorese assistette alla triste scena, accorse con una imbarcazione e trasse in salvo il tenente Palma mentre stava per annegare. L'apparecchio fu ripescoto qualche giorno più tardi e posto in riparazione. La cavalleria in ricognizione Stamane la brigata di cavalleria ha fatto Piazza "Vittorio Emanuele », Derna Ufficiali e soldati commentano la vittoria di Zanzur
Persone citate: Derna Ufficiali, Giovanni Corvetto, Superbo
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